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Time in Jazz 2011 – Terra
Nuova edizione del festival di arte e musica Time in Jazz fondato dal noto jazzista Paolo Fresu nel centro della Sardegna a Berchidda
Comunicato stampa
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Festival internazionale
Time in Jazz
ventiquattresima edizione:
"Terra"
Berchidda
9 > 16 agosto 2011
PAV. Il Progetto Arti Visive del festival Time in Jazz
Mostre ▪ Esposizioni ▪ Eventi
Si tiene dal 9 al 16 agosto a Berchidda (Olbia-Tempio), la ventiquattresima edizione del festival Time in Jazz, sette giorni ricchi di musica ma non solo, perché accanto ai tanti concerti, il festival diretto da Paolo Fresu riapre, dopo un anno di pausa, la consueta finestra sull’arte contemporanea nazionale ed internazionale: performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio PAV, il Progetto Arti Visive di Time in Jazz curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che quest’anno giunge al quattordicesimo anno di attività.
Sul tema di questa edizione del festival, “terra”, si articola anche la rassegna del PAV: una visione contemporanea, multiforme e trasversale del concetto di terra, di mondo, di umanità, interpretata dai numerosi artisti invitati per questa rinnovata edizione del 2011, con i tanti linguaggi della sperimentazione visiva: dalla pittura alla scultura, dall’installazione al video e alla performance.
Numerosi gli eventi espositivi in programma.
La consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale è curata quest’anno da Giannella Demuro, con il titolo Dalla terra al cielo. Divisa in tre sezioni geografiche ed una sezione video e realizzata in collaborazione con Valerio Dehò, la mostra propone una lettura molto articolata del tema terra: dal rapporto con la natura, armonico o conflittuale, declinato come riflessione estetica, antropologica e geo-politica, alla dimensione del tempo, della storia e della memoria, fino ai tentativi di lettura filosofico-spirituale del mondo e dell’uomo. In mostra, nella sezione internazionale gli artisti: Marina Abramovic, Maria Magdalena Campos-Pons, Robert Gligorov, FX Harsono, Oleg Kulik, Armin Linke, Hiroyuki Masuyama, Andrei Molodkin, Elena Nemkova, Entang Wiharso, Karen Yurkovich. Accanto a essi gli artisti nazionali Francesco Arena, Matteo Basilé, Francesco Carone, Gea Casolaro, Costantino Ciervo, Paolo Consorti, Marco Di Giovanni, Raimondo Galeano, Dario Ghibaudo, Federico Gori, Chiara Lecca, Christian Niccoli, Sergio Ragalzi, Eleonora Rossi, Zimmerfrei. Spazio anche alla produzione isolana attraverso le opere di AZ.Namusn.Art, Cristian Chironi, Elisa Desortes, I Santissimi, Tore Manca, Pinuccia Marras, Pietro Mele, Nero Project, Stefano Serusi. Anche l’accostamento di tante personalità artistiche diverse, provenienti da realtà geografiche e culturali distinte, risponde al tema della rassegna: una visione del mondo che non esita a mettere assieme identità e differenze, nel tentativo di collegare mondi globali e locali ed inserire il processo creativo in un unico multiforme percorso.
Nella mostra La disciplina della Terra, curata da Ivo Serafino Fenu, gli artisti Barbara Ardau e Mimmo Di Caterino, Ermenegildo Atzori, Federico Carta, Giulia Casula, Monica Lugas, Tonino Mattu, Marco Pili, Progetto ASKOS (Chiara Schirru e Michele Mereu), Alberto Spada, “si confrontano con la terra. Ma per non cadere nello stereotipo della “naturalità” che alla terra è inevitabilmente connesso, gli artisti hanno preferito un approccio più concettuale, in favore di una “artificialità” che racconta di un oggi e di un futuro prossimo affatto rassicuranti. Con i piedi ben piantati in terra e con uno sguardo rivolto altrove.” (Ivo Serafino Fenu)
Hybrid Maps, topografie distorte dal pianeta Terra, a cura di Mariolina Cosseddu, propone opere di Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Roberta Filippelli, Caterina Lai, Fabio Lanza, Coquelicot Mafille, Cristina Meloni, Gianni Nieddu, Igino Panzino, Michèle Provost, Matteo Sanna, Gianfranco Setzu. La mostra parte dal concetto di terra intesa come luogo geografico per arrivare ad indagare l’uomo e i suoi mondi. Scrive, infatti, la Cosseddu che “mappare lo spazio è fra le più antiche forme di sopravvivenza. La mappa è, di fatto, un luogo dell’immaginario. Pensata per appropriarsi dell’ignoto, per misurare e ridurre l’infinitezza dello spazio, diventa strumento di una doppia conquista, materiale e metaforica.”
Accanto alle mostre che indagano il mondo della sperimentazione visiva contemporanea, quest’anno il PAV dedica anche una sezione specifica delle sue iniziative alla fotografia. Al quarto piano dell’ex-Caseificio, infatti, il concetto di terra è declinato secondo i canoni tecnici della fotografia tradizionale – il bianconero, il ritratto, il paesaggio – accostato ad una visione limpidamente attuale e contemporanea.
Gli scatti di Donato Tore, Adriano Mauri e Pierfranco Cuccuru, invitano a guardare in più direzioni, seguendo spunti di riflessione che nascono tutti da uno stesso nucleo, l’isola, la Sardegna, che sempre più si conferma mondo.
I bianchi e neri di Al di là della terra, il mare di Donato Tore, “percorrendo i bordi della terra raccontano brani di paesaggio “minimalista”, inteso come personale “visione di luoghi” contemporanei e non come mera rappresentazione di essi” (Anna Giordano).
Bianco e nero anche per Adriano Mauri. I suoi intensi Mineros, “uomini che arrivano dal profondo buio, dal nero... che raccontano vite e fatiche, e che dicono tutto nel modo più naturale” (Marco Delogu), accompagnano i visitatori lungo le scale dell’ex-Caseificio, una reiterazione simbolica del rito della discesa che quotidianamente essi compiono nel ventre della terra.
Domina, invece, il colore nei ritratti di Strange Fruits, “ritratti non seriali, dove Pierfanco Cuccuru innesca punti di contatto tra l’immagine, chi è ripreso e chi guarda, creando una zona franca dove il confronto è aperto, sincero, e dove chi vuole, guardando gli altri, prova a raccontare anche un pò di sé, come nelle migliori storie”. (Sergio Scavio)
Accanto ai progetti espositivi riuniti nell’ex-Caseificio, il PAV anche quest’anno presenta Lavori in corso, una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, progettati da alcuni degli artisti e dei curatori presenti in mostra. Tra gli altri, l’artista Francesco Arena in un progetto su Antonio Gramsci che vede coinvolto anche Paolo Fresu, il filosofo e critico d’arte Marco Senaldi che presenta il video maker Paolo Gioli, la danzatrice Sara Grenga, la coreografa Ornella D’agostino con gli allievi dello stage di danza realizzato a Berchidda in collaborazione con Carovana s.m.i..
In giro per il paese anche openShow… dalla terra al cielo, il progetto di arte pubblica a cura di Giannella Demuro, progetto nato a Sassari, ideato dall’associazione culturale isolasenzatitolo e realizzato in collaborazione con il Comune di Sassari e il PAV di Time in Jazz. Quasi un’estensione della mostra dell’ex- Caseificio, openShow… dalla terra al cielo riunisce le opere di oltre sessanta artisti che rappresentano una mappatura significativa seppure non totalmente esaustiva della ricerca isolana, della terra Sardegna, e la ricostruisce sulle case di Berchidda, costringendo il pubblico a gironzolare con gli occhi al cielo per le vie del paese, alla ricerca delle opere, alloggiate sulle pareti e sui terrazzini del centro storico, di -E-, Fabio Barisani, Pietruccia Bassu, Leonardo Boscani, Zaza Calzia, Efisio e Nicola Caredda, Simone Carta, Tonino Casula, Giancarlo Catta, Erik Chevalier, Marcello Cinque, Alberto Colombino, Salvatore Coradduzza, Salvatore Cuccu, Chiara Demelio, Paola Dessy, Rita Diana, Nino Dore, Salvatore Esposito, Roberta Filippelli, Angelino Fiori, Giuseppe Flore, Gavino Ganau, Lalla Lussu, Pierpaolo Luvoni, Antonio Mallus, Claudia Matta, Mariella Manconi, Paolo Marchi, Pinuccia Marras, Italo Medda, Silvia Mei, Meloni di Carta, Fabio Melosu, Narcisa Monni, Gianni Nieddu, Efisio Niolu, Nico Orunesu, Igino Panzino, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Bruno Petretto, Paolo Pibi, Gianfranco Pintus, Jessica Piras, Mario Pischedda, Roberto Puzzu Rosanna Rossi, Maura Saddi, Giulia Sale Josephine Sassu, Marcello Scalas, Pinuccio Sciola, Giovanna Secchi, Stefano Serusi, Gianfranco Setzu, Monica Solinas, Carlo Spiga, Daniela Spoto, Giorgio Urgeghe.
Casa Sanna, sulla piazza del Popolo, accoglie la mostra Nigeria: una terra che perde, una terra che brucia, scatti di Kadir van Lohuizen a cura di Amnesty International attraverso i quali viene illustrato l’impatto dell’inquinamento provocato dal petrolio sui diritti umani e sull’ambiente nel Delta del Niger.
Come di consueto, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival da Dario Ghibaudo, Nextime, Pinuccio Sciola, Francesco Simeti.
Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV Semida, il Museo di arte ambientale, con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
Orario mostre: 12,00 – 1,00 orario continuato
* * *
Associazione culturale TIME IN JAZZ
via Pietro Casu, 29/a - 07022 Berchidda (OT) - tel. 079 703007
E-mail: pav@timeinjazz.it
www.timeinjazz.it
Ufficio stampa:
RICCARDO SGUALDINI
tel. 070 30 31 48 - cell. 347 83 29 583
E-mail: x-press@fastwebnet.it
Festival internazionale
Time in Jazz
ventiquattresima edizione:
"Terra"
Berchidda
9 > 16 agosto 2011
PAV – Progetto Arti Visive
a cura di Giannella Demuro e Antonello Fresu
mostre ▪ performance ▪ eventi
Piazza del Popolo • 12-15 agosto
Arte tra le note
scenografie d’artista per i concerti serali di Time in Jazz
Dario Ghibaudo, Nextime, Francesco Simeti, Pinuccio Sciola
Ex-Caseificio • 11-16 agosto
Dalla terra al cielo
a cura di Giannella Demuro
Marina Abramovic, Maria Magdalena Campos-Pons, Robert Gligorov, FX Harsono, Oleg Kulik, Armin Linke, Hiroyuki Masuyama, Andrei Molodkin, Elena Nemkova, Entang Wiharso, Karen Yurkovich
Francesco Arena, Matteo Basilé, Francesco Carone, Gea Casolaro, Costantino Ciervo, Paolo Consorti, Marco Di Giovanni, Raimondo Galeano, Dario Ghibaudo, Federico Gori, Chiara Lecca, Christian Niccoli, Sergio Ragalzi, Eleonora Rossi, Zimmerfrei
AZ.Namusn.Art, Cristian Chironi, Elisa Desortes, I Santissimi, Tore Manca, Pinuccia Marras, Pietro Mele, Nero Project, Stefano Serusi
La disciplina della terra
a cura di Ivo Serafino Fenu
Barbara Ardau e Mimmo Di Caterino, Ermenegildo Atzori, Federico Carta, Giulia Casula, Monica Lugas, Tonino Mattu, Marco Pili, Progetto ASKOS (Chiara Schirru e Michele Mereu), Alberto Spada
Hybrid Maps topografie distorte dal pianeta Terra
a cura di Mariolina Cosseddu
Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Roberta Filippelli, Caterina Lai, Fabio Lanza, Coquelicot Mafille, Cristina Meloni, Gianni Nieddu, Igino Panzino, Michèle Provost, Matteo Sanna, Gianfranco Setzu
Al di là della terra, il mare
fotografie di Donato Tore
testo di Anna Giordano
Mineros, ritratti dal sottosuolo
fotografie di Adriano Mauri
testo di Marco Delogu
Strange Fruits, 21 storie di ordinaria integrazione
fotografie di Pierfranco Cuccuru
testo di Sergio Scavio
Nelle vie del paese • 11-16 agosto
Lavori in corso
interventi, performance, installazioni realizzati da alcuni degli artisti e curatori presenti in mostra, tra cui Francesco Arena e Paolo Fresu, Marco Senaldi e Paolo Gioli, Sara Grenga, Ornella D’agostino
openShow… dalla terra al cielo arte pubblica a Time in Jazz
a cura di Giannella Demuro
in collaborazione con l’associazione isolasenzatitolo e il Comune di Sassari
-E-, Fabio Barisani, Pietruccia Bassu, Leonardo Boscani, Zaza Calzia, Efisio e Nicola Caredda, Simone Carta, Tonino Casula, Giancarlo Catta, Erik Chevalier, Marcello Cinque, Alberto Colombino, Salvatore Coradduzza, Salvatore Cuccu, Chiara Demelio, Paola Dessy, Rita Diana, Nino Dore, Salvatore Esposito, Roberta Filippelli, Angelino Fiori, Giuseppe Flore, Gavino Ganau, Lalla Lussu, Pierpaolo Luvoni, Antonio Mallus, Claudia Matta, Mariella Manconi, Paolo Marchi, Pinuccia Marras, Italo Medda, Silvia Mei, Meloni di Carta, Fabio Melosu, Narcisa Monni, Gianni Nieddu, Efisio Niolu, Nico Orunesu, Igino Panzino, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Bruno Petretto, Paolo Pibi, Gianfranco Pintus, Jessica Piras, Mario Pischedda, Roberto Puzzu Rosanna Rossi, Maura Saddi, Giulia Sale Josephine Sassu, Marcello Scalas, Pinuccio Sciola, Giovanna Secchi Stefano Serusi Gianfranco Setzu, Monica Solinas, Carlo Spiga, Daniela Spoto, Giorgio Urgeghe
Casa Sanna • 9-16 agosto
Nigeria: una terra che perde, una terra che brucia
a cura di Amnesty International
fotografie Kadir van Lohuizen
Foresta Demaniale Monte Limbara Sud
Semida arte natura ambiente
opere permanenti di: Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola, Monica Solinas
Time in Jazz
ventiquattresima edizione:
"Terra"
Berchidda
9 > 16 agosto 2011
PAV. Il Progetto Arti Visive del festival Time in Jazz
Mostre ▪ Esposizioni ▪ Eventi
Si tiene dal 9 al 16 agosto a Berchidda (Olbia-Tempio), la ventiquattresima edizione del festival Time in Jazz, sette giorni ricchi di musica ma non solo, perché accanto ai tanti concerti, il festival diretto da Paolo Fresu riapre, dopo un anno di pausa, la consueta finestra sull’arte contemporanea nazionale ed internazionale: performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio PAV, il Progetto Arti Visive di Time in Jazz curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che quest’anno giunge al quattordicesimo anno di attività.
Sul tema di questa edizione del festival, “terra”, si articola anche la rassegna del PAV: una visione contemporanea, multiforme e trasversale del concetto di terra, di mondo, di umanità, interpretata dai numerosi artisti invitati per questa rinnovata edizione del 2011, con i tanti linguaggi della sperimentazione visiva: dalla pittura alla scultura, dall’installazione al video e alla performance.
Numerosi gli eventi espositivi in programma.
La consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale è curata quest’anno da Giannella Demuro, con il titolo Dalla terra al cielo. Divisa in tre sezioni geografiche ed una sezione video e realizzata in collaborazione con Valerio Dehò, la mostra propone una lettura molto articolata del tema terra: dal rapporto con la natura, armonico o conflittuale, declinato come riflessione estetica, antropologica e geo-politica, alla dimensione del tempo, della storia e della memoria, fino ai tentativi di lettura filosofico-spirituale del mondo e dell’uomo. In mostra, nella sezione internazionale gli artisti: Marina Abramovic, Maria Magdalena Campos-Pons, Robert Gligorov, FX Harsono, Oleg Kulik, Armin Linke, Hiroyuki Masuyama, Andrei Molodkin, Elena Nemkova, Entang Wiharso, Karen Yurkovich. Accanto a essi gli artisti nazionali Francesco Arena, Matteo Basilé, Francesco Carone, Gea Casolaro, Costantino Ciervo, Paolo Consorti, Marco Di Giovanni, Raimondo Galeano, Dario Ghibaudo, Federico Gori, Chiara Lecca, Christian Niccoli, Sergio Ragalzi, Eleonora Rossi, Zimmerfrei. Spazio anche alla produzione isolana attraverso le opere di AZ.Namusn.Art, Cristian Chironi, Elisa Desortes, I Santissimi, Tore Manca, Pinuccia Marras, Pietro Mele, Nero Project, Stefano Serusi. Anche l’accostamento di tante personalità artistiche diverse, provenienti da realtà geografiche e culturali distinte, risponde al tema della rassegna: una visione del mondo che non esita a mettere assieme identità e differenze, nel tentativo di collegare mondi globali e locali ed inserire il processo creativo in un unico multiforme percorso.
Nella mostra La disciplina della Terra, curata da Ivo Serafino Fenu, gli artisti Barbara Ardau e Mimmo Di Caterino, Ermenegildo Atzori, Federico Carta, Giulia Casula, Monica Lugas, Tonino Mattu, Marco Pili, Progetto ASKOS (Chiara Schirru e Michele Mereu), Alberto Spada, “si confrontano con la terra. Ma per non cadere nello stereotipo della “naturalità” che alla terra è inevitabilmente connesso, gli artisti hanno preferito un approccio più concettuale, in favore di una “artificialità” che racconta di un oggi e di un futuro prossimo affatto rassicuranti. Con i piedi ben piantati in terra e con uno sguardo rivolto altrove.” (Ivo Serafino Fenu)
Hybrid Maps, topografie distorte dal pianeta Terra, a cura di Mariolina Cosseddu, propone opere di Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Roberta Filippelli, Caterina Lai, Fabio Lanza, Coquelicot Mafille, Cristina Meloni, Gianni Nieddu, Igino Panzino, Michèle Provost, Matteo Sanna, Gianfranco Setzu. La mostra parte dal concetto di terra intesa come luogo geografico per arrivare ad indagare l’uomo e i suoi mondi. Scrive, infatti, la Cosseddu che “mappare lo spazio è fra le più antiche forme di sopravvivenza. La mappa è, di fatto, un luogo dell’immaginario. Pensata per appropriarsi dell’ignoto, per misurare e ridurre l’infinitezza dello spazio, diventa strumento di una doppia conquista, materiale e metaforica.”
Accanto alle mostre che indagano il mondo della sperimentazione visiva contemporanea, quest’anno il PAV dedica anche una sezione specifica delle sue iniziative alla fotografia. Al quarto piano dell’ex-Caseificio, infatti, il concetto di terra è declinato secondo i canoni tecnici della fotografia tradizionale – il bianconero, il ritratto, il paesaggio – accostato ad una visione limpidamente attuale e contemporanea.
Gli scatti di Donato Tore, Adriano Mauri e Pierfranco Cuccuru, invitano a guardare in più direzioni, seguendo spunti di riflessione che nascono tutti da uno stesso nucleo, l’isola, la Sardegna, che sempre più si conferma mondo.
I bianchi e neri di Al di là della terra, il mare di Donato Tore, “percorrendo i bordi della terra raccontano brani di paesaggio “minimalista”, inteso come personale “visione di luoghi” contemporanei e non come mera rappresentazione di essi” (Anna Giordano).
Bianco e nero anche per Adriano Mauri. I suoi intensi Mineros, “uomini che arrivano dal profondo buio, dal nero... che raccontano vite e fatiche, e che dicono tutto nel modo più naturale” (Marco Delogu), accompagnano i visitatori lungo le scale dell’ex-Caseificio, una reiterazione simbolica del rito della discesa che quotidianamente essi compiono nel ventre della terra.
Domina, invece, il colore nei ritratti di Strange Fruits, “ritratti non seriali, dove Pierfanco Cuccuru innesca punti di contatto tra l’immagine, chi è ripreso e chi guarda, creando una zona franca dove il confronto è aperto, sincero, e dove chi vuole, guardando gli altri, prova a raccontare anche un pò di sé, come nelle migliori storie”. (Sergio Scavio)
Accanto ai progetti espositivi riuniti nell’ex-Caseificio, il PAV anche quest’anno presenta Lavori in corso, una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, progettati da alcuni degli artisti e dei curatori presenti in mostra. Tra gli altri, l’artista Francesco Arena in un progetto su Antonio Gramsci che vede coinvolto anche Paolo Fresu, il filosofo e critico d’arte Marco Senaldi che presenta il video maker Paolo Gioli, la danzatrice Sara Grenga, la coreografa Ornella D’agostino con gli allievi dello stage di danza realizzato a Berchidda in collaborazione con Carovana s.m.i..
In giro per il paese anche openShow… dalla terra al cielo, il progetto di arte pubblica a cura di Giannella Demuro, progetto nato a Sassari, ideato dall’associazione culturale isolasenzatitolo e realizzato in collaborazione con il Comune di Sassari e il PAV di Time in Jazz. Quasi un’estensione della mostra dell’ex- Caseificio, openShow… dalla terra al cielo riunisce le opere di oltre sessanta artisti che rappresentano una mappatura significativa seppure non totalmente esaustiva della ricerca isolana, della terra Sardegna, e la ricostruisce sulle case di Berchidda, costringendo il pubblico a gironzolare con gli occhi al cielo per le vie del paese, alla ricerca delle opere, alloggiate sulle pareti e sui terrazzini del centro storico, di -E-, Fabio Barisani, Pietruccia Bassu, Leonardo Boscani, Zaza Calzia, Efisio e Nicola Caredda, Simone Carta, Tonino Casula, Giancarlo Catta, Erik Chevalier, Marcello Cinque, Alberto Colombino, Salvatore Coradduzza, Salvatore Cuccu, Chiara Demelio, Paola Dessy, Rita Diana, Nino Dore, Salvatore Esposito, Roberta Filippelli, Angelino Fiori, Giuseppe Flore, Gavino Ganau, Lalla Lussu, Pierpaolo Luvoni, Antonio Mallus, Claudia Matta, Mariella Manconi, Paolo Marchi, Pinuccia Marras, Italo Medda, Silvia Mei, Meloni di Carta, Fabio Melosu, Narcisa Monni, Gianni Nieddu, Efisio Niolu, Nico Orunesu, Igino Panzino, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Bruno Petretto, Paolo Pibi, Gianfranco Pintus, Jessica Piras, Mario Pischedda, Roberto Puzzu Rosanna Rossi, Maura Saddi, Giulia Sale Josephine Sassu, Marcello Scalas, Pinuccio Sciola, Giovanna Secchi, Stefano Serusi, Gianfranco Setzu, Monica Solinas, Carlo Spiga, Daniela Spoto, Giorgio Urgeghe.
Casa Sanna, sulla piazza del Popolo, accoglie la mostra Nigeria: una terra che perde, una terra che brucia, scatti di Kadir van Lohuizen a cura di Amnesty International attraverso i quali viene illustrato l’impatto dell’inquinamento provocato dal petrolio sui diritti umani e sull’ambiente nel Delta del Niger.
Come di consueto, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival da Dario Ghibaudo, Nextime, Pinuccio Sciola, Francesco Simeti.
Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV Semida, il Museo di arte ambientale, con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
Orario mostre: 12,00 – 1,00 orario continuato
* * *
Associazione culturale TIME IN JAZZ
via Pietro Casu, 29/a - 07022 Berchidda (OT) - tel. 079 703007
E-mail: pav@timeinjazz.it
www.timeinjazz.it
Ufficio stampa:
RICCARDO SGUALDINI
tel. 070 30 31 48 - cell. 347 83 29 583
E-mail: x-press@fastwebnet.it
Festival internazionale
Time in Jazz
ventiquattresima edizione:
"Terra"
Berchidda
9 > 16 agosto 2011
PAV – Progetto Arti Visive
a cura di Giannella Demuro e Antonello Fresu
mostre ▪ performance ▪ eventi
Piazza del Popolo • 12-15 agosto
Arte tra le note
scenografie d’artista per i concerti serali di Time in Jazz
Dario Ghibaudo, Nextime, Francesco Simeti, Pinuccio Sciola
Ex-Caseificio • 11-16 agosto
Dalla terra al cielo
a cura di Giannella Demuro
Marina Abramovic, Maria Magdalena Campos-Pons, Robert Gligorov, FX Harsono, Oleg Kulik, Armin Linke, Hiroyuki Masuyama, Andrei Molodkin, Elena Nemkova, Entang Wiharso, Karen Yurkovich
Francesco Arena, Matteo Basilé, Francesco Carone, Gea Casolaro, Costantino Ciervo, Paolo Consorti, Marco Di Giovanni, Raimondo Galeano, Dario Ghibaudo, Federico Gori, Chiara Lecca, Christian Niccoli, Sergio Ragalzi, Eleonora Rossi, Zimmerfrei
AZ.Namusn.Art, Cristian Chironi, Elisa Desortes, I Santissimi, Tore Manca, Pinuccia Marras, Pietro Mele, Nero Project, Stefano Serusi
La disciplina della terra
a cura di Ivo Serafino Fenu
Barbara Ardau e Mimmo Di Caterino, Ermenegildo Atzori, Federico Carta, Giulia Casula, Monica Lugas, Tonino Mattu, Marco Pili, Progetto ASKOS (Chiara Schirru e Michele Mereu), Alberto Spada
Hybrid Maps topografie distorte dal pianeta Terra
a cura di Mariolina Cosseddu
Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Roberta Filippelli, Caterina Lai, Fabio Lanza, Coquelicot Mafille, Cristina Meloni, Gianni Nieddu, Igino Panzino, Michèle Provost, Matteo Sanna, Gianfranco Setzu
Al di là della terra, il mare
fotografie di Donato Tore
testo di Anna Giordano
Mineros, ritratti dal sottosuolo
fotografie di Adriano Mauri
testo di Marco Delogu
Strange Fruits, 21 storie di ordinaria integrazione
fotografie di Pierfranco Cuccuru
testo di Sergio Scavio
Nelle vie del paese • 11-16 agosto
Lavori in corso
interventi, performance, installazioni realizzati da alcuni degli artisti e curatori presenti in mostra, tra cui Francesco Arena e Paolo Fresu, Marco Senaldi e Paolo Gioli, Sara Grenga, Ornella D’agostino
openShow… dalla terra al cielo arte pubblica a Time in Jazz
a cura di Giannella Demuro
in collaborazione con l’associazione isolasenzatitolo e il Comune di Sassari
-E-, Fabio Barisani, Pietruccia Bassu, Leonardo Boscani, Zaza Calzia, Efisio e Nicola Caredda, Simone Carta, Tonino Casula, Giancarlo Catta, Erik Chevalier, Marcello Cinque, Alberto Colombino, Salvatore Coradduzza, Salvatore Cuccu, Chiara Demelio, Paola Dessy, Rita Diana, Nino Dore, Salvatore Esposito, Roberta Filippelli, Angelino Fiori, Giuseppe Flore, Gavino Ganau, Lalla Lussu, Pierpaolo Luvoni, Antonio Mallus, Claudia Matta, Mariella Manconi, Paolo Marchi, Pinuccia Marras, Italo Medda, Silvia Mei, Meloni di Carta, Fabio Melosu, Narcisa Monni, Gianni Nieddu, Efisio Niolu, Nico Orunesu, Igino Panzino, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Bruno Petretto, Paolo Pibi, Gianfranco Pintus, Jessica Piras, Mario Pischedda, Roberto Puzzu Rosanna Rossi, Maura Saddi, Giulia Sale Josephine Sassu, Marcello Scalas, Pinuccio Sciola, Giovanna Secchi Stefano Serusi Gianfranco Setzu, Monica Solinas, Carlo Spiga, Daniela Spoto, Giorgio Urgeghe
Casa Sanna • 9-16 agosto
Nigeria: una terra che perde, una terra che brucia
a cura di Amnesty International
fotografie Kadir van Lohuizen
Foresta Demaniale Monte Limbara Sud
Semida arte natura ambiente
opere permanenti di: Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola, Monica Solinas
09
agosto 2011
Time in Jazz 2011 – Terra
Dal 09 al 16 agosto 2011
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
SEDI VARIE – Berchidda
Berchidda, (Olbia-tempio)
Berchidda, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
12,00 – 1,00 orario continuato
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