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The Neo-Baroque Era
Mostra inaugurale della nuova sede: artisti americani contemporanei
Comunicato stampa
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Il 13 ottobre 2005 apre nel cuore di Verona Byblos Art Gallery - spazio vitale, mentale e fisico per l’arte contemporanea: la nuova galleria – erede della pluriennale attività della Swinger Art Gallery - diretta da Dario Rinaldi e Masha Facchini, nasce con il proposito di dare spazio a progetti di alto valore culturale che privilegino le forme e le tecniche espressive dell’avanguardia internazionale.
Lo spirito di ricerca innovativo della Byblos Art Gallery contribuisce a creare una straordinaria sinergia tra il marchio Byblos ed il Byblos Art Hotel Villa Amistà – dove l’estroso talento di Alessandro Mendini si è manifestato nella progettazione di alcune sezioni dell’hotel e delle suites allestite con opere di arte contemporanea e di design – che si esplica in un impegno significativo nel campo della cultura e della creatività.
La Byblos Art Gallery, di 600 mq, è divisa su due livelli: il piano superiore è costituito da tre aree dedicate alle mostre, alla lettura e agli incontri – un Bookshop ed un Bar arricchiscono infatti lo spazio. Mentre al piano inferiore, una grande sala destinata all’attività espositiva sarà pronta ad accogliere ogni tipo di sperimentazione nel campo dell’arte contemporanea e del design.
Come living gallery vuole essere un luogo di vita, una realtà di riflessione artistica, un laboratorio di idee e di progetti: nella Byblos Art Gallery è possibile trascorrere del tempo libero fra libri d’arte ed opere, assistendo a performance, conferenze ed incontri; lo spazio vuole divenire un punto di riferimento costante per il pubblico - che avrà la possibilità di avvicinarsi ad una maggiore comprensione dell’arte contemporanea - ed un centro vivo di incontri e di scambio di idee tra artisti, curatori, collezionisti e personalità del settore.
Byblos Art Gallery aprirà la sua prima stagione espositiva con la collettiva “Neo-Baroque!” nella quale compaiono alcuni dei grandi nomi dell’arte contemporanea newyorkese.
La mostra, curata da Micaela Giovannotti e Joyce B. Korotkin intende far conoscere per la prima volta al pubblico italiano una nuova tendenza, o meglio un nuovo modo di sentire, che si sta manifestando nell’arte del nuovo millennio.
Dopo i decenni dominati dal rigore intellettuale e dalla parcità visiva del minimalismo e dell’arte concettuale, fa la sua comparsa una nuova sensibilità, radicata nelle tendenze degli anni Novanta, che coinvolge le più diverse espressioni artistiche – dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia fino a giungere alle performance ed alle installazioni. Attraverso l’utilizzo di tecniche estremamente elaborate e raffinate i “neo-barocchi”, contrapponendosi al gusto minimalista, reintroducono nelle loro opere l’elemento illustrativo e narrativo, la ricchezza di metafore e di simbolismo.
Il neo-barocco, figlio dell’esuberanza visiva e della preziosità delle opere barocche, si contraddistingue per la presenza di immagini sovraccariche, iperadorne, di una bellezza aggressiva e sfarzosa. Una sensualità smodata e il gusto dell’eccesso si uniscono alla rigogliosità e allo sfolgorio del colore, alla sinuosità della linea curva come nei tropicali arabeschi ad alta velocità di Emilio Perez e nelle melanconiche foreste incantate dei video di Takagi Masakatsu & Saeko Takagi.
Guardare e godere sono i nuovi termini di quest’arte che mira a colmare quel vuoto sensoriale che ha caratterizzato parte delle espressioni artistiche di fine secolo: il neobarocco coinvolge i sensi, induce ad un godimento estetico che non è solo intellettuale ma in primo luogo sensoriale. Si pensi ai disegni di rose rosse sgargiantemente erotiche di Robert Longo, ai cangianti pavoni di Angelo Filomeno con i loro iridescenti ricami serici incastonati di cristallo o ai laboriosi collage psichedelici di Fred Tomaselli e alle silenti e ieratiche sculture colate di cera di Petah Coyne.
E’ un’arte che seduce, trascina, coinvolge lo spettatore in un turbinio di emozioni dal carattere ambivalente: gli artisti “neo-barocchi” coniugano la ricerca della bellezza con la trattazione di temi problematici, specchio della realtà contemporanea. Ann Craven, Kehinde Wiley, Alexis Rockman, Robert Longo, Nicola Verlato - per citarne alcuni – uniscono alla gioia della decorazione la trattazione di tematiche sociali, politiche, etniche dal forte impatto emotivo riuscendo così ad esprimere pienamente la peculiarità dell’arte “neo-barocca” che vuole essere godimento per i sensi ma anche stimolo alla di riflessione.
Artisti partecipanti:
Petah Coyne
Ann Craven
Angelo Filomeno
Robert Longo
Emilio Perez
Alexis Rockman
Fred Tomaselli
Takagi Masakatsu & Saeko Takagi
Nicola Verlato
Kehinde Wiley
In occasione della mostra verrà pubblicato “NeoBaroque!” ideato e curato da Micaela Giovannotti e Joyce B. Korotkin ed edito da Charta. Oltre ai testi dei curatori il libro è arricchito dai prestigiosi contributi critici di Robert Storr, Shamim M. Momin e Marianne Boesky.
Lo spirito di ricerca innovativo della Byblos Art Gallery contribuisce a creare una straordinaria sinergia tra il marchio Byblos ed il Byblos Art Hotel Villa Amistà – dove l’estroso talento di Alessandro Mendini si è manifestato nella progettazione di alcune sezioni dell’hotel e delle suites allestite con opere di arte contemporanea e di design – che si esplica in un impegno significativo nel campo della cultura e della creatività.
La Byblos Art Gallery, di 600 mq, è divisa su due livelli: il piano superiore è costituito da tre aree dedicate alle mostre, alla lettura e agli incontri – un Bookshop ed un Bar arricchiscono infatti lo spazio. Mentre al piano inferiore, una grande sala destinata all’attività espositiva sarà pronta ad accogliere ogni tipo di sperimentazione nel campo dell’arte contemporanea e del design.
Come living gallery vuole essere un luogo di vita, una realtà di riflessione artistica, un laboratorio di idee e di progetti: nella Byblos Art Gallery è possibile trascorrere del tempo libero fra libri d’arte ed opere, assistendo a performance, conferenze ed incontri; lo spazio vuole divenire un punto di riferimento costante per il pubblico - che avrà la possibilità di avvicinarsi ad una maggiore comprensione dell’arte contemporanea - ed un centro vivo di incontri e di scambio di idee tra artisti, curatori, collezionisti e personalità del settore.
Byblos Art Gallery aprirà la sua prima stagione espositiva con la collettiva “Neo-Baroque!” nella quale compaiono alcuni dei grandi nomi dell’arte contemporanea newyorkese.
La mostra, curata da Micaela Giovannotti e Joyce B. Korotkin intende far conoscere per la prima volta al pubblico italiano una nuova tendenza, o meglio un nuovo modo di sentire, che si sta manifestando nell’arte del nuovo millennio.
Dopo i decenni dominati dal rigore intellettuale e dalla parcità visiva del minimalismo e dell’arte concettuale, fa la sua comparsa una nuova sensibilità, radicata nelle tendenze degli anni Novanta, che coinvolge le più diverse espressioni artistiche – dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia fino a giungere alle performance ed alle installazioni. Attraverso l’utilizzo di tecniche estremamente elaborate e raffinate i “neo-barocchi”, contrapponendosi al gusto minimalista, reintroducono nelle loro opere l’elemento illustrativo e narrativo, la ricchezza di metafore e di simbolismo.
Il neo-barocco, figlio dell’esuberanza visiva e della preziosità delle opere barocche, si contraddistingue per la presenza di immagini sovraccariche, iperadorne, di una bellezza aggressiva e sfarzosa. Una sensualità smodata e il gusto dell’eccesso si uniscono alla rigogliosità e allo sfolgorio del colore, alla sinuosità della linea curva come nei tropicali arabeschi ad alta velocità di Emilio Perez e nelle melanconiche foreste incantate dei video di Takagi Masakatsu & Saeko Takagi.
Guardare e godere sono i nuovi termini di quest’arte che mira a colmare quel vuoto sensoriale che ha caratterizzato parte delle espressioni artistiche di fine secolo: il neobarocco coinvolge i sensi, induce ad un godimento estetico che non è solo intellettuale ma in primo luogo sensoriale. Si pensi ai disegni di rose rosse sgargiantemente erotiche di Robert Longo, ai cangianti pavoni di Angelo Filomeno con i loro iridescenti ricami serici incastonati di cristallo o ai laboriosi collage psichedelici di Fred Tomaselli e alle silenti e ieratiche sculture colate di cera di Petah Coyne.
E’ un’arte che seduce, trascina, coinvolge lo spettatore in un turbinio di emozioni dal carattere ambivalente: gli artisti “neo-barocchi” coniugano la ricerca della bellezza con la trattazione di temi problematici, specchio della realtà contemporanea. Ann Craven, Kehinde Wiley, Alexis Rockman, Robert Longo, Nicola Verlato - per citarne alcuni – uniscono alla gioia della decorazione la trattazione di tematiche sociali, politiche, etniche dal forte impatto emotivo riuscendo così ad esprimere pienamente la peculiarità dell’arte “neo-barocca” che vuole essere godimento per i sensi ma anche stimolo alla di riflessione.
Artisti partecipanti:
Petah Coyne
Ann Craven
Angelo Filomeno
Robert Longo
Emilio Perez
Alexis Rockman
Fred Tomaselli
Takagi Masakatsu & Saeko Takagi
Nicola Verlato
Kehinde Wiley
In occasione della mostra verrà pubblicato “NeoBaroque!” ideato e curato da Micaela Giovannotti e Joyce B. Korotkin ed edito da Charta. Oltre ai testi dei curatori il libro è arricchito dai prestigiosi contributi critici di Robert Storr, Shamim M. Momin e Marianne Boesky.
13
ottobre 2005
The Neo-Baroque Era
Dal 13 ottobre 2005 al 14 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
FAMA GALLERY
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 14.30-19.30
Vernissage
13 Ottobre 2005, ore 18-24
Ufficio stampa
CONSOLO PRODUZIONI&CONSULENZA
Autore
Curatore