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Terzo fuoco, Edom
Villa Contemporanea riapre la stagione espositiva con una serata performativa.
All’interno della collettiva Drawings from a Blind Line, in corso fino al 27 settembre, la galleria ospita Terzo Fuoco: Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi daranno vita alla performance Edom.
Comunicato stampa
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Villa Contemporanea riapre la stagione espositiva con una serata performativa.
All’interno della collettiva Drawings from a Blind Line, in corso fino al 27 settembre, la galleria ospita Terzo Fuoco: Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi daranno vita alla performance Edom.
Edom, che in ebraico significa “rosso”, è uno dei nomi assegnati nella Bibbia ad Esaù e indica la nazione che sarebbe nata dalla sua discendenza: la terra di Edom, una terra collinare a sud del Mar Morto corrispondente alla parte meridionale della Palestina.
La Bibbia descrive Esaù come il capostipite degli Edomiti. Egli era fratello gemello di Giacobbe, il progenitore degli Israeliti a cui Dio attribuisce il nuovo nome di "Israele".
I discendenti di Esaù/Edom e di Giacobbe/Israele percorsero strade diverse: gli Israeliti trascorsero circa 400 anni in Egitto prima di tornare nella terra di Canaan, oggi il moderno Stato d'Israele. Gli Edomiti si opposero al loro passaggio e collaborarono in seguito al saccheggio di Gerusalemme: per questa ragione i profeti denunciarono con violenti toni la nazione di Edom, maledicendola in eterno.
Idumea (forma latina del nome biblico Edom) è un inno religioso composto dal pastore metodista Charles Welsey alla fine del ‘700. Ecclesiastico e poeta inglese noto per aver composto più di seimila inni, egli condensò in questa struggente composizione tutto lo spaesamento dell’animo umano in lotta con l’esperienza della caducità dell’essere.
Ma allo stesso tempo i versi finali alludono alla possibilità di una rinascita, ad un’idea di riscatto e trasformazione.
Terzo Fuoco presenta un concerto in cui sono proposte cinque variazioni dell’inno, che conservano il testo originale ma rimodulano progressivamente le partiture melodiche, stravolgendone la struttura.
La scomposizione dell’ordine originario mira alla creazione di un ordine alternativo, quello del mito, inteso nella duplice accezione di mitologia, come retaggio del passato, e mitografia, come riscrittura del presente.
L’intento è quello di veicolare una riflessione sulla ciclicità della vita e della storia dell’uomo, immerso in una prospettiva temporale in cui ogni azione e ogni pensiero sembra rievocare un’eco passata, ripetendosi in eterno.
TERZO FUOCO è un progetto collettivo di ricerca musicale e performativa
Terzo Fuoco nasce a Modena nell'inverno del 2011 per iniziativa dell’artista pugliese Lugi Massari, come un'aggregazione permeabile di suggestioni visive e sonore riconducibili all'area dell'Europa meridionale innestate di influenze Neofolk e Post-Industrial.
Nel corso del 2012 Carlo Spiga collabora attivamente al progetto, integrando il repertorio con le sue ricerche sulla cultura popolare, soprattutto centroasiatica e sarda.
Nella primavera del 2013 Patrizia Emma Scialpi inizia a partecipare alla composizione dei brani musicali prendendo parte ai concerti nel ruolo di seconda voce.
Le partiture create attingono i loro schemi da melodie arcaiche, con un’alternanza basilare degli elementi compositivi. I video e le registrazioni prodotte collateralmente al progetto sono concepite come scorie audiovisive, tracce parziali delle azioni compiute. Terzo Fuoco ha un'impostazione fortemente performativa: il concerto viene traslato seguendo le strutture della celebrazione, traendo i suoi elementi costitutivi dalle tradizioni popolari di differenti aree geografiche.
http://terzofuoco.tumblr.com
Prosegue negli spazi della galleria la collettiva Drawings from a Blind Line, opere su carta di: Paola Alborghetti, Daniele Arosio, Giulia Berra, Mirko Canesi, Daniele Carpi, Jacopo Casadei, Francesca Ferreri, Fiorella Fontana, Eckehard Fuchs, Luigi Massari, Valentina Perazzini, Eva Reguzzoni, Laura Santamaria, Maria Lucrezia Schiavarelli, Patrizia Emma Scialpi, Mario Scudeletti, Eugenia Vanni.
All’interno della collettiva Drawings from a Blind Line, in corso fino al 27 settembre, la galleria ospita Terzo Fuoco: Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi daranno vita alla performance Edom.
Edom, che in ebraico significa “rosso”, è uno dei nomi assegnati nella Bibbia ad Esaù e indica la nazione che sarebbe nata dalla sua discendenza: la terra di Edom, una terra collinare a sud del Mar Morto corrispondente alla parte meridionale della Palestina.
La Bibbia descrive Esaù come il capostipite degli Edomiti. Egli era fratello gemello di Giacobbe, il progenitore degli Israeliti a cui Dio attribuisce il nuovo nome di "Israele".
I discendenti di Esaù/Edom e di Giacobbe/Israele percorsero strade diverse: gli Israeliti trascorsero circa 400 anni in Egitto prima di tornare nella terra di Canaan, oggi il moderno Stato d'Israele. Gli Edomiti si opposero al loro passaggio e collaborarono in seguito al saccheggio di Gerusalemme: per questa ragione i profeti denunciarono con violenti toni la nazione di Edom, maledicendola in eterno.
Idumea (forma latina del nome biblico Edom) è un inno religioso composto dal pastore metodista Charles Welsey alla fine del ‘700. Ecclesiastico e poeta inglese noto per aver composto più di seimila inni, egli condensò in questa struggente composizione tutto lo spaesamento dell’animo umano in lotta con l’esperienza della caducità dell’essere.
Ma allo stesso tempo i versi finali alludono alla possibilità di una rinascita, ad un’idea di riscatto e trasformazione.
Terzo Fuoco presenta un concerto in cui sono proposte cinque variazioni dell’inno, che conservano il testo originale ma rimodulano progressivamente le partiture melodiche, stravolgendone la struttura.
La scomposizione dell’ordine originario mira alla creazione di un ordine alternativo, quello del mito, inteso nella duplice accezione di mitologia, come retaggio del passato, e mitografia, come riscrittura del presente.
L’intento è quello di veicolare una riflessione sulla ciclicità della vita e della storia dell’uomo, immerso in una prospettiva temporale in cui ogni azione e ogni pensiero sembra rievocare un’eco passata, ripetendosi in eterno.
TERZO FUOCO è un progetto collettivo di ricerca musicale e performativa
Terzo Fuoco nasce a Modena nell'inverno del 2011 per iniziativa dell’artista pugliese Lugi Massari, come un'aggregazione permeabile di suggestioni visive e sonore riconducibili all'area dell'Europa meridionale innestate di influenze Neofolk e Post-Industrial.
Nel corso del 2012 Carlo Spiga collabora attivamente al progetto, integrando il repertorio con le sue ricerche sulla cultura popolare, soprattutto centroasiatica e sarda.
Nella primavera del 2013 Patrizia Emma Scialpi inizia a partecipare alla composizione dei brani musicali prendendo parte ai concerti nel ruolo di seconda voce.
Le partiture create attingono i loro schemi da melodie arcaiche, con un’alternanza basilare degli elementi compositivi. I video e le registrazioni prodotte collateralmente al progetto sono concepite come scorie audiovisive, tracce parziali delle azioni compiute. Terzo Fuoco ha un'impostazione fortemente performativa: il concerto viene traslato seguendo le strutture della celebrazione, traendo i suoi elementi costitutivi dalle tradizioni popolari di differenti aree geografiche.
http://terzofuoco.tumblr.com
Prosegue negli spazi della galleria la collettiva Drawings from a Blind Line, opere su carta di: Paola Alborghetti, Daniele Arosio, Giulia Berra, Mirko Canesi, Daniele Carpi, Jacopo Casadei, Francesca Ferreri, Fiorella Fontana, Eckehard Fuchs, Luigi Massari, Valentina Perazzini, Eva Reguzzoni, Laura Santamaria, Maria Lucrezia Schiavarelli, Patrizia Emma Scialpi, Mario Scudeletti, Eugenia Vanni.
20
settembre 2014
Terzo fuoco, Edom
20 settembre 2014
performance - happening
Location
VILLA CONTEMPORANEA
Monza, Via Bergamo, 20, (Monza E Brianza)
Monza, Via Bergamo, 20, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15 - 19
Vernissage
20 Settembre 2014, ore 21.00
Autore