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The Many Lives of Erik Kessels
Prima mostra retrospettiva dedicata al lavoro fotografico dell’artista, designer ed editore olandese Erik Kessels
Comunicato stampa
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The Many Lives of Erik Kessels, a cura di Francesco Zanot, aperta a CAMERA dal primo giugno al 30 luglio 2017, è la prima mostra retrospettiva dedicata al lavoro fotografico dellartista, designer ed editore olandese Erik Kessels.
Come si ricorderà, CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, in accordo con i suoi partner principali Intesa Sanpaolo, Eni, Reda e Lavazza, ha imboccato, dallinizio dellanno un nuovo corso, affidandosi alla direzione di Walter Guadagnini.
Il primo bilancio del nuovo corso lo traccia il Presidente dellistituzione Emanuele Chieli che evidenzia il grandissimo successo della mostra dedicata a Magnum e l'Italia e sottolinea che con questa straordinaria mostra di Kessels CAMERA conferma la sua attenzione nei confronti della ricerca più contemporanea, dei linguaggi più diversi attraverso i quali si esprime la ricerca fotografica dichiarandosi certo che la mostra di uno dei grandi protagonisti della fotografia europea per il pubblico costituirà una stimolante sorpresa".
La mostra The Many Lives of Erik Kessels e lattività espositiva di Camera per il 2017, sono sostenute dalla Compagnia di San Paolo.
In ventanni di carriera, Kessels si è affermato come riferimento primario e imprescindibile nel campo della cosiddetta fotografia trovata.
Anziché riprendere nuove immagini, per la maggior parte dei suoi progetti raccoglie fotografie pre-esistenti e le riutilizza come tasselli allinterno di un proprio mosaico. È un fotografo senza macchina né obiettivo: la fotografia nella sua pratica è un ready-made che viene prelevato e ricontestualizzato.
Il risultato è una sorta di ecologia delle immagini, per cui nulla si aggiunge alla enorme quantità di rappresentazioni che ormai affolla il mondo e cresce esponenzialmente ogni giorno, ma al contrario viene recuperato e riciclato soltanto ciò che è già disponibile.
Esposta allinterno dellintero spazio di CAMERA, The Many Lives of Erik Kessels attraversa lintera carriera fotografica dellautore olandese attraverso un articolato percorso che include centinaia di immagini. Ventisette sono in totale le serie presentate, oltre a numerosi libri e riviste pubblicati dallormai celebre casa editrice dello stesso Kessels (KesselsKramer Publishing) e da altri editori. In un percorso non-lineare e senza cronologia, si ritrovano lavori monumentali, serie più intime e private, autentiche icone dellintero universo della fotografica trovata così come produzioni recenti e ancora inedite.
Tra i lavori in mostra, per fare alcuni esempi, 24hrs of Photos invade letteralmente lo spazio espositivo con una montagna formata dalle stampe di tutte le immagini, centinaia di migliaia, caricate in un solo giorno su Internet.
My Feet, maestosa installazione composta esclusivamente dalle immagini dei piedi di chi fotografa, introduce immediatamente i concetti di ripetizione e archiviazione.
Valery, una donna che per tutta la vita si è fatta fotografare immersa nellacqua, Oolong, il coniglio equilibrista, e un cane troppo nero per apparire correttamente in fotografia, sono soltanto alcuni dei protagonisti di In Almost Every Picture, ciclo di 14 progetti (fino ad oggi) centrati ogni volta su un soggetto ossessivamente ricorrente.
My Sister è un video musicato dal compositore giapponese Ryuichi Sakamoto tratto da un home-movie interamente dedicato a una partita di ping-pong tra lautore e sua sorella, tragicamente scomparsa in un incidente stradale a soli 9 anni.
Album Beauty è unintera stanza dedicata al fenomeno degli album di famiglia, tra i soggetti privilegiati da Kessels, che riabilita democraticamente il fotografo amatoriale proiettandolo sotto i riflettori della ricerca artistica.
The Many Lives of Erik Kessels costituisce così a sua volta una grande accumulazione.
Innanzitutto di modalità allestitive: tra immagini incorniciate e scorniciate, appese a parete e sdraiate a terra, light-box, cubi, wallpaper, portaritratti e proiezioni, costituisce allo stesso tempo una sintesi e una de-costruzione di ogni possibile mostra fotografica. E di fotografie, naturalmente: non ci sono generi, autori, epoche, geografie esclusi dallindagine onnivora di Kessels. Fino agli scarti: anziché essere unonta da evitare accuratamente, qui lerrore diventa al contrario un elemento attrattivo e significante. È ciò che rende speciale una fotografia. Un segno della sua vitalità. Kessels fruga tra i rifiuti dei fotografi restituendoli allo sguardo collettivo sotto una prospettiva completamente rinnovata. Anche di qui viene lironia spesso feroce e dissacrante del suo lavoro. Il riso ha una funzione liberatoria e purificante. Consente a Kessels di andare in profondità, calando ogni ipocrisia ed esprimendo una profonda affezione sia per gli involontari protagonisti del suo pantheon fotografico, sia per la fotografia stessa.
Co-prodotta con NRW-Forum, Düsseldorf, lesposizione è accompagnata da un libro di 576 pagine pubblicato per questa occasione da Aperture, New York, con testi di Hans Aarsman, Simon Baker, Erik Kessels, Sandra S. Phillips e Francesco Zanot.
Biografia Erik Kessels
Erik Kessels (nato a Roermond, Paesi Bassi, 1966) è un artista, designer e curatore olandese, con un grande interesse per la fotografia. Dal 1996, Kessels è designer dellagenzia di comunicazione KesselsKramer ad Amsterdam, dove ha lavorato per clienti nazionali e internazionali come Nike, Diesel, J&B Whisky, Oxfam, Ben, Vitra, citizenM e Hans Brinker Budget Hotel. Come artista e curatore di fotografia, Kessels ha pubblicato oltre sessanta libri di immagini recuperate, tra cui Missing Links (1999), The Instant Men (2000), in almost every picture (200115), e Wonder (2006). Dal 2000, è editore della rivista alternativa di fotografia Useful Photography. Per il DVD del progetto artistico Loud & Clear, Kessels ha lavorato con artisti quali Marlene Dumas e Candice Breitz. Il suo libro più venduto Failed It! (2016) è una stimolante guida per creativi, studenti e giovani professionisti sullarte di commettere errori. Scrive regolarmente editoriali per diverse riviste internazionali e ha tenuto lezioni presso il D&AD Presidents Lecture e presso numerose conferenze di design a livello internazionale, che vanno da Singapore e Goa, da India a New York, Toronto e Bangkok. Ha insegnato presso la Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam; ECAL, Lausanne, Switzerland e la Amsterdam Academy of Architecture, dove ha curato una celebrazione del dilettantismo. Kessels ha prodotto e curato esposizioni come Loving Your Pictures, Use Me Abuse Me, 24hrs in Photos, Album Beauty e Unfinished Father. È stato anche co-curatore dellesposizione From Here On insieme a Martin Parr, Joachim Schmid, Clément Chéroux e Joan Fontcuberta. Nel 2010 Kessels ha vinto il Premio Amsterdam per le Arti e nel 2016 è stato nominato per il premio del Deutsche Börse Photography Foundation per il suo progetto Unfinished Father.
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
via della Rosine 18,
10123 Torino
www.camera.to
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049.663499
Come si ricorderà, CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, in accordo con i suoi partner principali Intesa Sanpaolo, Eni, Reda e Lavazza, ha imboccato, dallinizio dellanno un nuovo corso, affidandosi alla direzione di Walter Guadagnini.
Il primo bilancio del nuovo corso lo traccia il Presidente dellistituzione Emanuele Chieli che evidenzia il grandissimo successo della mostra dedicata a Magnum e l'Italia e sottolinea che con questa straordinaria mostra di Kessels CAMERA conferma la sua attenzione nei confronti della ricerca più contemporanea, dei linguaggi più diversi attraverso i quali si esprime la ricerca fotografica dichiarandosi certo che la mostra di uno dei grandi protagonisti della fotografia europea per il pubblico costituirà una stimolante sorpresa".
La mostra The Many Lives of Erik Kessels e lattività espositiva di Camera per il 2017, sono sostenute dalla Compagnia di San Paolo.
In ventanni di carriera, Kessels si è affermato come riferimento primario e imprescindibile nel campo della cosiddetta fotografia trovata.
Anziché riprendere nuove immagini, per la maggior parte dei suoi progetti raccoglie fotografie pre-esistenti e le riutilizza come tasselli allinterno di un proprio mosaico. È un fotografo senza macchina né obiettivo: la fotografia nella sua pratica è un ready-made che viene prelevato e ricontestualizzato.
Il risultato è una sorta di ecologia delle immagini, per cui nulla si aggiunge alla enorme quantità di rappresentazioni che ormai affolla il mondo e cresce esponenzialmente ogni giorno, ma al contrario viene recuperato e riciclato soltanto ciò che è già disponibile.
Esposta allinterno dellintero spazio di CAMERA, The Many Lives of Erik Kessels attraversa lintera carriera fotografica dellautore olandese attraverso un articolato percorso che include centinaia di immagini. Ventisette sono in totale le serie presentate, oltre a numerosi libri e riviste pubblicati dallormai celebre casa editrice dello stesso Kessels (KesselsKramer Publishing) e da altri editori. In un percorso non-lineare e senza cronologia, si ritrovano lavori monumentali, serie più intime e private, autentiche icone dellintero universo della fotografica trovata così come produzioni recenti e ancora inedite.
Tra i lavori in mostra, per fare alcuni esempi, 24hrs of Photos invade letteralmente lo spazio espositivo con una montagna formata dalle stampe di tutte le immagini, centinaia di migliaia, caricate in un solo giorno su Internet.
My Feet, maestosa installazione composta esclusivamente dalle immagini dei piedi di chi fotografa, introduce immediatamente i concetti di ripetizione e archiviazione.
Valery, una donna che per tutta la vita si è fatta fotografare immersa nellacqua, Oolong, il coniglio equilibrista, e un cane troppo nero per apparire correttamente in fotografia, sono soltanto alcuni dei protagonisti di In Almost Every Picture, ciclo di 14 progetti (fino ad oggi) centrati ogni volta su un soggetto ossessivamente ricorrente.
My Sister è un video musicato dal compositore giapponese Ryuichi Sakamoto tratto da un home-movie interamente dedicato a una partita di ping-pong tra lautore e sua sorella, tragicamente scomparsa in un incidente stradale a soli 9 anni.
Album Beauty è unintera stanza dedicata al fenomeno degli album di famiglia, tra i soggetti privilegiati da Kessels, che riabilita democraticamente il fotografo amatoriale proiettandolo sotto i riflettori della ricerca artistica.
The Many Lives of Erik Kessels costituisce così a sua volta una grande accumulazione.
Innanzitutto di modalità allestitive: tra immagini incorniciate e scorniciate, appese a parete e sdraiate a terra, light-box, cubi, wallpaper, portaritratti e proiezioni, costituisce allo stesso tempo una sintesi e una de-costruzione di ogni possibile mostra fotografica. E di fotografie, naturalmente: non ci sono generi, autori, epoche, geografie esclusi dallindagine onnivora di Kessels. Fino agli scarti: anziché essere unonta da evitare accuratamente, qui lerrore diventa al contrario un elemento attrattivo e significante. È ciò che rende speciale una fotografia. Un segno della sua vitalità. Kessels fruga tra i rifiuti dei fotografi restituendoli allo sguardo collettivo sotto una prospettiva completamente rinnovata. Anche di qui viene lironia spesso feroce e dissacrante del suo lavoro. Il riso ha una funzione liberatoria e purificante. Consente a Kessels di andare in profondità, calando ogni ipocrisia ed esprimendo una profonda affezione sia per gli involontari protagonisti del suo pantheon fotografico, sia per la fotografia stessa.
Co-prodotta con NRW-Forum, Düsseldorf, lesposizione è accompagnata da un libro di 576 pagine pubblicato per questa occasione da Aperture, New York, con testi di Hans Aarsman, Simon Baker, Erik Kessels, Sandra S. Phillips e Francesco Zanot.
Biografia Erik Kessels
Erik Kessels (nato a Roermond, Paesi Bassi, 1966) è un artista, designer e curatore olandese, con un grande interesse per la fotografia. Dal 1996, Kessels è designer dellagenzia di comunicazione KesselsKramer ad Amsterdam, dove ha lavorato per clienti nazionali e internazionali come Nike, Diesel, J&B Whisky, Oxfam, Ben, Vitra, citizenM e Hans Brinker Budget Hotel. Come artista e curatore di fotografia, Kessels ha pubblicato oltre sessanta libri di immagini recuperate, tra cui Missing Links (1999), The Instant Men (2000), in almost every picture (200115), e Wonder (2006). Dal 2000, è editore della rivista alternativa di fotografia Useful Photography. Per il DVD del progetto artistico Loud & Clear, Kessels ha lavorato con artisti quali Marlene Dumas e Candice Breitz. Il suo libro più venduto Failed It! (2016) è una stimolante guida per creativi, studenti e giovani professionisti sullarte di commettere errori. Scrive regolarmente editoriali per diverse riviste internazionali e ha tenuto lezioni presso il D&AD Presidents Lecture e presso numerose conferenze di design a livello internazionale, che vanno da Singapore e Goa, da India a New York, Toronto e Bangkok. Ha insegnato presso la Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam; ECAL, Lausanne, Switzerland e la Amsterdam Academy of Architecture, dove ha curato una celebrazione del dilettantismo. Kessels ha prodotto e curato esposizioni come Loving Your Pictures, Use Me Abuse Me, 24hrs in Photos, Album Beauty e Unfinished Father. È stato anche co-curatore dellesposizione From Here On insieme a Martin Parr, Joachim Schmid, Clément Chéroux e Joan Fontcuberta. Nel 2010 Kessels ha vinto il Premio Amsterdam per le Arti e nel 2016 è stato nominato per il premio del Deutsche Börse Photography Foundation per il suo progetto Unfinished Father.
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
via della Rosine 18,
10123 Torino
www.camera.to
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049.663499
31
maggio 2017
The Many Lives of Erik Kessels
Dal 31 maggio al 30 luglio 2017
fotografia
Location
CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Biglietti
Intero: €10 Ridotto: €6 fino a 26 anni e over 70
Orario di apertura
Lunedì 11.00 – 19.00 Martedì Chiuso Mercoledì 11.00 – 19.00 Giovedì 11.00 – 21.00 Venerdì 11.00 – 19.00 Sabato 11.00 – 19.00 Domenica 11.00 – 19.00
Vernissage
31 Maggio 2017, ore 19
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore