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The Society of London Ladies
Dispari&Dispari Project inaugura sabato 17 maggio 2008 ore 18.00, nella location industriale di via Monti, “The Society of London Ladies”, collettiva d’arte contemporanea curata da Arnaud Desjarden che presenta la ricerca di 11 artiste donne provenienti da Londra.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA: Dispari&Dispari Project inaugura sabato 17 maggio 2008 ore 18.00, nella location industriale di via Monti, "The Society of London Ladies", collettiva d'arte contemporanea curata da Arnaud Desjarden che presenta la ricerca di 11 artiste donne provenienti da Londra. Le artiste invitate, Fiona Banner, Lolly Batty, Ellen Cantor, Charlotte Cullinan and Jeanine Richards, Sarah Dobai, Alison Gill, Margarita Gluzberg, Sarah Jones, Elizabeth Price, Lucy Reynolds e Bridget Smith pur essendo molto diverse, per le tematiche trattate e per la scelta dei supporti utilizzati, sono unite da un legame di profonda amicizia che in campo professionale ha dato vita in Inghilterra ad interessanti collaborazioni a partire dagli anni 90°. "The Society of London Ladies" vuole quindi essere un momento di riflessione sulle ultime tendenze e gli stili della Londra contemporanea ma anche un momento di ritrovo per riproporre e festeggiare questo gruppo di amiche indipendentemente connesso. Saranno presentate al pubblico opere video, fotografie, installazioni, sculture e pitture di recente produzione o realizzate appositamente per la mostra. Fiona Banner performerà dal vivo uno dei suoi disegni di nudo e saranno esposti i resti della performance. La scultura installazione di Lolly Batty's si basa su intricati motivi geometrici islamici in sintonia con l'uso della geometria nel suo lavoro. Ellen Cantor presenterà una opera video intitolata "Ode to Life" che è quello e altro ancora. Il lavoro di Cullinan e Richards consisterà in una riconfigurazione della loro scultura/dipinto. Sarah Dobai mostrerà una video installazione a due schermi basata sul "modello 280". Il lavoro di Alison Gill è un anello di funghi argentati che cresce in galleria. Il lavoro di Margarita Gluzberg è un grande wall painting multistrato. Sarah Jones mostrerà alcune fotografie tratte dalla sua serie divani da psicoanalista. I trofei di Elizabeth Price sfidano ogni tentativo di descrizione ma richiamano un vecchio ordine stabilito, le sue posizioni gerarchiche e onorarie… Lucy Reinolds mostrerà uno dei suoi film basati sulle donne del comune di Greenham che hanno resistito per anni contro una base militare nucleare sul loro territorio. Bridget Smith mostrerà alcune fotografia delle serie "Società". L'evento sarà documentato attraverso la pubblicazione di uno speciale catalogo bilingue, in edizione limitata di 500 copie, contenente 11 poster disegnati dalle artiste.
LA SOCIETA' DELLE DONNE DI LONDRA: L’attuale esposizione collettiva nasce da dubbi, idee e desideri che ho avuto e che tutt’ora ho. La possibilità di organizzare una mostra con alcuni artisti di Londra è nata quando sono stato invitato a curare un progetto per Miss China Beauty, un piccolo e radicale spazio per progetti a Parigi, diretto da Bonnie Tchien Hi. Nello spazio di Bonnie erano esposte opere di artiste donne. Mi parve ironico che un uomo si trovasse a curare una mostra di sole donne; ad essere sincero non mi sentivo veramente impegnato in una politica di identità, quantomeno non nel senso di opporsi all’esclusione ovunque essa si celi. Certamente le donne artiste non sono ben rappresentate nelle alte sfere del mondo dell’arte, mi piaceva l’idea di una finta società aristocratica di donne di buoni principi che continuano nonostante tutto nei loro sforzi. Tutto questo mi ha dato un’idea di tenace perseveranza da un lato e dall’altro di sano e distaccato disprezzo per certi aspetti del mondo dell'arte. Ma non solo per questo, ci sono tante altre ragioni per cui questo gruppo di artiste si è unito per quella mostra, una di queste è che dalla loro amicizia sono nate opere che ho conosciuto ed apprezzato fin dal mio arrivo a Londra nel 1995. Considero questo un lavoro degno di fiducia. Non è facile essere un artista. Nonostante l’immagine glamour data dai media, e Londra è veramente colpevole a questo riguardo dato che ha consentito ad alcuni artisti locali di sfruttare i mezzi di comunicazione a loro vantaggio, fare arte è un lavoro di amore e passione incomprensibile. Non dimentichiamoci che Londra è anche attualmente il centro di commercializzazione di un particolare tipo di oggetti d’arte, e che il più delle volte le opere appaiono come i prodotti ipocriti di un ambiente competitivo. Parigi e Miss China Beauty sono stati la prima opportunità, per un gruppo che si è liberamente formato, di unirsi per una mostra in un bel fine settimana di autunno nella città francese. Su richiesta di Charlotte Cullinan e Jeanine Richards è stata sottoposta ad Andrea Sassi, che immediatamente ha abbracciato il progetto, l’idea di replicare la mostra in Italia negli spazi di dispari&dispari. Con il doppio degli artisti di Parigi la società si sta espandendo. L’idea di un esteso network in espansione era presente sin dall’inizio e prenderà un’altra forma a Reggio Emilia. Questo è solo un momento nel tempo, La Società delle Donne di Londra essendo di forma mutante è destinata ad avere molte altre incarnazioni in altre città di tutto il mondo. Lavorando con Andrea, ho voluto lasciare una testimonianza, una pietra miliare, del passaggio delle Ladies in dispari&dispari attraverso una pubblicazione. Il catalogo di una mostra è un lavoro impegnativo da fare, questi sono nella migliore e peggiore delle ipotesi molto convenzionali, come opuscoli commerciali, documenti e liste di oggetti transitori presenti in una galleria. Ma possono anche essere una rappresentazione dell’attività di un artista nel rispetto della individualità delle forme e delle idee. E’ con questo spirito che abbiamo prodotto una serie di opere poster della “Società delle Donne di Londra”.
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PRESS RELEASE: dispari&dispari project opens Saturday, May 17, 2008 h 6 Pm, in the industrial location in via Monti, "The Society of London Ladies", a group exhibition of contemporary art curated by Arnaud Desjardin includes11 women artists from London. The artists invited are Fiona Banner, Lolly Batty, Ellen Cantor, Charlotte Cullinan and Jeanine Richards, Sarah Dobai, Alison Gill, Margarita Gluzberg, Sarah Jones, Elizabeth Price, Lucy Reynolds and Bridget Smith. Despite being very different, for subjects covered and the choice of media used, they are linked by friendship and have worked since the nineties in the context of the London art scene. "The Society of London Ladies" wants to be a moment of reflection on the latest trends and styles of contemporary London but also a gathering to celebrate this group of friends. Recent as well as previously made video works, photographs, installations, sculptures and paintings recentl will be presented in the exhibition. Fiona Banner will be performing live one of her nude pictures and will exhibit the remnants of the performance. Lolly Batty¹s sculpture installation is based on intricate Islamic geometric patterns in keeping with the use of geometry in her work. Ellen Cantor will present a video work entitled ³Ode to Life² which is that and more. Cullinan and Richards work will consist of a reconfiguration of their sculpture/paintings. Sarah Dobai will show a two screen video installation ³Model 280². Alison Gill¹s work is a silver mushroom ring growing in the gallery. Margarita Gluzberg¹s work is a large multi layered wall drawing. Sarah Jones will show some photographs from her psychoanalyst couch series. Elizabeth Price¹s trophies defy any attempt at descriptions but recall an old established order, its hierarchies and honorary positions. Lucy Reynolds will be showing one of her film based on the women of Greenham Common who resisted for years against a military nuclear base on their territory. Bridget Smith will show some photograph from her Society series. Enjoy. Long Live the Society of London Ladies.
THE SOCIETY OF LONDON LADIES: The present group exhibition springs from various concerns, ideas and desires I have had and still have. The possibility of organising a show with some artists from London first arose when I was invited to curate something for Miss China Beauty, a small and radical project space in Paris run by Bonnie Tchien Hi. Bonnie¹s space was showing work by women artists. I thought it ironic that a man should be in the role of curating an all female show; to be truthful, I was not really engaged with identity politics, at least not in the sense of chasing exclusion wherever it lurks. Of course women artists are under-represented in the higher stratas of the art world and I liked the idea of a mock-aristocratic society of well meaning ladies continuing their effort in spite of it all. To me this carried the idea of dogged perseverance on one hand and of a healthy detached contempt for certain aspect of the art world on the other. But enough of that, there are many reasons why that group of artists came together for that exhibition, one of them is that they are friends and relations whose work I have known and appreciated for a long time, for some of them since my arrival in London in 1995. I consider it faithful work all. It is not easy being an artist. Despite the glamorising media image, and London is really guilty in that respect as some local artists have milked the media for all their worth, making art is a labour of love and an incomprehensible passion. Let us not forget that London is also currently the centre of a particular kind of commercialised art thing and that more often than not the art works appear as the disingenuous products of a competitive environment. Paris and Miss China Beauty had been the first opportunity for a loosely connected group to come together for a show on a nice autumn weekend in the French city. At the behest of Charlotte Cullinan and Jeanine Richards, who had been showing there, the idea of doing another version of the show in Italy at dispari & dispari was submitted to Andrea Sassi who immediately embraced the project. With twice as many artists as in Paris, the Society is expanding. That idea of an expanded/expanding network was present from the beginning and is taking on another shape in Reggio. This is just one moment in time, the Society of London ladies, being a shape shifter, is destined to have many more incarnations in other cities around the world. Working with Andrea I wanted to mark the passage of the Ladies through dispari e dispari with a milestone of some sort: a publication. Exhibition catalogue are a difficult exercise to produce, they are at their best and worst in their most conventional, as commercial brochures and documents and lists of transient objects present in a gallery. They can also be a trace of some artists activities, sticking closely to the forms and ideas dear to some individual practices. It is in that spirit that we produced a series of posters works for and by the Society of London Ladies.
LA SOCIETA' DELLE DONNE DI LONDRA: L’attuale esposizione collettiva nasce da dubbi, idee e desideri che ho avuto e che tutt’ora ho. La possibilità di organizzare una mostra con alcuni artisti di Londra è nata quando sono stato invitato a curare un progetto per Miss China Beauty, un piccolo e radicale spazio per progetti a Parigi, diretto da Bonnie Tchien Hi. Nello spazio di Bonnie erano esposte opere di artiste donne. Mi parve ironico che un uomo si trovasse a curare una mostra di sole donne; ad essere sincero non mi sentivo veramente impegnato in una politica di identità, quantomeno non nel senso di opporsi all’esclusione ovunque essa si celi. Certamente le donne artiste non sono ben rappresentate nelle alte sfere del mondo dell’arte, mi piaceva l’idea di una finta società aristocratica di donne di buoni principi che continuano nonostante tutto nei loro sforzi. Tutto questo mi ha dato un’idea di tenace perseveranza da un lato e dall’altro di sano e distaccato disprezzo per certi aspetti del mondo dell'arte. Ma non solo per questo, ci sono tante altre ragioni per cui questo gruppo di artiste si è unito per quella mostra, una di queste è che dalla loro amicizia sono nate opere che ho conosciuto ed apprezzato fin dal mio arrivo a Londra nel 1995. Considero questo un lavoro degno di fiducia. Non è facile essere un artista. Nonostante l’immagine glamour data dai media, e Londra è veramente colpevole a questo riguardo dato che ha consentito ad alcuni artisti locali di sfruttare i mezzi di comunicazione a loro vantaggio, fare arte è un lavoro di amore e passione incomprensibile. Non dimentichiamoci che Londra è anche attualmente il centro di commercializzazione di un particolare tipo di oggetti d’arte, e che il più delle volte le opere appaiono come i prodotti ipocriti di un ambiente competitivo. Parigi e Miss China Beauty sono stati la prima opportunità, per un gruppo che si è liberamente formato, di unirsi per una mostra in un bel fine settimana di autunno nella città francese. Su richiesta di Charlotte Cullinan e Jeanine Richards è stata sottoposta ad Andrea Sassi, che immediatamente ha abbracciato il progetto, l’idea di replicare la mostra in Italia negli spazi di dispari&dispari. Con il doppio degli artisti di Parigi la società si sta espandendo. L’idea di un esteso network in espansione era presente sin dall’inizio e prenderà un’altra forma a Reggio Emilia. Questo è solo un momento nel tempo, La Società delle Donne di Londra essendo di forma mutante è destinata ad avere molte altre incarnazioni in altre città di tutto il mondo. Lavorando con Andrea, ho voluto lasciare una testimonianza, una pietra miliare, del passaggio delle Ladies in dispari&dispari attraverso una pubblicazione. Il catalogo di una mostra è un lavoro impegnativo da fare, questi sono nella migliore e peggiore delle ipotesi molto convenzionali, come opuscoli commerciali, documenti e liste di oggetti transitori presenti in una galleria. Ma possono anche essere una rappresentazione dell’attività di un artista nel rispetto della individualità delle forme e delle idee. E’ con questo spirito che abbiamo prodotto una serie di opere poster della “Società delle Donne di Londra”.
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PRESS RELEASE: dispari&dispari project opens Saturday, May 17, 2008 h 6 Pm, in the industrial location in via Monti, "The Society of London Ladies", a group exhibition of contemporary art curated by Arnaud Desjardin includes11 women artists from London. The artists invited are Fiona Banner, Lolly Batty, Ellen Cantor, Charlotte Cullinan and Jeanine Richards, Sarah Dobai, Alison Gill, Margarita Gluzberg, Sarah Jones, Elizabeth Price, Lucy Reynolds and Bridget Smith. Despite being very different, for subjects covered and the choice of media used, they are linked by friendship and have worked since the nineties in the context of the London art scene. "The Society of London Ladies" wants to be a moment of reflection on the latest trends and styles of contemporary London but also a gathering to celebrate this group of friends. Recent as well as previously made video works, photographs, installations, sculptures and paintings recentl will be presented in the exhibition. Fiona Banner will be performing live one of her nude pictures and will exhibit the remnants of the performance. Lolly Batty¹s sculpture installation is based on intricate Islamic geometric patterns in keeping with the use of geometry in her work. Ellen Cantor will present a video work entitled ³Ode to Life² which is that and more. Cullinan and Richards work will consist of a reconfiguration of their sculpture/paintings. Sarah Dobai will show a two screen video installation ³Model 280². Alison Gill¹s work is a silver mushroom ring growing in the gallery. Margarita Gluzberg¹s work is a large multi layered wall drawing. Sarah Jones will show some photographs from her psychoanalyst couch series. Elizabeth Price¹s trophies defy any attempt at descriptions but recall an old established order, its hierarchies and honorary positions. Lucy Reynolds will be showing one of her film based on the women of Greenham Common who resisted for years against a military nuclear base on their territory. Bridget Smith will show some photograph from her Society series. Enjoy. Long Live the Society of London Ladies.
THE SOCIETY OF LONDON LADIES: The present group exhibition springs from various concerns, ideas and desires I have had and still have. The possibility of organising a show with some artists from London first arose when I was invited to curate something for Miss China Beauty, a small and radical project space in Paris run by Bonnie Tchien Hi. Bonnie¹s space was showing work by women artists. I thought it ironic that a man should be in the role of curating an all female show; to be truthful, I was not really engaged with identity politics, at least not in the sense of chasing exclusion wherever it lurks. Of course women artists are under-represented in the higher stratas of the art world and I liked the idea of a mock-aristocratic society of well meaning ladies continuing their effort in spite of it all. To me this carried the idea of dogged perseverance on one hand and of a healthy detached contempt for certain aspect of the art world on the other. But enough of that, there are many reasons why that group of artists came together for that exhibition, one of them is that they are friends and relations whose work I have known and appreciated for a long time, for some of them since my arrival in London in 1995. I consider it faithful work all. It is not easy being an artist. Despite the glamorising media image, and London is really guilty in that respect as some local artists have milked the media for all their worth, making art is a labour of love and an incomprehensible passion. Let us not forget that London is also currently the centre of a particular kind of commercialised art thing and that more often than not the art works appear as the disingenuous products of a competitive environment. Paris and Miss China Beauty had been the first opportunity for a loosely connected group to come together for a show on a nice autumn weekend in the French city. At the behest of Charlotte Cullinan and Jeanine Richards, who had been showing there, the idea of doing another version of the show in Italy at dispari & dispari was submitted to Andrea Sassi who immediately embraced the project. With twice as many artists as in Paris, the Society is expanding. That idea of an expanded/expanding network was present from the beginning and is taking on another shape in Reggio. This is just one moment in time, the Society of London ladies, being a shape shifter, is destined to have many more incarnations in other cities around the world. Working with Andrea I wanted to mark the passage of the Ladies through dispari e dispari with a milestone of some sort: a publication. Exhibition catalogue are a difficult exercise to produce, they are at their best and worst in their most conventional, as commercial brochures and documents and lists of transient objects present in a gallery. They can also be a trace of some artists activities, sticking closely to the forms and ideas dear to some individual practices. It is in that spirit that we produced a series of posters works for and by the Society of London Ladies.
17
maggio 2008
The Society of London Ladies
Dal 17 maggio al 24 giugno 2008
arte contemporanea
Location
DISPARI & DISPARI PROJECT
Reggio Nell'emilia, Via Vincenzo Monti, 25, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Vincenzo Monti, 25, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
La mostra è visibile fino al 24 giugno tutti i giorni da martedi a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica solo su appuntamento.
Vernissage
17 Maggio 2008, 18.00
Autore
Curatore