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Tore Manca- —
— è una ricerca sullo spazio-tempo condiviso, sulla eternità di alcuni momenti e sul tentativo di non lasciarli sfuggire per difetto di attenzione. Nei video il contatto corporeo è scambio e conforto, sollievo dalla solitudine e approssimazione massima alla nostra intima natura relazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo Spazio Chora accoglie la prima esposizione dedicata alla videoarte. Tore Manca, regista e poeta sassarese, presenta la sua personale dal titolo —.
La scelta di utilizzare un tratto grafico testimonia la difficoltà della parola di raccogliere in un solo significante la familiarità delle interazioni che accadono in uno spazio/tempo condiviso, tenuto assieme da un tratto che congiunge e disgiunge in un unico movimento.
Come trattenere l’insieme dei dettagli in cui riconosciamo i nostri altri, quando questi sono tanto vicini da risultare spesso insignificanti? L’artista avverte l’esigenza di dilatare questi attimi che andranno a costituire nella loro apparente insignificanza la causa della nostalgia quando il tempo li avrà sottratti. Il momento di contatto richiesto ai protagonisti è l’intima resa alle mani dell’altro. In questo scambio di toccare - sentirsi toccati troviamo il focus del progetto.
Il regista intuisce il rischio di costruire una compresenza differente dalla reale compagnia. Un viaggio introspettivo alla ricerca dei momenti significativi della nostra vita in comune come sollievo dalla solitudine. E dove questi momenti non siano mai avvenuti o ci siano sfuggiti, compito assegnato all’operazione artistica quello di riportarli in vita.
Lo Spazio Chora ritrova per la matrice filosofica che lo ha progettato spunti fondamentali per la riflessione politica sulla comunità, sull’intersoggettività e il corpo. Temi cardine di un pensiero che si voglia critico e produttivo, in una fase storica in cui ripensare lo spazio comune rappresenta una sfida complessa ma necessaria.
La scelta di utilizzare un tratto grafico testimonia la difficoltà della parola di raccogliere in un solo significante la familiarità delle interazioni che accadono in uno spazio/tempo condiviso, tenuto assieme da un tratto che congiunge e disgiunge in un unico movimento.
Come trattenere l’insieme dei dettagli in cui riconosciamo i nostri altri, quando questi sono tanto vicini da risultare spesso insignificanti? L’artista avverte l’esigenza di dilatare questi attimi che andranno a costituire nella loro apparente insignificanza la causa della nostalgia quando il tempo li avrà sottratti. Il momento di contatto richiesto ai protagonisti è l’intima resa alle mani dell’altro. In questo scambio di toccare - sentirsi toccati troviamo il focus del progetto.
Il regista intuisce il rischio di costruire una compresenza differente dalla reale compagnia. Un viaggio introspettivo alla ricerca dei momenti significativi della nostra vita in comune come sollievo dalla solitudine. E dove questi momenti non siano mai avvenuti o ci siano sfuggiti, compito assegnato all’operazione artistica quello di riportarli in vita.
Lo Spazio Chora ritrova per la matrice filosofica che lo ha progettato spunti fondamentali per la riflessione politica sulla comunità, sull’intersoggettività e il corpo. Temi cardine di un pensiero che si voglia critico e produttivo, in una fase storica in cui ripensare lo spazio comune rappresenta una sfida complessa ma necessaria.
31
maggio 2018
Tore Manca- —
Dal 31 maggio all'otto giugno 2018
arte contemporanea
Location
CHORA SPAZIO ESPOSITIVO
Sassari, Via Maurizio Zanfarino, 29, (Sassari)
Sassari, Via Maurizio Zanfarino, 29, (Sassari)
Orario di apertura
Giovedì- venerdì ore 18-20
Vernissage
31 Maggio 2018, ore 19.30
Autore
Curatore