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The Dalì Universe Firenze
La mostra “The Dalí Universe Firenze” è una mostra interamente dedicata a Salvador Dalí con più di 100 opere del Maestro del Surrealismo, un’occasione unica che permette al pubblico di avvicinarsi agli aspetti meno noti del lavoro del grande artista
Comunicato stampa
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Più di 100 opere del Maestro del Surrealismo in un’esposizione unica, in programma dal 1° febbraio al 25 maggio 2013 a Palazzo Medici Riccardi, “The Dalí Universe a Firenze”. La mostra interamente dedicata a Salvador Dalí è un’occasione davvero speciale, che permette al pubblico di avvicinarsi agli aspetti meno noti del lavoro del grande artista, scoprendo collezioni ancora poco conosciute, un’ampia selezione di diverse opere rare tra cui sculture in bronzo, oggetti in vetro, collages e raccolte grafiche che illustrano i grandi temi della letteratura.
“The Dalí Universe” intende rivelare la fonte di ispirazione del genio di Salvador Dalí e, per promuovere la comprensione della vita e dell’arte di questo artista, consentirà ai visitatori di immergersi nel labirinto della mente del Maestro e di ammirare i risultati creativi della sua infinita immaginazione.
Palazzo Medici Riccardi apre le porte ad una mostra unica nel suo genere, curata dal Presidente della Fondazione Ambrosiana Beniamino Levi, uno dei personaggi che ha conosciuto più da vicino l’opera di Dalí, venendo a contatto personalmente con lui e con il suo entourage fin dagli anni Sessanta, incontrandolo personalmente nelle sue residenze di Parigi, New York e nella sua terra natale, la Spagna. È proprio da questa serie di incontri col carismatico ed eccentrico artista che visse e applicò alla sua vita i principi del Surrealismo, che è nata l’ispirazione di Levi nel raccogliere le sue opere, formando negli anni una delle più ricche e interessanti collezioni del Maestro Catalano esistenti al mondo.
La mostra evidenzia due aspetti particolarmente importanti della creatività di Dalí, che hanno avuto poche occasioni di essere visti e apprezzati nel passato: la scultura tridimensionale e le rare opere grafiche che illustrano temi importanti della letteratura.
L’esplorazione di Dalí della forma tridimensionale ha dato origine a sculture che rappresentano le sue immagini iconiche, e dimostrano il nucleo caratterizzante del Surrealismo. Lavori significativi, come Alice nel Paese delle Meraviglie (1977) e la Donna in Fiamme (1980) hanno un posto di primo piano nella mostra. La Donna in Fiamme combina due delle ossessioni di Dalí: il fuoco e la sensualità femminile, rappresentata dai cassetti. Sotto l’influenza di Freud, i cassetti indicano la sensualità nascosta delle donne e i misteri che il corpo della donna racchiude. Le fiamme inestinguibili rappresentano una bruciante passione e sembrano ardere di vita propria.
Molte delle sculture esposte sono state realizzate da Dalí quando era da solo e voleva rilassarsi dalle tensioni ossessive e allucinanti che spesso lo tormentavano durante il giorno. Il suo atteggiamento verso la forma artistica della scultura era allo stesso tempo scientifico e metamorfico, lo dimostra un passaggio tratto dalla sua biografia “La Vita Segreta di Salvador Dalí”:
“Oggigiorno sappiamo che la forma deriva sempre da un processo di indagine del materiale... la reazione specifica del materiale quando è sottoposto alla terribile forza coercitiva dello spazio, che lo soffoca, lo preme e lo spreme ovunque, fino a creare quella crescita che, partendo dalla sua vita, raggiunge i limiti precisi stabiliti dai confini rigorosi della sua reazione originaria. Molte volte, un pezzo di materiale spinto da un impulso assoluto, nega la reazione; mentre un altro pezzo di materiale riesce a creare una propria vita particolare, un pezzo di materiale che tenta di essere quello che è possibile che sia, abbandonandosi al piacere di creare nuove forme, nonostante il tirannico impatto dello spazio”.
L’importante collezione di incisioni e litografie, frutto della passione di Dalí per le grandi opere letterarie, mostra invece al pubblico la veste poco conosciuta di Dalí illustratore e dimostra che l’artista era una persona estremamente colta e curiosa. La sua interpretazione surrealista dei testi va dalle opere classiche, come la spettacolare Divina Commedia di Dante, ai testi più moderni, di scrittori contemporanei. La mitologia, la religione e la storia stimolavano Dalí a creare un ampio repertorio di immagini, personalità e allegorie, con cui raccontava le storie che conosciamo bene. Esempi di queste illustrazioni rare e meno note di Dalí esposti nella mostra sono Gli Amori di Cassandra, del poeta francese Ronsard, illustrati da Dalí nel 1968, e sensuali opere grafiche basate sul Decamerone di Boccaccio, del quattordicesimo secolo.
La varietà di opere esposte in questa mostra evidenzia le diverse tecniche e materiali esplorati da Dalí. Uno spazio è interamente dedicato alla collaborazione tra Salvador Dalí e la prestigiosa fabbrica di vetri francese Daum Cristallerie. Queste sculture in vetro, con il loro aspetto arioso e i colori vividi, sono un chiaro collegamento a un mondo più fantastico. Dalí riteneva che il vetro e la pasta di vetro offrissero il mezzo perfetto per “l’espressione della metamorfosi” che, secondo lui, comunicava la sua percezione surrealista della realtà.
Oltre alle sculture, i visitatori potranno scoprire una serie di collages originali dei Tarocchi mistici, e alcuni mobili surrealisti, come l’ormai leggendario Divano Labbra di Mae West, a forma di bocca rossa.
La mostra presenta due temi chiave, legati strettamente alla sua vita e al suo punto di vista artistico, ai quali sono dedicate sue sale: tempo e sensualità & femminilità.
Tempo
Gli orologi molli per cui Dalí è noto comparirono per la prima volta nel 1931, nel dipinto La Persistenza della Memoria. Essi dimostrano chiaramente la relazione profondamente fantastica di Dalí con il tempo, la sua percezione delle sue limitazioni obbligate e l’importanza che l’artista attribuiva intrinsecamente alla memoria. I sentimenti di Dalí riguardo all’orologio, il guardiano del tempo, sono evidenti, in quanto i suoi orologi sono spesso molli, un tipo di simbolismo che riservava solo agli oggetti che detestava. Questi orologi in via di liquefazione rappresentano la volatilità del tempo, lo sfiorire della giovinezza e l’impossibilità di controllare il tempo. Il tempo di Dalí non è rigido, è un tutt’uno con lo spazio, fluido. In mostra a Palazzo Medici Riccardi le sculture in bronzo La Persistenza della Memoria (1980) e Il Profilo del Tempo (1977).
Sensualità & Femminilità
Dalí continuò a creare opere che esploravano la sua ossessione per le ansie relative alla sua identità sessuale. In gioventù Dalí fu tormentato da una grave insicurezza e dalla paura verso le donne e la sessualità. Tuttavia, Gala, sua moglie e musa, avrebbe successivamente avuto un ruolo essenziale nel suo cambiare idea sulla femminilità e la forma femminile.
Pesantemente influenzato da Freud e dalla psicanalisi, Dalí credeva che l’uomo fosse mosso dal proprio inconscio, costituito dal desiderio sessuale represso. Questo concetto fu espresso in varie opere, man mano che Dalí esplorava la forma femminile quale incarnazione della sensualità.
In mostra a Firenze la già citata scultura Donna in fiamme e Lady Godiva con farfalle (1977).
La mostra è organizzata dalla Fondazione Ambrosiana per l’Arte e la Cultura, che ha fra i sui compiti principali quello di far conoscere al grande pubblico l’opera del grande maestro Salvador Dalí, ed ha fino ad oggi organizzato più di 80 mostre nei più importanti musei del mondo visitate da più di 10 milioni di persone.
“The Dalí Universe” intende rivelare la fonte di ispirazione del genio di Salvador Dalí e, per promuovere la comprensione della vita e dell’arte di questo artista, consentirà ai visitatori di immergersi nel labirinto della mente del Maestro e di ammirare i risultati creativi della sua infinita immaginazione.
Palazzo Medici Riccardi apre le porte ad una mostra unica nel suo genere, curata dal Presidente della Fondazione Ambrosiana Beniamino Levi, uno dei personaggi che ha conosciuto più da vicino l’opera di Dalí, venendo a contatto personalmente con lui e con il suo entourage fin dagli anni Sessanta, incontrandolo personalmente nelle sue residenze di Parigi, New York e nella sua terra natale, la Spagna. È proprio da questa serie di incontri col carismatico ed eccentrico artista che visse e applicò alla sua vita i principi del Surrealismo, che è nata l’ispirazione di Levi nel raccogliere le sue opere, formando negli anni una delle più ricche e interessanti collezioni del Maestro Catalano esistenti al mondo.
La mostra evidenzia due aspetti particolarmente importanti della creatività di Dalí, che hanno avuto poche occasioni di essere visti e apprezzati nel passato: la scultura tridimensionale e le rare opere grafiche che illustrano temi importanti della letteratura.
L’esplorazione di Dalí della forma tridimensionale ha dato origine a sculture che rappresentano le sue immagini iconiche, e dimostrano il nucleo caratterizzante del Surrealismo. Lavori significativi, come Alice nel Paese delle Meraviglie (1977) e la Donna in Fiamme (1980) hanno un posto di primo piano nella mostra. La Donna in Fiamme combina due delle ossessioni di Dalí: il fuoco e la sensualità femminile, rappresentata dai cassetti. Sotto l’influenza di Freud, i cassetti indicano la sensualità nascosta delle donne e i misteri che il corpo della donna racchiude. Le fiamme inestinguibili rappresentano una bruciante passione e sembrano ardere di vita propria.
Molte delle sculture esposte sono state realizzate da Dalí quando era da solo e voleva rilassarsi dalle tensioni ossessive e allucinanti che spesso lo tormentavano durante il giorno. Il suo atteggiamento verso la forma artistica della scultura era allo stesso tempo scientifico e metamorfico, lo dimostra un passaggio tratto dalla sua biografia “La Vita Segreta di Salvador Dalí”:
“Oggigiorno sappiamo che la forma deriva sempre da un processo di indagine del materiale... la reazione specifica del materiale quando è sottoposto alla terribile forza coercitiva dello spazio, che lo soffoca, lo preme e lo spreme ovunque, fino a creare quella crescita che, partendo dalla sua vita, raggiunge i limiti precisi stabiliti dai confini rigorosi della sua reazione originaria. Molte volte, un pezzo di materiale spinto da un impulso assoluto, nega la reazione; mentre un altro pezzo di materiale riesce a creare una propria vita particolare, un pezzo di materiale che tenta di essere quello che è possibile che sia, abbandonandosi al piacere di creare nuove forme, nonostante il tirannico impatto dello spazio”.
L’importante collezione di incisioni e litografie, frutto della passione di Dalí per le grandi opere letterarie, mostra invece al pubblico la veste poco conosciuta di Dalí illustratore e dimostra che l’artista era una persona estremamente colta e curiosa. La sua interpretazione surrealista dei testi va dalle opere classiche, come la spettacolare Divina Commedia di Dante, ai testi più moderni, di scrittori contemporanei. La mitologia, la religione e la storia stimolavano Dalí a creare un ampio repertorio di immagini, personalità e allegorie, con cui raccontava le storie che conosciamo bene. Esempi di queste illustrazioni rare e meno note di Dalí esposti nella mostra sono Gli Amori di Cassandra, del poeta francese Ronsard, illustrati da Dalí nel 1968, e sensuali opere grafiche basate sul Decamerone di Boccaccio, del quattordicesimo secolo.
La varietà di opere esposte in questa mostra evidenzia le diverse tecniche e materiali esplorati da Dalí. Uno spazio è interamente dedicato alla collaborazione tra Salvador Dalí e la prestigiosa fabbrica di vetri francese Daum Cristallerie. Queste sculture in vetro, con il loro aspetto arioso e i colori vividi, sono un chiaro collegamento a un mondo più fantastico. Dalí riteneva che il vetro e la pasta di vetro offrissero il mezzo perfetto per “l’espressione della metamorfosi” che, secondo lui, comunicava la sua percezione surrealista della realtà.
Oltre alle sculture, i visitatori potranno scoprire una serie di collages originali dei Tarocchi mistici, e alcuni mobili surrealisti, come l’ormai leggendario Divano Labbra di Mae West, a forma di bocca rossa.
La mostra presenta due temi chiave, legati strettamente alla sua vita e al suo punto di vista artistico, ai quali sono dedicate sue sale: tempo e sensualità & femminilità.
Tempo
Gli orologi molli per cui Dalí è noto comparirono per la prima volta nel 1931, nel dipinto La Persistenza della Memoria. Essi dimostrano chiaramente la relazione profondamente fantastica di Dalí con il tempo, la sua percezione delle sue limitazioni obbligate e l’importanza che l’artista attribuiva intrinsecamente alla memoria. I sentimenti di Dalí riguardo all’orologio, il guardiano del tempo, sono evidenti, in quanto i suoi orologi sono spesso molli, un tipo di simbolismo che riservava solo agli oggetti che detestava. Questi orologi in via di liquefazione rappresentano la volatilità del tempo, lo sfiorire della giovinezza e l’impossibilità di controllare il tempo. Il tempo di Dalí non è rigido, è un tutt’uno con lo spazio, fluido. In mostra a Palazzo Medici Riccardi le sculture in bronzo La Persistenza della Memoria (1980) e Il Profilo del Tempo (1977).
Sensualità & Femminilità
Dalí continuò a creare opere che esploravano la sua ossessione per le ansie relative alla sua identità sessuale. In gioventù Dalí fu tormentato da una grave insicurezza e dalla paura verso le donne e la sessualità. Tuttavia, Gala, sua moglie e musa, avrebbe successivamente avuto un ruolo essenziale nel suo cambiare idea sulla femminilità e la forma femminile.
Pesantemente influenzato da Freud e dalla psicanalisi, Dalí credeva che l’uomo fosse mosso dal proprio inconscio, costituito dal desiderio sessuale represso. Questo concetto fu espresso in varie opere, man mano che Dalí esplorava la forma femminile quale incarnazione della sensualità.
In mostra a Firenze la già citata scultura Donna in fiamme e Lady Godiva con farfalle (1977).
La mostra è organizzata dalla Fondazione Ambrosiana per l’Arte e la Cultura, che ha fra i sui compiti principali quello di far conoscere al grande pubblico l’opera del grande maestro Salvador Dalí, ed ha fino ad oggi organizzato più di 80 mostre nei più importanti musei del mondo visitate da più di 10 milioni di persone.
30
gennaio 2013
The Dalì Universe Firenze
Dal 30 gennaio al 25 maggio 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICI RICCARDI
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (Firenze)
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (Firenze)
Biglietti
Intero 10 € - Ridotto 9 € con Flyer e brochure - Ridotto 8 €
Orario di apertura
9 - 18, tutti i giorni (chiusa il mercoledì)
Vernissage
30 Gennaio 2013, ore 18
Autore
Curatore