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The Cool Couple – Territorial Machines: Extracting Nature
Prima mostra personale di The Cool Couple all’interno della galleria, a cura di Arnold Braho. Il titolo fa riferimento al concetto di macchine territoriali, ossia macrostrutture capaci di codificare la vita organica, umana e animale, ma anche di produrre un certo tipo di territorio.
Comunicato stampa
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MAAB Gallery è lieta di presentare Territorial Machines: Extracting Nature, prima mostra personale di The Cool Couple all’interno della galleria, a cura di Arnold Braho; l’idea della mostra nasce anche grazie alla collaborazione con Marco Lorenzetti di MLZ Art Dep.
Territorial Machines: Extracting Nature presenta un nucleo di lavori inediti, ed è parte della ricerca sviluppata nella residenza artistica che The Cool Couple ha svolto presso la Nirox Foundation in Sudafrica nel 2017. Il progetto inoltre è stato promosso dall’Italian Council 2020 (ottava edizione), programma di sostegno e promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Il titolo della mostra fa riferimento al concetto di macchine territoriali, ossia macrostrutture capaci di codificare la vita organica, umana e animale, ma anche di produrre un certo tipo di territorio composto da un insieme di segni, pratiche e abitudini che organizzano il tempo e lo spazio. Questo sistema dalle radici neoliberali, viene qui analizzato da The Cool Couple nel contesto selvatico e in particolare in quello Sudafricano, dove l’industria degli animali, della privatizzazione e dell’estrazione di valore dalla natura, fonde l’idea della conservazione faunistica alle logiche di mercato. Le contraddizioni in atto esprimono varie controversie: da un lato una pratica che ha permesso di rendere il Sudafrica il paese con più biodiversità al mondo, grazie alla proliferazione di un grandissimo numero di animali selvatici, dall’altro la totale ricostruzione di un’idea di natura come proprietà privata e merce di scambio. Il principio di conservazione è così totalmente relegato al suo mero utilizzo, è la mercificazione infatti a garantire la sopravvivenza delle specie animali. Dalla fine del fordismo in poi la natura è stata progressivamente incorporata dal capitale, articolandosi di conseguenza anche nelle tecniche di salvaguardia della fauna, e spostando quindi la produzione dalle macchine ai corpi vivi. Oggi le tecniche applicate dalle cosiddette macchine territoriali sono di tipo immateriale, strutturali e invisibili, e rappresentano la capacità di estrazione del valore, in questo caso da forme di vita animali.
È proprio l’idea di natura selvatica e del suo mutare all’interno del nostro immaginario a essere messa in scena da The Cool Couple, all’interno di Territorial Machines: Extracting Nature. Se leoni, elefanti, rinoceronti, impala, gnu, per citarne alcuni, svolgono il ruolo di beni di lusso gestiti da parti private o pubbliche, com’è variato il nostro modo di visualizzare il mondo animale? Attraverso una fotografia intesa come spia, capace di instaurare un paradigma indiziario ma anche di consentire la decifrazione di una realtà opacizzata, The Cool Couple analizza le strutture di privatizzazione della fauna selvatica sudafricana. Le immagini presenti ricostruiscono una geografia di recinti, muri e sistemi di cattura delle cosiddette macchine territoriali, ma anche l’immaginario che questi stessi dispositivi producono in rete. Alcune delle immagini sono state prodotte mediante la collaborazione con l’intelligenza artificiale (AI), con l’obiettivo di ricostruire un’archeologia della domestificazione, in particolare del selvatico.
Territorial Machines: Extracting Nature presenta un nucleo di lavori inediti, ed è parte della ricerca sviluppata nella residenza artistica che The Cool Couple ha svolto presso la Nirox Foundation in Sudafrica nel 2017. Il progetto inoltre è stato promosso dall’Italian Council 2020 (ottava edizione), programma di sostegno e promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Il titolo della mostra fa riferimento al concetto di macchine territoriali, ossia macrostrutture capaci di codificare la vita organica, umana e animale, ma anche di produrre un certo tipo di territorio composto da un insieme di segni, pratiche e abitudini che organizzano il tempo e lo spazio. Questo sistema dalle radici neoliberali, viene qui analizzato da The Cool Couple nel contesto selvatico e in particolare in quello Sudafricano, dove l’industria degli animali, della privatizzazione e dell’estrazione di valore dalla natura, fonde l’idea della conservazione faunistica alle logiche di mercato. Le contraddizioni in atto esprimono varie controversie: da un lato una pratica che ha permesso di rendere il Sudafrica il paese con più biodiversità al mondo, grazie alla proliferazione di un grandissimo numero di animali selvatici, dall’altro la totale ricostruzione di un’idea di natura come proprietà privata e merce di scambio. Il principio di conservazione è così totalmente relegato al suo mero utilizzo, è la mercificazione infatti a garantire la sopravvivenza delle specie animali. Dalla fine del fordismo in poi la natura è stata progressivamente incorporata dal capitale, articolandosi di conseguenza anche nelle tecniche di salvaguardia della fauna, e spostando quindi la produzione dalle macchine ai corpi vivi. Oggi le tecniche applicate dalle cosiddette macchine territoriali sono di tipo immateriale, strutturali e invisibili, e rappresentano la capacità di estrazione del valore, in questo caso da forme di vita animali.
È proprio l’idea di natura selvatica e del suo mutare all’interno del nostro immaginario a essere messa in scena da The Cool Couple, all’interno di Territorial Machines: Extracting Nature. Se leoni, elefanti, rinoceronti, impala, gnu, per citarne alcuni, svolgono il ruolo di beni di lusso gestiti da parti private o pubbliche, com’è variato il nostro modo di visualizzare il mondo animale? Attraverso una fotografia intesa come spia, capace di instaurare un paradigma indiziario ma anche di consentire la decifrazione di una realtà opacizzata, The Cool Couple analizza le strutture di privatizzazione della fauna selvatica sudafricana. Le immagini presenti ricostruiscono una geografia di recinti, muri e sistemi di cattura delle cosiddette macchine territoriali, ma anche l’immaginario che questi stessi dispositivi producono in rete. Alcune delle immagini sono state prodotte mediante la collaborazione con l’intelligenza artificiale (AI), con l’obiettivo di ricostruire un’archeologia della domestificazione, in particolare del selvatico.
03
ottobre 2024
The Cool Couple – Territorial Machines: Extracting Nature
Dal 03 ottobre al 22 novembre 2024
arte contemporanea
Location
MAAB GALLERY – VIA NERINO
Milano, Via Nerino, 3, (Milano)
Milano, Via Nerino, 3, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10.30-18
Vernissage
3 Ottobre 2024, ore 18-20
Sito web
Autore
Curatore