Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tony Prayer – Di ulivo di terra
Pittore ed incisore, di origine veneziana, attivo da 60anni, presenta in anteprima a Taggia (patria dell’oliva taggiasca)il suo progetto di studio sull’ulivo del salento. Dieci quadri ad olio più alcune litografie su queste sculture di vento e di terra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Non finisce di stupire come ogni grande artista, al di là di ogni apparenza, unisca nella sua espressione il senso della propria epoca e significati più ampi che valicano il tempo. Al centro delle opere di Tony Prayer si radica una caparbia interrogazione della terra di Puglia, quella costola di Grecia rimasta attaccata alla nostra penisola non solo orograficamente ma anche simbolicamente: gli archetipi che il suo paesaggio custodisce – l’albero ulivo, il succo dei suoi frutti, la pietra bianca nel terreno rosso – non possono venire intaccati da nessuna modernità, da nessuna moda, da nessuna infatuazione tecnologica, perché a essi, se vorremo sopravvivere come genere umano, dovremo tornare per un nuovo patto di rispetto, di pacifica convivenza, di restituita gratitudine. Dunque Prayer, da molti anni e fuori da ogni etichetta, ci parla per metafore, così com’era la lingua originaria nella sua ricchezza ardente: ritrae per noi biancori petrosi come ossa spolpate di vita; lingue verdi turgide e spinose come genitali; cieli calcinati dalla scomparsa degli dei; torsioni di fusti e cortecce come grida estreme, impronte della fatica del tempo vissuto; indumenti rossi che minacciano violenza e rigogliose esplosioni viridescenti che non tollerano più l’umano se non al prezzo che egli sappia perdersi in esse; cieli lontanamente a tratti azzurri, struggente ricordo di una pioggia fecondatrice.
Questa interrogazione, così al di là del tempo e insieme così vicina spiritualmente a quella di Monet sulle ultime ninfee, nella sua forza metaforica è uno specchio che ci rovescia addosso il nostro smarrimento di ora, l’ossessione della superficie e il disperato bisogno di profondità e di tempo, il non conoscere più la lingua dell’altro da noi, pianta o animale che sia. E il colore trionfante, a volte acido, la pennellata veloce, nervosa, acquosa, dicono la stessa cosa che è, misteriosamente insieme, desiderio di leggerezza e senso di perdita.
gianni cascone
Questa interrogazione, così al di là del tempo e insieme così vicina spiritualmente a quella di Monet sulle ultime ninfee, nella sua forza metaforica è uno specchio che ci rovescia addosso il nostro smarrimento di ora, l’ossessione della superficie e il disperato bisogno di profondità e di tempo, il non conoscere più la lingua dell’altro da noi, pianta o animale che sia. E il colore trionfante, a volte acido, la pennellata veloce, nervosa, acquosa, dicono la stessa cosa che è, misteriosamente insieme, desiderio di leggerezza e senso di perdita.
gianni cascone
18
luglio 2008
Tony Prayer – Di ulivo di terra
Dal 18 luglio al 30 agosto 2008
arte contemporanea
Location
M’ARTE
Taggia, Via San Giuseppe, 22, (Imperia)
Taggia, Via San Giuseppe, 22, (Imperia)
Orario di apertura
da martedì a giovedì ore 16.30 - 19.30
venerdì e sabato 16.30 - 19.30 e 20.30 - 23.30
Vernissage
18 Luglio 2008, 18.30
Autore
Curatore