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Tommaso Ottieri – Matematica
Al centro del lavoro di Tommaso Ottieri c’è il paesaggio urbano, la bellezza architettonica di città intere o singoli manufatti. L’artista ritrae edifici e parti urbane come fossero persone in carne ed ossa, alle quali poter chiedere di assumere pose, persino di mimare atteggiamenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 25 novembre, sarà inaugurata a Napoli presso gli spazi della Galleria P.R.A.C. Piero Renna Arte Contemporanea la mostra “Matematica” di Tommaso Ottieri che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 31gennaio 2018.
Al centro del lavoro di Tommaso Ottieri c’è il paesaggio urbano, la bellezza architettonica di città intere o singoli manufatti. L’artista ritrae edifici e parti urbane come fossero persone in carne ed ossa, alle quali poter chiedere di assumere pose, persino di mimare atteggiamenti.
Ne viene fuori un lavoro sulla bellezza di scorci, sulla potenza esplosiva delle luci, sulla maestosità delle facciate, sulla compattezza dei blocchi e la possanza dei volumi.
Saranno in mostra venti lavori di piccole, medie e grandi dimensioni che ritraggono realtà metropolitane care all’artista scenari urbani esaltati da pennellate di mescolanze di toni e colori che riportano l’attenzione dell’osservatore ai monumenti delle città, ai centri storici, e alle periferie.
“Coloro tutto di oro, di blu, meno spesso ormai di rosso sangue. Vedo le persone cogliere l'incanto di quello che costruisco/ricostruisco nelle scene. Le prospettive sono più o meno ardite, la staticità a dire il vero sempre un po' traballante, ma anche questo contribuisce all'effetto di spaesamento fantastico che di fatto ammalia.
Prendiamo un quadro come Swan Lake, per esempio. Non c'è nulla nel dipinto che non esista nella realtà e la stessa scena, uno svincolo della tangenziale napoletana è descritto in maniera abbastanza realistica per poter essere facilmente riconosciuto da chiunque lo abbia percorso più di una volta. Eppure, ogni cosa stride per coerenza statica, le strutture si appoggiano malamente le une alle altre, i colori sono più simbolici che reali, le luci sono accordate secondo uno schema preciso, non secondo una qualche verosimiglianza di sorta. Il fatto che funzioni io lo attribuisco al fatto che non "coglie" una bellezza, ma la "suggerisce".
Io mi incanto nel vedere scene comuni, ascoltare il lago dei cigni percorrendo in vespa questo svincolo, e tentare di fermare nella mente la bellezza assoluta di alcuni teoremi matematici. Ecco una cosa alla quale vorrei che i miei lavori potessero somigliare. Se per un attimo, un momento soltanto, si riesce ad ammirare nella sua pienezza un teorema, un assunto matematico, una bellezza senza fine ci appare, ci possiede addirittura. La matematica non è materiale, ma nemmeno la bellezza lo è, e tra le cose che il genio dell'uomo ha prodotto, essa è forse la più vicina alla perfezione di tutte le cose. Perché essa vuole essere come tutte le cose, vuole stare, senza essere nulla di preciso in nessun momento. Se per un attimo si coglie la grandezza di un passo, è solo perché si riesce a tenere tutte le migliaia di piccole formule precedenti, tutte le moltiplicazioni, i teoremi, gli assiomi, le equazioni. Un attimo, ed il castello di carte su cui è costruita la cattedrale che abbiamo ammirato si sgretola e svanisce.
Non è così la bellezza delle città? Non è nascosta dalla nostra abitudine? Non ci appare per alcuni secondi soltanto, e svela dietro le pietre qualche decina di secoli di costruzioni, distruzioni e ricostruzioni? Non è uno spettacolo immenso che dura un battito di ciglia e poi non lo capiamo più?
Innamorarsi della città, distruggerla e ricostruirla. Fare e ricominciare, la matematica non ha fine.”
Tommaso Ottieri
Tommaso Ottieri (Napoli, 1971) ha studiato Architettura nel Regno Unito e a Napoli dove si è laureato nel 1996. Contestualmente agli studi liceali ed universitari ha frequentato vari atelier di pittura, dove ha acquisito le tecniche di disegno e pittura per poter esprimere in maniera tecnicamente perfetta, un innato talento.
Ha esposto negli ultimi anni in gallerie a Parigi, Ginevra, San Francisco, Londra, Madrid, Mosca, Istanbul, Milano, Roma, Napoli, Bologna, Catania, in mostre personali. E’ presente con le sue opere nelle principali fiere specializzate, in Italia e all’estero.
Al centro del lavoro di Tommaso Ottieri c’è il paesaggio urbano, la bellezza architettonica di città intere o singoli manufatti. L’artista ritrae edifici e parti urbane come fossero persone in carne ed ossa, alle quali poter chiedere di assumere pose, persino di mimare atteggiamenti.
Ne viene fuori un lavoro sulla bellezza di scorci, sulla potenza esplosiva delle luci, sulla maestosità delle facciate, sulla compattezza dei blocchi e la possanza dei volumi.
Saranno in mostra venti lavori di piccole, medie e grandi dimensioni che ritraggono realtà metropolitane care all’artista scenari urbani esaltati da pennellate di mescolanze di toni e colori che riportano l’attenzione dell’osservatore ai monumenti delle città, ai centri storici, e alle periferie.
“Coloro tutto di oro, di blu, meno spesso ormai di rosso sangue. Vedo le persone cogliere l'incanto di quello che costruisco/ricostruisco nelle scene. Le prospettive sono più o meno ardite, la staticità a dire il vero sempre un po' traballante, ma anche questo contribuisce all'effetto di spaesamento fantastico che di fatto ammalia.
Prendiamo un quadro come Swan Lake, per esempio. Non c'è nulla nel dipinto che non esista nella realtà e la stessa scena, uno svincolo della tangenziale napoletana è descritto in maniera abbastanza realistica per poter essere facilmente riconosciuto da chiunque lo abbia percorso più di una volta. Eppure, ogni cosa stride per coerenza statica, le strutture si appoggiano malamente le une alle altre, i colori sono più simbolici che reali, le luci sono accordate secondo uno schema preciso, non secondo una qualche verosimiglianza di sorta. Il fatto che funzioni io lo attribuisco al fatto che non "coglie" una bellezza, ma la "suggerisce".
Io mi incanto nel vedere scene comuni, ascoltare il lago dei cigni percorrendo in vespa questo svincolo, e tentare di fermare nella mente la bellezza assoluta di alcuni teoremi matematici. Ecco una cosa alla quale vorrei che i miei lavori potessero somigliare. Se per un attimo, un momento soltanto, si riesce ad ammirare nella sua pienezza un teorema, un assunto matematico, una bellezza senza fine ci appare, ci possiede addirittura. La matematica non è materiale, ma nemmeno la bellezza lo è, e tra le cose che il genio dell'uomo ha prodotto, essa è forse la più vicina alla perfezione di tutte le cose. Perché essa vuole essere come tutte le cose, vuole stare, senza essere nulla di preciso in nessun momento. Se per un attimo si coglie la grandezza di un passo, è solo perché si riesce a tenere tutte le migliaia di piccole formule precedenti, tutte le moltiplicazioni, i teoremi, gli assiomi, le equazioni. Un attimo, ed il castello di carte su cui è costruita la cattedrale che abbiamo ammirato si sgretola e svanisce.
Non è così la bellezza delle città? Non è nascosta dalla nostra abitudine? Non ci appare per alcuni secondi soltanto, e svela dietro le pietre qualche decina di secoli di costruzioni, distruzioni e ricostruzioni? Non è uno spettacolo immenso che dura un battito di ciglia e poi non lo capiamo più?
Innamorarsi della città, distruggerla e ricostruirla. Fare e ricominciare, la matematica non ha fine.”
Tommaso Ottieri
Tommaso Ottieri (Napoli, 1971) ha studiato Architettura nel Regno Unito e a Napoli dove si è laureato nel 1996. Contestualmente agli studi liceali ed universitari ha frequentato vari atelier di pittura, dove ha acquisito le tecniche di disegno e pittura per poter esprimere in maniera tecnicamente perfetta, un innato talento.
Ha esposto negli ultimi anni in gallerie a Parigi, Ginevra, San Francisco, Londra, Madrid, Mosca, Istanbul, Milano, Roma, Napoli, Bologna, Catania, in mostre personali. E’ presente con le sue opere nelle principali fiere specializzate, in Italia e all’estero.
25
novembre 2017
Tommaso Ottieri – Matematica
Dal 25 novembre 2017 al 31 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
P.R.A.C. – PIERO RENNA ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Nuova Pizzofalcone, 2, (Napoli)
Napoli, Via Nuova Pizzofalcone, 2, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 17,00 alle 19,30 e su appuntamento
Vernissage
25 Novembre 2017, ore 11,30
Autore