Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Thayaht tra futurismo e art decò
A trent’anni dalla prima mostra milanese di THAYAHT la libreria galleria d’arte Derbylius espone per la prima volta Milano un nucleo di disegni e fotografie inediti e dell’eclettico artista futurista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura mercoledì 12 aprile THAYAHT, fra futurismo e art decò, a cura di Carla Roncato. A trent’anni dalla prima mostra milanese di THAYAHT la libreria galleria d’arte Derbylius espone per la prima volta Milano un nucleo di disegni e fotografie inediti e dell’eclettico artista futurista.
La mostra focalizza l’attenzione sui forti legami che Ernesto Michahelles, in arte THAYAHT, ha avuto con l’art decò, la moda parigina, evidenzia la sua passione per le arti applicate e per il design approfondendo il periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’30.
Artista globale, di mentalità versatile, spirito indipendente e solare, dandy e naturista, Thayhat si orienta nel suo itinerario creativo, che inizia già nel corso degli anni Dieci, verso la sperimentazione in molteplici settori: pittura, scultura, grafica , scenografia, oreficeria e arti decorative.
Vive le sue esperienze artistiche a contatto con l’avanguardia internazionale, compie gli studi a Cambridge nel Massachusets, nella prima metà degli anni Venti collabora con la stilista parigina Madeleine Vionnet.
Le sue creazioni esprimono l’eleganza del gusto déco e la funzionalità tipica della produzione industriale alle proposte progettuali del Bauhaus tedesco e delle Werkstatte viennesi.
Gli anni ’20 sono anni cruciali per THAYAHT che lavora su due fronti quello Parigino, con attività legate alla moda, e quello Italiano sul quale lavorerà come artista, a Milano nel 1929 nella Galleria Pesaro farà la mostra che lo consacrerà ufficialmente futurista.
Nel 1920 idea e pubblicizza la tuta presentata in una copia sartoriale da Derbylius. L’indumento è comodo, igienico, economico, valido per ogni occasione, la tuta è l’emblema del sintetismo caratteristico di ogni sua invenzione ed anticipa i modelli costruttivisti.
Nello stesso periodo si interessa al teatro, i suoi costumi dalle linee a volte tondeggianti a volte decise e spigolose, sono creati solo per diletto personale, non verranno mai realizzati. Questi acquerelli dai colori vivaci ritraggono personaggi dalla personalità ben delineata, come ad esempio accade nel disegno di un malinconico fanciullo, in mostra.
Il legame con stilemi naturalisti è forte nella produzione di motivi per le arti decorative. Arcobaleni, voli di uccelli e atmosfere solari sono i soggetti predominanti che avrebbero adornato oggetti che ideati con l’intento di modernizzare il gusto degli ambienti.
THAYAHT, fra futurismo e art decò sarà arricchita, come di prassi per Derbylius, dalla presentazione in galleria di libri dell’epoca e sarà corredata di un catalogo edito da Edizioni Derbylius.
La mostra focalizza l’attenzione sui forti legami che Ernesto Michahelles, in arte THAYAHT, ha avuto con l’art decò, la moda parigina, evidenzia la sua passione per le arti applicate e per il design approfondendo il periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’30.
Artista globale, di mentalità versatile, spirito indipendente e solare, dandy e naturista, Thayhat si orienta nel suo itinerario creativo, che inizia già nel corso degli anni Dieci, verso la sperimentazione in molteplici settori: pittura, scultura, grafica , scenografia, oreficeria e arti decorative.
Vive le sue esperienze artistiche a contatto con l’avanguardia internazionale, compie gli studi a Cambridge nel Massachusets, nella prima metà degli anni Venti collabora con la stilista parigina Madeleine Vionnet.
Le sue creazioni esprimono l’eleganza del gusto déco e la funzionalità tipica della produzione industriale alle proposte progettuali del Bauhaus tedesco e delle Werkstatte viennesi.
Gli anni ’20 sono anni cruciali per THAYAHT che lavora su due fronti quello Parigino, con attività legate alla moda, e quello Italiano sul quale lavorerà come artista, a Milano nel 1929 nella Galleria Pesaro farà la mostra che lo consacrerà ufficialmente futurista.
Nel 1920 idea e pubblicizza la tuta presentata in una copia sartoriale da Derbylius. L’indumento è comodo, igienico, economico, valido per ogni occasione, la tuta è l’emblema del sintetismo caratteristico di ogni sua invenzione ed anticipa i modelli costruttivisti.
Nello stesso periodo si interessa al teatro, i suoi costumi dalle linee a volte tondeggianti a volte decise e spigolose, sono creati solo per diletto personale, non verranno mai realizzati. Questi acquerelli dai colori vivaci ritraggono personaggi dalla personalità ben delineata, come ad esempio accade nel disegno di un malinconico fanciullo, in mostra.
Il legame con stilemi naturalisti è forte nella produzione di motivi per le arti decorative. Arcobaleni, voli di uccelli e atmosfere solari sono i soggetti predominanti che avrebbero adornato oggetti che ideati con l’intento di modernizzare il gusto degli ambienti.
THAYAHT, fra futurismo e art decò sarà arricchita, come di prassi per Derbylius, dalla presentazione in galleria di libri dell’epoca e sarà corredata di un catalogo edito da Edizioni Derbylius.
12
aprile 2006
Thayaht tra futurismo e art decò
Dal 12 aprile al 31 maggio 2006
fotografia
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
DERBYLIUS
Milano, Via Pietro Custodi, 16, (Milano)
Milano, Via Pietro Custodi, 16, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato e su appuntamento
Vernissage
12 Aprile 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
NEW RELEASE
Autore
Curatore