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Tessitura decembrina
Vivace mostra legata all’oggi, al trapassare del tempo che incendia stagioni, oggetti, figure e ricordi, il cui titolo “tessitura decembrina”, proprio perchè a ridosso delle festività natalizie di fine anno 2012,accalora trasversalmente gli universi sociali ma anche le geografie dello spazio.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “ Tessitura dicembrina” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Tessitura decembrina” riunisce opere degli artisti italiani Marisa Settembrini, Fiorella Iori, Chiara Silva, Pietro Forno, Francesco Forno, Lucia Tramontana. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: “Vivace mostra legata all'oggi, al trapassare del tempo che incendia stagioni, oggetti, figure e ricordi, il cui titolo “tessitura decembrina”, proprio perchè a ridosso delle festività natalizie di fine anno 2012, accalora trasversalmente gli universi sociali ma anche le geografie dello spazio. Annualmente Artestudio 26 presenta per le feste natalizie questo appuntamento ch'è ormai tradizione. Fiorella Iori insiste sul tema floreale, sicchè i suoi fiori che argomenta accanto ad altri motivi che sono i panneggi e lo sguardo, sono calati in una sorta di sensibile tessitura, sono elementi umanizzati come per l'appunto la bellissima stella di Natale articolata in quattro elementi, che si porge come richiamo e come ecografia simbolo non solo di una ricorrenza cristiana ma anche del colore, del segno e della forma che svolgono passione e gioia, racconto e genealogia, datazione e memoria storica. Le opere di Marisa Settembrini sviluppano il tema dell'angelo, l'angelo annunciante, l'angelo protettore, l'angelus domini, l'angelo musicante, l'angelo della vita, l'angelo della morte, l'angelo della natività di Cristo, l'angelo cancellatore, l'angelo della parusia. Tema che caratterizza si la simbologia natalizia ma è anche ampia indagine simbologica di lettura di un mondo dove credenze, filosofie, ricordi e certezze diventano percorso intellettuale di sottile e movimentato umore legato anche a echi, corrispondenze e trame di sogno. L'installazione di Chiara Silva, giovane artista italiana capace sempre di sorprendere per la lucidità di sezionare, assemblare, raggruppare simbologie dell'universo come la “cometa” in mostra ricavata da una sorta di geometrico puzzle, innerva la sua poetica volta alla natura raccontata attraverso la geografia del mondo, echi del cielo e della terra, luci e ombre, giochi fluidi, grandi, ambientali, dove tutto è mosso tra poverismo, fragilità e minimalismo intervallato a volte da luci e colori che innestano classicità e artificio.
Pietro Forno ci presenta una serie nutrita di fotografie che raccontano un paesaggio invernale raccolto fra nevi e boschi, fra bacche, muschi e licheni, fra cortecce e alberi, senza tralasciare particolari, aggettivi di forme e di luci, finestre su un paesaggio tutto italiano. Lo fa con la grazia non solo di interpretare ciò che coglie sfumando, ritagliando, mirando, infuocando, zoomando, ma soprattutto volgendosi verso un territorio che inarca l'astratto. Pietro Forno non dipinge, ma fotografa modulando luci e ombre con una maestria e una sensibilità tutta moderna, nuova, grazie anche a questa sua sensibilità per l'ambiente, diventato oggigiorno tema stridente, lezione alta di rispetto per la natura, francescana lezione che proprio con la fotografia realizza un'estetica sorpresa tra neoromanticismo e neoconcettuale.
Francesco Forno movimenta la creatività attorno a simboli e scritture secondo la innovativa lezione dei writers, porgendoci carte e dipinti capaci di significarsi comunicazione di forte impatto, di popolare incidenza nella società dei consumi, di rituale accensione di epopee del nostro tempo. E con uno spirito del dono offre ai lettori di immagini, frammenti del postmoderno.
Lucia Tramontana motiva capitoli forti, esistenziali, tracce come reperti del quotidiano. Lo fa con ciò che sedimenta nel suo immaginario. Alberi che si leggono come figure umane e volti, anzi teste ricoperte da copricapi che inscenano la festa del mondo, e una parte dello spirito contemporaneo anche attraverso la consapevolezza sociale. Questo capitolo in mostra, di Lucia Tramontana, ritaglia una collezione di colori sorprendenti, un'accensione che svela quasi un linguaggio globale, un punto di contatto fra culture,dando prova d'essere una delle espressioni italiane di livello internazionale degna di rappresentare il paese.
Ogni artista qui in mostra lascia leggere una sua visiva poetica fatta di storie, sentimenti e culture che contengono non solo il fare umano ma un'appartenenza a una sorta di pratica estetica, attualizzando la bellezza. Questa esposizione milanese motivata dalla convivialità dell'incontro, dagli auguri di buone feste natalizie e di un buon 2013 è anche capace di articolare indicazioni precise al collezionismo d'arte, per ritrovare la passione di comprare ciò che piace, ciò che la storicità del nostro tempo motiva con la parola eccellenza, con il meglio dell'arte attuale ”.
Cenni biografici degli artisti
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera,Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Invitata da Vittorio Sgarbi alla 54ma edizione Biennale di Venezia. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg,da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ha partecipato, su invito del prof. Carlo Franza, alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari” nel mese di luglio 2009. Ha tenuto personali e installazioni a Milano, a Firenze, a Roma. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio.; ed è presente a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo” tra l’autunno 2009 e la primavera 2010. Nel 2011 partecipa con una grande installazione alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26, a Milano, a “Fratelli d’Italia e con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, nel 2012. Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni e di seguito si dedica ad una più personale ricerca artistica. Ha allestito mostre personali e installazioni in diverse città (Firenze, Milano, Melzo, Vaprio d’Adda) e partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali,
non ultima la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio). Diverse le pubblicazioni sulla sua arte in riviste e quotidiani. Di lei hanno scritto illustri critici e Storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Pietro Forno, piemontese, 66 anni, magistrato, vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali e collettive a Milano, Bari, Genova, (in occasione del cinquecentenario della scoperta dell'America), Ballabio, ecc. Ha la passione per la natura, lo scialpinismo e la fotografia. Nell'ottobre 2012 è invitato dallo Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza a tenere una mostra personale nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora invitato dallo stesso Critico nel dicembre 2012 con alcune opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano. Ha vinto il Premio della Arti Premio della Cultura edizione XXIV 2012 per la fotografia, al Circolo della Stampa di Milano. Della sua fotografia ha scritto Carlo Franza.
Francesco Forno è nato a Milano nel 1990 e dall’età di 17 anni si dedica alla Street Art esponendo sue opere dal 2007 ad oggi nelle mostre collettive “Across Rewriting” presso il Centro Culturale Amantes di Torino che ogni anno raccoglie artisti sia italiani che europei. Nel 2007 dipinge, assieme ad altri Writer la scuola elementare “Gaetano Casati” di Milano. Nel 2008 partecipa a “SKL Crew” presso Il Cantiere di Milano, alla “Fiemme Street Jam” in Val di Fiemme e alla terza edizione della Jam “Hip Hop a Quarto” a Milano. Nel 2009, con il writer milanese Berets dipinge una sede radio a S. Giuliano milanese e l’ingresso dell’oratorio di San Vittore a Milano. Ritorna a Torino per la terza edizione di “Across Rewriting”.Espone al LAS Boccioni di Milano dove si è diplomato nel 2010 nella mostra “Dedicato a chi all’Arte si dedica”. Nel 2010 è in Collettiva “Scenari Antropofisici” a Monza, poi presso la Provincia di Milano sede di Via Vivaio con istallazioni insieme ad altri membri della Crew milanese Int55. Partecipa anche alla gara di Writing presso il Centro Polifunzionale di Bareggio classificandosi 2°. Nel 2011 ha esposto sue opere presso Circoli ARCI di Milano e ha dipinto in una Jam sponsorizzata da “Partigiani per il Quartiere”. Ha partecipato alla “Ghostdog, TestOne e Massi” dipingendo con MCK, nota crew di rapper milanesi. Nei mesi estivi collabora con Zeno della FC Crew per dipingere le murate dell’Area Falck di Sesto San Giovanni. Dal dicembre 2011 è stagista presso la Contrada degli Artigiani a Como. Nel 2012 è invitato dal Prof. Carlo Franza con sue opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano.
Lucia Tramontana è nata a Carate Brianza nel 1967. Magistrato. Ha sempre vissuto e lavorato a Milano, eccetto un breve periodo torinese. Coniugata, con quattro figli, dipinge da tempo. Ha esposto in collettive italiane (vedi Galleria San Carlo - Milano). Nell'ottobre 2012 è invitata dallo Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza a tenere la sua prima mostra personale nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora invitata dallo stesso Critico nel dicembre 2012 con alcune opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano. Ha vinto il Premio della Arti Premio della Cultura edizione XXIV 2012 per la pittura, al Circolo della Stampa di Milano. Della sua pittura ha scritto Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Performance degli artisti Daniele Defranchis alla chitarra e Myung Yeoun Zoo voce soprano.
Nella serata inaugurale vini scelti dell'Azienda Agricola Agareno S.r.l.- Contrada Sant'Antonio – 92013 Menfi (AG).
Scrive Carlo Franza: “Vivace mostra legata all'oggi, al trapassare del tempo che incendia stagioni, oggetti, figure e ricordi, il cui titolo “tessitura decembrina”, proprio perchè a ridosso delle festività natalizie di fine anno 2012, accalora trasversalmente gli universi sociali ma anche le geografie dello spazio. Annualmente Artestudio 26 presenta per le feste natalizie questo appuntamento ch'è ormai tradizione. Fiorella Iori insiste sul tema floreale, sicchè i suoi fiori che argomenta accanto ad altri motivi che sono i panneggi e lo sguardo, sono calati in una sorta di sensibile tessitura, sono elementi umanizzati come per l'appunto la bellissima stella di Natale articolata in quattro elementi, che si porge come richiamo e come ecografia simbolo non solo di una ricorrenza cristiana ma anche del colore, del segno e della forma che svolgono passione e gioia, racconto e genealogia, datazione e memoria storica. Le opere di Marisa Settembrini sviluppano il tema dell'angelo, l'angelo annunciante, l'angelo protettore, l'angelus domini, l'angelo musicante, l'angelo della vita, l'angelo della morte, l'angelo della natività di Cristo, l'angelo cancellatore, l'angelo della parusia. Tema che caratterizza si la simbologia natalizia ma è anche ampia indagine simbologica di lettura di un mondo dove credenze, filosofie, ricordi e certezze diventano percorso intellettuale di sottile e movimentato umore legato anche a echi, corrispondenze e trame di sogno. L'installazione di Chiara Silva, giovane artista italiana capace sempre di sorprendere per la lucidità di sezionare, assemblare, raggruppare simbologie dell'universo come la “cometa” in mostra ricavata da una sorta di geometrico puzzle, innerva la sua poetica volta alla natura raccontata attraverso la geografia del mondo, echi del cielo e della terra, luci e ombre, giochi fluidi, grandi, ambientali, dove tutto è mosso tra poverismo, fragilità e minimalismo intervallato a volte da luci e colori che innestano classicità e artificio.
Pietro Forno ci presenta una serie nutrita di fotografie che raccontano un paesaggio invernale raccolto fra nevi e boschi, fra bacche, muschi e licheni, fra cortecce e alberi, senza tralasciare particolari, aggettivi di forme e di luci, finestre su un paesaggio tutto italiano. Lo fa con la grazia non solo di interpretare ciò che coglie sfumando, ritagliando, mirando, infuocando, zoomando, ma soprattutto volgendosi verso un territorio che inarca l'astratto. Pietro Forno non dipinge, ma fotografa modulando luci e ombre con una maestria e una sensibilità tutta moderna, nuova, grazie anche a questa sua sensibilità per l'ambiente, diventato oggigiorno tema stridente, lezione alta di rispetto per la natura, francescana lezione che proprio con la fotografia realizza un'estetica sorpresa tra neoromanticismo e neoconcettuale.
Francesco Forno movimenta la creatività attorno a simboli e scritture secondo la innovativa lezione dei writers, porgendoci carte e dipinti capaci di significarsi comunicazione di forte impatto, di popolare incidenza nella società dei consumi, di rituale accensione di epopee del nostro tempo. E con uno spirito del dono offre ai lettori di immagini, frammenti del postmoderno.
Lucia Tramontana motiva capitoli forti, esistenziali, tracce come reperti del quotidiano. Lo fa con ciò che sedimenta nel suo immaginario. Alberi che si leggono come figure umane e volti, anzi teste ricoperte da copricapi che inscenano la festa del mondo, e una parte dello spirito contemporaneo anche attraverso la consapevolezza sociale. Questo capitolo in mostra, di Lucia Tramontana, ritaglia una collezione di colori sorprendenti, un'accensione che svela quasi un linguaggio globale, un punto di contatto fra culture,dando prova d'essere una delle espressioni italiane di livello internazionale degna di rappresentare il paese.
Ogni artista qui in mostra lascia leggere una sua visiva poetica fatta di storie, sentimenti e culture che contengono non solo il fare umano ma un'appartenenza a una sorta di pratica estetica, attualizzando la bellezza. Questa esposizione milanese motivata dalla convivialità dell'incontro, dagli auguri di buone feste natalizie e di un buon 2013 è anche capace di articolare indicazioni precise al collezionismo d'arte, per ritrovare la passione di comprare ciò che piace, ciò che la storicità del nostro tempo motiva con la parola eccellenza, con il meglio dell'arte attuale ”.
Cenni biografici degli artisti
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera,Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Invitata da Vittorio Sgarbi alla 54ma edizione Biennale di Venezia. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg,da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ha partecipato, su invito del prof. Carlo Franza, alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari” nel mese di luglio 2009. Ha tenuto personali e installazioni a Milano, a Firenze, a Roma. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio.; ed è presente a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo” tra l’autunno 2009 e la primavera 2010. Nel 2011 partecipa con una grande installazione alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26, a Milano, a “Fratelli d’Italia e con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, nel 2012. Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni e di seguito si dedica ad una più personale ricerca artistica. Ha allestito mostre personali e installazioni in diverse città (Firenze, Milano, Melzo, Vaprio d’Adda) e partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali,
non ultima la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio). Diverse le pubblicazioni sulla sua arte in riviste e quotidiani. Di lei hanno scritto illustri critici e Storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Pietro Forno, piemontese, 66 anni, magistrato, vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali e collettive a Milano, Bari, Genova, (in occasione del cinquecentenario della scoperta dell'America), Ballabio, ecc. Ha la passione per la natura, lo scialpinismo e la fotografia. Nell'ottobre 2012 è invitato dallo Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza a tenere una mostra personale nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora invitato dallo stesso Critico nel dicembre 2012 con alcune opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano. Ha vinto il Premio della Arti Premio della Cultura edizione XXIV 2012 per la fotografia, al Circolo della Stampa di Milano. Della sua fotografia ha scritto Carlo Franza.
Francesco Forno è nato a Milano nel 1990 e dall’età di 17 anni si dedica alla Street Art esponendo sue opere dal 2007 ad oggi nelle mostre collettive “Across Rewriting” presso il Centro Culturale Amantes di Torino che ogni anno raccoglie artisti sia italiani che europei. Nel 2007 dipinge, assieme ad altri Writer la scuola elementare “Gaetano Casati” di Milano. Nel 2008 partecipa a “SKL Crew” presso Il Cantiere di Milano, alla “Fiemme Street Jam” in Val di Fiemme e alla terza edizione della Jam “Hip Hop a Quarto” a Milano. Nel 2009, con il writer milanese Berets dipinge una sede radio a S. Giuliano milanese e l’ingresso dell’oratorio di San Vittore a Milano. Ritorna a Torino per la terza edizione di “Across Rewriting”.Espone al LAS Boccioni di Milano dove si è diplomato nel 2010 nella mostra “Dedicato a chi all’Arte si dedica”. Nel 2010 è in Collettiva “Scenari Antropofisici” a Monza, poi presso la Provincia di Milano sede di Via Vivaio con istallazioni insieme ad altri membri della Crew milanese Int55. Partecipa anche alla gara di Writing presso il Centro Polifunzionale di Bareggio classificandosi 2°. Nel 2011 ha esposto sue opere presso Circoli ARCI di Milano e ha dipinto in una Jam sponsorizzata da “Partigiani per il Quartiere”. Ha partecipato alla “Ghostdog, TestOne e Massi” dipingendo con MCK, nota crew di rapper milanesi. Nei mesi estivi collabora con Zeno della FC Crew per dipingere le murate dell’Area Falck di Sesto San Giovanni. Dal dicembre 2011 è stagista presso la Contrada degli Artigiani a Como. Nel 2012 è invitato dal Prof. Carlo Franza con sue opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano.
Lucia Tramontana è nata a Carate Brianza nel 1967. Magistrato. Ha sempre vissuto e lavorato a Milano, eccetto un breve periodo torinese. Coniugata, con quattro figli, dipinge da tempo. Ha esposto in collettive italiane (vedi Galleria San Carlo - Milano). Nell'ottobre 2012 è invitata dallo Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza a tenere la sua prima mostra personale nel progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora invitata dallo stesso Critico nel dicembre 2012 con alcune opere alla rassegna “Tessitura decembrina” all'Artestudio 26 di Milano. Ha vinto il Premio della Arti Premio della Cultura edizione XXIV 2012 per la pittura, al Circolo della Stampa di Milano. Della sua pittura ha scritto Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Performance degli artisti Daniele Defranchis alla chitarra e Myung Yeoun Zoo voce soprano.
Nella serata inaugurale vini scelti dell'Azienda Agricola Agareno S.r.l.- Contrada Sant'Antonio – 92013 Menfi (AG).
12
dicembre 2012
Tessitura decembrina
Dal 12 dicembre 2012 al 19 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a mercoledì ore 10 – 17
visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Vernissage
12 Dicembre 2012, ore 18.00
Autore
Curatore