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Top 5
In occasione della Dodicesima Giornata del Contemporaneo, Sabato 15 ottobre 2016 (ore 10:30 – 20:00), la Galleria Pavart di Roma inaugura la mostra collettiva “TOP 5”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alcuni cenni sugli artisti presenti in collettiva:
Gregor Becker
I lavori di Becker sono arte e luce in movimento, da ogni angolazione si percepisce un emozione diversa. La luce, le ombre, i colori cambiano continuamente con lo scorrere dello sguardo. Con precisione e pazienza Becker realizza le sue opere utilizzando tessere di carta colorate, tagliate minuziosamente e poste sulla tela con un’estrema maestria di colori e fantasia. L’artista realizza le su opere con una tavolozza di colori fatta di lamelle di carta colorate e l’effetto è un’esplosione di colori che si armonizzano fra loro creando infinite varietà di composizioni. La mente viaggia e spazia all’interno dell’opera e le sue sfumature e, effettivamente l’osservatore, muovendosi con lo sguardo, ne coglie il movimento paragonabile ad una folata di vento. Per la giornata del contemporaneo l’artista ha realizzato un lavoro di grande formato che sarà collocato sul fondo del famoso arco all’interno della galleria Pavart.
Anna Cesarini
L’arte di Anna Cesarini è in continua evoluzione. L’inconscio le propone continue sollecitazioni creative. La sua creatività si sposa con una ricerca continua di materiali nuovi. Infatti negli ultimi 5 anni la vediamo cimentarsi con tecniche sempre diverse pur mantenendo la sua impronta artistica originale. La scelta dei materiali si evolve, la materia fuoriesce e si fonde con l’ambiente circostante. L’utilizzo di tele immerse nei colori acrilici prendono forma e si plasmano grazie ad un utilizzo intelligente di resine e colle. La grande novità che l’artista presenta per la giornata del Contemporaneo è l’utilizzo di resine che alla luce diurna si presentano colorate con toni accesi ma al buio invece rilasciano l’energia assorbita sotto forma di luce soffusa fosforescente del relativo colore. Come lo definisce l’artista: “Un quadro dentro al quadro…”.
Angelo Savarese
Scrittura e pittura si fondono nelle opere di Angelo Savarese, autore di racconti di vissuto interiore e di
immagini contemporanee. La sua sensibilità artistica lo porta alla creazione di opere in cui fluiscono emozioni
e sensazioni, coordinate e raccordate dall'uso sapiente del colore. La scrittura nasce per prima nella mente dell'artista che la trasferisce con il piombo sulla tela, scrittura dalla grafia ora ordinata millimetricamente, ora più libera di riempire lo spazio a disposizione, sempre in
rilievo rispetto alla superficie usata. E' poi la volta del colore, che ricopre le parole senza riuscire a celarle,
anzi enfatizzandole a seconda del tono e della tinta usata. Savarese predilige il grande formato, che rende piu
libero l'approccio e d'impatto il risultato. L’opera “SVIZZERA” esposta durante la mostra fa parte del
progetto artistico denominato “FLAGS” che l’artista sta portando avanti dal 2011.
Alberto Timossi
Le opere di Alberto Timossi recano impresso l’emblema della sua ricerca: la forma tubolare, mezzo per
verificare il rapporto plastico e formale tra interno ed esterno, tra pieno e vuoto, tra concavo e convesso.
I tubi piegati, contorti, plasmati di Timossi s’innestano su una superficie per attraversarla e creare così ideali
tunnel che lasciano all’osservatore la possibilità di percorrerli idealmente con la fantasia. Dunque il “tubo”
diviene un mezzo di comunicazione in grado di attivare un flusso di scambi fra una dimensione razionale e
quella irrazionale dell’ immaginazione, vero motore della creatività e dell’agire. La manipolazione del “tubo”
di Timossi diventa SCULTURA, quindi forma d’arte nobile piena di significati, il “tubo” inteso come infinita
energia, il “tubo” inteso come la linfa vitale dell’universo, inteso come mezzo di comunicazione globale.
Stefano Trappolini
Le “Sagome” di Stefano Trappolini corrono, camminano, sostano si capovolgono all’interno di una tela
interattiva. Inizialmente si può avere l’impressione di una arte statica, ma immediatamente la tela si anima,
vive, si muove, attraverso di essa le sagome o la sagoma interagiscono con lo spazio e riportano una
sensazione di movimento “distratto”. L’arte astratta e informale materica di Trappolini riesce sempre a
sorprendere, è un racconto che si ripete, ogni volta più coinvolgente. Il racconto che non finisce mai, una
storia infinita fatta di esperienze, di fatti quotidiani, di risposte. Protagoniste di questo racconto, le sagome,
ogni volta reinterpretate e poste sulla tela in modo “casual” elegante, quasi statuarie ma vive di una luce
propria.
Gregor Becker
I lavori di Becker sono arte e luce in movimento, da ogni angolazione si percepisce un emozione diversa. La luce, le ombre, i colori cambiano continuamente con lo scorrere dello sguardo. Con precisione e pazienza Becker realizza le sue opere utilizzando tessere di carta colorate, tagliate minuziosamente e poste sulla tela con un’estrema maestria di colori e fantasia. L’artista realizza le su opere con una tavolozza di colori fatta di lamelle di carta colorate e l’effetto è un’esplosione di colori che si armonizzano fra loro creando infinite varietà di composizioni. La mente viaggia e spazia all’interno dell’opera e le sue sfumature e, effettivamente l’osservatore, muovendosi con lo sguardo, ne coglie il movimento paragonabile ad una folata di vento. Per la giornata del contemporaneo l’artista ha realizzato un lavoro di grande formato che sarà collocato sul fondo del famoso arco all’interno della galleria Pavart.
Anna Cesarini
L’arte di Anna Cesarini è in continua evoluzione. L’inconscio le propone continue sollecitazioni creative. La sua creatività si sposa con una ricerca continua di materiali nuovi. Infatti negli ultimi 5 anni la vediamo cimentarsi con tecniche sempre diverse pur mantenendo la sua impronta artistica originale. La scelta dei materiali si evolve, la materia fuoriesce e si fonde con l’ambiente circostante. L’utilizzo di tele immerse nei colori acrilici prendono forma e si plasmano grazie ad un utilizzo intelligente di resine e colle. La grande novità che l’artista presenta per la giornata del Contemporaneo è l’utilizzo di resine che alla luce diurna si presentano colorate con toni accesi ma al buio invece rilasciano l’energia assorbita sotto forma di luce soffusa fosforescente del relativo colore. Come lo definisce l’artista: “Un quadro dentro al quadro…”.
Angelo Savarese
Scrittura e pittura si fondono nelle opere di Angelo Savarese, autore di racconti di vissuto interiore e di
immagini contemporanee. La sua sensibilità artistica lo porta alla creazione di opere in cui fluiscono emozioni
e sensazioni, coordinate e raccordate dall'uso sapiente del colore. La scrittura nasce per prima nella mente dell'artista che la trasferisce con il piombo sulla tela, scrittura dalla grafia ora ordinata millimetricamente, ora più libera di riempire lo spazio a disposizione, sempre in
rilievo rispetto alla superficie usata. E' poi la volta del colore, che ricopre le parole senza riuscire a celarle,
anzi enfatizzandole a seconda del tono e della tinta usata. Savarese predilige il grande formato, che rende piu
libero l'approccio e d'impatto il risultato. L’opera “SVIZZERA” esposta durante la mostra fa parte del
progetto artistico denominato “FLAGS” che l’artista sta portando avanti dal 2011.
Alberto Timossi
Le opere di Alberto Timossi recano impresso l’emblema della sua ricerca: la forma tubolare, mezzo per
verificare il rapporto plastico e formale tra interno ed esterno, tra pieno e vuoto, tra concavo e convesso.
I tubi piegati, contorti, plasmati di Timossi s’innestano su una superficie per attraversarla e creare così ideali
tunnel che lasciano all’osservatore la possibilità di percorrerli idealmente con la fantasia. Dunque il “tubo”
diviene un mezzo di comunicazione in grado di attivare un flusso di scambi fra una dimensione razionale e
quella irrazionale dell’ immaginazione, vero motore della creatività e dell’agire. La manipolazione del “tubo”
di Timossi diventa SCULTURA, quindi forma d’arte nobile piena di significati, il “tubo” inteso come infinita
energia, il “tubo” inteso come la linfa vitale dell’universo, inteso come mezzo di comunicazione globale.
Stefano Trappolini
Le “Sagome” di Stefano Trappolini corrono, camminano, sostano si capovolgono all’interno di una tela
interattiva. Inizialmente si può avere l’impressione di una arte statica, ma immediatamente la tela si anima,
vive, si muove, attraverso di essa le sagome o la sagoma interagiscono con lo spazio e riportano una
sensazione di movimento “distratto”. L’arte astratta e informale materica di Trappolini riesce sempre a
sorprendere, è un racconto che si ripete, ogni volta più coinvolgente. Il racconto che non finisce mai, una
storia infinita fatta di esperienze, di fatti quotidiani, di risposte. Protagoniste di questo racconto, le sagome,
ogni volta reinterpretate e poste sulla tela in modo “casual” elegante, quasi statuarie ma vive di una luce
propria.
15
ottobre 2016
Top 5
Dal 15 al 29 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
PAVART
Roma, Via Giuseppe Dezza, 6B, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Dezza, 6B, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-18
Vernissage
15 Ottobre 2016, ore 17
Autore
Curatore