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Tex. 70 anni di un mito
Curata da Gianni Bono in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF! Festival, la mostra racconterà come Tex sia riuscito, anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume, un nome che non ha bisogno di presentazioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È il 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane debutta il primo albo a striscia di Tex, il
personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio
Galleppini destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del
fumetto mondiale.
Settant’anni dopo, Sergio Bonelli Editore con COMICON e ARF! Festival, celebrano il ranger
portando a Roma la grande mostra dal titolo TEX. 70 ANNI DI UN MITO aperta dal 24 maggio
al 14 luglio 2019 al MATTATOIO.
Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di
Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF! Festival, la mostra racconterà come Tex sia riuscito,
anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando
generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata
generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume, un nome che
non ha bisogno di presentazioni.
Nei 70 anni della sua storia, Tex, l’avventuriero, il ranger, il saggio capo degli indiani Navajos, ha
vissuto storie epiche e memorabili, ha affrontato banditi e malfattori e salvato tribù indiane
ingiustamente perseguitate, ha cavalcato sui sentieri polverosi del vecchio West, come nei deserti
infuocati del Messico e nelle fredde regioni del Grande Nord. E indimenticabili, naturalmente, sono le
sfide con il suo nemico di sempre: Mefisto, l’incarnazione del male. Ora, grazie a disegni,
fotografie, materiali rari e talvolta mai visti prima e attraverso installazioni a tema create
appositamente per questo evento, la mostra TEX. 70 ANNI DI UN MITO, il più importante
omaggio mai dedicato ad Aquila della Notte, ripercorrerà l’epopea di Tex Willer, che è anche
quella della Frontiera americana, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i
personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito
che noi tutti conosciamo.
I visitatori potranno così ammirare, tra gli altri pezzi, la prima vignetta di Tex declinata in varie
lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Tacconi, fotografie di Aurelio
Galleppini e anche la mitica macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l’Universal 200 con cui
sono state scritte le primissime storie di Tex, decorata con disegni a penna dallo stesso Gianluigi e
oggi conservata nella sala riunioni della Casa editrice.
Del resto, all’epoca della nascita di Tex, come ricordava Sergio Bonelli nel 1998: «la Casa editrice è
formata da mia madre, da una segretaria (Antonia) – a cui Galep si è ispirato per il personaggio di
Florencita e la cui nipote, Liliana, è la mia preziosissima assistente da tanto tempo a questa parte –
e da me che faccio il fattorino. Gli ambienti di casa sono diventati la redazione, una cantina è il
magazzino dove trovano posto le copie invendute. Abitiamo in via Saffi in un vecchio, grande
appartamento, con un unico vasto salone adibito a redazione (…). Aurelio vive e lavora in una
stanza-studio di fianco a quella in cui dormo io. Quando all’una di notte, dopo aver letto a lungo,
spengo la lampada sul comodino, la luce della stanza di Galep filtra ancora attraverso la porta. Non
so dire fino a che ora rimane al lavoro. Ma quando mi alzo per andare a scuola, eccolo di nuovo
seduto al suo tavolo a mostrami un mucchietto di strisce ricche di immagini dinamiche e
affascinanti: è nato Tex Willer».
La gestazione grafica del personaggio creato da Gianluigi Bonelli fu, infatti, assai laboriosa. Galep
non era abituato a disegnare negli ambiti ristretti della striscia, quindi ricorreva a una sorta di
montaggio preparatorio per rendersi conto degli spazi in cui far recitare i personaggi, diventando in
breve tempo anche il punto di riferimento artistico per la Casa editrice, soprattutto per la
realizzazione delle copertine (in tutta la sua carriera, ne disegnerà, solo per Tex, quasi duemila).
Un ricco spazio dell’esposizione, sarà dedicato anche ai numerosi disegnatori che, dopo Galleppini,
hanno dato volto e corpo alle imprese dell’imbattibile ranger lasciando un segno indelebile dei loro
inconfondibili stili. Dal veterano Giovanni Ticci fino all’erede di Galep, Claudio Villa, passando per
il maestro Fabio Civitelli e l’indimenticabile Guglielmo Letteri, senza omettere le incursioni
speciali di “guest star” del calibro di Jordi Bernet, Joe Kubert, Goran Parlov, Ivo Milazzo,
Magnus e Enrique Breccia.
Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha potuto contare su una rosa di sceneggiatori le cui storie
verranno ripercorse in mostra. I principali sono quattro, come i pards protagonisti della saga.
Giovanni Luigi Bonelli (Milano, 22 dicembre 1908 – Alessandria, 12 gennaio 2001) è il creatore
del mito di Tex ed è il primo e, per lunghissimo tempo, l’unico a scriverne le avventure. La sua
identificazione nel personaggio è, del resto, assoluta: per lui, Tex è un giustiziere capace di far
montare una giusta e giustificata collera nei confronti di atti criminali, spesso motivati soltanto
dall’avidità. Seguono nel 1976 le sceneggiature del figlio Sergio Bonelli, che con il nome d’arte di
Guido Nolitta ha già alle spalle la creazione di due colossi del fumetto italiano, Zagor e Mister No,
e propone quindi un Tex in cui il bene e il male non sono mai totalmente separati. Nel 1983 tocca a
Claudio Nizzi, che nelle sue storie mescola al western classico elementi tipici del genere
investigativo mentre dal 1994 si apre la fase di Mauro Boselli, attuale curatore della serie con cui
Tex ritrova molto delle proprie origini e dell’antica tempra di giustiziere sui generis.
L’esposizione che ripercorre i 70 anni di Tex è quindi destinata agli appassionati di ogni età, ma è
pensata anche per chi si volesse avvicinare per la prima volta al mondo grintoso, antirazzista e
nemico di ogni ingiustizia di Tex e di suo figlio Kit Willer, del simpaticamente burbero Kit Carson e
del fiero navajo Tiger Jack.
Attraverso le prime pagine dei quotidiani, TEX. 70 ANNI DI UN MITO ripercorrerà inoltre 70 anni
di storia italiana, per raccontare il parallelo tra le avventure a fumetti del coraggioso ranger e quelle
del nostro Paese, e offrirà ai visitatori l’occasione per cavalcare al fianco di Tex attraverso praterie,
foreste e deserti, dall'Arizona al Canada, dal Rio Grande all'Oceano Pacifico, fronteggiando con lui
fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete.
In più, rispetto alla mostra inaugurata a Milano il 2 ottobre 2018 e conclusasi con un enorme
successo di pubblico il 27 gennaio 2019, la Grande Mostra di Tex che tocca adesso la Capitale,
presenta una nuova e ricca sezione di contenuti dedicati alla più recente incarnazione del
personaggio simbolo della Sergio Bonelli Editore. Attraverso le splendide tavole realizzate, tanto nel
formato graphic novel (una nuova collana di cartonati alla francese), quanto nel classico formato
Bonelli, da artisti straordinari come Mario Alberti, Corrado Mastantuono, Stefano Andreucci,
Maurizio Dotti, R.M. Guéra e Bruno Brindisi, i visitatori si troveranno al cospetto di un giovane
Tex Willer, protagonista di storie raccontate da Mauro Boselli e ambientate all’origine del mito
quando, quello che sarebbe diventato il più famoso ranger del west, era ingiustamente accusato di
essere un fuorilegge.
Per guidare il visitatore attraverso le sale della mostra e la storia di Tex, Sergio Bonelli Editore
pubblica anche il catalogo della mostra con introduzione di Davide Bonelli, testi di Gianni Bono,
Graziano Frediani, Luca Boschi e Luca Barbieri, ricco di materiali rari, disegni e approfondimenti
legati alla storia del Ranger.
TEX. 70 ANNI DI UN MITO è prodotta da Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF!
Festival, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita Culturale e Azienda
Speciale PalaeExpo, con le partnership di ATAC, PressUp, SKY Arte HD e SPsytema.
personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio
Galleppini destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del
fumetto mondiale.
Settant’anni dopo, Sergio Bonelli Editore con COMICON e ARF! Festival, celebrano il ranger
portando a Roma la grande mostra dal titolo TEX. 70 ANNI DI UN MITO aperta dal 24 maggio
al 14 luglio 2019 al MATTATOIO.
Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di
Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF! Festival, la mostra racconterà come Tex sia riuscito,
anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando
generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata
generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume, un nome che
non ha bisogno di presentazioni.
Nei 70 anni della sua storia, Tex, l’avventuriero, il ranger, il saggio capo degli indiani Navajos, ha
vissuto storie epiche e memorabili, ha affrontato banditi e malfattori e salvato tribù indiane
ingiustamente perseguitate, ha cavalcato sui sentieri polverosi del vecchio West, come nei deserti
infuocati del Messico e nelle fredde regioni del Grande Nord. E indimenticabili, naturalmente, sono le
sfide con il suo nemico di sempre: Mefisto, l’incarnazione del male. Ora, grazie a disegni,
fotografie, materiali rari e talvolta mai visti prima e attraverso installazioni a tema create
appositamente per questo evento, la mostra TEX. 70 ANNI DI UN MITO, il più importante
omaggio mai dedicato ad Aquila della Notte, ripercorrerà l’epopea di Tex Willer, che è anche
quella della Frontiera americana, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i
personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito
che noi tutti conosciamo.
I visitatori potranno così ammirare, tra gli altri pezzi, la prima vignetta di Tex declinata in varie
lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Tacconi, fotografie di Aurelio
Galleppini e anche la mitica macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l’Universal 200 con cui
sono state scritte le primissime storie di Tex, decorata con disegni a penna dallo stesso Gianluigi e
oggi conservata nella sala riunioni della Casa editrice.
Del resto, all’epoca della nascita di Tex, come ricordava Sergio Bonelli nel 1998: «la Casa editrice è
formata da mia madre, da una segretaria (Antonia) – a cui Galep si è ispirato per il personaggio di
Florencita e la cui nipote, Liliana, è la mia preziosissima assistente da tanto tempo a questa parte –
e da me che faccio il fattorino. Gli ambienti di casa sono diventati la redazione, una cantina è il
magazzino dove trovano posto le copie invendute. Abitiamo in via Saffi in un vecchio, grande
appartamento, con un unico vasto salone adibito a redazione (…). Aurelio vive e lavora in una
stanza-studio di fianco a quella in cui dormo io. Quando all’una di notte, dopo aver letto a lungo,
spengo la lampada sul comodino, la luce della stanza di Galep filtra ancora attraverso la porta. Non
so dire fino a che ora rimane al lavoro. Ma quando mi alzo per andare a scuola, eccolo di nuovo
seduto al suo tavolo a mostrami un mucchietto di strisce ricche di immagini dinamiche e
affascinanti: è nato Tex Willer».
La gestazione grafica del personaggio creato da Gianluigi Bonelli fu, infatti, assai laboriosa. Galep
non era abituato a disegnare negli ambiti ristretti della striscia, quindi ricorreva a una sorta di
montaggio preparatorio per rendersi conto degli spazi in cui far recitare i personaggi, diventando in
breve tempo anche il punto di riferimento artistico per la Casa editrice, soprattutto per la
realizzazione delle copertine (in tutta la sua carriera, ne disegnerà, solo per Tex, quasi duemila).
Un ricco spazio dell’esposizione, sarà dedicato anche ai numerosi disegnatori che, dopo Galleppini,
hanno dato volto e corpo alle imprese dell’imbattibile ranger lasciando un segno indelebile dei loro
inconfondibili stili. Dal veterano Giovanni Ticci fino all’erede di Galep, Claudio Villa, passando per
il maestro Fabio Civitelli e l’indimenticabile Guglielmo Letteri, senza omettere le incursioni
speciali di “guest star” del calibro di Jordi Bernet, Joe Kubert, Goran Parlov, Ivo Milazzo,
Magnus e Enrique Breccia.
Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha potuto contare su una rosa di sceneggiatori le cui storie
verranno ripercorse in mostra. I principali sono quattro, come i pards protagonisti della saga.
Giovanni Luigi Bonelli (Milano, 22 dicembre 1908 – Alessandria, 12 gennaio 2001) è il creatore
del mito di Tex ed è il primo e, per lunghissimo tempo, l’unico a scriverne le avventure. La sua
identificazione nel personaggio è, del resto, assoluta: per lui, Tex è un giustiziere capace di far
montare una giusta e giustificata collera nei confronti di atti criminali, spesso motivati soltanto
dall’avidità. Seguono nel 1976 le sceneggiature del figlio Sergio Bonelli, che con il nome d’arte di
Guido Nolitta ha già alle spalle la creazione di due colossi del fumetto italiano, Zagor e Mister No,
e propone quindi un Tex in cui il bene e il male non sono mai totalmente separati. Nel 1983 tocca a
Claudio Nizzi, che nelle sue storie mescola al western classico elementi tipici del genere
investigativo mentre dal 1994 si apre la fase di Mauro Boselli, attuale curatore della serie con cui
Tex ritrova molto delle proprie origini e dell’antica tempra di giustiziere sui generis.
L’esposizione che ripercorre i 70 anni di Tex è quindi destinata agli appassionati di ogni età, ma è
pensata anche per chi si volesse avvicinare per la prima volta al mondo grintoso, antirazzista e
nemico di ogni ingiustizia di Tex e di suo figlio Kit Willer, del simpaticamente burbero Kit Carson e
del fiero navajo Tiger Jack.
Attraverso le prime pagine dei quotidiani, TEX. 70 ANNI DI UN MITO ripercorrerà inoltre 70 anni
di storia italiana, per raccontare il parallelo tra le avventure a fumetti del coraggioso ranger e quelle
del nostro Paese, e offrirà ai visitatori l’occasione per cavalcare al fianco di Tex attraverso praterie,
foreste e deserti, dall'Arizona al Canada, dal Rio Grande all'Oceano Pacifico, fronteggiando con lui
fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete.
In più, rispetto alla mostra inaugurata a Milano il 2 ottobre 2018 e conclusasi con un enorme
successo di pubblico il 27 gennaio 2019, la Grande Mostra di Tex che tocca adesso la Capitale,
presenta una nuova e ricca sezione di contenuti dedicati alla più recente incarnazione del
personaggio simbolo della Sergio Bonelli Editore. Attraverso le splendide tavole realizzate, tanto nel
formato graphic novel (una nuova collana di cartonati alla francese), quanto nel classico formato
Bonelli, da artisti straordinari come Mario Alberti, Corrado Mastantuono, Stefano Andreucci,
Maurizio Dotti, R.M. Guéra e Bruno Brindisi, i visitatori si troveranno al cospetto di un giovane
Tex Willer, protagonista di storie raccontate da Mauro Boselli e ambientate all’origine del mito
quando, quello che sarebbe diventato il più famoso ranger del west, era ingiustamente accusato di
essere un fuorilegge.
Per guidare il visitatore attraverso le sale della mostra e la storia di Tex, Sergio Bonelli Editore
pubblica anche il catalogo della mostra con introduzione di Davide Bonelli, testi di Gianni Bono,
Graziano Frediani, Luca Boschi e Luca Barbieri, ricco di materiali rari, disegni e approfondimenti
legati alla storia del Ranger.
TEX. 70 ANNI DI UN MITO è prodotta da Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF!
Festival, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita Culturale e Azienda
Speciale PalaeExpo, con le partnership di ATAC, PressUp, SKY Arte HD e SPsytema.
24
maggio 2019
Tex. 70 anni di un mito
Dal 24 maggio al 14 luglio 2019
disegno e grafica
Location
MATTATOIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Biglietti
intero € 12 - ridotto € 10
Orario di apertura
12:30 - 19:30 (chiuso i lunedì)
Sito web
www.tex70lamostra.it
Curatore