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Tommaso Tastini – Fili-forme
Un appuntamento espositivo che indagherà sul minimalismo formale dell’artista, alla continua ricerca della trasparenza, e vedrà intervenire alcuni colleghi artisti in diretta, per uno speciale saluto, in collegamento da New York
Comunicato stampa
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Atelier777 Contemporary Art è lieta di presentare “Fili-forme”, la mostra personale dello scultore umbro, ma newyorchese di adozione, Tommaso Tastini.
La mostra vedrà, nella serata d’inaugurazione, la presenza dell’artista.
Insieme alle sue ultime produzioni in ferro, lo scultore presenterà “Sinapsi” (dal greco synàptein, vale a dire "connettere", che, biologicamente, indicherebbe una struttura atta a consentire la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso, i neuroni), una grande installazione site specific, mix tra una scultura meccanizzata e un’affascinante strumento generatore di suoni e luci, che invaderà gli spazi della prima sala.
Un gioco di metafore che si allargherà a coinvolgere tematiche care al fare architettonico e musicale. L’esecuzione ritmica e armonica che vedrà dilatarsi nello spazio, emetterà vibrazioni, e i filamenti, le forme e le ramificazioni del metallo diverranno l’eco figurativo che si prolungherà oltre il limite definito e proprio degli oggetti. La composizione scultorea assumerà il ruolo dinamico di un commutatore, di una cassa di risonanza dai rimandi plastici, dai movimenti leggeri, accennati e abbandonati, quasi fossero arpeggi o improvvise presenze non previste.
I lavori dell’artista perugino sono figli di una scultura “mentale” composita, nella quale elementi lineari e geometrizzanti, escludono ogni "modellazione" in favore di un’assoluta purezza formale. A tale ricerca, misurata e razionale, un contribuito significativo lo danno i suoi studi italiani in architettura, alla fine degli anni ’80, arricchiti di un brio comunicativo indotto dai suoi interessi per l’hip pop, dal ritmo incalzante della narrazione, dalla purezza della parola che, spesso, prevarica sulla composizione musicale.
La grazia delle sue creazioni, delle sue architetture filiformi ed eteree, delle sue “antisculture”, per via di una reale assenza di “pieno” e di materia fisica, diviene gioco calcolatissimo di parvenze e di spazi, e talvolta lievemente ironico, "un gioco, che quando riesce è poesia" per dirla alla Melotti, lo storico scultore dell’astrattismo italiano.
E’ lo stesso Tastini ad affermare: “…la mia ricerca artistica evade dai volumi reali della scultura, restando legata al concetto di trasparenza ed esaltando un minimalismo formale e tecnico nell’uso del materiale come mezzo espressivo e comunicativo. Semplicità del concetto costruttivo quale complessità di quello evocativo…”.
Tastini, che vanta una serie di collaborazioni artistiche, oltreoceano, da assistente della scultrice Beverly Pepper (in Italia e negli USA) e, a New York, degli scultori Chryssa e Ron Mehlman, diventando coordinatore per le installazioni, nei primi anni del 2000, al PS1 Contemporary Art Museum di New York, per alcune mostre retrospettive, tra le quali quelle di Janet Cardiff e George Bures Miller, attualmente vive e lavora a Brooklyn - New York.
La mostra vedrà, nella serata d’inaugurazione, la presenza dell’artista.
Insieme alle sue ultime produzioni in ferro, lo scultore presenterà “Sinapsi” (dal greco synàptein, vale a dire "connettere", che, biologicamente, indicherebbe una struttura atta a consentire la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso, i neuroni), una grande installazione site specific, mix tra una scultura meccanizzata e un’affascinante strumento generatore di suoni e luci, che invaderà gli spazi della prima sala.
Un gioco di metafore che si allargherà a coinvolgere tematiche care al fare architettonico e musicale. L’esecuzione ritmica e armonica che vedrà dilatarsi nello spazio, emetterà vibrazioni, e i filamenti, le forme e le ramificazioni del metallo diverranno l’eco figurativo che si prolungherà oltre il limite definito e proprio degli oggetti. La composizione scultorea assumerà il ruolo dinamico di un commutatore, di una cassa di risonanza dai rimandi plastici, dai movimenti leggeri, accennati e abbandonati, quasi fossero arpeggi o improvvise presenze non previste.
I lavori dell’artista perugino sono figli di una scultura “mentale” composita, nella quale elementi lineari e geometrizzanti, escludono ogni "modellazione" in favore di un’assoluta purezza formale. A tale ricerca, misurata e razionale, un contribuito significativo lo danno i suoi studi italiani in architettura, alla fine degli anni ’80, arricchiti di un brio comunicativo indotto dai suoi interessi per l’hip pop, dal ritmo incalzante della narrazione, dalla purezza della parola che, spesso, prevarica sulla composizione musicale.
La grazia delle sue creazioni, delle sue architetture filiformi ed eteree, delle sue “antisculture”, per via di una reale assenza di “pieno” e di materia fisica, diviene gioco calcolatissimo di parvenze e di spazi, e talvolta lievemente ironico, "un gioco, che quando riesce è poesia" per dirla alla Melotti, lo storico scultore dell’astrattismo italiano.
E’ lo stesso Tastini ad affermare: “…la mia ricerca artistica evade dai volumi reali della scultura, restando legata al concetto di trasparenza ed esaltando un minimalismo formale e tecnico nell’uso del materiale come mezzo espressivo e comunicativo. Semplicità del concetto costruttivo quale complessità di quello evocativo…”.
Tastini, che vanta una serie di collaborazioni artistiche, oltreoceano, da assistente della scultrice Beverly Pepper (in Italia e negli USA) e, a New York, degli scultori Chryssa e Ron Mehlman, diventando coordinatore per le installazioni, nei primi anni del 2000, al PS1 Contemporary Art Museum di New York, per alcune mostre retrospettive, tra le quali quelle di Janet Cardiff e George Bures Miller, attualmente vive e lavora a Brooklyn - New York.
24
gennaio 2009
Tommaso Tastini – Fili-forme
Dal 24 gennaio al 14 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
ATELIER777
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-13 e 18-20
Vernissage
24 Gennaio 2009, ore 18,30
Autore
Curatore