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Tonino Gottarelli – Respiri di poesia
oltre 50 dipinti e 16 volumi realizzati dal maestro imolese negli ultimi 30 anni
Comunicato stampa
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Dal 19 novembre 2005 all¹8 gennaio 2006 la Galleria Comunale d¹arte al Palazzo del Ridotto di Cesena ospita oltre 50 dipinti e 16 volumi realizzati dal maestro imolese negli ultimi 30 anni
³Torno subito: sono occupato col tramonto². Questi pochi versi di Tonino Gottarelli racchiudono in maniera emblematica le due anime del maestro imolese, la poesia e la pittura: entrambe sono in mostra a Cesena nella rassegna dal titolo ³Respiri di poesia², in programma alla Galleria Comunale d¹arte nel Palazzo del Ridotto dal 19 novembre 2005 all¹8 gennaio 2006.
³Il terreno d¹incontro con Tonino Gottarelli è quello della poesia, da lui tradotta ora in immagini ora in parole, sempre per brevi respiri di silenzio². Così Marilena Pasquali, curatrice della mostra, introduce l¹esposizione, che rappresenta un¹occasione unica per apprezzare la ricerca pittorica e letteraria di Gottarelli, un artista che da sempre ha saputo conciliare l¹uso della penna e delle parole con quello del pennello e dei colori. Gli oltre 50 dipinti in mostra, realizzati dal 1975 ad oggi, saranno infatti accompagnati da 16 volumi che racchiudono novelle, poesie, aforismi e riflessioni filosofiche di Gottarelli, pubblicate dal 1942 al 1995.
Tra le tematiche rappresentate nei dipinti e nei testi in mostra a Cesena figurano i paesaggi dell¹Appennino, i fiori, i vicoli di città, i segnali stradali, le nature morte, le nevicate, con una grande attenzione al dettaglio della quotidianità e ai particolari, che emergono con una forza dirompente sia nei dipinti che nelle liriche. Le diverse modalità espressive si intersecano così fortemente nella produzione artistica di Gottarelli che non è esagerato definire la sua poesia una ³pittura parlante² e la sua pittura una ³silenziosa poesia², con una felice espressione di Mariana Campean, Direttore Artistico della Fondazione a lui intitolata. E già Vittorio Sgarbi, nel 1986, parlava di Gottarelli come ³artista insigne con l¹aspetto severo del filosofo antico e con lo spirito libero del giovane bohèmien, che di "mestiere" fa lo scrittore e il pittore². In questa arte, fatta di mille tonalità di colori e di accostamenti a volte impensati, Gottarelli ritrova tutta la semplicità dell¹essere umano, e in particolare della parte infantile che ancora alberga in esso; ancora capace di stupirsi di fronte a un comignolo di camino fumante, a un fiore di campo, ad uno spigolo di muro. ³Collezionista di istanti², lo ha definito brillantemente Marilena Pasquali, curatrice della mostra, tanto che le emozioni della vita traspaiono senza inibizioni tra una pennellata e un tocco incisivo di colore.
Breve scheda dell¹artista
Tonino Gottarelli nasce nel 1920 in un vicoletto del centro di Imola, dove si diploma con ottimi voti al liceo. Completati gli studi con la laurea in filosofia a Bologna, la sua passione per la letteratura si rivela già a vent¹anni, con la scrittura del romanzo L¹ideale, la raccolta di novelle dal titolo Il gioco e, intorno agli anni ¹50, la pubblicazione di alcune raccolte di liriche. Tra gli anni ¹50 e ¹60 Gottarelli inizia sia l¹attività pittorica che quella dell¹insegnamento, che lo vede dapprima professore di storia e geografia alle scuole medie e in seguito maestro elementare nei luoghi più disparati del comprensorio imolese. Ma il lavoro non lo distoglie dalle attività pittorica e poetica, che proseguono ininterrottamente: per quel che riguarda l¹attività pittorica, da segnalare l¹esposizione di opere in mostra in tutta Italia (la prima a Faenza, nel 1960) e all¹estero (a Parigi nel 1966 e nel 1967, con una collettiva al ³Salone di Maggio²), mentre per la produzione letteraria una tappa importante è rappresentata dalla vincita del premio letterario a Cervia nel 1960, in cui incontra il critico Giacinto Spagnoletti, in giuria insieme a Giuseppe Ungaretti. Il suo amore per la natura lo porta in questi anni alla ricerca di una abitazione a lui consona in campagna, fino a stabilirsi per circa 15 anni nella zona di Pediano nell¹imolese, in una casa isolata, in cui la produzione letteraria acquista una profondità nuova: sono di questo periodo il romanzo L¹amore al rallentatore e una raccolta di lettere filosofico-amorose che pubblicherà nel 1981 con il titolo Lettere inutili. Nello stesso anno Gottarelli si trasferisce definitivamente in città, a Imola, dove abita tuttora. Qui la poesia e la pittura vengono portate avanti con la stessa passione: negli anni Œ90 le opere di Gottarelli sono esposte in tutta Italia (Milano, Bologna, Verona, Pisa, Bari, Ferrara, Treviso, Trento, solo per citarne alcune) e all¹estero (nel 1998 a Dusseldorf, Germania, e nel 2000 a Miami Beach, Florida). Di pari passo, le sue produzioni letterarie proseguono intensamente: tra queste, ricordiamo la raccolta di poesie Vita di un¹idea che vince il Premio Lions di Milano, e il volume Musa a domicilio del 1995, opera che rivela una grande saggezza e lo spirito contemplativo del Maestro.
Hanno scritto di lui:
³Il compito dell¹artista è³dare una mano al sole², ed è questo anche il ruolo nel quale Tonino Gottarelli, poeta con le parole e con i pennelli riconosce la propria identità di pittore, individuando in essa il senso più autentico della propria arte. Un ruolo che, per chi non conoscesse Gottarelli, potrebbe sembrare di ambizioni titaniche, da novello Prometeo dei nostri giorni. E¹ invece una cotidiana oratio di francescana umiltà, una filosofia non dei cieli, ma della terra e per la terra che è strettamente imparentata col più umano dei sentimenti della natura. Dare una mano al sole significa, nel linguaggio dolce e suggestivo di Gottarelli ³togliere le cose dal buio², guardarle oltre quanto ci concede la vista fisica, cercare in profondità la loro sostanza sotto l¹aspetto più esteriore. Dare una mano al sole significa guardare con gli occhi dell¹anima. Sono ormai cinquant¹anni che Gottarelli guarda e dipinge con gli occhi dell¹anima, facendo di questa esperienza un motivo di vitale necessità non solo per la propria arte, ma anche per la propria esistenza.²
Vittorio Sgarbi
³Torno subito: sono occupato col tramonto². Questi pochi versi di Tonino Gottarelli racchiudono in maniera emblematica le due anime del maestro imolese, la poesia e la pittura: entrambe sono in mostra a Cesena nella rassegna dal titolo ³Respiri di poesia², in programma alla Galleria Comunale d¹arte nel Palazzo del Ridotto dal 19 novembre 2005 all¹8 gennaio 2006.
³Il terreno d¹incontro con Tonino Gottarelli è quello della poesia, da lui tradotta ora in immagini ora in parole, sempre per brevi respiri di silenzio². Così Marilena Pasquali, curatrice della mostra, introduce l¹esposizione, che rappresenta un¹occasione unica per apprezzare la ricerca pittorica e letteraria di Gottarelli, un artista che da sempre ha saputo conciliare l¹uso della penna e delle parole con quello del pennello e dei colori. Gli oltre 50 dipinti in mostra, realizzati dal 1975 ad oggi, saranno infatti accompagnati da 16 volumi che racchiudono novelle, poesie, aforismi e riflessioni filosofiche di Gottarelli, pubblicate dal 1942 al 1995.
Tra le tematiche rappresentate nei dipinti e nei testi in mostra a Cesena figurano i paesaggi dell¹Appennino, i fiori, i vicoli di città, i segnali stradali, le nature morte, le nevicate, con una grande attenzione al dettaglio della quotidianità e ai particolari, che emergono con una forza dirompente sia nei dipinti che nelle liriche. Le diverse modalità espressive si intersecano così fortemente nella produzione artistica di Gottarelli che non è esagerato definire la sua poesia una ³pittura parlante² e la sua pittura una ³silenziosa poesia², con una felice espressione di Mariana Campean, Direttore Artistico della Fondazione a lui intitolata. E già Vittorio Sgarbi, nel 1986, parlava di Gottarelli come ³artista insigne con l¹aspetto severo del filosofo antico e con lo spirito libero del giovane bohèmien, che di "mestiere" fa lo scrittore e il pittore². In questa arte, fatta di mille tonalità di colori e di accostamenti a volte impensati, Gottarelli ritrova tutta la semplicità dell¹essere umano, e in particolare della parte infantile che ancora alberga in esso; ancora capace di stupirsi di fronte a un comignolo di camino fumante, a un fiore di campo, ad uno spigolo di muro. ³Collezionista di istanti², lo ha definito brillantemente Marilena Pasquali, curatrice della mostra, tanto che le emozioni della vita traspaiono senza inibizioni tra una pennellata e un tocco incisivo di colore.
Breve scheda dell¹artista
Tonino Gottarelli nasce nel 1920 in un vicoletto del centro di Imola, dove si diploma con ottimi voti al liceo. Completati gli studi con la laurea in filosofia a Bologna, la sua passione per la letteratura si rivela già a vent¹anni, con la scrittura del romanzo L¹ideale, la raccolta di novelle dal titolo Il gioco e, intorno agli anni ¹50, la pubblicazione di alcune raccolte di liriche. Tra gli anni ¹50 e ¹60 Gottarelli inizia sia l¹attività pittorica che quella dell¹insegnamento, che lo vede dapprima professore di storia e geografia alle scuole medie e in seguito maestro elementare nei luoghi più disparati del comprensorio imolese. Ma il lavoro non lo distoglie dalle attività pittorica e poetica, che proseguono ininterrottamente: per quel che riguarda l¹attività pittorica, da segnalare l¹esposizione di opere in mostra in tutta Italia (la prima a Faenza, nel 1960) e all¹estero (a Parigi nel 1966 e nel 1967, con una collettiva al ³Salone di Maggio²), mentre per la produzione letteraria una tappa importante è rappresentata dalla vincita del premio letterario a Cervia nel 1960, in cui incontra il critico Giacinto Spagnoletti, in giuria insieme a Giuseppe Ungaretti. Il suo amore per la natura lo porta in questi anni alla ricerca di una abitazione a lui consona in campagna, fino a stabilirsi per circa 15 anni nella zona di Pediano nell¹imolese, in una casa isolata, in cui la produzione letteraria acquista una profondità nuova: sono di questo periodo il romanzo L¹amore al rallentatore e una raccolta di lettere filosofico-amorose che pubblicherà nel 1981 con il titolo Lettere inutili. Nello stesso anno Gottarelli si trasferisce definitivamente in città, a Imola, dove abita tuttora. Qui la poesia e la pittura vengono portate avanti con la stessa passione: negli anni Œ90 le opere di Gottarelli sono esposte in tutta Italia (Milano, Bologna, Verona, Pisa, Bari, Ferrara, Treviso, Trento, solo per citarne alcune) e all¹estero (nel 1998 a Dusseldorf, Germania, e nel 2000 a Miami Beach, Florida). Di pari passo, le sue produzioni letterarie proseguono intensamente: tra queste, ricordiamo la raccolta di poesie Vita di un¹idea che vince il Premio Lions di Milano, e il volume Musa a domicilio del 1995, opera che rivela una grande saggezza e lo spirito contemplativo del Maestro.
Hanno scritto di lui:
³Il compito dell¹artista è³dare una mano al sole², ed è questo anche il ruolo nel quale Tonino Gottarelli, poeta con le parole e con i pennelli riconosce la propria identità di pittore, individuando in essa il senso più autentico della propria arte. Un ruolo che, per chi non conoscesse Gottarelli, potrebbe sembrare di ambizioni titaniche, da novello Prometeo dei nostri giorni. E¹ invece una cotidiana oratio di francescana umiltà, una filosofia non dei cieli, ma della terra e per la terra che è strettamente imparentata col più umano dei sentimenti della natura. Dare una mano al sole significa, nel linguaggio dolce e suggestivo di Gottarelli ³togliere le cose dal buio², guardarle oltre quanto ci concede la vista fisica, cercare in profondità la loro sostanza sotto l¹aspetto più esteriore. Dare una mano al sole significa guardare con gli occhi dell¹anima. Sono ormai cinquant¹anni che Gottarelli guarda e dipinge con gli occhi dell¹anima, facendo di questa esperienza un motivo di vitale necessità non solo per la propria arte, ma anche per la propria esistenza.²
Vittorio Sgarbi
19
novembre 2005
Tonino Gottarelli – Respiri di poesia
Dal 19 novembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE D’ARTE – PALAZZO DEL RIDOTTO
Cesena, Corso Giuseppe Mazzini, 1, (Forlì-cesena)
Cesena, Corso Giuseppe Mazzini, 1, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
tutti i giorni (escluso il lunedì) 9,30-12,30 e 16-19
Vernissage
19 Novembre 2005, ore 17
Ufficio stampa
PRIMAPAGINA
Autore
Curatore