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Tobias & Joseph Feltus – Untitled
personale di due giovanissimi artisti e fratelli
Comunicato stampa
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“Giovani e promettenti leve, personalità eclettiche e curiose, attenti indagatori dell’introspezione umana, i fratelli Feltus rappresentano un unicum nella scena artistica italiana e internazionale. Fotografi, designer, registi, animatori, nonché figli di artisti (Alan Feltus e Lani Irwin), loro l’arte ce l’hanno davvero nel sangue. Due fratelli cosmopoliti che si fondono e che creano insieme, statunitensi di nascita ma italiani di adozione, per anni hanno respirato l’aria rinascimentale nei magnifici colli umbri e ben si notano nelle loro opere i riferimenti ai grandi maestri, da Piero della Francesca a Paolo Uccello. Fratelli inseparabili che amano lavorare insieme: si proiettano, si studiano, diventano modelli di sé stessi, calandosi in epopee di un lontano passato, in pose anatomiche surreali, cariche di un senso magico-simbolico. I loro scatti sono tutti analizzati in ogni dettaglio, non interessa immortalare il frangente di secondo, ma il livello di composizione e di immagine, lo scenario ed il soggetto: ogni elemento viene spostato dal fotografo fino a trovare il giusto equilibrio. Un modo di operare che si avvicina moltissimo alla pittura di tipo rinascimentale. In “III stanza N°2,” per esempio si percepisce la tensione statica delle pose e degli oggetti, la mimica dell’autoritratto è perfettamente calata nel ruolo e nel passato, gli oggetti sono pura natura morta. In “Instances 3.12” i manichini e frammenti di bambole si animano e prendono forma insieme ai corpi, sono sospesi e leggiadri quasi in uno stato di estasi celestiale.” (Angelo Lo Massaro)
Nella creazione delle fotografie i fratelli condividono i ruoli completamente, affidandosi all’istinto, e con una profonda comprensione spesso inconscia l’uno dell’altro, tornando alle loro radici comuni dopo una continua separazione dove Tobias lavora nel design e Joseph nel cinema.
“Feltus Feltus, applicando le infinite possibilità offerte dall’emersione delle sagome dal bianco della carta, hanno coniato una sorta di post-divisionismo, attualizzato grazie all’impiego del medium contemporaneo, sfruttando la grana della fotografia.” (V. Siviero, EspoArte n. 38)
“La direzione artistica e gli scatti, in genere, sono condivisi fino a tal punto che non riusciamo a distinguere chi ha scattato quali negativi, almeno che uno di noi non ne sia il soggetto.” (T. Feltus).
I fratelli esibiscono una selezione di composizioni fotografiche. “Tutte le nostre immagini sono pure, con 'effetti' creati in macchina fotografica, e non manipolati digitalmente in post-produzione. Questo ritorno al classico, o persistenza, diventa pregiata. Una limitazione che ci da un certo valore, che ci differenzia... Oltre al fatto che ci costringe ad assumere delle posizioni piu' scomode per cercare di ottenere l'effetto smembrato che sarebbe una sciocchezza creare digitalmente.” (T. Feltus) La maggior parte dei pezzi sono stati scattati con una Leica M3 degli anni ’50, e l’effetto surreale delle immagini avviene senza tecnologie moderne, ma con doppie esposizioni e lo sviluppo della pellicola da diapositiva in C41 (per negativi a colori). E’ interessante proprio il loro sforzo di rimanere fedeli alla creazione del surreale rappresentando una realtà costruita da loro, questo in un'epoca creativa e tecnologica dove non si è mai certi della verità di ciò che ci viene presentato come reale.
In esibizione c’è anche “Solo Duets”, un “cortometraggio sceneggiato e diretto da Joseph, con personaggi e ambienti animati in scala 1:6, in cui l’artista ha la capacità di dipingere con originale inquietudine ed angoscia il tema della senilità e il profondo senso del rimorso, del pentimento e della perdita di se stessi. È uno di quei testi densi e dolorosi, quindi estremamente vivi: sullo sfondo di una stanza ricostruita nei minimi dettagli, un uomo sospeso nel vuoto dei ricordi, nessun dialogo, solo un pianoforte vibrante che parla con le note di Satie; e poi l’altro io (la giovinezza) che riappare improvvisamente nel farci ricordare la caducità della vita e i momenti che furono. Una poesia struggente della vita: nei protagonisti il sorriso non è presente, i loro volti sono segnati da sguardi duri, intensi e scavati dal tempo, quasi a simboleggiare fantasmi di una felicità possibile, di vita rinascente dalla distruzione e dal dolore.” (Angelo Lo Massaro)
In questo lavoro i fratelli Feltus si sono uniti nella creazione delle scenografie e dei personaggi: Joseph ne è il regista, animatore e direttore artistico, Tobias si e' concentrato a scolpire i ritratti in miniatura dei due io del personaggio, ed ha assistito come secondo direttore della fotografia.
BIOGRAFIA degli ARTISTI:
I fratelli Feltus (Tobias 12.03.1979, Joseph 23.07.1982) sono nati in un ambiente artistico a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta. Sono cresciuti in Italia, ad Assisi, ed hanno assorbito da subito la tradizione artistica classica. Crescendo le loro scelte ed interessi artistici si sono diversificate (ampliando il loro orizzonte artistico), rincontrandosi negli ultimi anni e finendo per riunire diverse discipline creative e ritrovare un territorio comune dove lavorare assieme.
Entrambi laureati alla Edinburgh College of Art; Tobias Feltus, in design e si occupa essenzialmente di fotografia. La sua ricerca artistica lo spinge a cercare una sorta di armonia sia nella tecnica che nel contenuto dell’opera, escludendo le mode del momento.
Joseph Feltus, il più giovane, anche lui fotografo si dedica principalmente alla creazione di film e all’ animazione cinematografica, cercando un equilibrio visivo ed emotivo tra la pittura, la poesia, ed il cinema.
Da cinque anni vivono e lavorano ad Edimburgo, in Scozia. Da circa dieci anni collaborano su progetti fotografici di vario genere e negli ultimi due anni hanno sviluppato le loro tecniche per creare anche immagini pubblicitarie con una sensibilità artistica che non è comune in quell’ambito: le loro fotografie creano un impatto visivo che è spesso superiore alla capacità descrittiva dell'oggetto rappresentato.
Recentemente hanno completato la loro prima collaborazione cinematografica: un corto animato con una carica compositiva fortemente pittorica, basato su una sceneggiatura scritta da Joseph con scenografie e burattini creati in collaborazione.
Nella creazione delle fotografie i fratelli condividono i ruoli completamente, affidandosi all’istinto, e con una profonda comprensione spesso inconscia l’uno dell’altro, tornando alle loro radici comuni dopo una continua separazione dove Tobias lavora nel design e Joseph nel cinema.
“Feltus Feltus, applicando le infinite possibilità offerte dall’emersione delle sagome dal bianco della carta, hanno coniato una sorta di post-divisionismo, attualizzato grazie all’impiego del medium contemporaneo, sfruttando la grana della fotografia.” (V. Siviero, EspoArte n. 38)
“La direzione artistica e gli scatti, in genere, sono condivisi fino a tal punto che non riusciamo a distinguere chi ha scattato quali negativi, almeno che uno di noi non ne sia il soggetto.” (T. Feltus).
I fratelli esibiscono una selezione di composizioni fotografiche. “Tutte le nostre immagini sono pure, con 'effetti' creati in macchina fotografica, e non manipolati digitalmente in post-produzione. Questo ritorno al classico, o persistenza, diventa pregiata. Una limitazione che ci da un certo valore, che ci differenzia... Oltre al fatto che ci costringe ad assumere delle posizioni piu' scomode per cercare di ottenere l'effetto smembrato che sarebbe una sciocchezza creare digitalmente.” (T. Feltus) La maggior parte dei pezzi sono stati scattati con una Leica M3 degli anni ’50, e l’effetto surreale delle immagini avviene senza tecnologie moderne, ma con doppie esposizioni e lo sviluppo della pellicola da diapositiva in C41 (per negativi a colori). E’ interessante proprio il loro sforzo di rimanere fedeli alla creazione del surreale rappresentando una realtà costruita da loro, questo in un'epoca creativa e tecnologica dove non si è mai certi della verità di ciò che ci viene presentato come reale.
In esibizione c’è anche “Solo Duets”, un “cortometraggio sceneggiato e diretto da Joseph, con personaggi e ambienti animati in scala 1:6, in cui l’artista ha la capacità di dipingere con originale inquietudine ed angoscia il tema della senilità e il profondo senso del rimorso, del pentimento e della perdita di se stessi. È uno di quei testi densi e dolorosi, quindi estremamente vivi: sullo sfondo di una stanza ricostruita nei minimi dettagli, un uomo sospeso nel vuoto dei ricordi, nessun dialogo, solo un pianoforte vibrante che parla con le note di Satie; e poi l’altro io (la giovinezza) che riappare improvvisamente nel farci ricordare la caducità della vita e i momenti che furono. Una poesia struggente della vita: nei protagonisti il sorriso non è presente, i loro volti sono segnati da sguardi duri, intensi e scavati dal tempo, quasi a simboleggiare fantasmi di una felicità possibile, di vita rinascente dalla distruzione e dal dolore.” (Angelo Lo Massaro)
In questo lavoro i fratelli Feltus si sono uniti nella creazione delle scenografie e dei personaggi: Joseph ne è il regista, animatore e direttore artistico, Tobias si e' concentrato a scolpire i ritratti in miniatura dei due io del personaggio, ed ha assistito come secondo direttore della fotografia.
BIOGRAFIA degli ARTISTI:
I fratelli Feltus (Tobias 12.03.1979, Joseph 23.07.1982) sono nati in un ambiente artistico a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta. Sono cresciuti in Italia, ad Assisi, ed hanno assorbito da subito la tradizione artistica classica. Crescendo le loro scelte ed interessi artistici si sono diversificate (ampliando il loro orizzonte artistico), rincontrandosi negli ultimi anni e finendo per riunire diverse discipline creative e ritrovare un territorio comune dove lavorare assieme.
Entrambi laureati alla Edinburgh College of Art; Tobias Feltus, in design e si occupa essenzialmente di fotografia. La sua ricerca artistica lo spinge a cercare una sorta di armonia sia nella tecnica che nel contenuto dell’opera, escludendo le mode del momento.
Joseph Feltus, il più giovane, anche lui fotografo si dedica principalmente alla creazione di film e all’ animazione cinematografica, cercando un equilibrio visivo ed emotivo tra la pittura, la poesia, ed il cinema.
Da cinque anni vivono e lavorano ad Edimburgo, in Scozia. Da circa dieci anni collaborano su progetti fotografici di vario genere e negli ultimi due anni hanno sviluppato le loro tecniche per creare anche immagini pubblicitarie con una sensibilità artistica che non è comune in quell’ambito: le loro fotografie creano un impatto visivo che è spesso superiore alla capacità descrittiva dell'oggetto rappresentato.
Recentemente hanno completato la loro prima collaborazione cinematografica: un corto animato con una carica compositiva fortemente pittorica, basato su una sceneggiatura scritta da Joseph con scenografie e burattini creati in collaborazione.
07
marzo 2006
Tobias & Joseph Feltus – Untitled
Dal 07 marzo al 13 aprile 2006
giovane arte
Location
GALLERIA ENTROTERRA
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 15-19
Vernissage
7 Marzo 2006, ore 18
Sito web
www.feltusfeltus.com
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