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The 1st show
Semplice e indicativo il titolo sottolinea come, con questo evento, si inauguri un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, nel centro storico di Macerata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Linguaggi e temi differenti, rappresentativi del panorama attuale, saranno portati ad incontrarsi per suscitare relazioni inaspettate. Una linea che emerge chiaramente da questo primo appuntamento, nel quale vengono presentate le opere di sette affermati artisti.
Un accostamento originale che genera reciproche connessioni semantiche fra le opere esposte, facendo emerge similitudini e diversità. Si è portati, in tal modo, ad evidenziare come nel lavoro di Carocci e Janssen sia centrale la modalità percettiva dell'immagine.
MONICA CAROCCI (Roma, 1966) con la fotografia comunica una visione soggettiva del reale. Immagini indefinibili, dominate dall'imperfezione e dalla casualità, che evocano lo scorrere del tempo. L'artista si appropria della realtà creando, nell'opera, uno spazio personale permeato d'emozione.
ANYA JANSSEN (Nijmegen, Olanda, 1962) allo stesso modo rappresenta, con una visione mossa e sfocata, i propri soggetti. I volti vengono distorti e le espressioni alterate, caricando la pittura di forza emotiva. Opere che si pongono come una riflessione, sofferta e inquieta, sulla condizione umana.
Distanti per procedimenti e tematiche, Arcangeli e Aghem fanno dell'immaginazione la protagonista dei loro lavori.
MAURIZIO ARCANGELI (Montecosaro, Macerata, 1959) nega all'opera la funzione di rappresentazione del reale. Privilegiando la sfera concettuale, non pone limiti all'idea di arte e, includendo una componente ironica e ludica, arriva e elaborare lavori che trovano la propria definizione a livello formale.
MARA AGHEM (Torino, 1977) nelle sue opere ci presenta un mondo irreale caratterizzato da colori accattivanti e figure semplificate, da fumetto. Una rappresentazione fantastica che ci appare immediatamente comprensibile in quanto, basandosi sull'immaginario collettivo, la scopriamo essere specchio dell'esistenza.
Nei lavori di Leikauf, Plavcak, Andersen, con varie modalità espressive, viene rappresentata una personale riflessione su fattori che sono rivelatori dell'epoca attuale.
ANDREAS LEIKAUF (Obersteiermark, Germania, 1966), con un segno rapido e sommario, prelevando immagini dal ricordo personale, dal cinema, dalla televisione, dal fumetto, costruisce opere apparentemente illustrative ed immediate nella comunicazione che, associate alle frasi che vi compaiono, suscitano sensazioni inquietanti.
KATRIN PLAVCAK (Gutersloh, Germania, 1970) mediante una definizione abbozzata, provvisoria dell'immagine, concepisce opere nelle quali non ci si abbandona al compiacimento estetico, ma si sposta l'attenzione sul soggetto, prelevato spesso da particolari situazioni quotidiane.
KARIN ANDERSEN (Burghansen, Germania, 1966) infine, attuando manipolazioni sul corpo, inteso come infinita fonte di possibilità, indaga il rapporto fra l'uomo e l'ambiente. Opere spettacolari ed affascinanti, alle quali si accompagna una sottile analisi critica verso molteplici aspetti della realtà contemporanea. Cristina Petrelli
Si ringraziano per la collaborazione:
Galleria Marconi, Cupramarittima
Galerie Mezzanin, Vienna
Galleria Monica De Cardenas, Milano
Galerie Torch, Amsterdam
Hilger Contemporary, Vienna
Studio Cannaviello, Milano
Un accostamento originale che genera reciproche connessioni semantiche fra le opere esposte, facendo emerge similitudini e diversità. Si è portati, in tal modo, ad evidenziare come nel lavoro di Carocci e Janssen sia centrale la modalità percettiva dell'immagine.
MONICA CAROCCI (Roma, 1966) con la fotografia comunica una visione soggettiva del reale. Immagini indefinibili, dominate dall'imperfezione e dalla casualità, che evocano lo scorrere del tempo. L'artista si appropria della realtà creando, nell'opera, uno spazio personale permeato d'emozione.
ANYA JANSSEN (Nijmegen, Olanda, 1962) allo stesso modo rappresenta, con una visione mossa e sfocata, i propri soggetti. I volti vengono distorti e le espressioni alterate, caricando la pittura di forza emotiva. Opere che si pongono come una riflessione, sofferta e inquieta, sulla condizione umana.
Distanti per procedimenti e tematiche, Arcangeli e Aghem fanno dell'immaginazione la protagonista dei loro lavori.
MAURIZIO ARCANGELI (Montecosaro, Macerata, 1959) nega all'opera la funzione di rappresentazione del reale. Privilegiando la sfera concettuale, non pone limiti all'idea di arte e, includendo una componente ironica e ludica, arriva e elaborare lavori che trovano la propria definizione a livello formale.
MARA AGHEM (Torino, 1977) nelle sue opere ci presenta un mondo irreale caratterizzato da colori accattivanti e figure semplificate, da fumetto. Una rappresentazione fantastica che ci appare immediatamente comprensibile in quanto, basandosi sull'immaginario collettivo, la scopriamo essere specchio dell'esistenza.
Nei lavori di Leikauf, Plavcak, Andersen, con varie modalità espressive, viene rappresentata una personale riflessione su fattori che sono rivelatori dell'epoca attuale.
ANDREAS LEIKAUF (Obersteiermark, Germania, 1966), con un segno rapido e sommario, prelevando immagini dal ricordo personale, dal cinema, dalla televisione, dal fumetto, costruisce opere apparentemente illustrative ed immediate nella comunicazione che, associate alle frasi che vi compaiono, suscitano sensazioni inquietanti.
KATRIN PLAVCAK (Gutersloh, Germania, 1970) mediante una definizione abbozzata, provvisoria dell'immagine, concepisce opere nelle quali non ci si abbandona al compiacimento estetico, ma si sposta l'attenzione sul soggetto, prelevato spesso da particolari situazioni quotidiane.
KARIN ANDERSEN (Burghansen, Germania, 1966) infine, attuando manipolazioni sul corpo, inteso come infinita fonte di possibilità, indaga il rapporto fra l'uomo e l'ambiente. Opere spettacolari ed affascinanti, alle quali si accompagna una sottile analisi critica verso molteplici aspetti della realtà contemporanea. Cristina Petrelli
Si ringraziano per la collaborazione:
Galleria Marconi, Cupramarittima
Galerie Mezzanin, Vienna
Galleria Monica De Cardenas, Milano
Galerie Torch, Amsterdam
Hilger Contemporary, Vienna
Studio Cannaviello, Milano
09
ottobre 2004
The 1st show
Dal 09 ottobre al 13 novembre 2004
arte contemporanea
Location
FUORIZONA ARTECONTEMPORANEA
Macerata, Via Padre Matteo Ricci, 74, (Macerata)
Macerata, Via Padre Matteo Ricci, 74, (Macerata)
Orario di apertura
martedi - sabato 16:00 / 20:00
Vernissage
9 Ottobre 2004, ore 18:00