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The Past Is History. Part 1
Nove pittori tre videomakers ed un performer, tutti tra i 27 e i 38 anni, nelle cui opere si riscontra il riflesso di un esistenza sviluppata sotto l’influenza di culture fantasy-horror, gothic, elletronica neopunk e sicuramente nichilista
Comunicato stampa
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La mostra, concepita in collaborazione con Zavier Ellis e Samuel Rumley, curatori indipendenti inglesi, nasce da un'elaborata riflessione sulla nuova estetica di giovani artisti emergenti che vivono,lavorano e/o risiedono permanentemente in Inghilterra.
Osservando le loro opere ci troviamo di fronte ad un inesorabile flusso di riferimenti culturali composti di molteplici strati, che cambiano dall'inquietudine all'estasi, alla malinconia, all'orrore. Un'estetica ipnotica lega tutto l'insieme, riprendendo la cifra espressiva della moderna società massmediatica che fa preda del nostro appetito, sempre più insaziabile di una dose di soddisfazione.
Finiamo inevitabilmente narcotizzati, alla deriva,nel vuoto.
Uno spazio alternativo, quello dell'apocalitticamente sublime, spunta dall'abisso. Distruzione, evoluzione e sopravvivenza girano in un cerchio infinito. Una furiosa zuppa primordiale virtuale, bella e rancida.
Ecco dunque che si passa dal gigantesco ritratto immaginario di Sarah Mcginity, dove la noia e l'indifferenza sono identificate come condizioni fondamentali della generazione di oggi, a quello, integrativo quanto apparentemente contrapposto di Gavin Nolan, con i suoi personaggi "strani", perversi e contraddittori.
La grande tela di Kiera Bennett, svela un paesaggio tutto acid punk che diviene lo spazio metafisico dove le nuove generazioni vivono i loro sentimenti, le loro emozioni e paure; paure che diventano realtà negli oli su tavola di John Stark: desolati paesaggi neo-classici popolati da eremiti, streghe e cadaveri che suggeriscono una narrativa implicita radicata nell'atemporalità.
Alex Gene Morrison seduce il pubblico con i suoi dipinti, collage e animazioni che conducono il fruitore ad un'esperienza viscerale e poi si accordano ad alcune delle vili, benché potentissime, emozioni umane come desiderio, paura, ripugnanza e stupore.
L'opera pittorica di David Hancock si concentra sull'idea di una 'Generation X'. Egli cerca di rendere palpabile nel suo lavoro la breccia che esiste fra il mondo di cui abbiamo un'esperienza fisica e gli stati psicologici tramite il quale esso è percepito.
Ancora, le tele di Richard Moon riportano, attraverso la manipolazione di vecchie fotografie, ad un effetto che, in maniera paurosamente attuale, confronta il focolare domestico con un atmosfera di incerta sospensione. Mentre le opere di Sam Jackson incorniciano la spinta sessualità fetish e senza pudori che pervade la cultura giovanile e disinibita di oggi, eliminando così i confini ed i tabù nella nostra percezione della figura umana.
Completano la serie di pitture le tele di Hugh Mendes, piccoli ritratti di morte, "obituaries", scarti dei giornali dove in poche colonne si condensano le vite dei personaggi famosi e che ci fanno rammentare quanto la nostra mortalità rimane una ferita costante sui nostri cuori.
Jennifer Allen con i suoi video provoca humor e disagio. Alcuni degli scenari che lei dipinge sono chiaramente divertenti, ma più spesso provocano sconcerto nell'osservatore perchè affrontano paure e psicosi legate alla sessualità. Simon Cunningham con il suo video " Mollymuddle" crea una dualità dall'unità del suo corpo curando amorevolmente, come si cura un neonato, la sua propria gamba in modo da suggerire che abbia un'esistenza indipendente.
Alexis Milne sarà protagonista della perfomance "The Resurrection of Don Dirty Honky" ,The Departure che fungerà da collante con la mostra che si innaugurerà a Napoli il 30 Maggio dove lo stesso artista sarà protagonista della perfomance The Resurrection .
Zavier Ellis fondò la sua prima galleria a Londra due anni dopo essersi laureato, il suo più recente progetto, Charles Smith, è una struttura curatoriale che punta a promuovere le interrelazioni tra artisti, curatori e gallerie. Simon Rumley fondò New London Kicks nel 2005, un progetto che ha puntato a stabilzzarsi nella scena artistica di New York presentando nuovi talenti Londinesi,inoltre è anche un direttore cinematografico
Osservando le loro opere ci troviamo di fronte ad un inesorabile flusso di riferimenti culturali composti di molteplici strati, che cambiano dall'inquietudine all'estasi, alla malinconia, all'orrore. Un'estetica ipnotica lega tutto l'insieme, riprendendo la cifra espressiva della moderna società massmediatica che fa preda del nostro appetito, sempre più insaziabile di una dose di soddisfazione.
Finiamo inevitabilmente narcotizzati, alla deriva,nel vuoto.
Uno spazio alternativo, quello dell'apocalitticamente sublime, spunta dall'abisso. Distruzione, evoluzione e sopravvivenza girano in un cerchio infinito. Una furiosa zuppa primordiale virtuale, bella e rancida.
Ecco dunque che si passa dal gigantesco ritratto immaginario di Sarah Mcginity, dove la noia e l'indifferenza sono identificate come condizioni fondamentali della generazione di oggi, a quello, integrativo quanto apparentemente contrapposto di Gavin Nolan, con i suoi personaggi "strani", perversi e contraddittori.
La grande tela di Kiera Bennett, svela un paesaggio tutto acid punk che diviene lo spazio metafisico dove le nuove generazioni vivono i loro sentimenti, le loro emozioni e paure; paure che diventano realtà negli oli su tavola di John Stark: desolati paesaggi neo-classici popolati da eremiti, streghe e cadaveri che suggeriscono una narrativa implicita radicata nell'atemporalità.
Alex Gene Morrison seduce il pubblico con i suoi dipinti, collage e animazioni che conducono il fruitore ad un'esperienza viscerale e poi si accordano ad alcune delle vili, benché potentissime, emozioni umane come desiderio, paura, ripugnanza e stupore.
L'opera pittorica di David Hancock si concentra sull'idea di una 'Generation X'. Egli cerca di rendere palpabile nel suo lavoro la breccia che esiste fra il mondo di cui abbiamo un'esperienza fisica e gli stati psicologici tramite il quale esso è percepito.
Ancora, le tele di Richard Moon riportano, attraverso la manipolazione di vecchie fotografie, ad un effetto che, in maniera paurosamente attuale, confronta il focolare domestico con un atmosfera di incerta sospensione. Mentre le opere di Sam Jackson incorniciano la spinta sessualità fetish e senza pudori che pervade la cultura giovanile e disinibita di oggi, eliminando così i confini ed i tabù nella nostra percezione della figura umana.
Completano la serie di pitture le tele di Hugh Mendes, piccoli ritratti di morte, "obituaries", scarti dei giornali dove in poche colonne si condensano le vite dei personaggi famosi e che ci fanno rammentare quanto la nostra mortalità rimane una ferita costante sui nostri cuori.
Jennifer Allen con i suoi video provoca humor e disagio. Alcuni degli scenari che lei dipinge sono chiaramente divertenti, ma più spesso provocano sconcerto nell'osservatore perchè affrontano paure e psicosi legate alla sessualità. Simon Cunningham con il suo video " Mollymuddle" crea una dualità dall'unità del suo corpo curando amorevolmente, come si cura un neonato, la sua propria gamba in modo da suggerire che abbia un'esistenza indipendente.
Alexis Milne sarà protagonista della perfomance "The Resurrection of Don Dirty Honky" ,The Departure che fungerà da collante con la mostra che si innaugurerà a Napoli il 30 Maggio dove lo stesso artista sarà protagonista della perfomance The Resurrection .
Zavier Ellis fondò la sua prima galleria a Londra due anni dopo essersi laureato, il suo più recente progetto, Charles Smith, è una struttura curatoriale che punta a promuovere le interrelazioni tra artisti, curatori e gallerie. Simon Rumley fondò New London Kicks nel 2005, un progetto che ha puntato a stabilzzarsi nella scena artistica di New York presentando nuovi talenti Londinesi,inoltre è anche un direttore cinematografico
28
maggio 2008
The Past Is History. Part 1
Dal 28 maggio al 12 settembre 2008
arte contemporanea
Location
CHANGINGROLE@SALA1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
da martedi a sabato 16-20
Vernissage
28 Maggio 2008, 19.30
Autore