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Toni Kraus – AlandEscape
Visi che germinano da alberi, o gesti di puro colore, dentro i quali è possibile leggere forme animali o umane. Non personaggi veri e propri ma spettri di figure, mai totalmente definiti
Comunicato stampa
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La prima personale di Toni Kraus in Italia, intitolata alandEscape, raccoglie una decina di opere inedite dell’artista croato, che danno il senso del ricchissimo universo da cui il pittore si muove.
Nato nel 1966 a Šibenik, ma da molti anni milanese d’adozione, Kraus ha una formazione che riunisce tutti i suoi interessi e i suoi talenti: dalla musica al teatro, dalla letteratura al cinema alle arti visive. La sua pittura, che rimanda a ciascuno di questi mondi, si presta a una lettura complessa, stratificata proprio come i materiali di cui è fatta. È una pittura che non si esaurisce nella figurazione ma si compone di immagini che rimandano sempre ad altro da sé. Visi che germinano da alberi, o gesti di puro colore, dentro i quali è possibile leggere forme animali o umane. Non personaggi veri e propri ma spettri di figure, mai totalmente definiti.
I lavori in mostra sono realizzati in carta applicata su tela, in cui il materiale più povero, tratto a volte anche da pagine di quotidiani, si arricchisce di pieghe e riporti che sembrano ancorare il disegno al suolo, conferendo corpo e peso, tridimensionalità.
I titoli delle opere - a partire da Alephants (che rimanda tra l'altro al racconto di Jorge Luis Borges e al cinema di Gus Van Sant) per arrivare al nome stesso della mostra, alandEscape, in cui Kraus rivela il proprio desiderio di fuga dalla realtà - sono episodi della sua ricerca sul linguaggio, passata attraverso esperienze diverse ma omogenee nella loro profondità.
Toni Kraus approda a questa mostra milanese dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e dopo una serie di interessantissime collaborazioni. Dal 1999 la Universal Music Company pubblica decine di suoi dipinti come copertine degli album di Musica Classica della Deutsche Grammophon. Nel 2002 Kraus partecipa, con Daniele Albanese, alla fondazione della compagnia “Stalk” a Parma, e da allora collabora alla realizzazione di spettacoli di teatrodanza in diversi festival italiani.
La serie di quadri che va ora in mostra, realizzata interamente nel 2008, è il risultato di un nuovo periodo in cui Toni Kraus si concentra sulla pittura, dando voce al suo tumulto interiore. I suoi protagonisti, che non sono evidenti all’occhio ma emergono dal gesto pittorico come personaggi alieni, possiedono sempre l’ambiguità di ciò che è insieme se stesso e qualcosa di diverso. Sono figure che non appartengono al genere del ritratto quanto piuttosto, come indica il titolo dell’esposizione, al paesaggio. Un paesaggio ibrido, spirituale che esprime un conflitto interiore in relazione alla società contemporanea.
Testo critico
Pia Capelli
Nato nel 1966 a Šibenik, ma da molti anni milanese d’adozione, Kraus ha una formazione che riunisce tutti i suoi interessi e i suoi talenti: dalla musica al teatro, dalla letteratura al cinema alle arti visive. La sua pittura, che rimanda a ciascuno di questi mondi, si presta a una lettura complessa, stratificata proprio come i materiali di cui è fatta. È una pittura che non si esaurisce nella figurazione ma si compone di immagini che rimandano sempre ad altro da sé. Visi che germinano da alberi, o gesti di puro colore, dentro i quali è possibile leggere forme animali o umane. Non personaggi veri e propri ma spettri di figure, mai totalmente definiti.
I lavori in mostra sono realizzati in carta applicata su tela, in cui il materiale più povero, tratto a volte anche da pagine di quotidiani, si arricchisce di pieghe e riporti che sembrano ancorare il disegno al suolo, conferendo corpo e peso, tridimensionalità.
I titoli delle opere - a partire da Alephants (che rimanda tra l'altro al racconto di Jorge Luis Borges e al cinema di Gus Van Sant) per arrivare al nome stesso della mostra, alandEscape, in cui Kraus rivela il proprio desiderio di fuga dalla realtà - sono episodi della sua ricerca sul linguaggio, passata attraverso esperienze diverse ma omogenee nella loro profondità.
Toni Kraus approda a questa mostra milanese dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e dopo una serie di interessantissime collaborazioni. Dal 1999 la Universal Music Company pubblica decine di suoi dipinti come copertine degli album di Musica Classica della Deutsche Grammophon. Nel 2002 Kraus partecipa, con Daniele Albanese, alla fondazione della compagnia “Stalk” a Parma, e da allora collabora alla realizzazione di spettacoli di teatrodanza in diversi festival italiani.
La serie di quadri che va ora in mostra, realizzata interamente nel 2008, è il risultato di un nuovo periodo in cui Toni Kraus si concentra sulla pittura, dando voce al suo tumulto interiore. I suoi protagonisti, che non sono evidenti all’occhio ma emergono dal gesto pittorico come personaggi alieni, possiedono sempre l’ambiguità di ciò che è insieme se stesso e qualcosa di diverso. Sono figure che non appartengono al genere del ritratto quanto piuttosto, come indica il titolo dell’esposizione, al paesaggio. Un paesaggio ibrido, spirituale che esprime un conflitto interiore in relazione alla società contemporanea.
Testo critico
Pia Capelli
05
novembre 2008
Toni Kraus – AlandEscape
Dal 05 novembre al 07 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
PROGETTO DOMESTICO
Milano, Via San Raffaele, 3/A, (Milano)
Milano, Via San Raffaele, 3/A, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato 14-21 e su appuntamento
Vernissage
5 Novembre 2008, ore 18.30
Ufficio stampa
STUDIO BATTAGE
Autore