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This is England
La galleria uno+uno inaugura la stagione espositiva con una mostra a cura di Stuart Semple, l’artista che opera “fuori da ogni schema predefinito del pop”, come è stato scritto su Vogue Italia. Irriverente artista cool della scena britannica, firma questo progetto espositivo intitolandolo con emblematica “modestia”: This is England. Gli artisti invitati sono, infatti, tutti amici e tutti più o meno coetanei, tutti – inutile dirlo – acclamati trasgressivi, ultima espressione della cultura londinese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria uno+uno inaugura la stagione espositiva con una mostra a cura di Stuart Semple,
l’artista che opera “fuori da ogni schema predefinito del pop”, come è stato scritto su
Vogue Italia. Irriverente artista cool della scena britannica, firma questo progetto
espositivo intitolandolo con emblematica “modestia”: This is England. Gli artisti
invitati sono, infatti, tutti amici e tutti più o meno coetanei, tutti - inutile dirlo
- acclamati trasgressivi, ultima espressione della cultura londinese.
A cominciare da David Hancock (1973) e dal suo ormai noto lavoro semi-fotorealista sulla
generazione X, per proseguire con i miti adolescenziali di Nicky Carvell (1983) illustrati
attraverso un grafismo estremamente pop ed estroverso. Le incredibili incisioni
di Richard Galloway (1980), invece, sono popolate da holligans, ubriaconi, prostitute
e barboni che danno vita a un universo grottesco e surreale. Mentre le istallazioni
ironiche e poetiche di Appau Junior Boakye Yiadom (1977) sono intelligenti ready-made
quotidiani che spostano l’attenzione di ciascuno di noi. Un’ironia che talvolta diventa
irriverente sarcasmo si trova anche negli autoritratti allestiti del duo artistico
The Girls (Andrea Blood, 1975 e Zoe Sinclair, 1976) che metteno in discussione il ruolo
della donna nella società inglese. Medesima tematica, seppur in maniera differente, è
affrontata anche nel lavoro di Sarah Maple (1985) che indaga la propria identità di
ragazza mussulmana nella società occidentale. L’artista Alana Lake (1981), infine, attraverso
una stridente contrapposizione di immagini porta l’attenzione dell’osservatore
su realtà che passerebbero altrimenti inosservate.
I media utilizzati sono i più svariati: pittura, fotografia, video, performance, scultura,
ma ciò che accomuna tutti gli artisti in mostra è uno sguardo assolutamnte contemporaneo
e scanzonato nei confronti della cultura e talvolta del perbenismo inglesi. Un
atteggiamento giocoso, immediato e irrispettoso a dispetto delle solide tradizioni
anglosassoni.
in collaborazione con aubin gallery
l’artista che opera “fuori da ogni schema predefinito del pop”, come è stato scritto su
Vogue Italia. Irriverente artista cool della scena britannica, firma questo progetto
espositivo intitolandolo con emblematica “modestia”: This is England. Gli artisti
invitati sono, infatti, tutti amici e tutti più o meno coetanei, tutti - inutile dirlo
- acclamati trasgressivi, ultima espressione della cultura londinese.
A cominciare da David Hancock (1973) e dal suo ormai noto lavoro semi-fotorealista sulla
generazione X, per proseguire con i miti adolescenziali di Nicky Carvell (1983) illustrati
attraverso un grafismo estremamente pop ed estroverso. Le incredibili incisioni
di Richard Galloway (1980), invece, sono popolate da holligans, ubriaconi, prostitute
e barboni che danno vita a un universo grottesco e surreale. Mentre le istallazioni
ironiche e poetiche di Appau Junior Boakye Yiadom (1977) sono intelligenti ready-made
quotidiani che spostano l’attenzione di ciascuno di noi. Un’ironia che talvolta diventa
irriverente sarcasmo si trova anche negli autoritratti allestiti del duo artistico
The Girls (Andrea Blood, 1975 e Zoe Sinclair, 1976) che metteno in discussione il ruolo
della donna nella società inglese. Medesima tematica, seppur in maniera differente, è
affrontata anche nel lavoro di Sarah Maple (1985) che indaga la propria identità di
ragazza mussulmana nella società occidentale. L’artista Alana Lake (1981), infine, attraverso
una stridente contrapposizione di immagini porta l’attenzione dell’osservatore
su realtà che passerebbero altrimenti inosservate.
I media utilizzati sono i più svariati: pittura, fotografia, video, performance, scultura,
ma ciò che accomuna tutti gli artisti in mostra è uno sguardo assolutamnte contemporaneo
e scanzonato nei confronti della cultura e talvolta del perbenismo inglesi. Un
atteggiamento giocoso, immediato e irrispettoso a dispetto delle solide tradizioni
anglosassoni.
in collaborazione con aubin gallery
21
settembre 2010
This is England
Dal 21 settembre al 20 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
UNO+UNO
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì
10-13 e 15-19
sabato su appuntamento
Vernissage
21 Settembre 2010, ore 19
Autore
Curatore