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Ti con zero a zero
La serata si sviluppa in una successione di azioni e sperimentazioni sonore tramite sculture, performance ed installazioni progettate e realizzate per gli spazi del Nietzsche Fabrik. Gli artisti invitati collaborano con i residents utilizzandone capacità, strutture produttive, materiali e naturalmente spazi espositivi.
Comunicato stampa
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Ti con zero a zero
Nulla nasce dal nulla (Lucrezio)
Il 21 settembre 1997 la USS Yorktown, incrociatore lanciamissili supercorazzato, arma di difesa e attacco da un miliardo di dollari della marina degli Stati Uniti, collassò senza preavviso. Il cervello elettronico della nave che governava 80.000 cavalli vapore non era in grado di concepire un numero: lo zero. Intere culture hanno eretto baluardi contro di lui e sistemi filosofici sono crollati sotto la sua azione. Lo zero è così potente perché é l'alter ego dell'infinito, consente di spingere lo sguardo sull'inafferrabile. Il Big Bang della creazione è una divisione per zero. L'infinita energia del nulla é una divisione per zero. E pure la divisione per zero devasta la logica e la matematica. Lo zero costituì il nocciolo dello scontro tra oriente e occidente, fu il centro della contesa tra religione e scienza.
Nel tentativo da parte del genere umano di costringerlo a conformarsi a questa o quella filosofia, fu viceversa lui a plasmare la visione che gli uomini hanno dell'universo e quindi, di Dio.
Ti con zero giunge alla seconda edizione e tende a zero.
La serata si sviluppa in una successione di azioni e sperimentazioni sonore tramite sculture, performance ed installazioni progettate e realizzate per gli spazi del Nietzsche Fabrik. Gli artisti invitati collaborano con i residents utilizzandone capacità, strutture produttive, materiali e naturalmente spazi espositivi.
Gli autori interagiscono con il proprio lavoro e con porzioni di un luogo, che trasformano in opera influenzandone volumi e architettura tramite sensori, microfoni, luci, immagini, suoni, vibrazioni, oggetti, coinvolgendo in alcuni casi il pubblico.
Il risultato è la fusione delle arti in un unico evento della durata di una notte, nell’esperimento di dare alternative alla funzione dell'arte, decontestualizzandola da spazi, tempi e modelli convenzionali ed istituzionali.
Una riflessione sulle fasi della creatività, dall’idea alla sua evoluzione, a sviluppo e produzione.
Un gioco tra opposti nel tentativo di germinare nuovi formati, rivolgendosi a un pubblico ampio, eterogeneo.
Artisti ed opere:
Orbitale di Alessandro Quaranta
“Focalizzare il proprio sguardo in quello spazio compreso tra la punta più larga della lama e il manico.
Osservare un punto immaginario nel terreno, fissandolo continuamente, e facendoci passare la lama con un movimento costante e oscillatorio.
Il punto immaginario rimane una costante. Lo sguardo non deve seguire la lama, se non con la coda dell’occhio, deve tenersi fisso in questo punto.
Il brillio costante che attraversa il campo visivo deve diventare quasi ipnotico. Noi ruotiamo intorno a due fulcri paralleli, quello del nostro corpo rotante, perno del movimento, e quello del punto immaginario dove la lama traccia un’orbita ideale e si concretizza nell’incontro fisico con l’erba. Il suo suono amplificato è una propagazione di questo movimento orbitale.” (A.Q.)
ZZZ di Alessandro Sciaraffa
Sono come una via di mezzo tra Dio e il niente di Alessandro Sciaraffa
“Mi sono concentrato sul vuoto, dimora del bene e del male, che utilizza l’anima e il corpo come ingredienti per il composto delle stelle custodi del segreto dello zero e dell’infinito”
(A.S.)
FisherDrummer di Emanuele Zabelli
percussioni: Davide Poretti
“Lo spazio del NietzscheFabrik è concepito in questo intervento come una piazza, un villaggio, una comunità. Il pesce/scultura come campana sopra un campanile che scandisce periodicamente il tempo con "rintocchi" nel corso dell'evento. Il pubblico dopo un pò si aspetta il rintocco della campana... che arriva, non arriva, soddisfa le aspettative oppure le tradisce con rintocchi di qualità acustica differente legati ai tipi di azioni che si possono agire sulla superficie del pesce/scultura, per produrre suono ed alle interazioni possibili con l'elettronica. Il tutto all'interno di una partitura rigorosa, scritta ed eseguita da un percussionista.”(E.Z.)
Aliens Waiting Program di Fabrizio Rosso
fotografia e video design: Roberto Mucchiut
“Nel programma un’unica cosa è reale: l’attesa. Nell’attesa il tempo si dilata e l’assenza diviene presenza opprimente. Ogni suono e ogni immagine ha un senso soltanto per ciò che dovrà accadere e nell’attesa la visione e l’ascolto alimentano l’immaginazione, i sogni e le paure.
Il cliché cinematografico (citato anche nel formato widescreen dell’Academy hollywodiana) in cui si realizza l’incontro con l’extra-ordinario, è dapprima utilizzato e poi subito scalzato. Il “programma” non avrà mai fine perché l’attesa dell’alieno è infinita.” (F.R.)
Englightment di Motor
concept, codice, interactive & sound design: Motor
light design: Francesco Dell'Elba
suono ed elettricità: David Trombetta
codice: Corrado Scanavino
“Enlightment è una semplice installazione interattiva, dove
l'intensità della voce controlla l'intensità della luce ... più intensa la voce più accecante la luce ... come una rivelazione, o una illuminazione appunto ...ma è una voce che è filtrata attraverso le macchine, una sorta di mantra digitale, una esplorazione interna attraverso l'artificiale ... o forse è tutto solo un trucco binario?” (M.)
Bambum di Paola Anziché
registrazione ed elaborazione del suono: Giuseppe Gavazza
“All'entrata del NietzscheFabrik sarà disposto uno strumento musicale di bambù, il pubblico dovrà attraversare la soglia contribuendo così a creare una composizione sonora.
I suoni prodotti dal pubblico con il grande sipario di bambù saranno registrati ed elaborati durante la serata in open studio da Giuseppe Gavazza, che performerà infine la composizione ottenuta.” (P.A.)
Si ringrazia il Conservatorio della Svizzera Italiana, Lugano
Nulla nasce dal nulla (Lucrezio)
Il 21 settembre 1997 la USS Yorktown, incrociatore lanciamissili supercorazzato, arma di difesa e attacco da un miliardo di dollari della marina degli Stati Uniti, collassò senza preavviso. Il cervello elettronico della nave che governava 80.000 cavalli vapore non era in grado di concepire un numero: lo zero. Intere culture hanno eretto baluardi contro di lui e sistemi filosofici sono crollati sotto la sua azione. Lo zero è così potente perché é l'alter ego dell'infinito, consente di spingere lo sguardo sull'inafferrabile. Il Big Bang della creazione è una divisione per zero. L'infinita energia del nulla é una divisione per zero. E pure la divisione per zero devasta la logica e la matematica. Lo zero costituì il nocciolo dello scontro tra oriente e occidente, fu il centro della contesa tra religione e scienza.
Nel tentativo da parte del genere umano di costringerlo a conformarsi a questa o quella filosofia, fu viceversa lui a plasmare la visione che gli uomini hanno dell'universo e quindi, di Dio.
Ti con zero giunge alla seconda edizione e tende a zero.
La serata si sviluppa in una successione di azioni e sperimentazioni sonore tramite sculture, performance ed installazioni progettate e realizzate per gli spazi del Nietzsche Fabrik. Gli artisti invitati collaborano con i residents utilizzandone capacità, strutture produttive, materiali e naturalmente spazi espositivi.
Gli autori interagiscono con il proprio lavoro e con porzioni di un luogo, che trasformano in opera influenzandone volumi e architettura tramite sensori, microfoni, luci, immagini, suoni, vibrazioni, oggetti, coinvolgendo in alcuni casi il pubblico.
Il risultato è la fusione delle arti in un unico evento della durata di una notte, nell’esperimento di dare alternative alla funzione dell'arte, decontestualizzandola da spazi, tempi e modelli convenzionali ed istituzionali.
Una riflessione sulle fasi della creatività, dall’idea alla sua evoluzione, a sviluppo e produzione.
Un gioco tra opposti nel tentativo di germinare nuovi formati, rivolgendosi a un pubblico ampio, eterogeneo.
Artisti ed opere:
Orbitale di Alessandro Quaranta
“Focalizzare il proprio sguardo in quello spazio compreso tra la punta più larga della lama e il manico.
Osservare un punto immaginario nel terreno, fissandolo continuamente, e facendoci passare la lama con un movimento costante e oscillatorio.
Il punto immaginario rimane una costante. Lo sguardo non deve seguire la lama, se non con la coda dell’occhio, deve tenersi fisso in questo punto.
Il brillio costante che attraversa il campo visivo deve diventare quasi ipnotico. Noi ruotiamo intorno a due fulcri paralleli, quello del nostro corpo rotante, perno del movimento, e quello del punto immaginario dove la lama traccia un’orbita ideale e si concretizza nell’incontro fisico con l’erba. Il suo suono amplificato è una propagazione di questo movimento orbitale.” (A.Q.)
ZZZ di Alessandro Sciaraffa
Sono come una via di mezzo tra Dio e il niente di Alessandro Sciaraffa
“Mi sono concentrato sul vuoto, dimora del bene e del male, che utilizza l’anima e il corpo come ingredienti per il composto delle stelle custodi del segreto dello zero e dell’infinito”
(A.S.)
FisherDrummer di Emanuele Zabelli
percussioni: Davide Poretti
“Lo spazio del NietzscheFabrik è concepito in questo intervento come una piazza, un villaggio, una comunità. Il pesce/scultura come campana sopra un campanile che scandisce periodicamente il tempo con "rintocchi" nel corso dell'evento. Il pubblico dopo un pò si aspetta il rintocco della campana... che arriva, non arriva, soddisfa le aspettative oppure le tradisce con rintocchi di qualità acustica differente legati ai tipi di azioni che si possono agire sulla superficie del pesce/scultura, per produrre suono ed alle interazioni possibili con l'elettronica. Il tutto all'interno di una partitura rigorosa, scritta ed eseguita da un percussionista.”(E.Z.)
Aliens Waiting Program di Fabrizio Rosso
fotografia e video design: Roberto Mucchiut
“Nel programma un’unica cosa è reale: l’attesa. Nell’attesa il tempo si dilata e l’assenza diviene presenza opprimente. Ogni suono e ogni immagine ha un senso soltanto per ciò che dovrà accadere e nell’attesa la visione e l’ascolto alimentano l’immaginazione, i sogni e le paure.
Il cliché cinematografico (citato anche nel formato widescreen dell’Academy hollywodiana) in cui si realizza l’incontro con l’extra-ordinario, è dapprima utilizzato e poi subito scalzato. Il “programma” non avrà mai fine perché l’attesa dell’alieno è infinita.” (F.R.)
Englightment di Motor
concept, codice, interactive & sound design: Motor
light design: Francesco Dell'Elba
suono ed elettricità: David Trombetta
codice: Corrado Scanavino
“Enlightment è una semplice installazione interattiva, dove
l'intensità della voce controlla l'intensità della luce ... più intensa la voce più accecante la luce ... come una rivelazione, o una illuminazione appunto ...ma è una voce che è filtrata attraverso le macchine, una sorta di mantra digitale, una esplorazione interna attraverso l'artificiale ... o forse è tutto solo un trucco binario?” (M.)
Bambum di Paola Anziché
registrazione ed elaborazione del suono: Giuseppe Gavazza
“All'entrata del NietzscheFabrik sarà disposto uno strumento musicale di bambù, il pubblico dovrà attraversare la soglia contribuendo così a creare una composizione sonora.
I suoni prodotti dal pubblico con il grande sipario di bambù saranno registrati ed elaborati durante la serata in open studio da Giuseppe Gavazza, che performerà infine la composizione ottenuta.” (P.A.)
Si ringrazia il Conservatorio della Svizzera Italiana, Lugano
22
luglio 2010
Ti con zero a zero
22 luglio 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
NIETZSCHE FABRIK
Torino, Via Federico Nietzsche, 171, (Torino)
Torino, Via Federico Nietzsche, 171, (Torino)
Biglietti
con tessera soci o registrazione all’ingresso.
Vernissage
22 Luglio 2010, ore 22
Autore