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The end is a beginning
ONO Arte Contemporanea nasce dalla volontà di portare nel tessuto della città di
Bologna uno spazio polivalente per l’arte dove confrontarsi con fotografia, video, installazioni,
scultura e pittura declinata al contemporaneo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ONO Arte Contemporanea nasce dalla volontà di portare nel tessuto della città di
Bologna uno spazio polivalente per l’arte dove confrontarsi con fotografia, video, installazioni,
scultura e pittura declinata al contemporaneo.
Nello stesso spazio sarà presente un bookshop con editoria di settore che va da pubblicazioni
di arte, architettura, design e moda, a riviste e periodici di costume e letteratura. E ancora un
design corner con pezzi esclusivi ma accessibili di giovani artisti e stilisti sia italiani che
stranieri. Un altro angolo sarà dedicato alla musica con editoria specifica e vinili d’autore.
Un’altra zona della galleria sarà dedicata al lounge bar aperto dalle 18:00.
La programmazione della galleria prevederà mostre main stream della durata di 60 giorni
durante le quali verranno anche inaugurate mostre più piccole di giovani artisti emergenti.
Lo spazio del bookshop permetterà anche la presentazione di libri e letture pubbliche.
Sere specifiche saranno dedicate alla proiezione di film o documentari sul mondo dell’arte,
della musica e della cultura contemporanea in senso più ampio.
THE END AS A BEGINNING - La fine come inizio dunque. La fine di un’era, la fine di una
società, culturalmente ed economicamente parlando. E l’arte come mezzo per interpretare il
nostro presente, finiti gli anni zero appena incominciati gli anni dieci del XXI secolo.
Sono proprio gli artisti che al giorno d’oggi sono chiamati a indicare una nuova via, un nuovo
percorso e al tempo stesso a stigmatizzare la realtà qual è con un occhio diverso.
Questo e nient’altro è il tema che lega la nostra prima collettiva fatta di linguaggi molto
diversi, di diversi media e diversi soggetti ma tutti termometro della situazione
contemporanea.
Partendo dalla scultura è il corpo e le sue trasformazioni che la fa da padrone, la figura umana
come simbolo della sua condizione. Il contenitore per il contenuto. Che si pone nello spazio e
lo osserva, contemporaneamente proiettandosi verso l’esterno e sprofondando in se stesso. E
questo vale sia per artisti di area tedesca come i sud-tirolesi Aron Demetz e Walter Moroder
sia per artisti di area mediterranea come il siciliano Sasha Vinci e il cipriota Alexandros
Yorkadijs.
E ancora la natura con la sua potenza inarrestabile, solo apparentemente bloccata nelle forme
degli scultori coreani Yeon Kim e Jaeyho Lee, è in realtà in precario equilibrio, in un giogo di
energie stabilizzate solo per un momento.
E quando la realtà è di difficile interpretazione anche la fotografia, mezzo del reale per
eccellenza, si ammanta di straordinario. E così se i lavori di Patricia Eichert e Michael
Meversfeld ci presentano situazioni stranianti ma insolitamente non perturbanti, i lavori di
Vittorio Gui e Ugo Dossi hanno un misticismo tutto contemporaneo dove sono le forme pure
ed enigmatiche che parlano.
Forme arcane di paesaggi super-naturali, enigmatici ed anch’essi sospesi nella pittura di Boris
Koller e Agostino Arrivabene, fatti di rimandi mitologici e natura straniante. Quando anche
in pittura irrompe la figura umana come nelle opere di Andrew Gadd esse affrontano di
nuovo la sfida del contemporaneo con un corpo messo alla prova e sperso.
Bologna uno spazio polivalente per l’arte dove confrontarsi con fotografia, video, installazioni,
scultura e pittura declinata al contemporaneo.
Nello stesso spazio sarà presente un bookshop con editoria di settore che va da pubblicazioni
di arte, architettura, design e moda, a riviste e periodici di costume e letteratura. E ancora un
design corner con pezzi esclusivi ma accessibili di giovani artisti e stilisti sia italiani che
stranieri. Un altro angolo sarà dedicato alla musica con editoria specifica e vinili d’autore.
Un’altra zona della galleria sarà dedicata al lounge bar aperto dalle 18:00.
La programmazione della galleria prevederà mostre main stream della durata di 60 giorni
durante le quali verranno anche inaugurate mostre più piccole di giovani artisti emergenti.
Lo spazio del bookshop permetterà anche la presentazione di libri e letture pubbliche.
Sere specifiche saranno dedicate alla proiezione di film o documentari sul mondo dell’arte,
della musica e della cultura contemporanea in senso più ampio.
THE END AS A BEGINNING - La fine come inizio dunque. La fine di un’era, la fine di una
società, culturalmente ed economicamente parlando. E l’arte come mezzo per interpretare il
nostro presente, finiti gli anni zero appena incominciati gli anni dieci del XXI secolo.
Sono proprio gli artisti che al giorno d’oggi sono chiamati a indicare una nuova via, un nuovo
percorso e al tempo stesso a stigmatizzare la realtà qual è con un occhio diverso.
Questo e nient’altro è il tema che lega la nostra prima collettiva fatta di linguaggi molto
diversi, di diversi media e diversi soggetti ma tutti termometro della situazione
contemporanea.
Partendo dalla scultura è il corpo e le sue trasformazioni che la fa da padrone, la figura umana
come simbolo della sua condizione. Il contenitore per il contenuto. Che si pone nello spazio e
lo osserva, contemporaneamente proiettandosi verso l’esterno e sprofondando in se stesso. E
questo vale sia per artisti di area tedesca come i sud-tirolesi Aron Demetz e Walter Moroder
sia per artisti di area mediterranea come il siciliano Sasha Vinci e il cipriota Alexandros
Yorkadijs.
E ancora la natura con la sua potenza inarrestabile, solo apparentemente bloccata nelle forme
degli scultori coreani Yeon Kim e Jaeyho Lee, è in realtà in precario equilibrio, in un giogo di
energie stabilizzate solo per un momento.
E quando la realtà è di difficile interpretazione anche la fotografia, mezzo del reale per
eccellenza, si ammanta di straordinario. E così se i lavori di Patricia Eichert e Michael
Meversfeld ci presentano situazioni stranianti ma insolitamente non perturbanti, i lavori di
Vittorio Gui e Ugo Dossi hanno un misticismo tutto contemporaneo dove sono le forme pure
ed enigmatiche che parlano.
Forme arcane di paesaggi super-naturali, enigmatici ed anch’essi sospesi nella pittura di Boris
Koller e Agostino Arrivabene, fatti di rimandi mitologici e natura straniante. Quando anche
in pittura irrompe la figura umana come nelle opere di Andrew Gadd esse affrontano di
nuovo la sfida del contemporaneo con un corpo messo alla prova e sperso.
16
giugno 2011
The end is a beginning
Dal 16 giugno al 16 luglio 2011
arte contemporanea
Location
ONO ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Santa Margherita, 10, (Bologna)
Bologna, Via Santa Margherita, 10, (Bologna)
Vernissage
16 Giugno 2011, ore 18
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