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Textile Poetry
Il tocco femminile nell’arte coreana
Comunicato stampa
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L’arte contemporanea coreana
Il tessile ha un ruolo centrale nell’evoluzione della società coreana : rinato in nome della Fashion Industry, il tessuto racconta la vita quotidiana di una nazione, e diventa un materiale polimorfe per parlare della condizione della donna.
Le cinque artiste selezionate per la mostra « TEXTILE POETRY » colgono questa realtà nel suo contesto sociale, politico ed artistico. Per queste artiste coreane il tessile è una fonte d’ispirazione che le porta a porsi una domanda: stiamo bene nella nostra “seconda pelle”?
Hee Sook HAN, nata a Seoul nel 1968 si è creata un percorso artistico indipendente dando vita a delle opere estremamente delicate e femminili. Nella sua opera La Danse des choses murmurent, - gli oggetti, fatti su fondo di tessuto, evocano un universo ironico e sentimentale. Infatti lo spettatore viene immerso nei sogni di una giovane ragazza dove si mischiano i ricordi simbolo della sua vita, oggetti che raccontano alla maniera di un diario intimo i suoi sogni di donna.
Eun-Young JUNG, è nata nel 1974 a Seoul, dove vive e lavora. Il suo percorso intellettuale copre vasti campi dell’installazione artistica, del video e dell’editoria. Ponendo sempre al centro il ruolo della donna nella società coreana, nella sua installazione video - Labour/ed Statement - il corpo della donna è posto al centro del lavoro e del concetto di consumismo attraverso un vestito da sposa fatto da scontrini. L’immagine proiettata sul pavimento mostra delle donne in azione che si spostano da un paese all’altro alla ricerca di lavoro. Così facendo, l’artista vuole sottolineare la complessità del ruolo femminile nella nuova società coreana.
Ju Young LEE è nata a Seoul nel 1971. Si è laureata in Arte alla Goldsmiths College University di Londra ed alla Central Saint Martins College of Art and Design. Nel video Cutting evoca una figura di donna che, attraverso un’azione ripetitiva, si strappa le vesti. Così facendo rifiuta simbolicamente ogni convenzione sociale per andare alla ricerca della sua “vera pelle”, ma alla fine rimane spoglia di ogni protezione, sola col suo corpo denudato. L’artsita considera il vestito come un materiale flessibile che varia a seconda dell’oggetto della sua ricerca e soprattutto come un portatore di messaggi.
Hye Sook YOO nasce a Seoul nel 1964, vive e lavora a Parigi dal 1987. Laureata in Arte alla Scuola delle Belle Arti di Parigi ed all’Universitaà di Ewha a Seoul, ha vinto il Gran Premio del Salon Montrouge. Con la serie di lingerie Sous-vetements racconta il territorio intimo della donna svelando con astrattismo la sua lingerie attraverso la pittura. Nasce un gioco tra il vedere e il nascondere in cui la pittura astratta, che ricorda la calligrafia asiatica zen, rivela la natura della femminilità attraverso un effetto silhouette.
Yoon Hee AHN, nata a Seoul, vive e lavora a Londra. Esercita la sua arte come libera professionista dal 2003 e nel contempo lavora in special projects per clienti come Chloè, Gucci, Sketch e Stella McCartney. Ha realizzato un’installazione permanente per Tad sul pavimento iridescente e una decorazione in pizzo nero, strass e luci che adorna le pareti della “fashion room” e della “couture room”: una piccola storia parallela che puntualizza le forme organiche del luogo. Questo tocco femminile nello spazio TAD crea una grande emozione e traspone poeticamente dei racconti di vita.
Il tessile ha un ruolo centrale nell’evoluzione della società coreana : rinato in nome della Fashion Industry, il tessuto racconta la vita quotidiana di una nazione, e diventa un materiale polimorfe per parlare della condizione della donna.
Le cinque artiste selezionate per la mostra « TEXTILE POETRY » colgono questa realtà nel suo contesto sociale, politico ed artistico. Per queste artiste coreane il tessile è una fonte d’ispirazione che le porta a porsi una domanda: stiamo bene nella nostra “seconda pelle”?
Hee Sook HAN, nata a Seoul nel 1968 si è creata un percorso artistico indipendente dando vita a delle opere estremamente delicate e femminili. Nella sua opera La Danse des choses murmurent, - gli oggetti, fatti su fondo di tessuto, evocano un universo ironico e sentimentale. Infatti lo spettatore viene immerso nei sogni di una giovane ragazza dove si mischiano i ricordi simbolo della sua vita, oggetti che raccontano alla maniera di un diario intimo i suoi sogni di donna.
Eun-Young JUNG, è nata nel 1974 a Seoul, dove vive e lavora. Il suo percorso intellettuale copre vasti campi dell’installazione artistica, del video e dell’editoria. Ponendo sempre al centro il ruolo della donna nella società coreana, nella sua installazione video - Labour/ed Statement - il corpo della donna è posto al centro del lavoro e del concetto di consumismo attraverso un vestito da sposa fatto da scontrini. L’immagine proiettata sul pavimento mostra delle donne in azione che si spostano da un paese all’altro alla ricerca di lavoro. Così facendo, l’artista vuole sottolineare la complessità del ruolo femminile nella nuova società coreana.
Ju Young LEE è nata a Seoul nel 1971. Si è laureata in Arte alla Goldsmiths College University di Londra ed alla Central Saint Martins College of Art and Design. Nel video Cutting evoca una figura di donna che, attraverso un’azione ripetitiva, si strappa le vesti. Così facendo rifiuta simbolicamente ogni convenzione sociale per andare alla ricerca della sua “vera pelle”, ma alla fine rimane spoglia di ogni protezione, sola col suo corpo denudato. L’artsita considera il vestito come un materiale flessibile che varia a seconda dell’oggetto della sua ricerca e soprattutto come un portatore di messaggi.
Hye Sook YOO nasce a Seoul nel 1964, vive e lavora a Parigi dal 1987. Laureata in Arte alla Scuola delle Belle Arti di Parigi ed all’Universitaà di Ewha a Seoul, ha vinto il Gran Premio del Salon Montrouge. Con la serie di lingerie Sous-vetements racconta il territorio intimo della donna svelando con astrattismo la sua lingerie attraverso la pittura. Nasce un gioco tra il vedere e il nascondere in cui la pittura astratta, che ricorda la calligrafia asiatica zen, rivela la natura della femminilità attraverso un effetto silhouette.
Yoon Hee AHN, nata a Seoul, vive e lavora a Londra. Esercita la sua arte come libera professionista dal 2003 e nel contempo lavora in special projects per clienti come Chloè, Gucci, Sketch e Stella McCartney. Ha realizzato un’installazione permanente per Tad sul pavimento iridescente e una decorazione in pizzo nero, strass e luci che adorna le pareti della “fashion room” e della “couture room”: una piccola storia parallela che puntualizza le forme organiche del luogo. Questo tocco femminile nello spazio TAD crea una grande emozione e traspone poeticamente dei racconti di vita.
31
marzo 2006
Textile Poetry
Dal 31 marzo al primo maggio 2006
arte contemporanea
Location
TAD CONCEPTSTORE
Milano, Via Statuto, 12, (Milano)
Milano, Via Statuto, 12, (Milano)
Vernissage
31 Marzo 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
ATTILA & CO.
Autore
Curatore