Le narrazioni di antiche favole dell'Est europeo e le esotiche atmosfere del continente africano, al Castello di Querceto. Domenica 1 agosto, alle ore 19.00, si inaugurano le personali di pittura che vedranno in esposizione le opere di Tomislav Spikic e Marie-José Chevalier fino al 14 agosto.

Tomislav Spikic nasce in Croazia, a Zagabria. Disegnatore eccellente, inizia la sua attività artistica realizzando poster e cartelloni per il cinema (dal1955 è membro della "Zagreb Film"). Alla fine degli anni '50 si trasferisce in Italia, a Milano, e inizia a lavorare nel settore del cinema di animazione. Durante una successiva permanenza a Firenze realizza numerosi spot e cortometraggi per "Carosello". Negli anni '70 ritorna a Milano dove diviene stabile l'attività di illustratore per le maggiori case editrici e agenzie di pubblicità . Da questo momento in poi Spikic si dedicherà anche alla produzione di opere non commissionate, sperimentando tecniche, stili e forme espressive diverse, portando avanti una ricerca artistica di grande interesse, il frutto di un percorso di vita dove non sono mancate forti suggestioni ed esperienze professionali varie e di altissimo livello formativo.
Molte le mostre personali e collettive a cui l'artista ha partecipato nel corso degli anni. Dalla Biennale dell'Illustrazione al Castello Sforzesco a Milano nel1987, alla Mostra "Carosello" nella Triennale di Milano nel 1996.
Spikic è stato anche membro della Giuria alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna nel1986, e uno dei componenti la Commissione di selezione per il X Festival Mondiale d'Animazione di Zagabria nel 1992, maturando anche esperienze d'insegnamento all'Istituto Europeo di Design di Milano.
Durante il suo lungo percorso artistico e professionale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui la Coppa Carlo Alberto Chiesa al VIII Festival Internazionale del Film Pubblicitario, Cinematografico e Televisivo di Trieste ed il Diploma del XVI Festival Internazionale del Film d'Animazione e delle Nuove Immagini "Treviso Cartoon" nel 1990.




Nelle opere di Tomislav Spikic ricorre un personaggio da fiaba: ha il volto allungato, di dimensioni esageratamente più grandi rispetto al resto del corpo; è un po'sottilmente pauroso o forse è solo timido, come a chiedere scusa per essere così grande e sproporzionato. La paura potrebbe essere quella di non riuscire a controllare e dominare attraverso l'elemento razionale, sottolineato dalle grandi dimensioni della testa, l'immenso mondo istintuale che riconduce alla parte animale dell'uomo. Talvolta sono proprio gli animali stessi direttamente rappresentati; questa volta però la sproporzione è rovesciata: il corpo si presenta immenso rispetto alla piccola testa, come accade nell'iconografia di Botero.



La gestione dello spazio ricorda, in alcune opere, le composizioni futuriste e metafisiche, con una elaborazione autonoma degli spazi dimensionali. Le atmosfere sono quelle delle fiabe dell'Europa dell'Est, dove sfuma la distinzione tra sogno e realtà: i corpi liberi dalla gravitazione terrestre sembrano volare leggeri abbandonandosi in un gioco magico e spensierato, oppure sono costretti da un incantesimo in castelli fortificati, nell'attesa di un salvatore possibile.



Il protagonista presenta caratteristiche androgine nell'essenza, e gli attributi specifici di genere, ora maschile ora femminile, si indovinano più da oggetti ed elementi esterni che non da modifiche somatiche sostanziali del volto.



Marie-José Chevalier, disegnatrice da sempre, è però dopo un lungo viaggio attraverso il Capo Verde che si dedica completamente alla pittura, al disegno prima e dopo al colore, ed in particolare alla pittura ad olio.

Nel suo pellegrinare raccoglie esperienze di vita che ci riconsegna in opere in cui troviamo volti di una profonda umanità, volti che raccontano storie, parlano di gioia, tristezza, amore e dolore. Sono i volti di vecchietti e di bimbette, di uomini e di donne, i metisse che affascinano Chevalier per la loro singolarità e bellezza.

Questi ritratti, resi con il bianco e nero del carboncino, si trovano nel percorso artistico di Chevalier, confrontati a tele dove la tecnica ad olio, brillante e vivace, permette di rendere l'emozione vissuta nell'incontro con l'intensità di colori, profumi e calore, che caratterizza le scene di vita nel continente africano.

L'Accademia Libera Natura e Cultura ha già ospitato una rassegna di successo delle opere di Chevalier nel corso del 2001, con la mostra personale "I volti del mondo".



Nella serata di domenica primo agosto è previsto, ore 21.30, un concerto di musica lirica. Interpreti: Chiara Mattioli (soprano), Francesco Marsiglia (tenore) e Paolo Filidei (pianoforte). Nel programma del concerto, dal significativo titolo "Perle Italiane", famose arie di musica classica e la più intensa canzone napoletana.