Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Teseo
Mostra d’Arte Contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale RistorArte presenta la mostra d’Arte Contemporanea
“Teseo” a cura di Marco Testa. Dopo il successo del 2009 “Il Filo d’Arianna”,
mostra accreditata tra le mostre Art-Off di Art First Bologna, ospitata nella
Torre Prendiparte, in cui dieci artiste affrontavano il tema dell’abbandono
come possibilità di riscatto e d’opportunità che la vita offre proprio grazie a
quel filo, ovvero l’arte, che permette di poter entrare, ma soprattutto di
riuscire, dal labirinto delle proprie emozioni, nel 2010 quel fil rouge
continua: dal 28 al 31 gennaio 2010, la Casa Bolognini e Torre Alberici in
Bologna per la prima volta si aprono al pubblico ospitando “Teseo”, un percorso
introspettivo dove gli artisti, con le loro opere, raccontano il valore che l’
arte ha nel quotidiano peregrinare delle emozioni umane.
Quale sorte attenderà Teseo e soprattutto cosa è accaduto una volta entrato
nel labirinto?
Teseo ora è solo nel labirinto e nonostante il filo, che Arianna gli ha
donato per permettergli di ritrovare l’uscita, Teseo deve affrontare e vincere
il Minotauro: se stesso. Tra le varie tradizioni del mito, vi è una che vede i
due come fratellastri: il sangue dunque li accomuna.
Teseo deve affrontare, dunque, la sua parte più primitiva, l’irrazionale, l’
istinto l’aspetto animale pronto a fagocitare se stesso e gli altri, pronto a
inghiottire una società distratta che a fatica riesce a riconoscersi. Quel
Labirinto potrebbe divenire la sua tomba … la sua follia. Teseo deve cercare,
scovare nei meandri della propria anima, la parte più intima, non facendosi
ingannare da false proiezioni di specchi interiori: le paure, le passioni, la
propria natura. Una natura che, sebbene sembri ad un primo sguardo la più
bestiale, e per questo forse la più temibile, in realtà è invece la più
fragile, la più semplice. L’ansia del ritrovarsi faccia a faccia con il
Minotauro, il confronto dell’incontro è sicuramente l’elemento emotivo che più
spaventa.
La paura di conoscersi dunque è l’argomento, il timore di restare vinti dalla
parte che rifugge la razionalità, l’ossessione di restare soccombenti alla
nostra natura.
Teseo si affronta in solitudine pronto a vincersi con le armi che ha in
corpo, pronto a lottare a mani nude la bestia che non sa riconoscere. Teseo sa,
il Minotauro no. Teseo scopre in se stesso i mezzi per migliorarsi, per poter
vincere quel lato oscuro che però gli è così intimo. Teseo è solo nel
Labirinto, i muri sono alti, la luce è fioca, le ombre si allungano e si
confondono e non permettono di orientarsi. Instabile, procede seguendo soltanto
un sentiero rettilineo … dove non si vede l’uscita: egli stesso attende di
ritrovare allo specchio la propria Natura. Ma non è un’attesa passiva, Teseo
cerca e si trova, comprende se stesso prima di vincersi. Il Mito si fa
introspettivo: la ricerca interiore dei propri limiti delle proprie fragilità
disarma, impedisce la visione del totale così come la si vedrebbe dall’esterno,
si procede con cautela rischiando la paralisi… temendo di perdersi. Teseo
procede meravigliandosi del proprio coraggio, cosciente che la forza è già
dentro di lui, stenta il cammino e teme d’imbattersi dietro l’angolo con colui
che conosce nel profondo. Soltanto il suo respiro, e l’eco rimbomba e si fa
mostruoso come emesso dal Minotauro. Soli dunque con noi stessi dove le
decisioni prendono peso e assumono il valore della propria vita. La mente di
Teseo s’annebbia e diviene lucida soltanto quando gli si parrà davanti la sua
stessa Natura, solo allora troverà la soluzione. Teseo siamo noi.
Gli artisti che saranno in mostra affrontano i propri limiti, le proprie
ansie, le proprie paure specchi di una società che è alla ricerca di certezze
perché teme i propri limiti, ed i limiti divengono tabù. L’arte diviene la
soluzione “terapeutica” ai propri dubbi.
Così gli artisti presenti in mostra affrontano loro stessi e ci rendono
partecipi, con le loro opere, di un percorso interiore che diviene il percorso
dell’uomo.
Marco Testa
“Teseo” a cura di Marco Testa. Dopo il successo del 2009 “Il Filo d’Arianna”,
mostra accreditata tra le mostre Art-Off di Art First Bologna, ospitata nella
Torre Prendiparte, in cui dieci artiste affrontavano il tema dell’abbandono
come possibilità di riscatto e d’opportunità che la vita offre proprio grazie a
quel filo, ovvero l’arte, che permette di poter entrare, ma soprattutto di
riuscire, dal labirinto delle proprie emozioni, nel 2010 quel fil rouge
continua: dal 28 al 31 gennaio 2010, la Casa Bolognini e Torre Alberici in
Bologna per la prima volta si aprono al pubblico ospitando “Teseo”, un percorso
introspettivo dove gli artisti, con le loro opere, raccontano il valore che l’
arte ha nel quotidiano peregrinare delle emozioni umane.
Quale sorte attenderà Teseo e soprattutto cosa è accaduto una volta entrato
nel labirinto?
Teseo ora è solo nel labirinto e nonostante il filo, che Arianna gli ha
donato per permettergli di ritrovare l’uscita, Teseo deve affrontare e vincere
il Minotauro: se stesso. Tra le varie tradizioni del mito, vi è una che vede i
due come fratellastri: il sangue dunque li accomuna.
Teseo deve affrontare, dunque, la sua parte più primitiva, l’irrazionale, l’
istinto l’aspetto animale pronto a fagocitare se stesso e gli altri, pronto a
inghiottire una società distratta che a fatica riesce a riconoscersi. Quel
Labirinto potrebbe divenire la sua tomba … la sua follia. Teseo deve cercare,
scovare nei meandri della propria anima, la parte più intima, non facendosi
ingannare da false proiezioni di specchi interiori: le paure, le passioni, la
propria natura. Una natura che, sebbene sembri ad un primo sguardo la più
bestiale, e per questo forse la più temibile, in realtà è invece la più
fragile, la più semplice. L’ansia del ritrovarsi faccia a faccia con il
Minotauro, il confronto dell’incontro è sicuramente l’elemento emotivo che più
spaventa.
La paura di conoscersi dunque è l’argomento, il timore di restare vinti dalla
parte che rifugge la razionalità, l’ossessione di restare soccombenti alla
nostra natura.
Teseo si affronta in solitudine pronto a vincersi con le armi che ha in
corpo, pronto a lottare a mani nude la bestia che non sa riconoscere. Teseo sa,
il Minotauro no. Teseo scopre in se stesso i mezzi per migliorarsi, per poter
vincere quel lato oscuro che però gli è così intimo. Teseo è solo nel
Labirinto, i muri sono alti, la luce è fioca, le ombre si allungano e si
confondono e non permettono di orientarsi. Instabile, procede seguendo soltanto
un sentiero rettilineo … dove non si vede l’uscita: egli stesso attende di
ritrovare allo specchio la propria Natura. Ma non è un’attesa passiva, Teseo
cerca e si trova, comprende se stesso prima di vincersi. Il Mito si fa
introspettivo: la ricerca interiore dei propri limiti delle proprie fragilità
disarma, impedisce la visione del totale così come la si vedrebbe dall’esterno,
si procede con cautela rischiando la paralisi… temendo di perdersi. Teseo
procede meravigliandosi del proprio coraggio, cosciente che la forza è già
dentro di lui, stenta il cammino e teme d’imbattersi dietro l’angolo con colui
che conosce nel profondo. Soltanto il suo respiro, e l’eco rimbomba e si fa
mostruoso come emesso dal Minotauro. Soli dunque con noi stessi dove le
decisioni prendono peso e assumono il valore della propria vita. La mente di
Teseo s’annebbia e diviene lucida soltanto quando gli si parrà davanti la sua
stessa Natura, solo allora troverà la soluzione. Teseo siamo noi.
Gli artisti che saranno in mostra affrontano i propri limiti, le proprie
ansie, le proprie paure specchi di una società che è alla ricerca di certezze
perché teme i propri limiti, ed i limiti divengono tabù. L’arte diviene la
soluzione “terapeutica” ai propri dubbi.
Così gli artisti presenti in mostra affrontano loro stessi e ci rendono
partecipi, con le loro opere, di un percorso interiore che diviene il percorso
dell’uomo.
Marco Testa
28
gennaio 2010
Teseo
Dal 28 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
CASA BOLOGNINI E TORRE ALBERICI
Bologna, Via Santo Stefano, 4, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 4, (Bologna)
Orario di apertura
ore 18 - 24
Vernissage
28 Gennaio 2010, ore 18.30
Sito web
www.artesangemini.it
Autore
Curatore