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Time, Forward!
Time, Forward!, un nuovo progetto di Omar Kholeif, Maria Kramar e V–A–C, si interroga sul concetto di tempo, sulla sua funzione e sul suo legame con le nuove forme di consapevolezza, azione e visione del XXI secolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Time, Forward!
Artisti: Rosa Barba, Aleksandra Domanović, Valentin Fetisov, Joana Hadjithomas
e Khalil Joreige, Daria Irincheeva, Alexandra Sukhareva, Christopher Kulendran
Thomas in collaborazione con Annika Kuhlmann, Adam Linder, Haroon Mirza,
Trevor Paglen, Walid Raad, James Richards, Kirill Savchenkov, Where Dogs Run
Time, Forward!, un nuovo progetto di Omar Kholeif, Maria Kramar e V–A–C,
si interroga sul concetto di tempo, sulla sua funzione e sul suo legame con
le nuove forme di consapevolezza, azione e visione del XXI secolo. Il titolo
è anche un rimando ironico al rivoluzionario slogan sovietico del XX secolo.
Time, Forward! diventò un romanzo, un film e un brano musicale famosi,
ampiamente utilizzati per decenni e ancora oggi molto conosciuti in Russia.
Se in origine l’espressione proponeva una visione ottimistica e progressista
dell’accelerazione, la mostra si pone in modo più critico rispetto alla
celebrazione della velocità e della compressione del tempo nell’epoca digitale.
Time, Forward! presenta nuove opere commissionate ad artisti internazionali,
emergenti e affermati, che si sono incontrati a Venezia agli albori del progetto
per parlare della propria concezione del tempo, e della rapidità e della
portata del turnover di conoscenze che avviene nel mondo contemporaneo,
rapportandosi alle posizioni e alle idee dei colleghi. Se le nostre esistenze sono
inondate da immagini, tweet e informazioni più o meno veritiere, è possibile
adottare strumenti o posizioni di resistenza che ci aiutino a migliorare le nostre
condizioni di vita?
La mostra, che occupa l’intero spazio di V–A–C Zattere, presenta nuove opere
che analizzano la tematica proposta da diverse prospettive: Foreword to the
Arabic Edition I and II di Walid Raad propone uno scorcio sulla riflessione sui
musei del futuro; To Live And Think Like Pigs, un nuovo video monocanale di
James Richards, si muove tra l’erotico, lo scientifico e il meccanico per mettere
a fuoco i rapporti che intratteniamo con la tecnologia; Inside Aggregate States
of Matters, un film di fantascienza di Rosa Barba, cerca modalità di connessione
tra paesaggio e memoria; Joana Hadjithomas e Khalil Joreige riflettono sulla
condizione in cui versa la Terra nel progetto composito Unconformities;
Alexandra Sukhareva, con la partecipazione della poetessa Eugenia Suslova,
studia il vetro e il suo decadimento nell’opera Ligeia; Anthropocene Markers
di Daria Irincheeva esplora l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi terrestri; Kirill
Savchenkov valuta gli effetti psicologici che i media odierni possono avere su di
noi nell’installazione sonoro-scultorea Then a Kiss is not a Kiss; l’installazione
multimediale Beyond the Wave Epoch di Haroon Mirza immagina un futuro
in cui la scienza ha subìto un’accelerazione che va oltre le nostre fantasie più
sfrenate; Trevor Paglen illustra e mette in discussione i metodi e i materiali
dell’apprendimento automatico con l’opera From Apple to Kleptomaniac;
Adam Linder presenta She Clockwork, un’esperienza psicofisica che sfrutta
performance e oggetti per esplorare una struttura temporale basata sul
linguaggio; l’installazione interattiva Call to Action di Valentin Fetisov paragona il
clickbait e le tecniche del marketing digitale a teorie psicologiche più tradizionali;
con Where Dogs Run ci immergiamo in un’esplorazione architettonica dei
paesaggi urbani algoritmici grazie all’installazione Zero City; Untitled (AD 2019)
di Aleksandra Domanović formula ipotesi sui concetti di viaggio del tempo e
immortalità; Christopher Kulendran Thomas, in collaborazione con la curatrice
Annika Kuhlmann, presenta Being Human, un’installazione multimediale che
esplora il futuro dei diritti umani, i legami tra creatività, sovranità e tecnologia in
un mondo in cui l’apprendimento automatico potrebbe influenzare nuove forme
di governo.
Time, Forward! sarà completata da un ampio Programma pubblico con la
partecipazione di Emilio Fantin, Silvia Federici, Adelita Husni-Bey, M¥SS KETA,
Diego Marcon, Paolo Patelli, Alessandro Pomarico / Free Home University,
Michele Rizzo, Davide Sisto, Strasse, Ines Testoni, The Feminist De-Colonial
Time, Forward!
Un progetto di Omar Kholeif,
Maria Kramar e V–A–C
Dall’11 maggio al 20 ottobre
2019
Pre-apertura di Biennale
8–9–10 maggio, h.10–20
Anteprima per la stampa
con i curatori e gli artisti
8 maggio, h.15–18
V–A–C Zattere
Dorsoduro 1401,
30123 Venice, Italy
+39 041 0996840
Orari di visita
Da giovedì a martedì
dalle 11 alle 19
mercoledì chiusura
Ingresso libero
Per ulteriori informazioni su
questo e sugli altri progetti
di V–A–C, contattare
Helen Weaver
helen.weaver@v-a-c.ru
helweaver@gmail.com
Sms/Tel.: +44 (0)7772 159219
Matilde Biagi (materiali stampa/
immagini/biografie)
matilde.biagi@v-a-c.ru
v-a-c@www.v-a-c.ru
www.v-a-c.ru
V
C
A
Collective + The Provisory Anti Fascist Committee of Venice, Barbara Toma
e ∞OS.
Time, Forward! verrà accompagnata da una pubblicazione, che sarà disponibile
durante l’inaugurazione. Accanto agli interventi di Eugenia Suslova, Omar
Kholeif, Yoel Regev, Ben Eastham, Orit Gat, Paul Soulellis, Mathew Dryhurst,
Francis Tseng e Alexei Penzin, ogni artista avrà a disposizione diverse pagine;
i partecipanti sono stati infatti invitati a fornire schizzi delle nuove opere
proposte, immagini di opere precedenti o utili alla comprensione del contesto,
o ancora dei riferimenti.
Artisti: Rosa Barba, Aleksandra Domanović, Valentin Fetisov, Joana Hadjithomas
e Khalil Joreige, Daria Irincheeva, Alexandra Sukhareva, Christopher Kulendran
Thomas in collaborazione con Annika Kuhlmann, Adam Linder, Haroon Mirza,
Trevor Paglen, Walid Raad, James Richards, Kirill Savchenkov, Where Dogs Run
Time, Forward!, un nuovo progetto di Omar Kholeif, Maria Kramar e V–A–C,
si interroga sul concetto di tempo, sulla sua funzione e sul suo legame con
le nuove forme di consapevolezza, azione e visione del XXI secolo. Il titolo
è anche un rimando ironico al rivoluzionario slogan sovietico del XX secolo.
Time, Forward! diventò un romanzo, un film e un brano musicale famosi,
ampiamente utilizzati per decenni e ancora oggi molto conosciuti in Russia.
Se in origine l’espressione proponeva una visione ottimistica e progressista
dell’accelerazione, la mostra si pone in modo più critico rispetto alla
celebrazione della velocità e della compressione del tempo nell’epoca digitale.
Time, Forward! presenta nuove opere commissionate ad artisti internazionali,
emergenti e affermati, che si sono incontrati a Venezia agli albori del progetto
per parlare della propria concezione del tempo, e della rapidità e della
portata del turnover di conoscenze che avviene nel mondo contemporaneo,
rapportandosi alle posizioni e alle idee dei colleghi. Se le nostre esistenze sono
inondate da immagini, tweet e informazioni più o meno veritiere, è possibile
adottare strumenti o posizioni di resistenza che ci aiutino a migliorare le nostre
condizioni di vita?
La mostra, che occupa l’intero spazio di V–A–C Zattere, presenta nuove opere
che analizzano la tematica proposta da diverse prospettive: Foreword to the
Arabic Edition I and II di Walid Raad propone uno scorcio sulla riflessione sui
musei del futuro; To Live And Think Like Pigs, un nuovo video monocanale di
James Richards, si muove tra l’erotico, lo scientifico e il meccanico per mettere
a fuoco i rapporti che intratteniamo con la tecnologia; Inside Aggregate States
of Matters, un film di fantascienza di Rosa Barba, cerca modalità di connessione
tra paesaggio e memoria; Joana Hadjithomas e Khalil Joreige riflettono sulla
condizione in cui versa la Terra nel progetto composito Unconformities;
Alexandra Sukhareva, con la partecipazione della poetessa Eugenia Suslova,
studia il vetro e il suo decadimento nell’opera Ligeia; Anthropocene Markers
di Daria Irincheeva esplora l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi terrestri; Kirill
Savchenkov valuta gli effetti psicologici che i media odierni possono avere su di
noi nell’installazione sonoro-scultorea Then a Kiss is not a Kiss; l’installazione
multimediale Beyond the Wave Epoch di Haroon Mirza immagina un futuro
in cui la scienza ha subìto un’accelerazione che va oltre le nostre fantasie più
sfrenate; Trevor Paglen illustra e mette in discussione i metodi e i materiali
dell’apprendimento automatico con l’opera From Apple to Kleptomaniac;
Adam Linder presenta She Clockwork, un’esperienza psicofisica che sfrutta
performance e oggetti per esplorare una struttura temporale basata sul
linguaggio; l’installazione interattiva Call to Action di Valentin Fetisov paragona il
clickbait e le tecniche del marketing digitale a teorie psicologiche più tradizionali;
con Where Dogs Run ci immergiamo in un’esplorazione architettonica dei
paesaggi urbani algoritmici grazie all’installazione Zero City; Untitled (AD 2019)
di Aleksandra Domanović formula ipotesi sui concetti di viaggio del tempo e
immortalità; Christopher Kulendran Thomas, in collaborazione con la curatrice
Annika Kuhlmann, presenta Being Human, un’installazione multimediale che
esplora il futuro dei diritti umani, i legami tra creatività, sovranità e tecnologia in
un mondo in cui l’apprendimento automatico potrebbe influenzare nuove forme
di governo.
Time, Forward! sarà completata da un ampio Programma pubblico con la
partecipazione di Emilio Fantin, Silvia Federici, Adelita Husni-Bey, M¥SS KETA,
Diego Marcon, Paolo Patelli, Alessandro Pomarico / Free Home University,
Michele Rizzo, Davide Sisto, Strasse, Ines Testoni, The Feminist De-Colonial
Time, Forward!
Un progetto di Omar Kholeif,
Maria Kramar e V–A–C
Dall’11 maggio al 20 ottobre
2019
Pre-apertura di Biennale
8–9–10 maggio, h.10–20
Anteprima per la stampa
con i curatori e gli artisti
8 maggio, h.15–18
V–A–C Zattere
Dorsoduro 1401,
30123 Venice, Italy
+39 041 0996840
Orari di visita
Da giovedì a martedì
dalle 11 alle 19
mercoledì chiusura
Ingresso libero
Per ulteriori informazioni su
questo e sugli altri progetti
di V–A–C, contattare
Helen Weaver
helen.weaver@v-a-c.ru
helweaver@gmail.com
Sms/Tel.: +44 (0)7772 159219
Matilde Biagi (materiali stampa/
immagini/biografie)
matilde.biagi@v-a-c.ru
v-a-c@www.v-a-c.ru
www.v-a-c.ru
V
C
A
Collective + The Provisory Anti Fascist Committee of Venice, Barbara Toma
e ∞OS.
Time, Forward! verrà accompagnata da una pubblicazione, che sarà disponibile
durante l’inaugurazione. Accanto agli interventi di Eugenia Suslova, Omar
Kholeif, Yoel Regev, Ben Eastham, Orit Gat, Paul Soulellis, Mathew Dryhurst,
Francis Tseng e Alexei Penzin, ogni artista avrà a disposizione diverse pagine;
i partecipanti sono stati infatti invitati a fornire schizzi delle nuove opere
proposte, immagini di opere precedenti o utili alla comprensione del contesto,
o ancora dei riferimenti.
08
maggio 2019
Time, Forward!
Dall'otto maggio al 20 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE V-A-C PALAZZO DELLE ZATTERE
Venezia, Dorsoduro, 1401, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 1401, (Venezia)
Orario di apertura
Da giovedì a martedì dalle 11 alle 19
mercoledì chiusura
Vernissage
8 Maggio 2019, su invito
Autore
Curatore