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The essence of play
Il gioco come componente fondamentale della cultura umana, è la tematica al centro di “L’essenza del gioco” con gli artisti Luca Balottin, Federico Pisciotta, Salvatore Petrucino e RivaGLDF, a cura di Greta Zuccali. Inaugurazione il 4 luglio presso Corals.
Comunicato stampa
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Inaugura giovedì 4 luglio, presso lo spazio espositivo Corals, la mostra dal titolo “L’essenza del gioco” con gli artisti Luca Balottin, Federico Pisciotta, Salvatore Petrucino e RivaGLDF, a cura di Greta Zuccali.
Il gioco come componente fondamentale della cultura umana, è la tematica al centro di questa nuova mostra in cui gli artisti selezionati si confrontano sull’essenza dell’attività ludica.
Secondo lo storico e teorico culturale olandese Johan Huizinga, nel suo libro fondamentale Homo Ludens, il gioco è un’attività libera, situata al di fuori della sfera della vita ordinaria e dotata di un carattere proprio, svolta volontariamente e secondo regole determinate che implicano un’interazione con il prossimo e al contempo un’assenza di interesse materiale.
Anche Bruno Munari, artista e designer italiano, condividendo la visione di Huizinga, intendeva il gioco come attività fondamentale per l’apprendimento e la crescita, non come mero passatempo ma come componente fondamentale di scambio.
Il gioco nella sua dimensione più pura, quella del sogno, è al centro dell’opera di RivaGLDF. L’opera “Italia Rampante” cattura l’essenza del gioco come esperienza trascendente che abbatte barriere e unisce generazioni. Attraverso un medium inaspettato, le macchinine Ferrari, l’artista ci invita a riflettere sul potere del gioco nel creare un ponte tra passato, presente e futuro, legando generazioni di bambini e adulti in una stratificazione temporale che unisce vari modelli dagli anni ‘50 ai giorni nostri e raccontano allo stesso tempo l’orgoglio e la passione di un Paese vibrante come l’Italia.
Salvatore Petrucino esplora la profondità dell’esistenza umana attraverso le sue opere “Il teschio del Re” e “Scacco matto”, utilizzando gli scacchi come metafora potente e suggestiva. Il gioco, con la sua intrinseca lotta per il potere e la sua inevitabile conclusione con lo “scacco matto”, diventa un’allegoria della vita stessa, sottolineandone la fragilità e la transitorietà.
Federico Pisciotta, guarda alla figurazione dei maestri del passato e utilizza l’espressività del dipingere come modalità per leggere la propria interiorità.
Nelle opere selezionate, abbiamo da una parte l’accostamento tra il gioco degli scacchi e la Roma antica, con lo scopo di evocare la nascita del gioco stesso o del suo antenato ludus latrunculorum. Dall’altra, due rimandi ai celebri “mattoncini” Lego richiamano ricordi lontani della sua infanzia e divengono la pura rappresentazione di quello che interpretano materialmente, un mondo di plastica. Divengono la testimonianza di un mondo sopraffatto da un materiale eternamente invadente, una straziante piaga sintetica, finta come un’insana generazione contemporanea.
In Luca Balottin, il gioco come esperienza aperta e multiforme, diviene astrazione poetica e intima. Troviamo in lui una ricca simbologia in cui la giostra, che ci riporta ai momenti di svago di infanzia, qui descrivere il ciclo continuo della vita umana, con i suoi alti e bassi, momenti di gioia e di dolore, successi e fallimenti.
Questa proposta espositiva vuole far riflettere il pubblico sul fatto che, ora più che mai, abbiamo bisogno di riconnetterci con la pura essenza del gioco, quella che trascende le esigenze immediate della vita ordinaria. Perché il gioco può essere un modo per ricollocare la nostra umanità, il nostro legame con noi stessi, il nostro corpo e con gli altri.
Perché la prima caratteristica del gioco è che è libertà. Perché il gioco è di fatto libertà.
Gli artisti
Luca Balottin
Luca Balottin - in arte "Bal" - nasce a Desenzano del Garda il 25 luglio 1996. Fin dalla tenera età, Luca dimostra una propensione naturale per l'arte, trascorrendo ore a disegnare e a dipingere, esplorando il mondo attraverso la sua immaginazione fervida. Sebbene la sua formazione accademica prenda una strada diversa, con il diploma di maturità scientifica e una laurea in Igiene Dentale conseguita a Brescia, l'arte rimane una passione inesauribile che segna profondamente il suo percorso di vita. Luca è un artista autodidatta, guidato da un'incessante curiosità e una profonda capacità di osservazione. Negli ultimi anni, Luca ha focalizzato la sua produzione artistica su tela utilizzando colori acrilici, una scelta che gli permette di sperimentare con vibranti combinazioni di colori e texture. Luca ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui quelle degli artisti Sirmionesi e nel mantovano, dove ha esposto anche in mostre personali.
Federico Pisciotta
Federico Pisciotta è un artista italiano contemporaneo nato a Roma nel 1975. Nel 1993 si diploma presso il VI Liceo Artistico Statale di Roma e nel 1997 in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con Nunzio Solendo e Sandro Trotti.
In seguito allo studio e all’approfondimento delle tecniche pittoriche, guardando alla figurazione dei Maestri del passato, realizza una lunga serie di opere che segnano un momento fondamentale e molto caro all'artista, legato alla memoria della Metafisica dechirichiana. Nel 2000 inaugura la sua prima personale a Roma. Dopo alcuni anni di insegnamento, si trasferisce a Fara in Sabina e si dedica esclusivamente alla pittura.
Partendo dagli ultimi studi compositivi, scopre per caso l'ultima generazione dei videogames.
I soggetti messi in scena sono tratti dai più noti videogame player, alcuni creati attraverso l’ibridazione tra personaggi di matrice storica e virtuale, poi inseriti in un contesto assolutamente estraneo alla narrazione videoludica ma facilmente riconducibile alle nostre abitudini post-sociali. La produzione più recente, incentrata sulla ricerca di una nuova figurazione, indaga la realtà virtuale mettendo in evidenza il narcisismo generazionale contemporaneo. Collabora con diverse gallerie a Roma, Firenze e Bologna.
Salvatore Petrucino
Salvatore Petrucino è un poliedrico artista italiano contemporaneo il cui viaggio creativo attraversa i regni del surrealismo, della pittura e oltre. Con sede in Italia, i suoi sforzi artistici hanno ottenuto consensi su scala globale, con le sue opere che hanno affascinato il pubblico in tutti i continenti. Spinto da una profonda passione per gli scacchi, gli animali e per il potere evocativo della pittura, l'opera di Petrucino si caratterizza per la sua originalità e risonanza emotiva. Ogni pezzo è una testimonianza della sua sconfinata immaginazione, intrecciando immagini che esplorano temi che vanno dalla conservazione ambientale all'amore, alla diversità e alle complessità della guerra. Dal suo debutto artistico nel 2010, Petrucino è stato una presenza prolifica sulla scena artistica internazionale, partecipando a numerose mostre ed eventi prestigiosi. Le sue opere hanno abbellito le pareti di gallerie e vetrine in città importanti come Roma, Montecarlo, Londra, Madrid, Barcellona, New York e oltre. Più recentemente, il lavoro di Petrucino è stato presentato alla Biennale della Riviera Romana, la prima biennale d'arte internazionale della Riviera Romana nel 2023, sottolineando il suo impatto duraturo e la sua rilevanza nel panorama dell'arte contemporanea.
RivaGLDF (Giuseppe Lorenzo Di Fede)
Nato a Bari nel 1977, vive e lavora a Milano.
Si laurea a Venezia all’Universitá Ca’Foscari in Lingue e Letterature Orientali e alla scuola di Interpreti e Traduttori. Dopo un lungo periodo passato in Giappone si diploma alla Nagano Gaigo Art Academy.
Utilizza il periodo in oriente per evolvere il consueto punto di vista eurocentrico tipico dell’educazione occidentale prima di far rientro in Italia e frequentare assiduamente l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora ad un piccolo movimento di giovani artisti impegnati nelle arti figurative con i quali organizza mostre aperte al pubblico collettive e personali.
Crea e aderisce con gli stessi al “manifesto della dissociazione e nuova scomposizione” dove sono nette alcune considerazioni e orientamenti personali in ambito artistico e della neuroestetica.
Presente al Museo di Arte di Philadelphia selezionato come uno degli artisti italiani a rappresentare il suo Paese nel Novembre 2024. Dal 2021 è artista residente presso la galleria “Miart Gallery” a Milano e attualmente direttore artistico e presentatore televisivo di un programma di Arte Contemporanea “Ipotesi” su Seilatv Canale 94.
Corals Gallery
Via Evangelista Torricelli 21
20136 - Milano
info@coralss.it
https://www.instagram.com/coralsartgallery/
Opening 4 luglio 2024
h. 18:30 – 21:00
Apertura al pubblico dal 5 al 31 luglio 2024
Lunedì - Venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00
Apertura fuori orario su appuntamento
Domenica chiuso
Ingresso gratuito
Progetto espositivo e comunicazione
Greta Zuccali |g.zuccali@hub-art.org
www.hub-art.org
https://www.instagram.com/hubartexhibition/
Il gioco come componente fondamentale della cultura umana, è la tematica al centro di questa nuova mostra in cui gli artisti selezionati si confrontano sull’essenza dell’attività ludica.
Secondo lo storico e teorico culturale olandese Johan Huizinga, nel suo libro fondamentale Homo Ludens, il gioco è un’attività libera, situata al di fuori della sfera della vita ordinaria e dotata di un carattere proprio, svolta volontariamente e secondo regole determinate che implicano un’interazione con il prossimo e al contempo un’assenza di interesse materiale.
Anche Bruno Munari, artista e designer italiano, condividendo la visione di Huizinga, intendeva il gioco come attività fondamentale per l’apprendimento e la crescita, non come mero passatempo ma come componente fondamentale di scambio.
Il gioco nella sua dimensione più pura, quella del sogno, è al centro dell’opera di RivaGLDF. L’opera “Italia Rampante” cattura l’essenza del gioco come esperienza trascendente che abbatte barriere e unisce generazioni. Attraverso un medium inaspettato, le macchinine Ferrari, l’artista ci invita a riflettere sul potere del gioco nel creare un ponte tra passato, presente e futuro, legando generazioni di bambini e adulti in una stratificazione temporale che unisce vari modelli dagli anni ‘50 ai giorni nostri e raccontano allo stesso tempo l’orgoglio e la passione di un Paese vibrante come l’Italia.
Salvatore Petrucino esplora la profondità dell’esistenza umana attraverso le sue opere “Il teschio del Re” e “Scacco matto”, utilizzando gli scacchi come metafora potente e suggestiva. Il gioco, con la sua intrinseca lotta per il potere e la sua inevitabile conclusione con lo “scacco matto”, diventa un’allegoria della vita stessa, sottolineandone la fragilità e la transitorietà.
Federico Pisciotta, guarda alla figurazione dei maestri del passato e utilizza l’espressività del dipingere come modalità per leggere la propria interiorità.
Nelle opere selezionate, abbiamo da una parte l’accostamento tra il gioco degli scacchi e la Roma antica, con lo scopo di evocare la nascita del gioco stesso o del suo antenato ludus latrunculorum. Dall’altra, due rimandi ai celebri “mattoncini” Lego richiamano ricordi lontani della sua infanzia e divengono la pura rappresentazione di quello che interpretano materialmente, un mondo di plastica. Divengono la testimonianza di un mondo sopraffatto da un materiale eternamente invadente, una straziante piaga sintetica, finta come un’insana generazione contemporanea.
In Luca Balottin, il gioco come esperienza aperta e multiforme, diviene astrazione poetica e intima. Troviamo in lui una ricca simbologia in cui la giostra, che ci riporta ai momenti di svago di infanzia, qui descrivere il ciclo continuo della vita umana, con i suoi alti e bassi, momenti di gioia e di dolore, successi e fallimenti.
Questa proposta espositiva vuole far riflettere il pubblico sul fatto che, ora più che mai, abbiamo bisogno di riconnetterci con la pura essenza del gioco, quella che trascende le esigenze immediate della vita ordinaria. Perché il gioco può essere un modo per ricollocare la nostra umanità, il nostro legame con noi stessi, il nostro corpo e con gli altri.
Perché la prima caratteristica del gioco è che è libertà. Perché il gioco è di fatto libertà.
Gli artisti
Luca Balottin
Luca Balottin - in arte "Bal" - nasce a Desenzano del Garda il 25 luglio 1996. Fin dalla tenera età, Luca dimostra una propensione naturale per l'arte, trascorrendo ore a disegnare e a dipingere, esplorando il mondo attraverso la sua immaginazione fervida. Sebbene la sua formazione accademica prenda una strada diversa, con il diploma di maturità scientifica e una laurea in Igiene Dentale conseguita a Brescia, l'arte rimane una passione inesauribile che segna profondamente il suo percorso di vita. Luca è un artista autodidatta, guidato da un'incessante curiosità e una profonda capacità di osservazione. Negli ultimi anni, Luca ha focalizzato la sua produzione artistica su tela utilizzando colori acrilici, una scelta che gli permette di sperimentare con vibranti combinazioni di colori e texture. Luca ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui quelle degli artisti Sirmionesi e nel mantovano, dove ha esposto anche in mostre personali.
Federico Pisciotta
Federico Pisciotta è un artista italiano contemporaneo nato a Roma nel 1975. Nel 1993 si diploma presso il VI Liceo Artistico Statale di Roma e nel 1997 in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con Nunzio Solendo e Sandro Trotti.
In seguito allo studio e all’approfondimento delle tecniche pittoriche, guardando alla figurazione dei Maestri del passato, realizza una lunga serie di opere che segnano un momento fondamentale e molto caro all'artista, legato alla memoria della Metafisica dechirichiana. Nel 2000 inaugura la sua prima personale a Roma. Dopo alcuni anni di insegnamento, si trasferisce a Fara in Sabina e si dedica esclusivamente alla pittura.
Partendo dagli ultimi studi compositivi, scopre per caso l'ultima generazione dei videogames.
I soggetti messi in scena sono tratti dai più noti videogame player, alcuni creati attraverso l’ibridazione tra personaggi di matrice storica e virtuale, poi inseriti in un contesto assolutamente estraneo alla narrazione videoludica ma facilmente riconducibile alle nostre abitudini post-sociali. La produzione più recente, incentrata sulla ricerca di una nuova figurazione, indaga la realtà virtuale mettendo in evidenza il narcisismo generazionale contemporaneo. Collabora con diverse gallerie a Roma, Firenze e Bologna.
Salvatore Petrucino
Salvatore Petrucino è un poliedrico artista italiano contemporaneo il cui viaggio creativo attraversa i regni del surrealismo, della pittura e oltre. Con sede in Italia, i suoi sforzi artistici hanno ottenuto consensi su scala globale, con le sue opere che hanno affascinato il pubblico in tutti i continenti. Spinto da una profonda passione per gli scacchi, gli animali e per il potere evocativo della pittura, l'opera di Petrucino si caratterizza per la sua originalità e risonanza emotiva. Ogni pezzo è una testimonianza della sua sconfinata immaginazione, intrecciando immagini che esplorano temi che vanno dalla conservazione ambientale all'amore, alla diversità e alle complessità della guerra. Dal suo debutto artistico nel 2010, Petrucino è stato una presenza prolifica sulla scena artistica internazionale, partecipando a numerose mostre ed eventi prestigiosi. Le sue opere hanno abbellito le pareti di gallerie e vetrine in città importanti come Roma, Montecarlo, Londra, Madrid, Barcellona, New York e oltre. Più recentemente, il lavoro di Petrucino è stato presentato alla Biennale della Riviera Romana, la prima biennale d'arte internazionale della Riviera Romana nel 2023, sottolineando il suo impatto duraturo e la sua rilevanza nel panorama dell'arte contemporanea.
RivaGLDF (Giuseppe Lorenzo Di Fede)
Nato a Bari nel 1977, vive e lavora a Milano.
Si laurea a Venezia all’Universitá Ca’Foscari in Lingue e Letterature Orientali e alla scuola di Interpreti e Traduttori. Dopo un lungo periodo passato in Giappone si diploma alla Nagano Gaigo Art Academy.
Utilizza il periodo in oriente per evolvere il consueto punto di vista eurocentrico tipico dell’educazione occidentale prima di far rientro in Italia e frequentare assiduamente l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Collabora ad un piccolo movimento di giovani artisti impegnati nelle arti figurative con i quali organizza mostre aperte al pubblico collettive e personali.
Crea e aderisce con gli stessi al “manifesto della dissociazione e nuova scomposizione” dove sono nette alcune considerazioni e orientamenti personali in ambito artistico e della neuroestetica.
Presente al Museo di Arte di Philadelphia selezionato come uno degli artisti italiani a rappresentare il suo Paese nel Novembre 2024. Dal 2021 è artista residente presso la galleria “Miart Gallery” a Milano e attualmente direttore artistico e presentatore televisivo di un programma di Arte Contemporanea “Ipotesi” su Seilatv Canale 94.
Corals Gallery
Via Evangelista Torricelli 21
20136 - Milano
info@coralss.it
https://www.instagram.com/coralsartgallery/
Opening 4 luglio 2024
h. 18:30 – 21:00
Apertura al pubblico dal 5 al 31 luglio 2024
Lunedì - Venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00
Apertura fuori orario su appuntamento
Domenica chiuso
Ingresso gratuito
Progetto espositivo e comunicazione
Greta Zuccali |g.zuccali@hub-art.org
www.hub-art.org
https://www.instagram.com/hubartexhibition/
04
luglio 2024
The essence of play
Dal 04 al 31 luglio 2024
arte contemporanea
Location
Corals Exhibition
Milano, Via Evangelista Torricelli, 21, (MI)
Milano, Via Evangelista Torricelli, 21, (MI)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15:00-19:00
Vernissage
4 Luglio 2024, 18:30-21:00
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Autore
Curatore