La serata di mercoledì 10 febbraio alle ore 21.00, nella sala della Fondazione Gottarelli, è dedicata a: Tonino Gottarelli.

Nel mese di febbraio, a tre anni dalla scomparsa dell’Artista, la Fondazione da lui creata e di cui porta il nome, ritiene doveroso rendergli omaggio nell’ambito delle iniziative programmate per il 2010 con due suggestivi appuntamenti. Il primo incontro riguarda la presentazione della tesi di laurea su Tonino Gottarelli di Katia Cerè, discussa presso l’Università di Bologna nel 2009. Durante la serata, il Prof. Paolo Franceschelli (docente di filosofia) e Katia Cerè si addentrano nel “Arte, pensiero e vita di Tonino Gottarelli”. A passi leggeri cercheremo di avvicinarci all’arte di Gottarelli che è emozionante, ma nello stesso tempo meravigliosa, per quanto i suoi valori siano assoluti e puri. Gottarelli ha sempre saputo unire la sua vita ed il suo pensiero nell’opera d’arte, fino al punto di farle confluire una nell’altra. Cogliere quest’importanza, la profondità delle esperienze vissute e l’ampiezza delle immagini riportate sulla tela, ci fa conoscere ed interpretare i suoi dipinti in modo sublime, in quanto grazie a questi elementi, a questi aspetti di profondissima unione possiamo avvicinarci a quella spiritualità che concerne le forme concrete della sua esistenza. “Io ho il mio mondo, s’è fatto adulto a poco a poco con me”. In questo aforisma tratto dal suo libro “Pensieri in prospettiva”, c’è tutto il vissuto di Tonino Gottarelli, c’è la piena corrispondenza tra lui e la realtà, tra lui e l’esserci. Ripensare Tonino Gottarelli sulla scia delle riflessioni di Katia Cerè, - scrive Paolo Franceschelli - sospinge chi l’ha conosciuto a un ritorno magico di esperienze del passato fantastiche ed irripetibili. La sua figura di artista, di amico, di cittadino risplende nel lungo percorso di filosofo, maestro, scrittore, fino all’approdo della pittura che riassume e innalza il suo sapere a forme luminose e sublimi. Katia sa cogliere nell’arte di Tonino la capacità di trattenere l’essenziale di ogni atto di vita, dallo splendore delle percezioni originarie dell’esperienza naturale, alla profondità delle riflessioni filosofiche consustanziali alla sua quotidiana attività. In questo tipo di lettura di un artista come Gottarelli, la Cerè ha saputo rendere il giusto omaggio al maestro e, nello stesso tempo, evidenziare nella sua opera il ricco spessore formativo di una testimonianza culturale aperta alla caducità del tempo, ma anche alla sua positiva e vitale risoluzione.



Fondazione Centro Studi Tonino Gottarelli