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Tom Johnson – Un piano nobile per un uomo alto. Reloaded
La performance si interroga sul ruolo dei soldi come collante delle relazioni tra uomini e su quanto di inespresso grava su di esse, sia dal punto di vista spirituale, che materiale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le performances di Tom Johnson, sempre in bilico tra autoanalisi e teatralità, ci parlano dei nostri atti mancati, dei nostri desideri e della nostra, più o meno marcata, inadeguatezza di vivere. In esse parola e movimento collidono sotto forma di azioni spezzate o in “routine” ossessive, dove l’imbarazzo per il mettersi in scena si diluisce in ironia e in sottili paradossi, quasi non esistessero fatti e verità, ma soltanto finzioni ed iperbole.
Nello svelarsi al pubblico, Tom Johnson continua imperterrito a nascondersi, proponendo allo spettatore soltanto mezze verità ed esili tracce del suo vissuto. Questa è la cifra comune di tutte le sue azioni performative, in cui l’autobiografia si distilla in brevi squarci poetici ed in piccoli quadri ermetici e surreali.
Questo suo piacere per le forme ambigue, nutrite da costanti rimandi alla storia della cultura e sorretto da una solida sapienza per le forme, anima anche la messa in scena dei suoi grandi disegni a grafite che, come vere e proprie “dramatis personae”, popolano le sue performances, moltiplicando le domande e le ambiguità dell’intreccio drammatico.
In questo caso sono cinque presenze incombenti, cinque personaggi muti dalle sembianze rarefatte, assai vicini alla pittura di paesaggio della tradizione orientale, e capaci di raccogliere e condensare in pochi tratti ogni tensione drammatica ed ogni non detto.
L’azione dell’artista, perciò, da manifesto solipsistico di una sofferta inadeguatezza al vivere, si fa dramma corale e commedia condivisa del paradosso rappresentato dal denaro. L’artista si interroga sul ruolo dei soldi come collante delle relazioni tra uomini e su quanto di inespresso grava su di esse, sia dal punto di vista spirituale, che materiale.
Nello svelarsi al pubblico, Tom Johnson continua imperterrito a nascondersi, proponendo allo spettatore soltanto mezze verità ed esili tracce del suo vissuto. Questa è la cifra comune di tutte le sue azioni performative, in cui l’autobiografia si distilla in brevi squarci poetici ed in piccoli quadri ermetici e surreali.
Questo suo piacere per le forme ambigue, nutrite da costanti rimandi alla storia della cultura e sorretto da una solida sapienza per le forme, anima anche la messa in scena dei suoi grandi disegni a grafite che, come vere e proprie “dramatis personae”, popolano le sue performances, moltiplicando le domande e le ambiguità dell’intreccio drammatico.
In questo caso sono cinque presenze incombenti, cinque personaggi muti dalle sembianze rarefatte, assai vicini alla pittura di paesaggio della tradizione orientale, e capaci di raccogliere e condensare in pochi tratti ogni tensione drammatica ed ogni non detto.
L’azione dell’artista, perciò, da manifesto solipsistico di una sofferta inadeguatezza al vivere, si fa dramma corale e commedia condivisa del paradosso rappresentato dal denaro. L’artista si interroga sul ruolo dei soldi come collante delle relazioni tra uomini e su quanto di inespresso grava su di esse, sia dal punto di vista spirituale, che materiale.
19
gennaio 2017
Tom Johnson – Un piano nobile per un uomo alto. Reloaded
19 gennaio 2017
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GUIDO COSTA PROJECTS
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì al sabato ore 15-19
Vernissage
19 Gennaio 2017, 19.00
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