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Terza visione
propone una scelta di circa 130 locandine, fotobuste e brochure di film italiani, che vanno dagli inizi degli anni Cinquanta alla prima metà degli anni Ottanta, divisi per generi.
Comunicato stampa
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C’era una volta il cinema popolare italiano che, seppure con la carenza di mezzi economici rispetto alle grandi produzioni hollywoodiane, ha saputo dare vita ad una stagione ricchissima che ha visto la nascita di generi originali che hanno conquistato le platee di tutto il mondo, comprese quelle americane. A partire infatti dalla fine degli anni Cinquanta e per tutti gli anni Sessanta, dopo la grande stagione del Neorealismo, molti registi e sceneggiatori italiani diedero nuova linfa al cinema nostrano, grazie alla loro inventiva che seppe supplire alla povertà di mezzi, dando origine a nuovi filoni cinematografici, come l’horror, il peplum, il giallo, il film musicale, per finire con il grande successo del western e, successivamente, del poliziesco all’italiana.
Quando non esistevano ancora i DVD, le multisale e il cinema in 3D, la televisione era in bianco e nero ed aveva solo due canali, molti di questi film venivano proiettati, dopo la loro uscita in prima visione, in sale più economiche (seconda e terza visione), per finire il loro ciclo nelle sale parrocchiali, ormai pressoché scomparse su tutto il nostro territorio o trasformate in negozi e supermercati.
Molto spesso, a decretare il successo di un film era anche il materiale promozionale che veniva realizzato, che doveva attirare lo spettatore attraverso immagini accattivanti (e molto spesso ingannevoli), e che era costituito da manifesti, locandine e fotobuste (cioè gli affissi con fotomontaggi di alcune scene del film), e che, esposte all’ingresso delle sale, facevano pregustare l’azione che si svolgeva sullo schermo.
Questo materiale era opera di abilissimi “pittori di cinema”, che con poche immagini sapevano ricreare sul manifesto le suggestioni del film. Per i ragazzi di quegli anni, quando andare al cinema il sabato o la domenica pomeriggio era spesso uno dei pochi svaghi, tali manifesti avevano una forza di attrazione irresistibile.
La mostra ospitata nel museo civico “Ferrante Rittatore Vonwiller” di Farnese, e curata da Luciano Frazzoni, propone una scelta di circa 130 locandine, fotobuste e brochure di film italiani, che vanno dagli inizi degli anni Cinquanta alla prima metà degli anni Ottanta, divisi per generi. Con questa esposizione si vuole da una parte rievocare quella ricchissima e irripetibile stagione del cinema in Italia, proponendo titoli in taluni casi caduti nell’oblio, e dall’altra rendere omaggio agli artisti che hanno realizzato i “sogni di carta” costituiti dai manifesti che hanno fatto sognare alcune generazioni di spettatori, come Symeoni, Casaro, Tarantelli, Ciriello, Gasparri, Mos, Manfredo, De Seta e tanti altri.
La mostra comprende anche un catalogo illustrato.
Quando non esistevano ancora i DVD, le multisale e il cinema in 3D, la televisione era in bianco e nero ed aveva solo due canali, molti di questi film venivano proiettati, dopo la loro uscita in prima visione, in sale più economiche (seconda e terza visione), per finire il loro ciclo nelle sale parrocchiali, ormai pressoché scomparse su tutto il nostro territorio o trasformate in negozi e supermercati.
Molto spesso, a decretare il successo di un film era anche il materiale promozionale che veniva realizzato, che doveva attirare lo spettatore attraverso immagini accattivanti (e molto spesso ingannevoli), e che era costituito da manifesti, locandine e fotobuste (cioè gli affissi con fotomontaggi di alcune scene del film), e che, esposte all’ingresso delle sale, facevano pregustare l’azione che si svolgeva sullo schermo.
Questo materiale era opera di abilissimi “pittori di cinema”, che con poche immagini sapevano ricreare sul manifesto le suggestioni del film. Per i ragazzi di quegli anni, quando andare al cinema il sabato o la domenica pomeriggio era spesso uno dei pochi svaghi, tali manifesti avevano una forza di attrazione irresistibile.
La mostra ospitata nel museo civico “Ferrante Rittatore Vonwiller” di Farnese, e curata da Luciano Frazzoni, propone una scelta di circa 130 locandine, fotobuste e brochure di film italiani, che vanno dagli inizi degli anni Cinquanta alla prima metà degli anni Ottanta, divisi per generi. Con questa esposizione si vuole da una parte rievocare quella ricchissima e irripetibile stagione del cinema in Italia, proponendo titoli in taluni casi caduti nell’oblio, e dall’altra rendere omaggio agli artisti che hanno realizzato i “sogni di carta” costituiti dai manifesti che hanno fatto sognare alcune generazioni di spettatori, come Symeoni, Casaro, Tarantelli, Ciriello, Gasparri, Mos, Manfredo, De Seta e tanti altri.
La mostra comprende anche un catalogo illustrato.
07
agosto 2010
Terza visione
Dal 07 agosto al 31 dicembre 2010
Location
MUSEO CIVICO F.RITTATORE VONWILLER
Farnese, Colle San Martino, (Viterbo)
Farnese, Colle San Martino, (Viterbo)
Biglietti
intero € 2,50 – ridotto € 1,25
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30
Vernissage
7 Agosto 2010, ore 18
Curatore