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THE INVISIBLE FISH
Ivano Sossella entra in dialogo direttamente con l’Acquario Civico di Milano introducendo al suo interno e fin dentro la sua stessa popolazione ittica, una nuova creatura, che nessuno conosce, dando vita al progetto espositivo THE INVISIBLE FISH.
I visitatori sono partecipi della sparizione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 26 ottobre alle ore 18.00, l’Acquario Civico di Milano presenta la mostra THE INVISIBLE FISH di Ivano Sossella con la curatela di Ida Terracciano, promossa dal Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica.
Ivano Sossella, che ha studiato chimica e arte, predilige la dimensione intellettuale dei linguaggi visivi, confermandosi così un artista sperimentale attento alla ricerca più che ai sistemi tradizionali dell’arte. La sua notorietà in Europa è collegata all’imprevedibilità delle sue proposte, ottenuta con l’utilizzo di strumenti sempre più flessibili e aperti. Le tappe del suo percorso hanno incluso la dimensione dello spazio sociale e di tutte quelle componenti collegate alle funzioni d’uso dell’arte in ambito privato (dai quadri alle tappezzerie) e in ambito pubblico, come i valori simbolici della politica internazionale (bandiere nazionali). Una scelta artistica provocatoria che ha progressivamente trasformato l'assenza in un valore estetico, recuperando l’esperienza del movimento artistico Neo-Concettuale degli anni Novanta.
Il progetto espositivo THE INVISIBLE FISH propone un’installazione realizzata in dialogo con le funzioni didattico- espositive dell’Acquario Civico di Milano, individuando nel fenomeno “dell’assenza” un motivo di riflessione in cui è il pubblico a percepire sé stesso al centro della fruizione, diventando testimone di quell'evento di sparizione di cui il pesce invisibile è protagonista.
Ivano Sossella propone una considerazione sul processo di 'cancellazione' che sta vivendo il mondo ittico, legato alla scomparsa di alcune specie autoctone e, a tal fine, si avvale di opere di natura figurativa insieme ad interventi di natura testuale e contributi sonori.
Il recupero del tradizionale criterio tassonomico di documentazione per immagini delle specie esistenti, proprio delle scienze naturali, è il fil rouge intorno al quale si snoda il percorso espositivo, anche se il metodo enciclopedico di riproduzione risulta svuotato della sostanza iconica e ricostruito attraverso il susseguirsi dei profili delle forme scomparse.
La mostra presenta complessivamente dieci opere che non sono in alcun modo raggruppabili tra loro per definizioni o principi di serialità. Si tratta, infatti, tra supporti in legno e in carta, di un’unica e ripetuta produzione le cui forme delle diverse specie ittiche sono accomunabili solo dalla relazione con quelle presenti nell’Acquario, con quelle in via di estinzione o segnalate come del tutto estinte.
All’interno dell’esposizione un ruolo importante è svolto dalla presenza di un acquario nel quale gli osservatori potranno scorgere THE INVISIBLE FISH che: ...attende di essere visto ma nessuno lo vede…
La dimensione evocativa, scaturita dall’incontro tra la parola e il suono, è affidata alla collaborazione con il poeta e performer Paolo Gentiluomo, autore della Cantilena dell’ittiofauna, un poemetto composto di sette testi dedicati alle specie del mondo ittico e ispirato alla Piccola cosmogonia portatile di Raymond Queneau. La registrazione del componimento ad opera dell’autore si diffonde all'interno degli ambienti espositivi; ogni singolo testo si articola attraverso l'azione di mantra che collegano, in sottofondo, l’intera cantilena.
La sera dell’inaugurazione i visitatori potranno prendere parte all’azione performativa dell’artista e partecipare al riconoscimento e alla donazione del pesce invisibile che certamente sarà visto passare o nascondersi tra le piante, in un gioco psicologico tra presenza e assenza.
Ivano Sossella, che ha studiato chimica e arte, predilige la dimensione intellettuale dei linguaggi visivi, confermandosi così un artista sperimentale attento alla ricerca più che ai sistemi tradizionali dell’arte. La sua notorietà in Europa è collegata all’imprevedibilità delle sue proposte, ottenuta con l’utilizzo di strumenti sempre più flessibili e aperti. Le tappe del suo percorso hanno incluso la dimensione dello spazio sociale e di tutte quelle componenti collegate alle funzioni d’uso dell’arte in ambito privato (dai quadri alle tappezzerie) e in ambito pubblico, come i valori simbolici della politica internazionale (bandiere nazionali). Una scelta artistica provocatoria che ha progressivamente trasformato l'assenza in un valore estetico, recuperando l’esperienza del movimento artistico Neo-Concettuale degli anni Novanta.
Il progetto espositivo THE INVISIBLE FISH propone un’installazione realizzata in dialogo con le funzioni didattico- espositive dell’Acquario Civico di Milano, individuando nel fenomeno “dell’assenza” un motivo di riflessione in cui è il pubblico a percepire sé stesso al centro della fruizione, diventando testimone di quell'evento di sparizione di cui il pesce invisibile è protagonista.
Ivano Sossella propone una considerazione sul processo di 'cancellazione' che sta vivendo il mondo ittico, legato alla scomparsa di alcune specie autoctone e, a tal fine, si avvale di opere di natura figurativa insieme ad interventi di natura testuale e contributi sonori.
Il recupero del tradizionale criterio tassonomico di documentazione per immagini delle specie esistenti, proprio delle scienze naturali, è il fil rouge intorno al quale si snoda il percorso espositivo, anche se il metodo enciclopedico di riproduzione risulta svuotato della sostanza iconica e ricostruito attraverso il susseguirsi dei profili delle forme scomparse.
La mostra presenta complessivamente dieci opere che non sono in alcun modo raggruppabili tra loro per definizioni o principi di serialità. Si tratta, infatti, tra supporti in legno e in carta, di un’unica e ripetuta produzione le cui forme delle diverse specie ittiche sono accomunabili solo dalla relazione con quelle presenti nell’Acquario, con quelle in via di estinzione o segnalate come del tutto estinte.
All’interno dell’esposizione un ruolo importante è svolto dalla presenza di un acquario nel quale gli osservatori potranno scorgere THE INVISIBLE FISH che: ...attende di essere visto ma nessuno lo vede…
La dimensione evocativa, scaturita dall’incontro tra la parola e il suono, è affidata alla collaborazione con il poeta e performer Paolo Gentiluomo, autore della Cantilena dell’ittiofauna, un poemetto composto di sette testi dedicati alle specie del mondo ittico e ispirato alla Piccola cosmogonia portatile di Raymond Queneau. La registrazione del componimento ad opera dell’autore si diffonde all'interno degli ambienti espositivi; ogni singolo testo si articola attraverso l'azione di mantra che collegano, in sottofondo, l’intera cantilena.
La sera dell’inaugurazione i visitatori potranno prendere parte all’azione performativa dell’artista e partecipare al riconoscimento e alla donazione del pesce invisibile che certamente sarà visto passare o nascondersi tra le piante, in un gioco psicologico tra presenza e assenza.
26
ottobre 2023
THE INVISIBLE FISH
Dal 26 ottobre al 26 novembre 2023
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00-17.30
Vernissage
26 Ottobre 2023, ore 18.00
Autore
Curatore