Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
The all-australian show
La mostra, curata ed ideata da Jonathan Turner e Tristian Koenig e realizzata in collaborazione con il Ponte Contemporanea di Roma, presenta il lavoro di sei artisti australiani che si confrontano tra fotografia e multimediale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di ospitare THE ALL-AUSTRALIAN SHOW. La mostra, curata ed ideata da Jonathan Turner e Tristian Koenig e realizzata in collaborazione con il Ponte Contemporanea di Roma, presenta il lavoro di sei artisti australiani che si confrontano tra fotografia e multimediale.
Tracey Moffatt è sicuramente l’artista australiana più conosciuta nel mondo con mostre nei principali musei e gallerie in Australia, America, Asia ed Europa. Il suo lavoro, attraverso una forte ironia, rivolge uno sguardo minaccioso all’estetica del passato. Love (2003), un cortometraggio di 23 minuti, realizzato in collaborazione con Gary Hillberg, ci offre uno spaccato hollywoodiano fatto d’amore e odio, di violenza e dolcezza.
La serie fotografica di Maree Azzopardi, ispirata all’uomo senza volto del racconto di Apollinaire Le poète assassiné, è basata sulla visione di una società anonima e omologata. Una maschera femminile senza espressione che assume la personalità di un ragazzo di sette anni.
Nelle principali città d’Australia, paese con una forte etica riguardo i problemi dell’ambiente e del riciclaggio, le municipalità locali organizzano regolari “tip-out nights”. Ai residenti viene chiesto di mettere sul bordo della strada tutti quei rifiuti ingombranti (mobili vecchi, elettrodomestici rotti) che non possono essere classificati come normale spazzatura domestica, per essere raccolti dai mezzi della municipalità. Questa è la materia del lavoro più recente di Paul Ferman: grandi foto a colori di cumuli d’immondizia e oggetti danneggiati che diventano la testimonianza di un passato e al tempo stesso la precisa documentazione di tante storie personali.
Matthew Griffin è uno degli autori più interessanti e promettenti della scena artistica autraliana. Apprezzato per i wall drawings e le fotografie, Griffin è particolarmente interessato ed ispirato dal gangsta rap e dal death metal norvegese, ma anche dalla fotografia di moda e da tutte le appropriazioni hollywoodiane dell’art house cinema e dalla cultura pop in generale. Le sue opere in mostra sono una selezione del lavoro fotografico più recente, inclusi gli scatti della serie Norwegian Swetshop, selezionata da Ricky Swallow, rappresentante del padiglione d’Australia alla Biennale di Venezia, per la copertina del magazine Hotrod di Oslo.
Selina Ou ci presenta una selezione di fotografie della serie Gold Coast che ci mostra il paesaggio tropicale dell’Australia del nord come uno spazio dove realtà e fantasia s’incontrano. Un luogo dove false Marilyn Monroe e surfisti giapponesi e canadesi si radunano e si incontrano mescolandosi con gli abitanti del luogo. Ou ha vinto molti premi importanti in Australia, incluso il Tasmanian Art Prize e la prestigiosa Australia Council Residency a Tokyo.
Sailor Style di John McRae è una serie fotografica “documentario”. Sono immagini che ci riportano ai fotogrammi di certi film in Technicolor degli anni Cinquanta, dove marinai in bianche uniformi o a torso nudo posano insieme ad una classica femme fatale in abito rosso. Scattate a Malta, nel porto della Valletta, le foto esprimono un’atmosfera piena di speranza, l’attesa di una nuova libertà, quello stato d’animo così presente a Malta subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Tracey Moffatt è sicuramente l’artista australiana più conosciuta nel mondo con mostre nei principali musei e gallerie in Australia, America, Asia ed Europa. Il suo lavoro, attraverso una forte ironia, rivolge uno sguardo minaccioso all’estetica del passato. Love (2003), un cortometraggio di 23 minuti, realizzato in collaborazione con Gary Hillberg, ci offre uno spaccato hollywoodiano fatto d’amore e odio, di violenza e dolcezza.
La serie fotografica di Maree Azzopardi, ispirata all’uomo senza volto del racconto di Apollinaire Le poète assassiné, è basata sulla visione di una società anonima e omologata. Una maschera femminile senza espressione che assume la personalità di un ragazzo di sette anni.
Nelle principali città d’Australia, paese con una forte etica riguardo i problemi dell’ambiente e del riciclaggio, le municipalità locali organizzano regolari “tip-out nights”. Ai residenti viene chiesto di mettere sul bordo della strada tutti quei rifiuti ingombranti (mobili vecchi, elettrodomestici rotti) che non possono essere classificati come normale spazzatura domestica, per essere raccolti dai mezzi della municipalità. Questa è la materia del lavoro più recente di Paul Ferman: grandi foto a colori di cumuli d’immondizia e oggetti danneggiati che diventano la testimonianza di un passato e al tempo stesso la precisa documentazione di tante storie personali.
Matthew Griffin è uno degli autori più interessanti e promettenti della scena artistica autraliana. Apprezzato per i wall drawings e le fotografie, Griffin è particolarmente interessato ed ispirato dal gangsta rap e dal death metal norvegese, ma anche dalla fotografia di moda e da tutte le appropriazioni hollywoodiane dell’art house cinema e dalla cultura pop in generale. Le sue opere in mostra sono una selezione del lavoro fotografico più recente, inclusi gli scatti della serie Norwegian Swetshop, selezionata da Ricky Swallow, rappresentante del padiglione d’Australia alla Biennale di Venezia, per la copertina del magazine Hotrod di Oslo.
Selina Ou ci presenta una selezione di fotografie della serie Gold Coast che ci mostra il paesaggio tropicale dell’Australia del nord come uno spazio dove realtà e fantasia s’incontrano. Un luogo dove false Marilyn Monroe e surfisti giapponesi e canadesi si radunano e si incontrano mescolandosi con gli abitanti del luogo. Ou ha vinto molti premi importanti in Australia, incluso il Tasmanian Art Prize e la prestigiosa Australia Council Residency a Tokyo.
Sailor Style di John McRae è una serie fotografica “documentario”. Sono immagini che ci riportano ai fotogrammi di certi film in Technicolor degli anni Cinquanta, dove marinai in bianche uniformi o a torso nudo posano insieme ad una classica femme fatale in abito rosso. Scattate a Malta, nel porto della Valletta, le foto esprimono un’atmosfera piena di speranza, l’attesa di una nuova libertà, quello stato d’animo così presente a Malta subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
22
ottobre 2005
The all-australian show
Dal 22 ottobre al 10 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Orario di apertura
15-19.30 • Sabato 16.30–19.30 • Lunedì e festivi chiuso
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 19
Autore
Curatore