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Tommaso Chiappa – Nonluoghi
Nonluoghi è un progetto che tocca in primis il territorio, ovvero tutti quei luoghi privi di un identità storica E che sono considerati da gran parte di noi come luoghi in realtà inconsistenti “di passaggio”
Comunicato stampa
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Nonluoghi è un progetto che tocca in primis il territorio, ovvero tutti quei luoghi privi di un identità storica E che sono considerati da gran parte di noi come luoghi in realtà inconsistenti "di passaggio".
Il mio lavoro si fonde quindi con il paesaggio metropolitano urbano , osservando e vivendo tra Palermo e Milano mi accorgo di innumerevoli differenze cromatiche e climatiche, ma nn è solo quello il tema del lavoro, per lo più c'è la voglia di analizzare quasi al microscopio i comportamenti urbani che caratterizzano i nostri rapporti ed il nostro modo di vivere.
Emanuele Bajardi commenta così a proposito della mostra :”Nel suo libro “Nonluoghi. Introduzione a un'antropologia della surmodernità” Marc Augé ci da una definizione del nonluogo come uno spazio che non ha la prerogativa di essere relazionale, identitario e storico. Ma come è possibile rappresentare il nonluogo nel quotidiano? Tommaso Chiappa, pittore di arte contemporanea, lo intende come un sito di passaggio che si fonde con il paesaggio metropolitano urbano. Un posto che si potrebbe definire di nessuno e di tutti allo stesso tempo, composto da un crogiolo di esistenze di innumerevoli persone che lo attraversano. Proprio il tentativo di rappresentare i “Nonluoghi” è l’obbiettivo dell’artista palermitano che estrapola alcuni contenuti del quotidiano facendoli rivivere poi sulla tela attraverso colori puri che ricordano il mare ma anche senza tralasciare i rossi passionali e i verdi atmosferici. Viene inoltre sottolineata nelle opere la particolarità della realtà meridionale e in particolare siciliana, che pregna di una vitalità e di un’animosità sconosciute nel settentrione, conserva ancora una tradizione centenaria che si va sempre più mescolando ad una globalizzazione forzata. Maria Pia Demma curatrice della mostra sostiene che “In questi dipinti, per lo più ad olio, a monocromo, con colori primari, puri, come il rosso o il blu, o pastello (nelle ambientazioni marine) sono rappresentate le periferie o i centri assiepati di auto in assenza della figura umana, o “luoghi-non luoghi”, spazi non definiti, affollati di persone apparentemente non comunicanti fra loro.
Ma qui e là si può cogliere uno sguardo più attento, attratto da qualcosa o qualcuno, volti sorridenti di amici che si incontrano, un “particolare” che fa dell’istante un avvenimento, che accende di vita e trasforma lo spazio in un luogo”. Appuntamento da non perdere dunque la mostra “Nonluoghi” di Tommaso Chiappa dal 1 al 12 Settembre alla galleria di Villa Niscemi a Palermo.
Il mio lavoro si fonde quindi con il paesaggio metropolitano urbano , osservando e vivendo tra Palermo e Milano mi accorgo di innumerevoli differenze cromatiche e climatiche, ma nn è solo quello il tema del lavoro, per lo più c'è la voglia di analizzare quasi al microscopio i comportamenti urbani che caratterizzano i nostri rapporti ed il nostro modo di vivere.
Emanuele Bajardi commenta così a proposito della mostra :”Nel suo libro “Nonluoghi. Introduzione a un'antropologia della surmodernità” Marc Augé ci da una definizione del nonluogo come uno spazio che non ha la prerogativa di essere relazionale, identitario e storico. Ma come è possibile rappresentare il nonluogo nel quotidiano? Tommaso Chiappa, pittore di arte contemporanea, lo intende come un sito di passaggio che si fonde con il paesaggio metropolitano urbano. Un posto che si potrebbe definire di nessuno e di tutti allo stesso tempo, composto da un crogiolo di esistenze di innumerevoli persone che lo attraversano. Proprio il tentativo di rappresentare i “Nonluoghi” è l’obbiettivo dell’artista palermitano che estrapola alcuni contenuti del quotidiano facendoli rivivere poi sulla tela attraverso colori puri che ricordano il mare ma anche senza tralasciare i rossi passionali e i verdi atmosferici. Viene inoltre sottolineata nelle opere la particolarità della realtà meridionale e in particolare siciliana, che pregna di una vitalità e di un’animosità sconosciute nel settentrione, conserva ancora una tradizione centenaria che si va sempre più mescolando ad una globalizzazione forzata. Maria Pia Demma curatrice della mostra sostiene che “In questi dipinti, per lo più ad olio, a monocromo, con colori primari, puri, come il rosso o il blu, o pastello (nelle ambientazioni marine) sono rappresentate le periferie o i centri assiepati di auto in assenza della figura umana, o “luoghi-non luoghi”, spazi non definiti, affollati di persone apparentemente non comunicanti fra loro.
Ma qui e là si può cogliere uno sguardo più attento, attratto da qualcosa o qualcuno, volti sorridenti di amici che si incontrano, un “particolare” che fa dell’istante un avvenimento, che accende di vita e trasforma lo spazio in un luogo”. Appuntamento da non perdere dunque la mostra “Nonluoghi” di Tommaso Chiappa dal 1 al 12 Settembre alla galleria di Villa Niscemi a Palermo.
01
settembre 2007
Tommaso Chiappa – Nonluoghi
Dal primo al 12 settembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA DI VILLA NISCEMI
Palermo, Piazza Dei Quartieri, 2, (Palermo)
Palermo, Piazza Dei Quartieri, 2, (Palermo)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,30, la domenica dalle 10,00 alle 13,00
Vernissage
1 Settembre 2007, ore 17
Sito web
www.tommasochiappa.it
Autore
Curatore