Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tommaso Pirretti – 19000091/Le vite degli altri
A settembre, presso la chiesa sconsacrata Sant’Apollonia e il Museo dello Sbarco (Parco della memoria) di Salerno, la mostra personale “19000091/Le vite degli altri”, frutto di un progetto lungo anni, in cui attraverso opere/istallazioni multimateriche, l’artista a ri/percorrere in maniera intimistica i drammi del secolo trascorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
StudioApollonia, il movimento culturale e di impegno civile, nato da un’intuizione dell’art director-
mecenate Giuseppe Natella nella chiesa salernitana sconsacrata di Sant’Apollonia e formato da
intellettuali, poeti, scrittori, musicisti e artisti campani, inaugura il suo secondo anno di attività con
la mostra di Tommaso Pirretti, che, per la prima volta, si confronta con il pubblico.
Il giovane artista lucano presenta il progetto “19000091. Le vite degli altri” (opening 20 settembre,
ore 19.00), installazione site specific, pensata appositamente per gli spazi dell’aula di via San
Benedetto, con un’appendice espositiva al Museo dello Sbarco e della Memoria di Salerno, diretto
dallo storico Nicola Oddati e curato dal giornalista di Repubblica Eduardo Scotti.
“Quando l’arte diviene civilmente responsabile”, così titola il bel testo di Clorinda Irace che,
con Erminia Pellecchia, ha voluto battezzare il debutto di Pirretti. “Il lavoro di Tommaso nasce
da un’esigenza profonda di esprimere emozioni ed esperienze - scrive la critica, nonché
presidente dell'Associazione culturale Tempolibero - La mostra rappresenta la sua volontà di
esternare un suo progetto che non è altro che una sorta di racconto frutto di tanti frammenti che
si sono sedimentati nel tempo. Dagli stralci di racconti sulla guerra di suo nonno ai tanti flash
sull’emarginazione dei diversi, dagli indimenticabili suoni, ritmi,versi dell’amata Alda Merini al
segno inconfondibile di Bacon e all’energia dell’arte di Tàpies, passando per le istantanee dei
volti sofferenti dei malati di Aids. Tutte tracce di una memoria febbrile e vigile, elaborate in un
caleidoscopio di sensazioni che danno vita ad una narrazione che avviene attraverso il medium a
lui più congeniale: l’arte”.
Ed è lo stesso autore a chiarire, nell’introduzione del catalogo strutturato come un vecchio
quaderno delle elementari, la sua mission: “Dalla prima guerra mondiale, di cui quest’anno ricorre
il centenario, all’Aids, la cui condanna come giusta punizione nei confronti dei peccatori, negli
anni ottanta, altro non è stato che un atto dittatoriale volto al controllo delle masse e finalizzato a
limitare le libertà individuali che altrimenti non si sarebbero potute giustificare.
Vi presento il 1900, di cui possiamo essere giudici, ma riflettiamo sul presente di cui siamo
protagonisti”.
In un percorso emozionale, scandito dalle sei opere a Sant’Apollonia e dalle due al Museo dello
Sbarco, Pirretti inscena i “Teatri dell’Orrore”, come Erminia Pellecchia ha definito questo lavoro
etico-estetico-epico che scuote le coscienze e invita alla riflessione. “Otto opere - sottolinea la
giornalista e critica d’arte - che raccontano un delirio collettivo perennemente in agguato.
L’artista non vuole provocare una semplice, fugace indignazione, bensì coinvolgerci in una
riflessione sulla “distruzione della ragione” in un secolo nato nel segno del progresso, con le sue
rivoluzioni scientifiche e sociali, e degenerato, poi, in assoluta follia.
Tommaso Pirretti fa proprio il pensiero del Resnais di “Notte e Nebbia”: “Non facciamo finta di
credere che tutto ciò appartenga a un solo tempo e a un solo paese”. Perché il grande male,
l’indifferenza, è la peste che ci affligge ieri ed oggi. E l’indifferenza partorisce oblio e paura.
E la paura genera odio, intolleranza, sopraffazione e violenza nei confronti di chi è diverso dalla
morale comune codificata da religioni e statuti. Ebrei, omosessuali, liberi pensatori, oppositori
di regimi, disabili, barboni, migranti, zingari, tutti reclusi e condannati al silenzio: il mostro da
sterminare, da far sparire “nella notte e nella nebbia”.
mecenate Giuseppe Natella nella chiesa salernitana sconsacrata di Sant’Apollonia e formato da
intellettuali, poeti, scrittori, musicisti e artisti campani, inaugura il suo secondo anno di attività con
la mostra di Tommaso Pirretti, che, per la prima volta, si confronta con il pubblico.
Il giovane artista lucano presenta il progetto “19000091. Le vite degli altri” (opening 20 settembre,
ore 19.00), installazione site specific, pensata appositamente per gli spazi dell’aula di via San
Benedetto, con un’appendice espositiva al Museo dello Sbarco e della Memoria di Salerno, diretto
dallo storico Nicola Oddati e curato dal giornalista di Repubblica Eduardo Scotti.
“Quando l’arte diviene civilmente responsabile”, così titola il bel testo di Clorinda Irace che,
con Erminia Pellecchia, ha voluto battezzare il debutto di Pirretti. “Il lavoro di Tommaso nasce
da un’esigenza profonda di esprimere emozioni ed esperienze - scrive la critica, nonché
presidente dell'Associazione culturale Tempolibero - La mostra rappresenta la sua volontà di
esternare un suo progetto che non è altro che una sorta di racconto frutto di tanti frammenti che
si sono sedimentati nel tempo. Dagli stralci di racconti sulla guerra di suo nonno ai tanti flash
sull’emarginazione dei diversi, dagli indimenticabili suoni, ritmi,versi dell’amata Alda Merini al
segno inconfondibile di Bacon e all’energia dell’arte di Tàpies, passando per le istantanee dei
volti sofferenti dei malati di Aids. Tutte tracce di una memoria febbrile e vigile, elaborate in un
caleidoscopio di sensazioni che danno vita ad una narrazione che avviene attraverso il medium a
lui più congeniale: l’arte”.
Ed è lo stesso autore a chiarire, nell’introduzione del catalogo strutturato come un vecchio
quaderno delle elementari, la sua mission: “Dalla prima guerra mondiale, di cui quest’anno ricorre
il centenario, all’Aids, la cui condanna come giusta punizione nei confronti dei peccatori, negli
anni ottanta, altro non è stato che un atto dittatoriale volto al controllo delle masse e finalizzato a
limitare le libertà individuali che altrimenti non si sarebbero potute giustificare.
Vi presento il 1900, di cui possiamo essere giudici, ma riflettiamo sul presente di cui siamo
protagonisti”.
In un percorso emozionale, scandito dalle sei opere a Sant’Apollonia e dalle due al Museo dello
Sbarco, Pirretti inscena i “Teatri dell’Orrore”, come Erminia Pellecchia ha definito questo lavoro
etico-estetico-epico che scuote le coscienze e invita alla riflessione. “Otto opere - sottolinea la
giornalista e critica d’arte - che raccontano un delirio collettivo perennemente in agguato.
L’artista non vuole provocare una semplice, fugace indignazione, bensì coinvolgerci in una
riflessione sulla “distruzione della ragione” in un secolo nato nel segno del progresso, con le sue
rivoluzioni scientifiche e sociali, e degenerato, poi, in assoluta follia.
Tommaso Pirretti fa proprio il pensiero del Resnais di “Notte e Nebbia”: “Non facciamo finta di
credere che tutto ciò appartenga a un solo tempo e a un solo paese”. Perché il grande male,
l’indifferenza, è la peste che ci affligge ieri ed oggi. E l’indifferenza partorisce oblio e paura.
E la paura genera odio, intolleranza, sopraffazione e violenza nei confronti di chi è diverso dalla
morale comune codificata da religioni e statuti. Ebrei, omosessuali, liberi pensatori, oppositori
di regimi, disabili, barboni, migranti, zingari, tutti reclusi e condannati al silenzio: il mostro da
sterminare, da far sparire “nella notte e nella nebbia”.
20
settembre 2014
Tommaso Pirretti – 19000091/Le vite degli altri
Dal 20 settembre al 04 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SANT’APOLLONIA
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Vernissage
20 Settembre 2014, ore 19.00
Sito web
www.tommasopirretti.com
Autore
Curatore