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Terzo Paesaggio. Territorio Di Diversità. Volume II
Torna, nello spazio indipendente per l’arte 16 Civico di Pescara, l’esposizione collettiva d’arte contemporanea “Terzo paesaggio. Territorio di diversità”, a cura di Silvia Moretta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anelo 1997 Anna Messere / Luca Farina
9 – 30 giugno 2018
Inaugurazione: 9 giugno 2018, ore 19
collettiva d'arte contemporanea
a cura di Silvia Moretta
in collaborazione con Christian Ciampoli
cover design: Luca Di Francescantonio
"Frammento indeciso del giardino planetario, il Terzo paesaggio è costituito dall’insieme di luoghi abbandonati dall’uomo. Questi margini raccolgono una diversità biologica che non è a tutt’oggi rubricata come ricchezza.
Terzo paesaggio rimanda a Terzo stato (non a Terzo mondo). Spazio che non esprime né potere né sottomissione al potere."
Torna, nello spazio indipendente per l’arte 16 Civico di Pescara, l’esposizione collettiva d’arte contemporanea “Terzo paesaggio. Territorio di diversità”, a cura di Silvia Moretta. Gli artisti chiamati ad esporre per il volume II sono:
Anelo 1997 (Roma), Anna Messere (Bologna), Luca Farina (L’Aquila) sono gli artisti che per il II volume della collettiva sono chiamati a dare una nuova lettura allo spazio espositivo del 16 Civico, continuando il richiamo al “Manifesto del Terzo paesaggio” di Gilles Clément (2004), per un progetto inaugurato a novembre scorso.
«Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre […] una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini.»
Anche il 16 Civico è uno spazio su cui è difficile posare un nome. Non una casa, non una residenza di artista, non un luogo espositivo. Non solo almeno. Riassume in sé le tre categorie, palesandosi quale “paesaggio domestico” caratterizzato da preesistenza, segnato da una fase di abbandono, determinato visivamente da una decadenza per precisa volontà non dominabile, e da una natura che programmaticamente è lasciata libera di aggredirlo, libera di contaminare gli spazi espositivi. Un paesaggio-ambiente la cui lettura non può prescindere da forti elementi visivi, innestatisi dagli anni cinquanta ad oggi.
Manifestandosi il 16 Civico quale Terzo paesaggio, ed essendo esso per definizione il “territorio della diversità”, programmaticamente accoglie la diversità, nella sua forma e nelle sue presenze: per il secondo Volume della collettiva vi si insedieranno i paesaggi scultorei di Anelo 1997, il sovvertimento dello spazio da privato a pubblico, nelle opere “sacre” di Luca Farina, la terra selvaggia delle fotografie e dei fotogrammi di Anna Messere.
“Terzo paesaggio. Territorio di diversità” precisa, come un Manifesto, il 16 Civico territorio di diversità e di accoglienza, di definitiva riformulazione della definizione di periferia, ovvero di un decentramento che ridefinisce il territorio ponendovi domande e azioni centrali, accogliendo l’arte nel suo significato più ampio di attività umana creativa e creatrice di un’espressione estetica, confrontandosi proficuamente proprio con quegli artisti che Platone, nella Repubblica, avrebbe cacciato fuori dalle porte della città, poiché considerava l’arte, sovvertitrice dell’ordine. Proprio quest’arte sovvertitrice dell’ordine, che Wind colloca nell’ambito del rapporto tra Arte e Anarchia, e per la quale auspicava il recupero della forza folle che è alla sua origine, viene accolta, sollecitata e allevata nel 16 Civico.
Pescara, strada provinciale San Silvestro, 16
3402537653
16civico@gmail.com
FB: 16 Civico
web: https://16civico.wordpress.com/
Orari di visita:
Tutti i giorni, su prenotazione, dalle 18 alle 21
VOLUME II
ANELO 1997 – ARCHITETTURA - U O M O | S P A Z I O
PRESENTAZIONE
Architetture di forme pure, strutture ferrose come diagrammi rappresentano le relazioni fra gli uomini con lo spazio.
Memorie che si strutturano, si fissano in reticoli di cubi e linee e continuano a proiettarsi attorno.
Sentire diviene una forma che occupa uno spazio con cui scontrarsi.
BIO
Pietralata in origine, la chiesa dei frati e l’affetto dei gatti.
Nel piano interrato la meccanica di ferro, fuoco e vernici opache.
Il 1997 accende la coscienza e inizia a ripetersi insoddisfatto.
L’architettura uccide a Venezia e guarisce a Roma.
Nell’ormai solo 1997 un carattere, una personalità,
una relazione, la spiritualità diventano una forma.
Il 1997 privo di tempo e senso rende eterne le mie sensazioni.
CV
Laboratorio Anelo1997 è un laboratorio di architettura e scultura romano.
Espone a Roma dal 2014 presso gallerie d’arte, chiese, ex fabbriche, locali e centri culturali:
Traffic club, Officine Lanificio Pietralata, Cibo Project, C.S. Brancaleone, Lungo Tevere
campo Capoprati, Casa del Jazz, Cappella Orsini, museo geofisico di Rocca di Papa, Nero
Gallery, SinesteticaExpo.
Lavora nel teatro con le compagnie nO (dance first. Think Later) e con i Guinea Pigs portando
i suoi lavori in touneè nazionali.
Nel 2016 è stato invitato a esporre nella sezione curata della fiera d’arte contemporanea
Paratissima di Torino. A Marzo 2017 ha preso parte alla mostra collettiva di design Prossimo
Futuro organizzata dall’Arch Luigi Prestinenza Puglisiche si è svolta presso la Casa
dell’Architettura di Roma a cura dell’Ordine degli Architetti di Roma e dell’AIAC – Associazione
Italiana di Architettura e Critica.
La sua opera Rifrazioni è stata scelta dal Comune di Milano per essere esposta in forma
definitiva presso gli spazi esterni della Fabbrica del Vapore.
ANNA MESSERE
Nata a Vasto nel 1983, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha conseguito il Diploma in Pittura e il Diploma Specialistico in Fotografia. Ha partecipato a mostre collettive tra cui “FormAzioni della Luccicanza” a Palazzo Parissi presso Monteprandone(AP) e “Code” presso il Museo Laboratorio di Città Sant’Angelo. Vincitrice di “Live Studio” nel 2015, progetto di residenza artistica della Galleria Metronom di Modena; finalista del Premio Abbado nella sezione Fotografia del 2015. Selezionata fra i sette partecipanti di “Sideways” per Fotografia Europea 2016, sezione On. Nel 2017 è vincitrice della borsa di studio per la Fondazione Carlo Gajani e finalista del Combat Prize e del Premio Francesco Fabbri nella sezione fotografia. Partecipa al progetto “Dummy Photobook”curato da Luca Panaro, con il quale ha esposto presso la Galleria Ciribelli di Bergamo eT-Space a Milano. Attualmente è assistente per l'artista Davide Tranchina. Vive e lavora a Bologna.
LUCA FARINA
2016/2017/2018
Premio Michetti “Fantasmi di Luce – Estetiche visionarie da Michetti al presente”2018 a cura di Silvia Pegoraro, Museo Michetti, Francavilla al Mare, Chieti.
“Maria e la sua gente – Incontro con artisti d’oggi” 2017 a cura di Giuseppe Bacci, Santuario Madonna della Stella, Montefalco, Perugia
Premio Biennale Nazionale di Pittura Murale VI edizione 2017 “la cont-contemporaneità” Casoli di Atri, Teramo.
Abruzzo Contemporaneo “Luoghi d’arte 2017” seconda edizione a cura di Barbara Birindelli e Leo de Rocco, Giulianova.
Premio Vasto 2016 “ Archeologie a venire” a cura di Silvia Pegoraro, presso le Scuderia di Palazzo Aragona, Vasto (CH).
Palazzo Montecitorio, Camera dei Deputati, Sala della Regina “Vo(L)to di Donna” a cura di Silvia Pegoraro con Gabriella Falconi e Anna Carla Marrone.
2005/2015
Luca Farina (1982). Frequenta l’Accademia di Belle Arti del L’Aquila. Nel 2006 consegue la laurea triennale in Pittura e nel 2008 la specializzazione in Beni Storico Artistici. Esordisce giovanissimo, nel 2005, con la personale Sperimentazioni: traduzioni di dimensioni inconsce di un intimo sistema di segni presso il Museo Archeologico Nazionale (Campli, TE). Nello stesso anno, è inserito nella pubblicazione Accademia ’05 – Un album di esercizi, a cura di M. Apa. Nel 2007 realizza la bi personale Corpo nella Microgalleria (L’Aquila) ed inizia la sua collaborazione con la Fondazione Staurós Italiana Onlus e con il Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea, conseguendo il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia e partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro IV. Del 2008 molte collettive, tra le quali quella al Palazzo della Regione di L’Aquila (Accademia di Belle Arti di L’Aquila per Galleria Incontro); Resistenze-Esistenze (Ex Aurum, Pescara) e Mille di cuori. Forme e colori della ricerca (Villa Borromeo Visconti Litta, Linate). Nel 2009 è al Sacro Convento di Assisi per l’esposizione Ars Pax. Atlante del dialogo e al Seminario Arcivescovile di Lecce per la Quinta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di Lecce – Premio Paolo VI. Sempre nel 2009 partecipa a Giovani artisti di-segnano il Sacro con la Beata Angela da Foligno (Castello di Scopoli, TR) ed a 21 Artisti per l’Aquila (Galleria Marte, Roma). Del 2010, Stauros per Onna: cento artisti disegnano la Mad-Onna (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós), Circuiti contemporanei, in occasione della giornata dell’arte contemporanea a Teramo, e Affamati presso lo spazio mOHOc di San Benedetto del Tronto. Tra le collettive del 2011, Credere la luce (MAS, Giulianova), con un’opera poi inserita nella collezione stabile del museo. Nel 2012 viene invitato a partecipare alla XV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós), alla Sesta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di Lecce – Premio Paolo VI, alle collettive Creati per Creare – gli artisti ed il sacro a cinquant’anni dal Concilio ecumenico Vaticano II, e ad Amor Mundi - racconto del Verbo Incarnato. Ancora nel 2012 riceve la prestigiosa commissione di una pala d’altare per il Duomo di Campli (TE). Nel 2013 è l’artista copertina per UT, bimestrale di fatti culturali, Stupore. Nello stesso anno collabora con l’artista Paolo Annibali alla realizzazione del portale monumentale in bronzo per il nuovo Santuario di San. Gabriele e partecipa alla collettiva SoVVersi – chiudi al bocca e guarda (Palazzo Pardi, Colonnella TE). Nel 2014 continua il progetto SoVVersi con la prima personale SoVVersi – personale luca farina nello Spazio NovaDea (Ascoli Piceno), dello stesso anno sono la personale curata da Franco B Ghost on papers nello spazio del Roxy Bar (Macerata) e la personale alla galleria L’Idioma di Ascoli Piceno Prima, la visione curata da Giuseppe Bacci e Alessandra Morelli. Ancora nel 2014 è invitato alla bipersonale Maria Mater Tellus, curata da Anna di Corcia, tenuta ad Ischia presso la Torre del Molino con il contributo critico di Lorenzo Canova. Nel 2015 è invitato alla quinta edizione di Credere la Luce per concorrere alla committenza di: Una pala per l’altare della chiesa di Sant’ Anna a cura di Marialuisa de Santis (Museo dello Splendore di Giulianova).
9 – 30 giugno 2018
Inaugurazione: 9 giugno 2018, ore 19
collettiva d'arte contemporanea
a cura di Silvia Moretta
in collaborazione con Christian Ciampoli
cover design: Luca Di Francescantonio
"Frammento indeciso del giardino planetario, il Terzo paesaggio è costituito dall’insieme di luoghi abbandonati dall’uomo. Questi margini raccolgono una diversità biologica che non è a tutt’oggi rubricata come ricchezza.
Terzo paesaggio rimanda a Terzo stato (non a Terzo mondo). Spazio che non esprime né potere né sottomissione al potere."
Torna, nello spazio indipendente per l’arte 16 Civico di Pescara, l’esposizione collettiva d’arte contemporanea “Terzo paesaggio. Territorio di diversità”, a cura di Silvia Moretta. Gli artisti chiamati ad esporre per il volume II sono:
Anelo 1997 (Roma), Anna Messere (Bologna), Luca Farina (L’Aquila) sono gli artisti che per il II volume della collettiva sono chiamati a dare una nuova lettura allo spazio espositivo del 16 Civico, continuando il richiamo al “Manifesto del Terzo paesaggio” di Gilles Clément (2004), per un progetto inaugurato a novembre scorso.
«Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre […] una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini.»
Anche il 16 Civico è uno spazio su cui è difficile posare un nome. Non una casa, non una residenza di artista, non un luogo espositivo. Non solo almeno. Riassume in sé le tre categorie, palesandosi quale “paesaggio domestico” caratterizzato da preesistenza, segnato da una fase di abbandono, determinato visivamente da una decadenza per precisa volontà non dominabile, e da una natura che programmaticamente è lasciata libera di aggredirlo, libera di contaminare gli spazi espositivi. Un paesaggio-ambiente la cui lettura non può prescindere da forti elementi visivi, innestatisi dagli anni cinquanta ad oggi.
Manifestandosi il 16 Civico quale Terzo paesaggio, ed essendo esso per definizione il “territorio della diversità”, programmaticamente accoglie la diversità, nella sua forma e nelle sue presenze: per il secondo Volume della collettiva vi si insedieranno i paesaggi scultorei di Anelo 1997, il sovvertimento dello spazio da privato a pubblico, nelle opere “sacre” di Luca Farina, la terra selvaggia delle fotografie e dei fotogrammi di Anna Messere.
“Terzo paesaggio. Territorio di diversità” precisa, come un Manifesto, il 16 Civico territorio di diversità e di accoglienza, di definitiva riformulazione della definizione di periferia, ovvero di un decentramento che ridefinisce il territorio ponendovi domande e azioni centrali, accogliendo l’arte nel suo significato più ampio di attività umana creativa e creatrice di un’espressione estetica, confrontandosi proficuamente proprio con quegli artisti che Platone, nella Repubblica, avrebbe cacciato fuori dalle porte della città, poiché considerava l’arte, sovvertitrice dell’ordine. Proprio quest’arte sovvertitrice dell’ordine, che Wind colloca nell’ambito del rapporto tra Arte e Anarchia, e per la quale auspicava il recupero della forza folle che è alla sua origine, viene accolta, sollecitata e allevata nel 16 Civico.
Pescara, strada provinciale San Silvestro, 16
3402537653
16civico@gmail.com
FB: 16 Civico
web: https://16civico.wordpress.com/
Orari di visita:
Tutti i giorni, su prenotazione, dalle 18 alle 21
VOLUME II
ANELO 1997 – ARCHITETTURA - U O M O | S P A Z I O
PRESENTAZIONE
Architetture di forme pure, strutture ferrose come diagrammi rappresentano le relazioni fra gli uomini con lo spazio.
Memorie che si strutturano, si fissano in reticoli di cubi e linee e continuano a proiettarsi attorno.
Sentire diviene una forma che occupa uno spazio con cui scontrarsi.
BIO
Pietralata in origine, la chiesa dei frati e l’affetto dei gatti.
Nel piano interrato la meccanica di ferro, fuoco e vernici opache.
Il 1997 accende la coscienza e inizia a ripetersi insoddisfatto.
L’architettura uccide a Venezia e guarisce a Roma.
Nell’ormai solo 1997 un carattere, una personalità,
una relazione, la spiritualità diventano una forma.
Il 1997 privo di tempo e senso rende eterne le mie sensazioni.
CV
Laboratorio Anelo1997 è un laboratorio di architettura e scultura romano.
Espone a Roma dal 2014 presso gallerie d’arte, chiese, ex fabbriche, locali e centri culturali:
Traffic club, Officine Lanificio Pietralata, Cibo Project, C.S. Brancaleone, Lungo Tevere
campo Capoprati, Casa del Jazz, Cappella Orsini, museo geofisico di Rocca di Papa, Nero
Gallery, SinesteticaExpo.
Lavora nel teatro con le compagnie nO (dance first. Think Later) e con i Guinea Pigs portando
i suoi lavori in touneè nazionali.
Nel 2016 è stato invitato a esporre nella sezione curata della fiera d’arte contemporanea
Paratissima di Torino. A Marzo 2017 ha preso parte alla mostra collettiva di design Prossimo
Futuro organizzata dall’Arch Luigi Prestinenza Puglisiche si è svolta presso la Casa
dell’Architettura di Roma a cura dell’Ordine degli Architetti di Roma e dell’AIAC – Associazione
Italiana di Architettura e Critica.
La sua opera Rifrazioni è stata scelta dal Comune di Milano per essere esposta in forma
definitiva presso gli spazi esterni della Fabbrica del Vapore.
ANNA MESSERE
Nata a Vasto nel 1983, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha conseguito il Diploma in Pittura e il Diploma Specialistico in Fotografia. Ha partecipato a mostre collettive tra cui “FormAzioni della Luccicanza” a Palazzo Parissi presso Monteprandone(AP) e “Code” presso il Museo Laboratorio di Città Sant’Angelo. Vincitrice di “Live Studio” nel 2015, progetto di residenza artistica della Galleria Metronom di Modena; finalista del Premio Abbado nella sezione Fotografia del 2015. Selezionata fra i sette partecipanti di “Sideways” per Fotografia Europea 2016, sezione On. Nel 2017 è vincitrice della borsa di studio per la Fondazione Carlo Gajani e finalista del Combat Prize e del Premio Francesco Fabbri nella sezione fotografia. Partecipa al progetto “Dummy Photobook”curato da Luca Panaro, con il quale ha esposto presso la Galleria Ciribelli di Bergamo eT-Space a Milano. Attualmente è assistente per l'artista Davide Tranchina. Vive e lavora a Bologna.
LUCA FARINA
2016/2017/2018
Premio Michetti “Fantasmi di Luce – Estetiche visionarie da Michetti al presente”2018 a cura di Silvia Pegoraro, Museo Michetti, Francavilla al Mare, Chieti.
“Maria e la sua gente – Incontro con artisti d’oggi” 2017 a cura di Giuseppe Bacci, Santuario Madonna della Stella, Montefalco, Perugia
Premio Biennale Nazionale di Pittura Murale VI edizione 2017 “la cont-contemporaneità” Casoli di Atri, Teramo.
Abruzzo Contemporaneo “Luoghi d’arte 2017” seconda edizione a cura di Barbara Birindelli e Leo de Rocco, Giulianova.
Premio Vasto 2016 “ Archeologie a venire” a cura di Silvia Pegoraro, presso le Scuderia di Palazzo Aragona, Vasto (CH).
Palazzo Montecitorio, Camera dei Deputati, Sala della Regina “Vo(L)to di Donna” a cura di Silvia Pegoraro con Gabriella Falconi e Anna Carla Marrone.
2005/2015
Luca Farina (1982). Frequenta l’Accademia di Belle Arti del L’Aquila. Nel 2006 consegue la laurea triennale in Pittura e nel 2008 la specializzazione in Beni Storico Artistici. Esordisce giovanissimo, nel 2005, con la personale Sperimentazioni: traduzioni di dimensioni inconsce di un intimo sistema di segni presso il Museo Archeologico Nazionale (Campli, TE). Nello stesso anno, è inserito nella pubblicazione Accademia ’05 – Un album di esercizi, a cura di M. Apa. Nel 2007 realizza la bi personale Corpo nella Microgalleria (L’Aquila) ed inizia la sua collaborazione con la Fondazione Staurós Italiana Onlus e con il Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea, conseguendo il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia e partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro IV. Del 2008 molte collettive, tra le quali quella al Palazzo della Regione di L’Aquila (Accademia di Belle Arti di L’Aquila per Galleria Incontro); Resistenze-Esistenze (Ex Aurum, Pescara) e Mille di cuori. Forme e colori della ricerca (Villa Borromeo Visconti Litta, Linate). Nel 2009 è al Sacro Convento di Assisi per l’esposizione Ars Pax. Atlante del dialogo e al Seminario Arcivescovile di Lecce per la Quinta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di Lecce – Premio Paolo VI. Sempre nel 2009 partecipa a Giovani artisti di-segnano il Sacro con la Beata Angela da Foligno (Castello di Scopoli, TR) ed a 21 Artisti per l’Aquila (Galleria Marte, Roma). Del 2010, Stauros per Onna: cento artisti disegnano la Mad-Onna (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós), Circuiti contemporanei, in occasione della giornata dell’arte contemporanea a Teramo, e Affamati presso lo spazio mOHOc di San Benedetto del Tronto. Tra le collettive del 2011, Credere la luce (MAS, Giulianova), con un’opera poi inserita nella collezione stabile del museo. Nel 2012 viene invitato a partecipare alla XV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós), alla Sesta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di Lecce – Premio Paolo VI, alle collettive Creati per Creare – gli artisti ed il sacro a cinquant’anni dal Concilio ecumenico Vaticano II, e ad Amor Mundi - racconto del Verbo Incarnato. Ancora nel 2012 riceve la prestigiosa commissione di una pala d’altare per il Duomo di Campli (TE). Nel 2013 è l’artista copertina per UT, bimestrale di fatti culturali, Stupore. Nello stesso anno collabora con l’artista Paolo Annibali alla realizzazione del portale monumentale in bronzo per il nuovo Santuario di San. Gabriele e partecipa alla collettiva SoVVersi – chiudi al bocca e guarda (Palazzo Pardi, Colonnella TE). Nel 2014 continua il progetto SoVVersi con la prima personale SoVVersi – personale luca farina nello Spazio NovaDea (Ascoli Piceno), dello stesso anno sono la personale curata da Franco B Ghost on papers nello spazio del Roxy Bar (Macerata) e la personale alla galleria L’Idioma di Ascoli Piceno Prima, la visione curata da Giuseppe Bacci e Alessandra Morelli. Ancora nel 2014 è invitato alla bipersonale Maria Mater Tellus, curata da Anna di Corcia, tenuta ad Ischia presso la Torre del Molino con il contributo critico di Lorenzo Canova. Nel 2015 è invitato alla quinta edizione di Credere la Luce per concorrere alla committenza di: Una pala per l’altare della chiesa di Sant’ Anna a cura di Marialuisa de Santis (Museo dello Splendore di Giulianova).
09
giugno 2018
Terzo Paesaggio. Territorio Di Diversità. Volume II
Dal 09 al 30 giugno 2018
arte contemporanea
Location
16 CIVICO
Pescara, Strada San Silvestro-san Giovanni, 16, (Pescara)
Pescara, Strada San Silvestro-san Giovanni, 16, (Pescara)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 19-21.30
Vernissage
9 Giugno 2018, ore 19.00
Autore
Curatore