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Tiziana Coccia
L’artista si muove tra la resa realistica della natura per raffigurarne la calma surreale e la forza che si scatena da esse. Imbattersi nelle nuvole significa liberare la mente da ogni pregiudizio e da ogni pensiero, forme astratte che corrispondono a stati d’animo interiori ed emozioni dell’uomo.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “La misura delle nuvole” con opere dell'artista Tiziana Coccia. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il cielo è la “sorgente di luce” nella natura e governa ogni cosa (John Constable). Uno degli elementi naturali preferiti dall’artista era senza dubbio il cielo, in particolare gli effetti delle nuvole, alle quali dedicò centinaia di tele. Nel 1803, durante un viaggio per mare da Londra a Deal a bordo di una nave da commercio, Constable iniziò i primi studi sul cielo e sul movimento delle nuvole. Nel paesaggio britannico, che proprio in quell’anno dichiarò di voler rappresentare nel modo più autentico possibile, le nuvole assumono forme infinite così come innumerevoli variazione cromatiche e luministiche. Nella storia dell’arte e della letteratura Constable non è stato l’unico a riconoscere nelle arti un valore scientifico e conoscitivo, ed è proprio grazie a queste coraggiose affermazioni che oggi l’ecologia raccoglie l’eredità dell’ormai indistricabile legame tra arte, natura e uomo. In meteorologia una nuvola è un’idrometeora costituita da minute particelle d’acqua condensate e/o cristalli di ghiaccio, sospese nell’atmosfera solitamente non a contatto con il suolo. Considerare le nuvole semplici fenomeni naturali potrebbe, in realtà, essere una grande limitazione. Da sempre le nuvole affascinano l’uomo, la sua fantasia e la sua psiche, sono l’elemento distintivo di un cielo in tempesta, l’anima di un cielo azzurro; da sempre hanno affascinato gli artisti, ed oggi anche Tiziana Coccia. Così nei suoi lavori leggiamo queste strane formazioni sfuggenti, impalpabili e mutevoli, a volte rosa, a volte bianche, a volte grigiastre, sono più poeticamente considerate delle trasportatrici di emozioni in grado di ipnotizzare l’uomo che proietta in esse i propri sogni e le proprie fantasie. John Constable, inglese e romantico, negli anni Venti dell’Ottocento si soffermava a dipingere le nuvole per indagarle in ogni minimo dettaglio e per studiarne la forma e l’anatomia. Il tema iconografico della nuvola è stato oggetto d’interesse di artisti diversi, in epoche diverse, con stili differenti. L’artista oggi in questione, Tiziana Coccia si muove tra la resa realistica della natura per raffigurarne la calma surreale e la forza che si scatena da esse. Imbattersi nelle nuvole significa liberare la mente da ogni pregiudizio e da ogni pensiero, le immagini raffigurate sono come trasformate da un pittorialismo fotografico, mostrando così soggetti naturali, nuvole, di notevole importanza, forme astratte che corrispondono a stati d’animo interiori ed emozioni dell’uomo”.
Biografia dell’artista
Tiziana Coccia nasce ad Ascoli Piceno ma vive e lavora a Desio. Si diploma al Liceo Artistico Brera di Milano. Per 20 anni è titolare della ditta DE.AR. che si occupa della creazione e vendita di ceramiche artistiche contemporanee. Ha esportato le sue creazioni in tutto il mondo. Presente nel padiglione Italia in Cina, in Unione Sovietica, presente a New York alla manifestazione “Discovery of Italy”. Ha disegnato per la storica società Goebel di Coburg (Germania). Per 20 anni ha partecipato a fiere internazionali quali: Macef, Chibi Cart, Mostra Convegno, e all’estero Francfurt Messe, Salisburgo, Atlanta ed altre. Nel 2000 ha smesso la produzione di ceramiche artistiche ma ha ripreso a dipingere. La sua passione e la sua caratteristica peculiare è quella di dipingere visi, facce, espressioni, forse pensieri nella folla del vivere quotidiano. I lavori della sua ultima ricerca ha come titolo “FOLLE”. Nell’ottobre 2015 è chiamata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza, a tenere una mostra personale dal titolo “Folle tra palpiti e filosofie” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, poi a Berlino ancora una personale dal titolo “Dal tempo dell’infanzia” al Plus Berlin nel Progetto “Strade d’Europa”. Nel 2018 è sempre il Prof. Carlo Franza ad invitarla con una mostra dal titolo “Per ritmi interni” nel progetto “Strade d’Europa” al Plus Berlin di Berlino. Nel 2024 tiene ancora a Firenze al Plus Florence presentato dallo Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza una personale di nuovi lavori dal titolo “La misura delle nuvole”. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui più volte il Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere. Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il cielo è la “sorgente di luce” nella natura e governa ogni cosa (John Constable). Uno degli elementi naturali preferiti dall’artista era senza dubbio il cielo, in particolare gli effetti delle nuvole, alle quali dedicò centinaia di tele. Nel 1803, durante un viaggio per mare da Londra a Deal a bordo di una nave da commercio, Constable iniziò i primi studi sul cielo e sul movimento delle nuvole. Nel paesaggio britannico, che proprio in quell’anno dichiarò di voler rappresentare nel modo più autentico possibile, le nuvole assumono forme infinite così come innumerevoli variazione cromatiche e luministiche. Nella storia dell’arte e della letteratura Constable non è stato l’unico a riconoscere nelle arti un valore scientifico e conoscitivo, ed è proprio grazie a queste coraggiose affermazioni che oggi l’ecologia raccoglie l’eredità dell’ormai indistricabile legame tra arte, natura e uomo. In meteorologia una nuvola è un’idrometeora costituita da minute particelle d’acqua condensate e/o cristalli di ghiaccio, sospese nell’atmosfera solitamente non a contatto con il suolo. Considerare le nuvole semplici fenomeni naturali potrebbe, in realtà, essere una grande limitazione. Da sempre le nuvole affascinano l’uomo, la sua fantasia e la sua psiche, sono l’elemento distintivo di un cielo in tempesta, l’anima di un cielo azzurro; da sempre hanno affascinato gli artisti, ed oggi anche Tiziana Coccia. Così nei suoi lavori leggiamo queste strane formazioni sfuggenti, impalpabili e mutevoli, a volte rosa, a volte bianche, a volte grigiastre, sono più poeticamente considerate delle trasportatrici di emozioni in grado di ipnotizzare l’uomo che proietta in esse i propri sogni e le proprie fantasie. John Constable, inglese e romantico, negli anni Venti dell’Ottocento si soffermava a dipingere le nuvole per indagarle in ogni minimo dettaglio e per studiarne la forma e l’anatomia. Il tema iconografico della nuvola è stato oggetto d’interesse di artisti diversi, in epoche diverse, con stili differenti. L’artista oggi in questione, Tiziana Coccia si muove tra la resa realistica della natura per raffigurarne la calma surreale e la forza che si scatena da esse. Imbattersi nelle nuvole significa liberare la mente da ogni pregiudizio e da ogni pensiero, le immagini raffigurate sono come trasformate da un pittorialismo fotografico, mostrando così soggetti naturali, nuvole, di notevole importanza, forme astratte che corrispondono a stati d’animo interiori ed emozioni dell’uomo”.
Biografia dell’artista
Tiziana Coccia nasce ad Ascoli Piceno ma vive e lavora a Desio. Si diploma al Liceo Artistico Brera di Milano. Per 20 anni è titolare della ditta DE.AR. che si occupa della creazione e vendita di ceramiche artistiche contemporanee. Ha esportato le sue creazioni in tutto il mondo. Presente nel padiglione Italia in Cina, in Unione Sovietica, presente a New York alla manifestazione “Discovery of Italy”. Ha disegnato per la storica società Goebel di Coburg (Germania). Per 20 anni ha partecipato a fiere internazionali quali: Macef, Chibi Cart, Mostra Convegno, e all’estero Francfurt Messe, Salisburgo, Atlanta ed altre. Nel 2000 ha smesso la produzione di ceramiche artistiche ma ha ripreso a dipingere. La sua passione e la sua caratteristica peculiare è quella di dipingere visi, facce, espressioni, forse pensieri nella folla del vivere quotidiano. I lavori della sua ultima ricerca ha come titolo “FOLLE”. Nell’ottobre 2015 è chiamata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza, a tenere una mostra personale dal titolo “Folle tra palpiti e filosofie” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, poi a Berlino ancora una personale dal titolo “Dal tempo dell’infanzia” al Plus Berlin nel Progetto “Strade d’Europa”. Nel 2018 è sempre il Prof. Carlo Franza ad invitarla con una mostra dal titolo “Per ritmi interni” nel progetto “Strade d’Europa” al Plus Berlin di Berlino. Nel 2024 tiene ancora a Firenze al Plus Florence presentato dallo Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza una personale di nuovi lavori dal titolo “La misura delle nuvole”. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui più volte il Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere. Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
23
novembre 2024
Tiziana Coccia
Dal 23 novembre 2024 al 10 aprile 2025
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
23 Novembre 2024, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini