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The Cream Society
Il gruppo artistico CREAM (Creativity and Research in arts and Media) , basato a Venezia e costituitosi nel 2007, include alcuni degli artisti italiani emergenti più interessanti del momento. Questa mostra, con cui il gruppo rilegge con uno dei suoi caratteristici interventi site-sensitive la Fornace di Asolo, comprende opere di pittura, scultura, fotografia e installazione, coordinate tematicamente e collegate a formare un unico tessuto. Temi unificanti sono l’ansia, la paura del presente e del futuro generate dalla crisi mondiale.
Comunicato stampa
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Negli spazi espositivi dalla Fondazione La Fornace dell’Innovazione di Asolo, andrà di scena l’esposizione The Cream Society, curata da Carlo Sala e Gloria Vallese.
Il gruppo artistico CREAM (Creativity and Research in arts and Media) , basato a Venezia e costituitosi nel 2007, include alcuni degli artisti italiani emergenti più interessanti del momento. Questa mostra, con cui il gruppo rilegge con uno dei suoi caratteristici interventi site-sensitive la Fornace di Asolo, comprende opere di pittura, scultura, fotografia e installazione, coordinate tematicamente e collegate a formare un unico tessuto. Temi unificanti sono l’ansia, la paura del presente e del futuro generate dalla crisi mondiale.
Confrontandosi col tema “Crisi e creatività”, gli artisti di CREAM hanno realizzato una rassegna in tre parti: al piano inferiore della sala Esedra hanno ambientato un gruppo di opere che manifestano acutamente il dolore e il disagio dell’età della crisi (Barbara Taboni, Giacomo Roccon, Dania Zanotto, Cristina Treppo); un insieme il cui forte impatto drammatico trae partito dalle caratteristiche architettoniche del luogo, dalla sua semioscurità, dal suo odore. Al piano superiore dell’Esedra, un altro gruppo di dipinti e sculture va a costituire invece una singolare “casa”, sconvolta da una vena di follia (Nebojša Despotović, Cristina Treppo, Dania Zanotto, Giuseppe Vigolo). La casa è infatti il luogo che molti vivono come rifugio dalla crisi, ma dove la crisi non fa che palesarsi in altri modi, con crepe e dissonanze non meno profonde di quelle che si manifestano nella vita collettiva. Al simbolismo della casa si apparenta anche un’altra installazione appositamente realizzata per la Fornace di Asolo, e collocata nelle fontane all’esterno (Cristina Treppo, Nidi, 2009).
La terza parte della mostra mostra un ulteriore aspetto del vivere la crisi, l’evasione in un’atmosfera di fantasia e di sogno. Sun Being, Essere il sole, è il titolo della giocosa installazione di Martin-Emilian Balint, artista appassionato delle presentazioni seriali, composte di grandi quantità di elementi uguali. Qui una nuvola di poliedri in carta rossa invade lo spazio espositivo. Asteroidi, li ha denominati l’artista: il visitatore che attraversa questo gioioso, giocoso fluttuare di giocattoli, e si ferma a contemplarli, diviene, come suggerisce il titolo, il centro di un piccolo universo. Di seguito l’installazione di Resi Girardello, il cui mezzo scultoreo tutto femminile, da molto tempo, è l’uncinetto, col quale l’artista lavora fili di rame, di ferro o di stagno per ottenere sculture spesso ironiche. Sotto le dita pazienti di Resi, ha preso forma espressamente per la Fornace una famiglia di Microrganismi, sculture ispirate ai più elementari fra gli esseri viventi: le delicate forme coniche, sferiche, ondulanti, perfette geometrie molli, posano su esili peduncoli formando una colonia fantastica nel ventre semioscuro della Fornace.
Il gruppo artistico CREAM (Creativity and Research in arts and Media) , basato a Venezia e costituitosi nel 2007, include alcuni degli artisti italiani emergenti più interessanti del momento. Questa mostra, con cui il gruppo rilegge con uno dei suoi caratteristici interventi site-sensitive la Fornace di Asolo, comprende opere di pittura, scultura, fotografia e installazione, coordinate tematicamente e collegate a formare un unico tessuto. Temi unificanti sono l’ansia, la paura del presente e del futuro generate dalla crisi mondiale.
Confrontandosi col tema “Crisi e creatività”, gli artisti di CREAM hanno realizzato una rassegna in tre parti: al piano inferiore della sala Esedra hanno ambientato un gruppo di opere che manifestano acutamente il dolore e il disagio dell’età della crisi (Barbara Taboni, Giacomo Roccon, Dania Zanotto, Cristina Treppo); un insieme il cui forte impatto drammatico trae partito dalle caratteristiche architettoniche del luogo, dalla sua semioscurità, dal suo odore. Al piano superiore dell’Esedra, un altro gruppo di dipinti e sculture va a costituire invece una singolare “casa”, sconvolta da una vena di follia (Nebojša Despotović, Cristina Treppo, Dania Zanotto, Giuseppe Vigolo). La casa è infatti il luogo che molti vivono come rifugio dalla crisi, ma dove la crisi non fa che palesarsi in altri modi, con crepe e dissonanze non meno profonde di quelle che si manifestano nella vita collettiva. Al simbolismo della casa si apparenta anche un’altra installazione appositamente realizzata per la Fornace di Asolo, e collocata nelle fontane all’esterno (Cristina Treppo, Nidi, 2009).
La terza parte della mostra mostra un ulteriore aspetto del vivere la crisi, l’evasione in un’atmosfera di fantasia e di sogno. Sun Being, Essere il sole, è il titolo della giocosa installazione di Martin-Emilian Balint, artista appassionato delle presentazioni seriali, composte di grandi quantità di elementi uguali. Qui una nuvola di poliedri in carta rossa invade lo spazio espositivo. Asteroidi, li ha denominati l’artista: il visitatore che attraversa questo gioioso, giocoso fluttuare di giocattoli, e si ferma a contemplarli, diviene, come suggerisce il titolo, il centro di un piccolo universo. Di seguito l’installazione di Resi Girardello, il cui mezzo scultoreo tutto femminile, da molto tempo, è l’uncinetto, col quale l’artista lavora fili di rame, di ferro o di stagno per ottenere sculture spesso ironiche. Sotto le dita pazienti di Resi, ha preso forma espressamente per la Fornace una famiglia di Microrganismi, sculture ispirate ai più elementari fra gli esseri viventi: le delicate forme coniche, sferiche, ondulanti, perfette geometrie molli, posano su esili peduncoli formando una colonia fantastica nel ventre semioscuro della Fornace.
03
ottobre 2009
The Cream Society
Dal 03 ottobre al primo novembre 2009
arte contemporanea
Location
LA FORNACE INNOVAZIONE
Asolo, Via Strada Muson, 2c, (Treviso)
Asolo, Via Strada Muson, 2c, (Treviso)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì: dalle 15.30 alle 18.30
Sabato e domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 17.30
Autore
Curatore