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Tonino Mattu – Magnifiche sorti e progressive
Ecco ciò che rimane del cammino dell’uomo: paesaggi carbonizzati, radiografie, resti ossei… spolpati e scomposti, corpi suturati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Personale di Pittura di Tonino Mattu
“Magnifiche sorti e progressive”
<< Ecco ciò che rimane del cammino dell’uomo: paesaggi carbonizzati,
radiografie, resti ossei... spolpati e scomposti, corpi suturati. La sutura
evoca più del segno stesso, del segno nero. Essa morde la tela,
ne trattiene il senso, l’essenza, incisivamente come la parola efficace
fa sul testo poetico, affinché non si disperda nel vento della banalità.
L’atmosfera tombale che raggela queste opere racconta il lutto dell’
uomo che ha perso tutto. L’autore riflette su una inenarrabile
devastazione: resti di paesaggi e corpi la cui soluzione o composizione
è in un solo enigma: la morte. L’uomo, padrone del mondo, non ha mai
voluto fare i conti con essa, l’ha solo simulata, rappresentata,
raffigurata vedendola sempre fuori nell’altro, fuori da sé, non su di sé.
Davanti a questa ennesima “rappresentazione” in cui si ha la
sensazione che non esista né autore né interlocutore ma solo un lungo,
interminabile, silente nulla, il paesaggio diventa “topos” per ospitare
e oggettivare la morte: la radiografia del corpo umano il totem che la
terra, ricettacolo di dolore, ospita come suo ultimo disperato
talismano. Paesaggio raggelato e isterilito da tutto ciò che le
“magnifiche sorti e progressive” dovevano invece ingravidare di fasti
e trionfi, nell’ebbrezza del folle, millenario, maniacale
antropocentrismo. Veramente l’arte può svelare gli enigmi della
storia, rendere giustizia e fare acquisire all’utopia una forza che
molti secoli hanno abbattuto con sbagli e orrori di ogni genere. Sarà
possibile dopo tanta distopia un’eutopia in cui esistere? >>
Dal testo di presentazione di Caterina Spiga
“Magnifiche sorti e progressive”
<< Ecco ciò che rimane del cammino dell’uomo: paesaggi carbonizzati,
radiografie, resti ossei... spolpati e scomposti, corpi suturati. La sutura
evoca più del segno stesso, del segno nero. Essa morde la tela,
ne trattiene il senso, l’essenza, incisivamente come la parola efficace
fa sul testo poetico, affinché non si disperda nel vento della banalità.
L’atmosfera tombale che raggela queste opere racconta il lutto dell’
uomo che ha perso tutto. L’autore riflette su una inenarrabile
devastazione: resti di paesaggi e corpi la cui soluzione o composizione
è in un solo enigma: la morte. L’uomo, padrone del mondo, non ha mai
voluto fare i conti con essa, l’ha solo simulata, rappresentata,
raffigurata vedendola sempre fuori nell’altro, fuori da sé, non su di sé.
Davanti a questa ennesima “rappresentazione” in cui si ha la
sensazione che non esista né autore né interlocutore ma solo un lungo,
interminabile, silente nulla, il paesaggio diventa “topos” per ospitare
e oggettivare la morte: la radiografia del corpo umano il totem che la
terra, ricettacolo di dolore, ospita come suo ultimo disperato
talismano. Paesaggio raggelato e isterilito da tutto ciò che le
“magnifiche sorti e progressive” dovevano invece ingravidare di fasti
e trionfi, nell’ebbrezza del folle, millenario, maniacale
antropocentrismo. Veramente l’arte può svelare gli enigmi della
storia, rendere giustizia e fare acquisire all’utopia una forza che
molti secoli hanno abbattuto con sbagli e orrori di ogni genere. Sarà
possibile dopo tanta distopia un’eutopia in cui esistere? >>
Dal testo di presentazione di Caterina Spiga
09
aprile 2010
Tonino Mattu – Magnifiche sorti e progressive
Dal 09 al 23 aprile 2010
arte contemporanea
Location
SOTTOPIANO BEAUX-ARTS
Cagliari, Via Antonio Scano, 92, (Cagliari)
Cagliari, Via Antonio Scano, 92, (Cagliari)
Orario di apertura
dal lunedi al venerdi ore 18-20:30
Vernissage
9 Aprile 2010, ore 18:00
Autore
Curatore