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Tiziana Cera Rosco – Säen Licht
In mostra opere frutto dell’incontro tra performance, fotografia e pittura in cui l’artista svela e da forma alle emozioni collettive portandoci alla comprensione del mondo, dei suoi miti e riti simbolici.
Comunicato stampa
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Säen Licht, Seminare Luce: potrebbe essere il titolo che compendia l'intera opera di Tiziana Cera Rosco, poetessa, scrittrice, performer, artista visiva. In mostra opere frutto dell'incontro tra performance, fotografia e pittura in cui l'artista svela e da forma alle emozioni collettive portandoci alla comprensione del mondo, dei suoi miti e riti simbolici.
“Ogni opera d’arte è di una solitudine infinita”. (Rilke)
Il tema è quello della consegna, come avviene per la dedizione all’interno di uno sposalizio. Ma qui le parti, sempre in relazione di dialogo – anche quando scompaiono l’una dall’altra – hanno un diverso grado di esposizione e di esistenza, dal neutro nudo del manichino al connotato nudo dell’artista. Non ci sono altre figure o altre presenze. Una sorta di relazione impossibile con le cose possibili che possono, quindi, sono rimandare ad altro, a qualcosa che si cerca all’interno di tutte le relazioni, oltre le semplici comunicazioni o consolazioni. Le opere non sono il semplice scatto della fotografia. La fotografia, mai ritoccata con programmi digitali, dopo la stampa a carbone, viene lavorata con oli, resine, bitume, solventi così da creare uno strato, un velo appunto, ma un velo pieno di crepe che insidiano l’immagine ferendola e non consegnandola completamente (ogni riproduzione di opera è fatta a mano e quindi non c’è mai un’opera uguale ad un’altra anche se provengono dalla stessa immagine). Il tema dello svelamento tramite l’esposizione ( e non l’esibizione) coincide a quello del nudo e della solitudine. Siamo consegnati a quello che creiamo. Coincidiamo con quello che creiamo. E questo ci fa più vicini all’essenza dell’uomo e più lontani da tutti gli uomini.
“Ogni opera d’arte è di una solitudine infinita”. (Rilke)
Il tema è quello della consegna, come avviene per la dedizione all’interno di uno sposalizio. Ma qui le parti, sempre in relazione di dialogo – anche quando scompaiono l’una dall’altra – hanno un diverso grado di esposizione e di esistenza, dal neutro nudo del manichino al connotato nudo dell’artista. Non ci sono altre figure o altre presenze. Una sorta di relazione impossibile con le cose possibili che possono, quindi, sono rimandare ad altro, a qualcosa che si cerca all’interno di tutte le relazioni, oltre le semplici comunicazioni o consolazioni. Le opere non sono il semplice scatto della fotografia. La fotografia, mai ritoccata con programmi digitali, dopo la stampa a carbone, viene lavorata con oli, resine, bitume, solventi così da creare uno strato, un velo appunto, ma un velo pieno di crepe che insidiano l’immagine ferendola e non consegnandola completamente (ogni riproduzione di opera è fatta a mano e quindi non c’è mai un’opera uguale ad un’altra anche se provengono dalla stessa immagine). Il tema dello svelamento tramite l’esposizione ( e non l’esibizione) coincide a quello del nudo e della solitudine. Siamo consegnati a quello che creiamo. Coincidiamo con quello che creiamo. E questo ci fa più vicini all’essenza dell’uomo e più lontani da tutti gli uomini.
17
maggio 2014
Tiziana Cera Rosco – Säen Licht
Dal 17 maggio al 14 giugno 2014
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA MIES
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Modena, Piazzetta Dei Servi, 44/a, (Modena)
Orario di apertura
Lun, merc, ven e sab 10,30-12,30
ven e sab 16,30-19,30
fer e fest su appuntamento
Vernissage
17 Maggio 2014, ore 21
Autore
Curatore