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The Difference in Temperature between your Body and mine
In mostra saranno esposti lavori formalmente diversi tra loro, ma che direttamente o indirettamente partono dall’esperienza del proprio corpo
Comunicato stampa
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La galleria Suzy Shammah presenta una collettiva dal titolo “The Difference in Temperature between your Body and mine”*, L. Wittgenstein. In mostra saranno esposti lavori formalmente diversi tra loro, ma che direttamente o indirettamente partono dall’esperienza del proprio corpo. Le opere presentate condividono la capacità di emanare una qualità fisica intima: la temperatura. La relazione tra i corpi, tra lo spettatore e le opere esposte, può venir intesa come differenza di temperatura, quasi che l’intimità possa esprimersi in gradi. E’ nell’istante del contatto che la differenza di calore può trasformarsi in aspettative, indugi o amore. I differenti materiali utilizzati dagli artisti - metallo, vetro, carta - rinforzano l’aspetto sensuale del tema proposto.
Rineke Dijkstra (Sittard, Olanda, 1959), con sguardo paziente, ricerca l’interiorità dei suoi soggetti, fotografati per lo più in momenti di transizione. In mostra una foto di Olivier Silva (2000), giovane recluta della Legione Straniera Francese, a cui l’artista ha dedicato un ciclo di ritratti eseguito durante i primi anni di arruolamento. Ogni scatto documenta le stravolgenti trasformazioni psicologiche e fisiche del ragazzo.
Nelle sculture di Antony Gormley (Londra, 1950) il corpo dell’artista, utilizzato spesso come modello, rappresenta il punto di partenza per esplorare la relazione tra i corpi e l’ambiente in cui si trovano. La personificazione della figura umana diventa luogo di una riflessione sulla propria presenza nel mondo. In mostra “Web” (2000) e “Domain XXIV” (2001).
L’opera di Mona Hatoum (Beirut, 1952) è caratterizzata dalla capacità di trasmettere l’esperienza del conflitto, attraverso installazioni che suscitano sentimenti di intimità e al tempo stesso suggeriscono la presenza, reale o immaginaria, di un pericolo imminente. In mostra “Drowning Sorrows” (2004), cerchi concentrici di bottiglie rotte che evocano l’esperienza dell’esilio.
Nel lavoro di Juergen Teller (Erlangen, 1964) l’interesse per la dinamicità della relazione, nell’istante dello scatto, emerge violentemente, sia il soggetto un ciuffo d’erba o una celebrità. Il suo sguardo ironico è privo di giudizio. In mostra due immagini del 2002 dalla serie “Märchenstüberl”.
Rémy Zaugg (Courgenay 1943 - Basilea 2005) - artista rigoroso - per tutta la sua vita si è concentrato su alcune questioni sostanziali legate al fenomeno della percezione, considerata quale “fondamentale espressione dell’uomo”. I suoi quadri, oggetti essenziali su cui campeggiano scritte a prima vista enigmatiche, sono concepiti come un’esperienza in grado di provocare l’uomo a prendere coscienza del proprio agire. Come in uno specchio, l’uomo è di fronte a se stesso e non può sottrarsi alla propria presenza. In mostra NT 52 (13), 1998-2000.
*La differenza di temperatura tra il tuo corpo e il mio.
Rineke Dijkstra (Sittard, Olanda, 1959), con sguardo paziente, ricerca l’interiorità dei suoi soggetti, fotografati per lo più in momenti di transizione. In mostra una foto di Olivier Silva (2000), giovane recluta della Legione Straniera Francese, a cui l’artista ha dedicato un ciclo di ritratti eseguito durante i primi anni di arruolamento. Ogni scatto documenta le stravolgenti trasformazioni psicologiche e fisiche del ragazzo.
Nelle sculture di Antony Gormley (Londra, 1950) il corpo dell’artista, utilizzato spesso come modello, rappresenta il punto di partenza per esplorare la relazione tra i corpi e l’ambiente in cui si trovano. La personificazione della figura umana diventa luogo di una riflessione sulla propria presenza nel mondo. In mostra “Web” (2000) e “Domain XXIV” (2001).
L’opera di Mona Hatoum (Beirut, 1952) è caratterizzata dalla capacità di trasmettere l’esperienza del conflitto, attraverso installazioni che suscitano sentimenti di intimità e al tempo stesso suggeriscono la presenza, reale o immaginaria, di un pericolo imminente. In mostra “Drowning Sorrows” (2004), cerchi concentrici di bottiglie rotte che evocano l’esperienza dell’esilio.
Nel lavoro di Juergen Teller (Erlangen, 1964) l’interesse per la dinamicità della relazione, nell’istante dello scatto, emerge violentemente, sia il soggetto un ciuffo d’erba o una celebrità. Il suo sguardo ironico è privo di giudizio. In mostra due immagini del 2002 dalla serie “Märchenstüberl”.
Rémy Zaugg (Courgenay 1943 - Basilea 2005) - artista rigoroso - per tutta la sua vita si è concentrato su alcune questioni sostanziali legate al fenomeno della percezione, considerata quale “fondamentale espressione dell’uomo”. I suoi quadri, oggetti essenziali su cui campeggiano scritte a prima vista enigmatiche, sono concepiti come un’esperienza in grado di provocare l’uomo a prendere coscienza del proprio agire. Come in uno specchio, l’uomo è di fronte a se stesso e non può sottrarsi alla propria presenza. In mostra NT 52 (13), 1998-2000.
*La differenza di temperatura tra il tuo corpo e il mio.
14
dicembre 2005
The Difference in Temperature between your Body and mine
Dal 14 dicembre 2005 al 18 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SUZY SHAMMAH
Milano, Via San Fermo, (Milano)
Milano, Via San Fermo, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato 15-19
Vernissage
14 Dicembre 2005, ore 19
Autore