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Tino Aime – Dipinti Incisioni
La Galleria Dantesca Fogola presenta le opere grafiche e pittoriche dell’artista piemontese Tino Aime: una selezione di dipinti, finestre e incisioni realizzate dall’artista nel corso delle sua lunga carriera, contrassegnata da numerose esposizioni in Italia e all’estero
Comunicato stampa
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La Galleria Dantesca Fogola presenta le opere grafiche e pittoriche dell’artista piemontese Tino Aime: una selezione di dipinti, finestre e incisioni realizzate dall’artista nel corso delle sua lunga carriera, contrassegnata da numerose esposizioni in Italia e all’estero.
Il nucleo di opere presentate alla Galleria Fogola sottolinea il rapporto visivo tra gli aspetti più intimi della natura e la presenza, in essa, dell’uomo. Una presenza spesso non esplicitata, ma suggerita dalle impronte e dagli interventi umani: i campi arati, le case, le fascine, la bicicletta appoggiata ad un albero.
“[…] L’uomo e la natura: due elementi che si fondono, si confondono a volte, citandosi l’un l’altra, alludendo ad una presenza accennata, ma non evidente, mai comunque imposta, violenta, aggressiva.
Le immagini di Aime suggeriscono una convivenza fatta di lavoro, di faticosa ricerca di un equilibrio tra una natura fredda, spesso selvatica e inospitale, e la realtà contadina: una silenziosa situazione in cui le due componenti sono espressione di un universo in bilico tra l’apparenza fatta di freddezza e staticità e la malinconica visione di un mondo cristallizzato in una immagine a-temporale. La montagna, d’altronde, non è mai qui paesaggio da cartolina, sfumato nel vedutismo e nell’esercizio quasi fotografico del più vero del vero. Una pratica che Aime sfugge, consapevole dell’assoluta bellezza e maestà di un panorama che ne mantiene intatte le caratteristiche solo se vivente, e altrettanto conscio del rischio di cadere nella trappola dell’immagine perfetta, turistica, lontana dal vissuto reale.” (testo critico di Federica Tammarazio)
Accanto alla natura vivente, silenziosa o selvatica, si pongono le composizioni delle nature morte, i fiori secchi, i frutti, gli elementi decorativi che ne costituiscono la poetica.
La mostra, che inaugura il 3 maggio e che sarà visitabile fino al 31 del mese, è l’occasione per presentare il nuovo volume antologico L’opera grafica 1995-2007, prosecuzione dell’opera che ne testimonia l’attività dalle origini fino alla metà degli anni Novanta.
Il volume raccoglie, oltre alla riproduzioni delle tavole e delle cartelle grafiche, un vasto repertorio di testimonianze di critici, artisti e scrittori che hanno espresso il loro apprezzamento per l’attività di Tino Aime.
Il volume è aperto dal testo critico di Gianfranco Schialvino e dall’introduzione dell’editore di grafica d’arte Paolo Prandi.
Il nucleo di opere presentate alla Galleria Fogola sottolinea il rapporto visivo tra gli aspetti più intimi della natura e la presenza, in essa, dell’uomo. Una presenza spesso non esplicitata, ma suggerita dalle impronte e dagli interventi umani: i campi arati, le case, le fascine, la bicicletta appoggiata ad un albero.
“[…] L’uomo e la natura: due elementi che si fondono, si confondono a volte, citandosi l’un l’altra, alludendo ad una presenza accennata, ma non evidente, mai comunque imposta, violenta, aggressiva.
Le immagini di Aime suggeriscono una convivenza fatta di lavoro, di faticosa ricerca di un equilibrio tra una natura fredda, spesso selvatica e inospitale, e la realtà contadina: una silenziosa situazione in cui le due componenti sono espressione di un universo in bilico tra l’apparenza fatta di freddezza e staticità e la malinconica visione di un mondo cristallizzato in una immagine a-temporale. La montagna, d’altronde, non è mai qui paesaggio da cartolina, sfumato nel vedutismo e nell’esercizio quasi fotografico del più vero del vero. Una pratica che Aime sfugge, consapevole dell’assoluta bellezza e maestà di un panorama che ne mantiene intatte le caratteristiche solo se vivente, e altrettanto conscio del rischio di cadere nella trappola dell’immagine perfetta, turistica, lontana dal vissuto reale.” (testo critico di Federica Tammarazio)
Accanto alla natura vivente, silenziosa o selvatica, si pongono le composizioni delle nature morte, i fiori secchi, i frutti, gli elementi decorativi che ne costituiscono la poetica.
La mostra, che inaugura il 3 maggio e che sarà visitabile fino al 31 del mese, è l’occasione per presentare il nuovo volume antologico L’opera grafica 1995-2007, prosecuzione dell’opera che ne testimonia l’attività dalle origini fino alla metà degli anni Novanta.
Il volume raccoglie, oltre alla riproduzioni delle tavole e delle cartelle grafiche, un vasto repertorio di testimonianze di critici, artisti e scrittori che hanno espresso il loro apprezzamento per l’attività di Tino Aime.
Il volume è aperto dal testo critico di Gianfranco Schialvino e dall’introduzione dell’editore di grafica d’arte Paolo Prandi.
03
maggio 2007
Tino Aime – Dipinti Incisioni
Dal 03 al 31 maggio 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FOGOLA GALLERIA DANTESCA
Torino, Piazza Carlo Felice, 15, (Torino)
Torino, Piazza Carlo Felice, 15, (Torino)
Orario di apertura
9.00/12.00 e 16.00/19.00
Vernissage
3 Maggio 2007, ore 18
Autore