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Tomás Saraceno – Aria
Palazzo Strozzi presenta Tomás Saraceno: Aria una grande mostra, a cura di Arturo Galansino, dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, la cui ricerca poliedrica e creativa combina varie discipline: arte, architettura, scienze naturali, astrofisica, filosofia, antropologia, ingegneria.
Immagine: Tomás Saraceno Stillness in Motion – Cloud Cities, 2016 . Installation view at San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA), USA.
Courtesy of the artist; Andersen’s, Copenhagen: Ruth Benzacar, Buenos Aires; Tanya Bonakdar Gallery, New York/Los Angeles; Pinksummer contemporary art, Genoa; Esther Schipper, Berlin. © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2016
Comunicato stampa
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Palazzo Strozzi presenta Tomás Saraceno: Aria una grande mostra, a cura di Arturo Galansino, dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, la cui ricerca poliedrica e creativa combina varie discipline: arte, architettura, scienze naturali, astrofisica, filosofia, antropologia, ingegneria.
Tomás Saraceno trasforma Palazzo Strozzi in uno spazio di sperimentazione e coinvolgimento: un percorso che propone esperienze partecipative e immaginative per ripensare il modo in cui abitiamo il mondo, ascoltando voci impercettibili, mai prima udite, di altri esseri viventi, in una nuova riflessione tra Uomo e Natura.
La mostra di Palazzo Strozzi, il suo più grande progetto mai realizzato in Italia, crea un innovativo e profondo dialogo tra Rinascimento e contemporaneità proponendo un cambiamento di paradigma, una trasformazione del punto di vista: dall’Uomo al centro del Mondo, all’Uomo come parte di un Universo in cui ricercare una nuova armonia. Con i suoi lavori l’artista propone infatti mondi paralleli e utopici in cui emergono come temi fondamentali la sostenibilità, la volontà di superare le barriere geografiche e sociali, il coinvolgimento fisico e concettuale del pubblico, lo studio della natura e dei suoi fenomeni.
Saraceno propone una visione aperta e interconnessa del mondo attraverso cui superare le tradizionali gerarchie tra gli esseri viventi e mostrare i complessi rapporti che collegano differenti fenomeni e forme di vita. La mostra rivela le connessioni create dall’artista fra particelle di polvere, tele di ragno, architetture di città di nuvole. Gli spazi espositivi di Palazzo Strozzi risuonano come una membrana in cui gli elementi che costituiscono l’Universo si rivelano come miriadi di voci di un’orchestra vivente e in evoluzione.
Punto di partenza della mostra è la nuova grande installazione site specific per il Cortile di Palazzo Strozzi, Thermodynamic Constellation composta da grandi sfere specchianti sospese, prototipi di sculture capaci di fluttuare in tutto il mondo, libere da combustibili fossili, verso una nuova era di sintonia con l’aria e l’atmosfera: l’Aerocene.
Aerocene è anche un progetto artistico interdisciplinare che vuole far ripensare in maniera poetica e collettiva al modo in cui abitiamo il nostro mondo, invitando ad allearsi con l’aria per superare l’attuale era geologica dell’Antropocene, segnata dall’attività umana.
La mostra prosegue poi al Piano Nobile, in un percorso tra grandi installazioni che permettono ai visitatori di immergersi in ambienti immaginifici fatti di nuvole specchianti (Mirror Connectome), tele di ragno – Sounding the Air, Webs of At-tent(s)ion, How to Entangle the Universe in a Spider Web?, Particular Matter(s) Jam Session, Aerographies –, forme e atmosfere che richiamano il cosmo (A Thermodynamic Imaginary), giardini sospesi (Flying Garden)
Il ragno e le ragnatele, in particolare, appaiono metafora della mostra. Le ragnatele tessute da varie specie di ragni creano sculture ibride formando un paesaggio fluttuante: essendo gli aracnidi sordi e muti, le ragnatele sono un’estensione dei loro sensi e rappresentano le loro orecchie, occhi, bocche, oltre che spazio vitale e humus per il loro sostentamento. Attraverso i filamenti delle ragnatele, i ragni inviano e ricevono vibrazioni e, forse, anche pensieri: le sculture in mostra offrono a queste creature un modo per collegarsi e dialogare con il mondo. Sono dunque opere che trattano di ecologia, di comunicazione, di legami tra le specie, con la volontà di superare le tradizionali relazioni gerarchiche tra gli organismi che popolano la Terra.
Nella mostra saranno accolti anche ragni vivi, mentre in Spider/Web Oracle – rievocando i metodi di divinazione con i ragni praticati in diverse zone del mondo – Saraceno fa decodificare i messaggi dei ragni grazie alle Arachnomancy Cards, un mazzo di trentatré carte che è uno strumento di meditazione, uno dei molti modi per consultare gli “oracoli ragnatele”. Come la vita traccia linee sulle mani, il ragno traccia linee sul futuro e la lettura dell’Aracnomanzia è scritta sui fili di seta della ragnatela. È stata anche predisposta l’app Arachnomancy per trovare altre ragnatele e incontrare i loro oracoli, contribuendo allo sforzo collettivo di mappare le diverse specie di ragni per scongiurarne l’estinzione.
La mostra di Palazzo Strozzi diviene una straordinaria occasione per scoprire il genio creativo di Tomás Saraceno attraverso il confronto con un luogo simbolo del Rinascimento che si trasforma in un una sorta di organismo vivente, tra l’umano e il non umano, il visibile e l’invisibile. All’esposizione si affianca un ricco programma di attività collaterali, che prevede di portare a Firenze e in Toscana due progetti dell’artista: Museo Aero Solar e Aerocene Flight.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomás Saraceno. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze.
Tomás Saraceno trasforma Palazzo Strozzi in uno spazio di sperimentazione e coinvolgimento: un percorso che propone esperienze partecipative e immaginative per ripensare il modo in cui abitiamo il mondo, ascoltando voci impercettibili, mai prima udite, di altri esseri viventi, in una nuova riflessione tra Uomo e Natura.
La mostra di Palazzo Strozzi, il suo più grande progetto mai realizzato in Italia, crea un innovativo e profondo dialogo tra Rinascimento e contemporaneità proponendo un cambiamento di paradigma, una trasformazione del punto di vista: dall’Uomo al centro del Mondo, all’Uomo come parte di un Universo in cui ricercare una nuova armonia. Con i suoi lavori l’artista propone infatti mondi paralleli e utopici in cui emergono come temi fondamentali la sostenibilità, la volontà di superare le barriere geografiche e sociali, il coinvolgimento fisico e concettuale del pubblico, lo studio della natura e dei suoi fenomeni.
Saraceno propone una visione aperta e interconnessa del mondo attraverso cui superare le tradizionali gerarchie tra gli esseri viventi e mostrare i complessi rapporti che collegano differenti fenomeni e forme di vita. La mostra rivela le connessioni create dall’artista fra particelle di polvere, tele di ragno, architetture di città di nuvole. Gli spazi espositivi di Palazzo Strozzi risuonano come una membrana in cui gli elementi che costituiscono l’Universo si rivelano come miriadi di voci di un’orchestra vivente e in evoluzione.
Punto di partenza della mostra è la nuova grande installazione site specific per il Cortile di Palazzo Strozzi, Thermodynamic Constellation composta da grandi sfere specchianti sospese, prototipi di sculture capaci di fluttuare in tutto il mondo, libere da combustibili fossili, verso una nuova era di sintonia con l’aria e l’atmosfera: l’Aerocene.
Aerocene è anche un progetto artistico interdisciplinare che vuole far ripensare in maniera poetica e collettiva al modo in cui abitiamo il nostro mondo, invitando ad allearsi con l’aria per superare l’attuale era geologica dell’Antropocene, segnata dall’attività umana.
La mostra prosegue poi al Piano Nobile, in un percorso tra grandi installazioni che permettono ai visitatori di immergersi in ambienti immaginifici fatti di nuvole specchianti (Mirror Connectome), tele di ragno – Sounding the Air, Webs of At-tent(s)ion, How to Entangle the Universe in a Spider Web?, Particular Matter(s) Jam Session, Aerographies –, forme e atmosfere che richiamano il cosmo (A Thermodynamic Imaginary), giardini sospesi (Flying Garden)
Il ragno e le ragnatele, in particolare, appaiono metafora della mostra. Le ragnatele tessute da varie specie di ragni creano sculture ibride formando un paesaggio fluttuante: essendo gli aracnidi sordi e muti, le ragnatele sono un’estensione dei loro sensi e rappresentano le loro orecchie, occhi, bocche, oltre che spazio vitale e humus per il loro sostentamento. Attraverso i filamenti delle ragnatele, i ragni inviano e ricevono vibrazioni e, forse, anche pensieri: le sculture in mostra offrono a queste creature un modo per collegarsi e dialogare con il mondo. Sono dunque opere che trattano di ecologia, di comunicazione, di legami tra le specie, con la volontà di superare le tradizionali relazioni gerarchiche tra gli organismi che popolano la Terra.
Nella mostra saranno accolti anche ragni vivi, mentre in Spider/Web Oracle – rievocando i metodi di divinazione con i ragni praticati in diverse zone del mondo – Saraceno fa decodificare i messaggi dei ragni grazie alle Arachnomancy Cards, un mazzo di trentatré carte che è uno strumento di meditazione, uno dei molti modi per consultare gli “oracoli ragnatele”. Come la vita traccia linee sulle mani, il ragno traccia linee sul futuro e la lettura dell’Aracnomanzia è scritta sui fili di seta della ragnatela. È stata anche predisposta l’app Arachnomancy per trovare altre ragnatele e incontrare i loro oracoli, contribuendo allo sforzo collettivo di mappare le diverse specie di ragni per scongiurarne l’estinzione.
La mostra di Palazzo Strozzi diviene una straordinaria occasione per scoprire il genio creativo di Tomás Saraceno attraverso il confronto con un luogo simbolo del Rinascimento che si trasforma in un una sorta di organismo vivente, tra l’umano e il non umano, il visibile e l’invisibile. All’esposizione si affianca un ricco programma di attività collaterali, che prevede di portare a Firenze e in Toscana due progetti dell’artista: Museo Aero Solar e Aerocene Flight.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomás Saraceno. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze.
01
giugno 2020
Tomás Saraceno – Aria
Dal primo giugno al primo novembre 2020
arte contemporanea
Location
PALAZZO STROZZI
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Vernissage
1 Giugno 2020, riapertura post lockdown
Autore