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Tina Sgrò – Realtà ulteriore
La mostra presenta interni borghesi intrisi di malinconia e atmosfere sospese, giocati su pochi toni di colore e sulla profondità delle ombre…..L’inconscio si svela in una luce sfilacciata da pennellate veloci e decise
Comunicato stampa
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Tina Sgrò partecipa attivamente alla vita artistica e culturale italiana ed è la finalista e la vincitrice di numerosi e prestigiosi premi e concorsi di livello nazionale (Premio Morlotti - Imbersago, Premio La Fenice et des Artistes - Venezia, Premio Carlo dalla Zorza - Milano, ecc..).
Nel 2006 vince il 1° premio Pittura Targa D'oro al concorso nazionale indetto da Arte Mondadori.
Attualmente vive e lavora a Reggio Calabria.
La mostra presenta interni borghesi intrisi di malinconia e atmosfere sospese, giocati su pochi toni di colore e sulla profondità delle ombre…..L'inconscio si svela in una luce sfilacciata da pennellate veloci e decise.
Dino Del Vecchio
L’accidia del tempo sul punto di ripetersi, formula citazioni ricondotte pertinenti al linguaggio indagatore post-modernista e nuove potenzialità, di fronte ai rigurgiti di sentore manieristici. Il lavoro di registro espressivo, nei sottesi stati psicologici della soggettività per Tina Sgrò assume una proliferante dilatazione nel soggetto figurale mediante la libertà del gesto, formulato impulsivamente, e da cui emerge un portato intimo nella descrizione dei contenuti di valore oggettivo.
Un sistema di relazioni attraversato dall’istinto e dalla perizia porta all’enfasi formatrice, che dipana ininterrottamente in superficie inattesi slittamenti… visibili e invisibili. L’indeterminazione/apparizione svela così affondi nei recessi della psiche e annuncia l’intreccio implicito nella traduzione pittorica che Sgrò ha sedimentato nel tempo per le sue raffigurazioni, che oggi appaiono indicative di una ideale originarietà, e di rinnovata credibilità tanto dell’immaginario, quanto alle riflessioni che riconciliano l’uomo col mondo.
L’azione creativa dell’artista si manifesta governata da accelerazioni che portano all’attimo folgorante, e articola in superficie espressioni dinamiche di un descrittivo tracciato, che narra intime memorie nel momento di grazia della mano, e della mente. Tutto questo fa pensare ad un preciso intendimento personale che privilegia contemporaneamente disseminazione e concentrazione; comunque una cifra stilistica, intessuta nella coscienza e nella perizia (…) Nasce da una attitudine che alimenta, allo stesso modo, progetto e casualità. Sgrò esplicita un accrescimento dello scambio, che per definizione duplica le cose visibili di fronte ad un linguaggio che si abbandona ai flussi dell’immaginario, per lasciare i suoi esiti figurali capaci di far comprendere, che tale portato concettuale e ideale, arricchisce l’opera di complessità e di una diversa sensibilità sotto il segno di un proprio maturato concetto di bellezza.
La tensione/visione del riconquistato sentimento di indifferenza, per le incongruenze del nostro tempo, condensa in un avvertito abbandono grazie anche ad un afflato simbolico che rimette al linguaggio allusive suggestioni condotte al registro freddo dei timbri, in un gioco di sfumature e trasparenze. La potenzialità di tali incroci e collisioni, in bilico tra svelamento e occultamento, descrivono l’esistenza di un luogo unitario del colore e della composizione che, nella susseguente disposizione, riemerge in un provvisorio indeterminato clima atemporale, più specifico della “sub-realtà”, tra figurazione e astrazione.………………………………………………………
Nel 2006 vince il 1° premio Pittura Targa D'oro al concorso nazionale indetto da Arte Mondadori.
Attualmente vive e lavora a Reggio Calabria.
La mostra presenta interni borghesi intrisi di malinconia e atmosfere sospese, giocati su pochi toni di colore e sulla profondità delle ombre…..L'inconscio si svela in una luce sfilacciata da pennellate veloci e decise.
Dino Del Vecchio
L’accidia del tempo sul punto di ripetersi, formula citazioni ricondotte pertinenti al linguaggio indagatore post-modernista e nuove potenzialità, di fronte ai rigurgiti di sentore manieristici. Il lavoro di registro espressivo, nei sottesi stati psicologici della soggettività per Tina Sgrò assume una proliferante dilatazione nel soggetto figurale mediante la libertà del gesto, formulato impulsivamente, e da cui emerge un portato intimo nella descrizione dei contenuti di valore oggettivo.
Un sistema di relazioni attraversato dall’istinto e dalla perizia porta all’enfasi formatrice, che dipana ininterrottamente in superficie inattesi slittamenti… visibili e invisibili. L’indeterminazione/apparizione svela così affondi nei recessi della psiche e annuncia l’intreccio implicito nella traduzione pittorica che Sgrò ha sedimentato nel tempo per le sue raffigurazioni, che oggi appaiono indicative di una ideale originarietà, e di rinnovata credibilità tanto dell’immaginario, quanto alle riflessioni che riconciliano l’uomo col mondo.
L’azione creativa dell’artista si manifesta governata da accelerazioni che portano all’attimo folgorante, e articola in superficie espressioni dinamiche di un descrittivo tracciato, che narra intime memorie nel momento di grazia della mano, e della mente. Tutto questo fa pensare ad un preciso intendimento personale che privilegia contemporaneamente disseminazione e concentrazione; comunque una cifra stilistica, intessuta nella coscienza e nella perizia (…) Nasce da una attitudine che alimenta, allo stesso modo, progetto e casualità. Sgrò esplicita un accrescimento dello scambio, che per definizione duplica le cose visibili di fronte ad un linguaggio che si abbandona ai flussi dell’immaginario, per lasciare i suoi esiti figurali capaci di far comprendere, che tale portato concettuale e ideale, arricchisce l’opera di complessità e di una diversa sensibilità sotto il segno di un proprio maturato concetto di bellezza.
La tensione/visione del riconquistato sentimento di indifferenza, per le incongruenze del nostro tempo, condensa in un avvertito abbandono grazie anche ad un afflato simbolico che rimette al linguaggio allusive suggestioni condotte al registro freddo dei timbri, in un gioco di sfumature e trasparenze. La potenzialità di tali incroci e collisioni, in bilico tra svelamento e occultamento, descrivono l’esistenza di un luogo unitario del colore e della composizione che, nella susseguente disposizione, riemerge in un provvisorio indeterminato clima atemporale, più specifico della “sub-realtà”, tra figurazione e astrazione.………………………………………………………
01
dicembre 2007
Tina Sgrò – Realtà ulteriore
Dal primo al 20 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA ORIZZONTI ARTE
Ostuni, Via Cattedrale, (Brindisi)
Ostuni, Via Cattedrale, (Brindisi)
Orario di apertura
10,00 – 14,00 17,00 – 22,00 Tutti i giorni
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 18,30
Autore
Curatore