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Timelines
La mostra, curata da Valerio Dehò e realizzata in collaborazione con Galleria P420 di Bologna, vede esposte una quindicina di opere di cinque artisti internazionali
Comunicato stampa
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TRA Treviso Ricerca Arte è lieta di comunicare l'inaugurazione della mostra Timelines che si terrà giovedì 21 maggio alle ore 19:00 presso il Piano Nobile di Ca' dei Ricchi.
La mostra, curata da Valerio Dehò e realizzata in collaborazione con Galleria P420 di Bologna, vede esposte una quindicina di opere di cinque artisti internazionali:
Irma Blank
Hanne Darboven
Paolo Icaro
Joachim Schmid
Franco Vaccari
"Il Novecento ha inventato il tempo. Prima c’era, ma lo si percepiva in un modo diverso. La gente viveva senza darci troppo peso, il mondo era semplice e a portata di mano. Bastavano le stagioni e che il sole sorgesse sempre la mattina. Nel Novecento si sono scoperti gli atomi, la gravitazione, l’infinitamente piccolo e l’immensamente grande, poi negli anni Sessanta l’elettronica e la comunicazione digitale. Il nostro universo è diventato una molecola di un organismo dai confini incerti. Sembra che l’infinito, secondo la teoria della relatività, sia una specie di cilindro. Non lo vedremo mai, però è singolare osservare che Einstein presentò la sua Relatività ristretta nel 1905, lo stesso anno in cui nacquero l’espressionismo in Germania, i fauves in Francia e Cezanne dipinge La montagne Sainte-Victoire. In Russia cominciano le rivoluzioni che porteranno a quella di Ottobre 1917 e viene abbandonato il realismo per l’astrazione geometrica. Il tempo entra in modo determinante tra i nuovi paradigmi del XX secolo perché diminuisce con la velocità, non è più lineare e consequenziale come nell’Ottocento, diventa circolare come una Kundalini, aprendo la cultura occidentale a influenze di altre culture e altre storie. Per questo l’arte nell’incertezza di una temporalità dilatata o rappresa come una macchia d’inchiostro, si è misurata sempre di più con una dimensione fisica e psichica variabile. Gli orologi di Salvador Dalì si sciolgono, il tempo si srotola nei suoi misuratori, ma diventa sempre più relativo e impreciso. Più lo si costringe nella stretta ripartizione del calendario, delle ore e dei minuti e più ci si accorge che la sua assolutezza ha smesso di avere alcuna autorità e che le varie sacre scritture hanno sempre raccontato balle sull’origine del mondo che è poi anche la nostra (...)". Valerio Dehò
La mostra, curata da Valerio Dehò e realizzata in collaborazione con Galleria P420 di Bologna, vede esposte una quindicina di opere di cinque artisti internazionali:
Irma Blank
Hanne Darboven
Paolo Icaro
Joachim Schmid
Franco Vaccari
"Il Novecento ha inventato il tempo. Prima c’era, ma lo si percepiva in un modo diverso. La gente viveva senza darci troppo peso, il mondo era semplice e a portata di mano. Bastavano le stagioni e che il sole sorgesse sempre la mattina. Nel Novecento si sono scoperti gli atomi, la gravitazione, l’infinitamente piccolo e l’immensamente grande, poi negli anni Sessanta l’elettronica e la comunicazione digitale. Il nostro universo è diventato una molecola di un organismo dai confini incerti. Sembra che l’infinito, secondo la teoria della relatività, sia una specie di cilindro. Non lo vedremo mai, però è singolare osservare che Einstein presentò la sua Relatività ristretta nel 1905, lo stesso anno in cui nacquero l’espressionismo in Germania, i fauves in Francia e Cezanne dipinge La montagne Sainte-Victoire. In Russia cominciano le rivoluzioni che porteranno a quella di Ottobre 1917 e viene abbandonato il realismo per l’astrazione geometrica. Il tempo entra in modo determinante tra i nuovi paradigmi del XX secolo perché diminuisce con la velocità, non è più lineare e consequenziale come nell’Ottocento, diventa circolare come una Kundalini, aprendo la cultura occidentale a influenze di altre culture e altre storie. Per questo l’arte nell’incertezza di una temporalità dilatata o rappresa come una macchia d’inchiostro, si è misurata sempre di più con una dimensione fisica e psichica variabile. Gli orologi di Salvador Dalì si sciolgono, il tempo si srotola nei suoi misuratori, ma diventa sempre più relativo e impreciso. Più lo si costringe nella stretta ripartizione del calendario, delle ore e dei minuti e più ci si accorge che la sua assolutezza ha smesso di avere alcuna autorità e che le varie sacre scritture hanno sempre raccontato balle sull’origine del mondo che è poi anche la nostra (...)". Valerio Dehò
21
maggio 2015
Timelines
Dal 21 maggio al 04 luglio 2015
arte contemporanea
Location
TRA – CA’ DEI RICCHI
Treviso, Vicolo Barberia, (Treviso)
Treviso, Vicolo Barberia, (Treviso)
Orario di apertura
Da mar a sab 10:00-13:00 / 15:30 - 19:30
Vernissage
21 Maggio 2015, h 19:00
Autore
Curatore