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Tilde Giani Gallino – 30 scatti in bianco e nero
Mostra e conversazione sulla realizzazione
dell’opera fotografica con Tilde Giani Gallino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Gottarelli ospita nella sua sede dal 11 al 26 marzo la mostra fotografica di Tilde Giani Gallino. Per l’occasione, mercoledì 17 marzo alle ore 21,00 nella Sala Fondazione Gottarelli Via C. Sforza 13 ad Imola, l’artista condurrà personalmente il pubblico all’interno della sua attività fotografica. Durante la serata di mercoledì, verranno proiettate alcune opere fotografiche a colori che ci rivelano le sensazioni ricevute in un dato spazio ambientale e psicologico, personale e sociale. Tilde Giani Gallino è professore di Psicologia dello Sviluppo nell'Università di Torino. Oltre che a Torino, sua città natale, ha studiato presso l'Università di Stanford (California), e in vari paesi europei: Inghilterra, Austria, Svezia, Danimarca, Francia. Ha compiuto numerose ricerche scientifiche sui processi cognitivi e socioemotivi, e si è interessata all'immaginario e alla creatività dei bambini. Altri studi hanno riguardato la psicologia dinamica e la psicologia dell'arte. L'interesse per la fotografia, coltivato da molti anni, prende le mosse dagli studi sulla psicologia dell'arte, ma non solo. A suo parere guardare il mondo con l'occhio dello psicologo non è molto diverso dal guardarlo con l'occhio del fotografo: entrambi hanno infatti in comune l'interesse per gli spazi urbani e le persone che ci vivono. I fotografi "scattano" immagini di quel mondo. Gli psicologi riflettono sui comportamenti, li confrontano, ed elaborano il materiale raccolto. La psicologia sperimentale studia anche i modi in cui le persone esprimono le emozioni in pubblico. Per parte loro i fotografi "fissano" con uno "scatto" i gesti e gli atteggiamenti della gente per strada. Più significativo ancora è il rapporto tra i fotografi e gli psicologi della forma (o della Gestalt) che si occupano della configurazione delle immagini, della percezione dello spazio, della profondità o sfondo, in rapporto alle figure che stanno in primo piano. Ma anche dell'effetto prospettico e dei punti di fuga, oppure della luminosità delle immagini o dei contrasti di colore, e della contrapposizione tra bianco e nero. Tilde Giani Gallino applica le sue conoscenze scientifiche all'arte della fotografia. Cerca di cogliere la particolare angolatura di un monumento o di un edificio; considera la strada come un palcoscenico in cui interagiscono le persone; guarda con occhio rapito i panorami naturali e tenta di riassumerne la maestosità con uno scatto. A volte si sofferma sui particolari: come l'ombra delle persone ma anche dei castelli, degli alberi, dei cigni. Altre volte ama giocare con le proprie fotografie concedendo a se stessa – in qualche Digital artwork – una parentesi ludica e creativa. Fra le sue opere scientifiche (circa duecento) si possono segnalare i volumi: Il complesso di Laio (Einaudi, 1977); Il bambino e i suoi doppi (Bollati Boringhieri, 1993); Le Grandi Madri (a cura di), (Feltrinelli, 1989); L'albero di Jesse (Bollati Boringhieri, 1996); Famiglie 2000 (Einaudi, 2000); Memoria autobiografica e identità del Sé (Cortina, 2004); Luoghi di attaccamento e identità ambientale (Cortina, 2007); Il mondo disegnato dai bambini (Giunti, 2008). Infine, in ambito fotografico: L'immagine e lo sguardo. Dalla psicologia alla fotografia (Antigone, 2008). Nel mese di marzo 2009, ha esposto un gruppo di fotografie nello "Spazio Tadini" di Milano. Collabora, su temi psicologici, con “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera”. Ultimamente è entrata a far parte come membro ufficiale della: WORLD PHOTOGRAPHY COLLECTION, con sede a Londra.
11
marzo 2010
Tilde Giani Gallino – 30 scatti in bianco e nero
Dall'undici al 26 marzo 2010
fotografia
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE CENTRO STUDI TONINO GOTTARELLI
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
Autore