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The wall: Altri spazi
Tra i format che ritornano al Museo Novecento c’è anche il secondo appuntamento con The Wall, format espositivo originale, ideato dal direttore artistico Sergio Risaliti, che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica e offre allo spettatore uno schema figurato, ricco di informazioni e di suggestioni tra loro interconnesse, sviluppato graficamente lungo la parete
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra i format che ritornano al Museo
Novecento c’è anche il secondo appuntamento con The Wall, format
espositivo originale, ideato dal direttore artistico Sergio Risaliti, che
propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica e offre
allo spettatore uno schema figurato, ricco di informazioni e di
suggestioni tra loro interconnesse, sviluppato graficamente lungo la
parete. The Wall. Altri spazi, questo il titolo scelto dall’artista-docente
Robert Pettena per il progetto espositivo che prende il via il 18
settembre (fino al 13 dicembre 2018) è un lavoro realizzato dal Museo
Novecento in collaborazione con l’Assessorato allo sviluppo economico
e al turismo del Comune di Firenze e con l’Accademia di Belle Arti che
focalizza l’attenzione sulla realtà di via Palazzuolo.
Via Palazzuolo è quasi un “non luogo” nel centro storico fiorentino,
parallela a Borgo Ognissanti e via della Scala, piena di piccole realtà che
vanno dalle attività artigianali agli esercizi pubblici. Lo sviluppo delle
sue attività trova difficoltà ad emergere, in parte per il suo impianto
urbanistico e in parte per i continui episodi di microcriminalità che si
verificano in prossimità dei locali notturni. Con il tempo la via si è
gradualmente svuotata, per lasciare il posto a nuove attività
prevalentemente gestite da extracomunitari.
“Si vuole accendere una luce su una via ricca di belle botteghe e e
mondi diversi, ma che resta nell'opinione pubblica spesso schiacciata
da notizie di cronaca nera – ha detto l'assessore allo sviluppo
economico e al turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re -. Gli
studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze hanno pensato a
progetti per valorizzarla in chiave creativa, e per fare di via Palazzuolo
un'estensione del Museo Novecento”.
“Via Palazzuolo sta cambiando secondo una morfologia inaspettata
che non segue, per adesso, i flussi del turismo di massa ma quelli delle
realtà locali: artigiani fiorentini, bar caraibici, parrucchiere africane,
saloni di bellezza asiatici, in un concentrato multiculturale oscurato
troppe volte nella comunicazione dal racconto di criticità sul fronte
della sicurezza e del decoro – ha detto Sergio Risaliti -. Mi piace
pensare invece a questa via come un laboratorio culturale e artistico,
come una sala parallela a quelle del Museo, una seconda e diversa
facciata rispetto a quella che guarda la magnifica Basilica di Santa
Maria Novella. Una parte di città assolutamente contemporanea in cui
il passato della piazza convive e si meticcia con il presente, il turismo di
massa con l’integrazione di comunità e singoli individui. Un luogo di
vitalità e certo di complessità che sono anche la ricchezza e la sfida del
nostro tempo, da cui un museo non può isolarsi o nascondersi”.
Il progetto vuole aprire la via ai “cittadini del mondo” con attività
artistiche che incoraggino un dialogo tra le diverse realtà di quartiere
secondo nuove sinergie, sensibili ed attente alle diversità socio-
culturali venute a formarsi negli anni. Un laboratorio centrato sulla
tolleranza-scambio e sulla scoperta di luoghi dimenticati. Spazi da
riattivare prendendo come esempio anche le esperienze del gruppo
9999, fondatore dello Space Electronic.
L’incontro tra Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento,
l’Assessore allo Sviluppo economico e turismo del Comune di Firenze
Cecilia del Re e il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
Claudio Rocca ha permesso di mettere in atto una strategia di relazioni
volte ad indagare le diverse sfaccettature venute a crearsi in una
piccola via, spesso ricordata sulle testate giornalistiche solo per
questioni di sicurezza e convivenza sociale.
“Ci siamo proposti, dopo alcuni incontri con i residenti e operatori di
Via Palazzuolo di trovare soluzioni che ridessero dignità e visibilità alle
attività presenti in questa strada che di per sé ha una sua vivacità e
presenza multiforme – ha spiegato Robert Pettena - Alcuni leggono
questa presenza, che negli ultimi anni ha assunto una composizione
multietnica, come un problema: il tema dell’integrazione culturale, il
tema delle diversità etniche, etc., aprono a riflessioni su scenari che
presto avremo su tutto il territorio nazionale ed in particolare su una
città come Firenze a forte vocazione turistica. Si tratta di dare una
visione nuova e creare degli elementi che spostino semanticamente
questo tipo di lettura e che riescano quindi a proporre elementi nuovi,
partendo da un’attività artistica militante, esercitata dai nostri giovani
artisti”.
Antoliana Palmisano, Matteo Coluccia, Leonardo Bastiani, Zoya
Shokoohi, Giulia Spugnoli, Dalila Doro, Silvia Cogotzi, Stefano Giuri,
Luca Puri, Francesca Lo Russo, Lori Lako, Jessica Guerzoni, Davood
Madadpoor, Silvia Coppola, Valentina De Florio, Davide D’Amelio,
Michela Massei, Leonardo Meoni, Emanuela Cavallaro sono i
diciannove studenti dell’Accademia protagonisti del progetto The Wall.
Novecento c’è anche il secondo appuntamento con The Wall, format
espositivo originale, ideato dal direttore artistico Sergio Risaliti, che
propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica e offre
allo spettatore uno schema figurato, ricco di informazioni e di
suggestioni tra loro interconnesse, sviluppato graficamente lungo la
parete. The Wall. Altri spazi, questo il titolo scelto dall’artista-docente
Robert Pettena per il progetto espositivo che prende il via il 18
settembre (fino al 13 dicembre 2018) è un lavoro realizzato dal Museo
Novecento in collaborazione con l’Assessorato allo sviluppo economico
e al turismo del Comune di Firenze e con l’Accademia di Belle Arti che
focalizza l’attenzione sulla realtà di via Palazzuolo.
Via Palazzuolo è quasi un “non luogo” nel centro storico fiorentino,
parallela a Borgo Ognissanti e via della Scala, piena di piccole realtà che
vanno dalle attività artigianali agli esercizi pubblici. Lo sviluppo delle
sue attività trova difficoltà ad emergere, in parte per il suo impianto
urbanistico e in parte per i continui episodi di microcriminalità che si
verificano in prossimità dei locali notturni. Con il tempo la via si è
gradualmente svuotata, per lasciare il posto a nuove attività
prevalentemente gestite da extracomunitari.
“Si vuole accendere una luce su una via ricca di belle botteghe e e
mondi diversi, ma che resta nell'opinione pubblica spesso schiacciata
da notizie di cronaca nera – ha detto l'assessore allo sviluppo
economico e al turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re -. Gli
studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze hanno pensato a
progetti per valorizzarla in chiave creativa, e per fare di via Palazzuolo
un'estensione del Museo Novecento”.
“Via Palazzuolo sta cambiando secondo una morfologia inaspettata
che non segue, per adesso, i flussi del turismo di massa ma quelli delle
realtà locali: artigiani fiorentini, bar caraibici, parrucchiere africane,
saloni di bellezza asiatici, in un concentrato multiculturale oscurato
troppe volte nella comunicazione dal racconto di criticità sul fronte
della sicurezza e del decoro – ha detto Sergio Risaliti -. Mi piace
pensare invece a questa via come un laboratorio culturale e artistico,
come una sala parallela a quelle del Museo, una seconda e diversa
facciata rispetto a quella che guarda la magnifica Basilica di Santa
Maria Novella. Una parte di città assolutamente contemporanea in cui
il passato della piazza convive e si meticcia con il presente, il turismo di
massa con l’integrazione di comunità e singoli individui. Un luogo di
vitalità e certo di complessità che sono anche la ricchezza e la sfida del
nostro tempo, da cui un museo non può isolarsi o nascondersi”.
Il progetto vuole aprire la via ai “cittadini del mondo” con attività
artistiche che incoraggino un dialogo tra le diverse realtà di quartiere
secondo nuove sinergie, sensibili ed attente alle diversità socio-
culturali venute a formarsi negli anni. Un laboratorio centrato sulla
tolleranza-scambio e sulla scoperta di luoghi dimenticati. Spazi da
riattivare prendendo come esempio anche le esperienze del gruppo
9999, fondatore dello Space Electronic.
L’incontro tra Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento,
l’Assessore allo Sviluppo economico e turismo del Comune di Firenze
Cecilia del Re e il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
Claudio Rocca ha permesso di mettere in atto una strategia di relazioni
volte ad indagare le diverse sfaccettature venute a crearsi in una
piccola via, spesso ricordata sulle testate giornalistiche solo per
questioni di sicurezza e convivenza sociale.
“Ci siamo proposti, dopo alcuni incontri con i residenti e operatori di
Via Palazzuolo di trovare soluzioni che ridessero dignità e visibilità alle
attività presenti in questa strada che di per sé ha una sua vivacità e
presenza multiforme – ha spiegato Robert Pettena - Alcuni leggono
questa presenza, che negli ultimi anni ha assunto una composizione
multietnica, come un problema: il tema dell’integrazione culturale, il
tema delle diversità etniche, etc., aprono a riflessioni su scenari che
presto avremo su tutto il territorio nazionale ed in particolare su una
città come Firenze a forte vocazione turistica. Si tratta di dare una
visione nuova e creare degli elementi che spostino semanticamente
questo tipo di lettura e che riescano quindi a proporre elementi nuovi,
partendo da un’attività artistica militante, esercitata dai nostri giovani
artisti”.
Antoliana Palmisano, Matteo Coluccia, Leonardo Bastiani, Zoya
Shokoohi, Giulia Spugnoli, Dalila Doro, Silvia Cogotzi, Stefano Giuri,
Luca Puri, Francesca Lo Russo, Lori Lako, Jessica Guerzoni, Davood
Madadpoor, Silvia Coppola, Valentina De Florio, Davide D’Amelio,
Michela Massei, Leonardo Meoni, Emanuela Cavallaro sono i
diciannove studenti dell’Accademia protagonisti del progetto The Wall.
17
settembre 2018
The wall: Altri spazi
Dal 17 settembre al 13 dicembre 2018
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
MUSEO NOVECENTO
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Biglietti
intero €8,50
ridotto €5,00
Orario di apertura
Lun - Mar - Mer - Sab - Dom | 11:00 - 20:00
Giovedì| 11:00 - 14:00
Venerdì | 11:00 - 23:00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Vernissage
17 Settembre 2018, h 18 su invito
Autore
Curatore