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Thomas Rousset – Prabérians
In occasione della XIV edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma, Sala 1 ospita la prima mostra personale in Italia dell’artista francese Thomas Rousset. Nel progetto “Prabérians” esplora, sconfinando tra realtà e fantasia, utopia ed ironia, l’ambiente rurale in cui è nato e cresciuto.
Comunicato stampa
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In occasione della XIV edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma, Sala 1 ospita la prima mostra personale in Italia dell’artista francese Thomas Rousset (Grenoble 1984, vive e lavora tra Losanna e Parigi), a cura di Manuela De Leonardis con Mary Angela Schroth, con una selezione di otto immagini del progetto Prabérians.
In questa serie a colori, che Rousset porta avanti dal 2009, realtà e fantasia procedono sullo stesso filo di un percorso narrativo che, avvolto dalla densità emotiva di «suspense», sembra appartenere più alla pratica di un abile acrobata.
Come scrive Manuela De Leonardis: “il processo di documentazione, affidato al medium fotografico svela - in realtà - la sua stessa natura ambigua. Oggetti familiari, teatro di una memoria personale che diventano il pretesto per andare oltre, affrontando anche il tema della « falsa documentazione », perché il fotografo crea delle messinscena che destabilizzano l’osservatore, insinuando il dubbio del paradosso realtà/finzione.”
Nel tempo gli scenari cambiano, il fotografo si sposta dal villaggio rurale di Prabert (che dà il titolo alla serie) con l'idea di creare una comunità in cui tempo e spazio si confondano, allargando un orizzonte che non è soltanto il suo stesso universo personale.
In Prabérians ritroviamo una visione cinematografica che trae ispirazione dai film di Emir Kusturica, Alejandro Jodorowsky e anche dell’antropologo Jean Rouch.
“Il fotoreporter alla scoperta di una comunità che non è del tutto reale, né immaginaria,” - scrive ancora la curatrice - “lascia il posto al sognatore che traduce con le sue immagini a colori la banalità del quotidiano e le contraddizioni di un presente sospeso tra passato e futuro. Prabérians non è altro che un mondo utopico in cui chiunque può perdersi e ritrovarsi.”
La mostra è sostenuta dalla Fondazione Nuovi Mecenati e da Pro Helvetia Fondazione Svizzera per la Cultura e patrocinata dall’Institut Français d’Italie.
Thomas Rousset (Grenoble, Francia, 1984; vive e lavora tra Losanna e Parigi) si è diplomato nel 2009 in comunicazione visuale e fotografia all’ECAL (École Cantonale d'Art de Lausanne). Ha conseguito vari premi, tra cui il primo premio a Prix Photo 2011 B.A.T, Berna (2011) e il secondo premio speciale della giuria a VFG Nachwuchsförderpreis, Zurigo (2010). Ha partecipato a varie mostre tra cui : 2015 - Festival International de Mode et de Photographie, Hyères; 2014 - Rituel, La Ferme Asile, Sion; Againt the Grain, Centre de la Photographie, Ginevra; Nivet-Carzon Gallery, Parigi (personale); Raconte-moi, Ferme de la Chapelle Gallery, Lancy; Breadfield Gallery, Malmö; Circulations, Festival de la Jeune Photographie Europénne, Parigi.
In questa serie a colori, che Rousset porta avanti dal 2009, realtà e fantasia procedono sullo stesso filo di un percorso narrativo che, avvolto dalla densità emotiva di «suspense», sembra appartenere più alla pratica di un abile acrobata.
Come scrive Manuela De Leonardis: “il processo di documentazione, affidato al medium fotografico svela - in realtà - la sua stessa natura ambigua. Oggetti familiari, teatro di una memoria personale che diventano il pretesto per andare oltre, affrontando anche il tema della « falsa documentazione », perché il fotografo crea delle messinscena che destabilizzano l’osservatore, insinuando il dubbio del paradosso realtà/finzione.”
Nel tempo gli scenari cambiano, il fotografo si sposta dal villaggio rurale di Prabert (che dà il titolo alla serie) con l'idea di creare una comunità in cui tempo e spazio si confondano, allargando un orizzonte che non è soltanto il suo stesso universo personale.
In Prabérians ritroviamo una visione cinematografica che trae ispirazione dai film di Emir Kusturica, Alejandro Jodorowsky e anche dell’antropologo Jean Rouch.
“Il fotoreporter alla scoperta di una comunità che non è del tutto reale, né immaginaria,” - scrive ancora la curatrice - “lascia il posto al sognatore che traduce con le sue immagini a colori la banalità del quotidiano e le contraddizioni di un presente sospeso tra passato e futuro. Prabérians non è altro che un mondo utopico in cui chiunque può perdersi e ritrovarsi.”
La mostra è sostenuta dalla Fondazione Nuovi Mecenati e da Pro Helvetia Fondazione Svizzera per la Cultura e patrocinata dall’Institut Français d’Italie.
Thomas Rousset (Grenoble, Francia, 1984; vive e lavora tra Losanna e Parigi) si è diplomato nel 2009 in comunicazione visuale e fotografia all’ECAL (École Cantonale d'Art de Lausanne). Ha conseguito vari premi, tra cui il primo premio a Prix Photo 2011 B.A.T, Berna (2011) e il secondo premio speciale della giuria a VFG Nachwuchsförderpreis, Zurigo (2010). Ha partecipato a varie mostre tra cui : 2015 - Festival International de Mode et de Photographie, Hyères; 2014 - Rituel, La Ferme Asile, Sion; Againt the Grain, Centre de la Photographie, Ginevra; Nivet-Carzon Gallery, Parigi (personale); Raconte-moi, Ferme de la Chapelle Gallery, Lancy; Breadfield Gallery, Malmö; Circulations, Festival de la Jeune Photographie Europénne, Parigi.
09
ottobre 2015
Thomas Rousset – Prabérians
Dal 09 ottobre al 09 novembre 2015
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SALA 1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
da mertedì a sabato dalle 16:30 alle 19:30
Vernissage
9 Ottobre 2015, ore 18:00
Autore
Curatore