Nella cultura visiva contemporanea un ruolo ben definito, e importante, riveste la cosiddetta arte “effimera” (installazione, performance, video), che bene interpreta l’attuale modello culturale basato sulla perdita delle certezze dogmatiche, sulla relatività, sulla transitorietà.
Tuttavia, questo tipo di attività creativa, largamente praticata e ricca di valori socialmente positivi, non ha un adeguato ambito di inserimento nello scenario ufficiale dell’arte, fatica ad ottenere occasioni e luoghi di manifestazione, è accolta per lo più in spazi alternativi o secondari, a latere di altre manifestazioni più “importanti”. L’impegno e la passione della maggior parte degli artisti che operano in questo ambito meritano che siano loro offerte opportunità pari ad altre manifestazioni d’arte e, certo, maggior considerazione da parte di operatori ed organizzatori pubblici e privati.
Il problema si svolge lungo un circolo chiuso: la carenza d’informazione e la discontinuità delle realizzazioni impediscono un’adeguata conoscenza dei temi e delle idee di questi artisti, e tutto ciò, a sua volta, rende poco probabile l’offerta da parte di terzi di luoghi ed occasioni di manifestazione. Consapevoli di queste difficoltà, gli artisti provano, con la presente iniziativa, a spezzare il cerchio discutendo un progetto di fondazione di un circuito performativo di respiro nazionale, capace di reperire mezzi, supporti ed occasioni per esprimere la propria visione dell’arte e della vita, rendendosi così, in qualche modo, “visibile”. Intendono partire nel modo più adeguato, non solo con la discussione e la progettazione, ma anche mostrando il proprio lavoro in una serata che vuol essere espressione della loro creatività ed anche ideale atto d’inizio (donde il nome Starting grid, griglia di partenza) di un più ampio percorso.
La presenza di un pubblico folto e interessato è per tutti un ottimo viatico, e del resto sarà compensata con una serie di azioni e di video di particolare impegno e valore. (Bruno Sullo)