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Tesserearte
In base all’esperienza pregressa, nel corrente anno scolastico abbiamo proposto alle scuole del Tigullio la tessitura, poiché la decorazione tessile è sempre rimasta relegata ad un capitolo della storia del costume e dell’etnografia.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Arte come progetto, come sguardo sul mondo che ci circonda, come elemento culturale insostituibile nel passato e anche oggi. Agheiro arte contemporanea, lo spazio espositivo di Lavagna, interagisce con il tessuto comunicativo di scuole e territorio. Per la prossima stagione espositiva ha pensato alla relazione tra arte e quotidianità, tra espressione di pittori, scultori, poeti e tecniche artistiche attuali, accelerate dalla ricerca veloce dell’industria della comunicazione. Tesserearte è la prima di un ciclo di mostre che coinvolgeranno le scuole del Tigullio nei prossimi mesi grazie a Giovanni Toro, anima dell’associazione. “Agheiro viene dal greco – spiega Toro - significa “mettere insieme”, “unire”, ma anche confrontare, proporre un dialogo. Da qui l’idea di partire dalle “tessere” sia nel senso degli interventi di piccole dimensioni di artisti diversi tra loro, che al procedimento antico della tessitura, in cui trama e ordito sono parti di un procedimento unico e testimonianza di civiltà.
Tesserearte si rivolge alla comunicazione nelle scuole ma anche alla gente comune, alle piazze, ai luoghi di ritrovo in cui creare “relazioni” sociali attraverso il coinvolgimento di ognuno nello svolgimento della pittura, della scultura e della fotografia, come era nell’utopia delle neoavanguardie degli anni Settanta del secolo scorso e come è accaduto ad alcuni artisti che oggi sono invitati a partecipare a questo progetto ambizioso. Tesserearte poi affida la sua comunicazione alla rete, al cavo di internet, un mondo frequentato dai giovani più della carta stampata e dei libri e, dunque, un mezzo di divulgazione allo stesso tempo simbolico e pratico, legato al presente e alle necessità più autentiche delle nuove generazioni nel delicato rapporto tra passato e futuro.
Il coinvolgimento dell’Accademia di Brera così come quella di altre scuole specialistiche nel futuro, in questo senso è significativo. Brera è stata in questi decenni un laboratorio di idee, di sperimentazioni tecnologiche, di nuove proposte sia nell’ambito delle arti visive che in quelle dei nuovi media e del design. Un tassello importante nella grande rete culturale dei giovani italiani e stranieri.
Nella mostra il filo della memoria tra presente e tradizione è affidato alle opere di Fernando De Filippi, che rielabora particolari decorativi e simbolici classici con procedimenti di alta tecnologia, a quelle quasi alchemiche di Angela Occhipinti rivolta al mondo delle parole, ai materiali semplici di Gastone Mariani, che diventano un alfabeto di segni. Ma non mancano i riferimenti ironici ai simboli di Nicola Salvatore, ai libri illeggibili di Renata Boero o nell’opera di Stefano Pizzi. E ancora i collage di William Xerra - “Io mento sulla mia verità” - e la tela di Anna Rocco che ha tagliato e cucito a rovescio stoffe a colori vivaci, metafora di un mondo multiculturale. Riflettono sulla figura umana Laura Panno, Vito Bucciarelli e Aldo Spoldi, che ha lasciato incompiuto il suo ricamo della sagoma di Pinocchio. E ancora nelle opere di Beatrice Meoni, Maria Cristina Tangorra, Eliana Ago, Eva Basile, Tiziano Campi, Assila Cherfi, Olga Danelone, Ylbert Durishti, Luciano Ghersi e Margherita Levo Rosenberg le tessere si completano e interagiscono in linguaggi, stili e culture diverse.
Rachele Ferrario
Arte come progetto, come sguardo sul mondo che ci circonda, come elemento culturale insostituibile nel passato e anche oggi. Agheiro arte contemporanea, lo spazio espositivo di Lavagna, interagisce con il tessuto comunicativo di scuole e territorio. Per la prossima stagione espositiva ha pensato alla relazione tra arte e quotidianità, tra espressione di pittori, scultori, poeti e tecniche artistiche attuali, accelerate dalla ricerca veloce dell’industria della comunicazione. Tesserearte è la prima di un ciclo di mostre che coinvolgeranno le scuole del Tigullio nei prossimi mesi grazie a Giovanni Toro, anima dell’associazione. “Agheiro viene dal greco – spiega Toro - significa “mettere insieme”, “unire”, ma anche confrontare, proporre un dialogo. Da qui l’idea di partire dalle “tessere” sia nel senso degli interventi di piccole dimensioni di artisti diversi tra loro, che al procedimento antico della tessitura, in cui trama e ordito sono parti di un procedimento unico e testimonianza di civiltà.
Tesserearte si rivolge alla comunicazione nelle scuole ma anche alla gente comune, alle piazze, ai luoghi di ritrovo in cui creare “relazioni” sociali attraverso il coinvolgimento di ognuno nello svolgimento della pittura, della scultura e della fotografia, come era nell’utopia delle neoavanguardie degli anni Settanta del secolo scorso e come è accaduto ad alcuni artisti che oggi sono invitati a partecipare a questo progetto ambizioso. Tesserearte poi affida la sua comunicazione alla rete, al cavo di internet, un mondo frequentato dai giovani più della carta stampata e dei libri e, dunque, un mezzo di divulgazione allo stesso tempo simbolico e pratico, legato al presente e alle necessità più autentiche delle nuove generazioni nel delicato rapporto tra passato e futuro.
Il coinvolgimento dell’Accademia di Brera così come quella di altre scuole specialistiche nel futuro, in questo senso è significativo. Brera è stata in questi decenni un laboratorio di idee, di sperimentazioni tecnologiche, di nuove proposte sia nell’ambito delle arti visive che in quelle dei nuovi media e del design. Un tassello importante nella grande rete culturale dei giovani italiani e stranieri.
Nella mostra il filo della memoria tra presente e tradizione è affidato alle opere di Fernando De Filippi, che rielabora particolari decorativi e simbolici classici con procedimenti di alta tecnologia, a quelle quasi alchemiche di Angela Occhipinti rivolta al mondo delle parole, ai materiali semplici di Gastone Mariani, che diventano un alfabeto di segni. Ma non mancano i riferimenti ironici ai simboli di Nicola Salvatore, ai libri illeggibili di Renata Boero o nell’opera di Stefano Pizzi. E ancora i collage di William Xerra - “Io mento sulla mia verità” - e la tela di Anna Rocco che ha tagliato e cucito a rovescio stoffe a colori vivaci, metafora di un mondo multiculturale. Riflettono sulla figura umana Laura Panno, Vito Bucciarelli e Aldo Spoldi, che ha lasciato incompiuto il suo ricamo della sagoma di Pinocchio. E ancora nelle opere di Beatrice Meoni, Maria Cristina Tangorra, Eliana Ago, Eva Basile, Tiziano Campi, Assila Cherfi, Olga Danelone, Ylbert Durishti, Luciano Ghersi e Margherita Levo Rosenberg le tessere si completano e interagiscono in linguaggi, stili e culture diverse.
Rachele Ferrario
15
marzo 2008
Tesserearte
Dal 15 marzo al 30 aprile 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA AGHEIRO
Lavagna, Corso Buenos Ayres, 60, (Genova)
Lavagna, Corso Buenos Ayres, 60, (Genova)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato 16.00-19.30
altri orari su appuntamento
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 17.30
Autore
Curatore